Come dicevamo precedentemente alcune specie di questo genere vengono utilizzate in medicina. La più conosciuta in assoluto è la Cordyceps sinensis (Berk.) Sacc., utilizzata da centinaia di anni nella medicina cinese, si hanno documentazioni scritte ad oltre 500 anni fa. La sua crescita avviene nelle praterie alpine dell’altopiano tibetano dai 3000 ai 6000 mt. (Cina, Nepal, Bhutan e India) e dura circa sei settimane, dopo il disgelo, a partire dai primi giorni di Aprile alle quote più basse intorno ai 3000 mt e fino a Luglio alle quote più elevate. E’ il parassita delle larve di piccole falene bianche, una trentina di specie, del genere Thitarodes (Hepialus) . La loro distribuzione è strettamente legata alla precipitazione media annuale che deve essere superiore a 350-400 mm/anno, al di sotto di questa soglia non sono rinvenibili. Esistono 33 specie conosciute di Cordyceps molto simili crescenti in queste zone e tra queste anche C. gansuensis K.Y. Zhang, C.J.K. Wang & M.S. Yan, C. kangdingesis M. Zang & Kinjo e C. nepalensis M. Zang & Kinjo) che vengono sinomizzate come C. sinensis (Berk.) Sacc. e quindi è meglio parlare di C. sinensis sensu lato. Recenti studi molecolari, Sung (2007), hanno concluso che queste Cordyceps possono essere divise in tre Sottogeneri, Ophiocordyceps comprende la C. sinensis e la maggior parte di queste specie.
E’ conosciuto in Tibet con il nome “yartsa gumbu”, “estate erba-inverno verme” e dagli anglosassoni con il nome di “caterpillar fungus” (fungo trattore a cingoli) per la forma delle larve delle falene ove crescono, assomiglianti a dei cingoli. La raccolta e commercializzazione corrisponde al 40% del reddito rurale complessivo di tutto il Tibet ed è regolamentata, in alcune province, con permessi a pagamento per gli stranieri. Dati ufficiali governativi stimavano indicativamente a 50.000 Kg (50 t) la raccolta del 2004 . Considerando che il costo ha raggiunto nel 2006 anche quotazioni di 32.000 USD al Kg per i prodotti di prima qualità, è intuibile l’importanza economica che ha questo fungo nelle popolazioni locali. I dati per il 2004 riferiscono di cifre enormi pari a 225 milioni di dollari. Addirittura in alcune regioni le scuole chiudono (vacanza) durante questo periodo per permettere agli studenti di partecipare alla raccolta. L’eccessiva richiesta dal mercato, la fonte economica per le popolazioni dei villaggi locali ed i grandi guadagni dei grossisti cinesi comportano una raccolta sempre più indiscriminata, con gravi deturpamenti al territorio, creando però anche seri problemi ambientali al Tibet. Vista la grande richiesta del mercato dopo i primi tentativi fallimentari di coltivazione degli anni ’70 ora si è arrivati anche ad una produzione “industriale” che va a coprire le grandi richieste del mercato cinese e non. La scoperta delle proprietà di questo fungo è da riportare agli antichi pastori tibetani di Yak e capre che avevano notato un comportamento vigoroso delle loro bestie dopo il pascolo alle grandi altitudini negli altipiani. Ricercandone la causa avevano scoperto che insieme alla comune erba cresceva un’altra "erba" particolare, che veniva brucata anch’essa dalle loro bestie. Da quel momento cominciò la sperimentazione e la scoperta dei poteri medicinali.
La Cordyceps sinensis s.l. è diventata famosa nei paesi occidentali dopo il successo delle atlete femminili cinesi a Giochi Nazionali di atletica del 1993 a Pechino, stabilendo 9 nuovi record mondiali di cui tre nella corsa nella lunga distanza; 10.000, 15.000 e 30.000 metri. Addirittura definito come “Il più grande balzo in avanti nella storia delle performance umane”. L’allenatore attribuiva queste performance, oltre al duro allenamento, ad un’alimentazione ricca di questi funghi alla quale la squadra femminile era stata sottoposta. Da allora diversi studi e sperimentazioni sono state effettuate per dimostrare la prova degli effetti di questi funghi sulle prestazioni umane. Si è scoperto che con l’assunzione di Cordyceps aumenta l’adenosina trifosfato (ATP) a livello cellulare che è quella molecola presente in tutti gli organismi viventi, per i quali rappresenta la principale forma di accumulo di energia immediatamente disponibile. Quando ATP perde un fosfato diventa adenosina bifosfato (ADP) e l’energia rilasciata dalla rottura del legame è immediatamente disponibile da tutti quei processi dell’organismo che richiedono energia come la contrazione muscolare, gli impulsi nervosi, la sintesi delle proteine e le divisioni cellulari. Un aumento del ATP cellulare significa un aumento reale dell’energia, non come quello percepito dall’uso di stimolanti quali la caffeina, l’efedrina e le anfetamine. Con le anfetamine il cervello riceve informazioni alterate sulla disponibilità di energia da consumare ma ovviamente al suo esaurimento, non essendocene più, il corpo è costretto a ricorrere alle riserve, quando ce né, ed è per questo motivo che portano ad una forte perdita di peso. Nella medicina tradizionale cinese le proprietà curative delle Cordyceps riconosciute sono molteplici, dal semplice miglioramento della respirazione, ai problemi polmonari, renali, affaticamento, disfunzioni sessuali e tumori. Basta fare una ricerca, con un qualsiasi motore di ricerca in Internet, che troveremo centinaia di società che ci commercializzano questo prodotto con le più disparate proprietà curative. La medicina occidentale è mirata verso la patologia specifica del malato mentre quella tradizionale cinese utilizza anche la filosofia nella cura e da molta importanza all’equilibrio tra la mente ed il corpo ed il flusso ottimale di energia sprigionato. Ed è probabilmente per questo motivo che viene utilizzato da centinaia di anni come tonico nei paesi dell’estremo oriente ove è fortemente presente la cultura dello spirito nel benessere fisico della persona.
Una specie è stata utilizzata dalle aziende farmacologiche per le proprietà terapeutiche, la Cordyceps subsessilis Petch (forma asessuale Tolypocladium inflatum W. Gams ), che ha dato origine alla Ciclosporina, un farmaco fondamentale, utilizzato nei trapianti umani e che agisce sul sistema immunitario contro il rigetto.
Cosa vuol dire forma asessuale (agamica) conosciuta anche come forma imperfetta ??? Prima di tutto non dobbiamo dimenticare che stiamo parlando di Ascomiceti. Questi funghi sono i pionieri di qualsiasi ambiente per la loro particolarità nella riproduzione. Alcuni di questi miceti si riproducono in modo sessuato (gamica) cioè l’incontro di due spore di polarità (segno) diverso danno luogo ad un micelio primario, l’incontro di due miceli primari darà luogo ad un micelio secondario che in condizioni climatiche ideali darà un nuovo carpoforo o sporoforo cioè il “fungo” che vediamo normalmente. Per forma imperfetta invece si intende l'evoluzione del fungo, che produce spore asessuate o agame denominate "conidi" che vengono prodotte senza fenomeni sessuali. E’ una particolare spora che non “matura” nell’ asco ma da ife specifiche. Una spora asessuata (conide) può dar vita, sempre in condizioni favorevoli, ad un nuovo sporoforo senza incontrare una spora di polarità opposta come avviene nella riproduzione sessuata. Il nuovo sporoforo, chiamato forma perfetta, generato agamicamente, ha forma diversa e può crescere, sovrapponendosi, anche sulla forma agamica e differenziandosi anche per forma e colori della forma sessuata. Da questo sporoforo agamico verranno generati aschi che genereranno spore (ascospore) di segno opposto e conidi ed ……. ed il ciclo continua all’infinito.
ANAMORFO + TELEMORFO = OLOMORFO
Questa condizione avviene in parecchi Ascomiceti ed è per questo motivo che colonizzano per primi i substrati più ostici, hanno più possibilità di riproduzione.
Quindi la forma imperfetta della Cordyceps subsessilis è conosciuta con il nome di Tolypocladium inflatum e come dicevo precedentemente ha dato origine alla Ciclosporina. Malgrado i grandi successi raggiunti in chirurgia, il problema del rigetto degli organi trapiantati sembrava insuperabile. Nel 1970 venne scoperta casualmente, in campioni di terreno provenienti dalla Norvegia, una sostanza chimica denominata in seguito Ciclosporina e questo evento, diversi anni dopo, diede inizio ad una nuova era nei trapianti. Si scoprì l’origine di questa sostanza, inizialmente studiata come antibiotico, ed i ricercatori di una grossa azienda farmacologia svizzera presentarono nel 1976 i primi risultati delle ricerche condotte. Pochi anni dopo fu evidenziata la grande efficacia del principio attivo contro la reazione al rigetto (immunorepressivo). All’inizio degli anni ’80 la Ciclosporina ricevette l’omologazione per il commercio. Con l’utilizzo di questo farmaco il numero dei trapianti aumentò considerevolmente accantonando tutti i medicinali che venivano utilizzati in queste operazioni e che avevano degli effetti collaterali troppo pesanti. Nel 1981 furono praticati nel mondo 125 trapianti di cuore, nel ’85 erano 440 ed attualmente, a distanza di poco più di 30 anni, sono diventate operazioni di routine in parecchi ospedali (donatori a parte). Ovviamente come tutti i farmaci anche questi hanno effetti collaterali negativi (sui reni) ma, ironia della sorte o forza della natura, alcuni di essi possono essere neutralizzati con alcuni estratti da C. sinensis. Ora la molecola della Ciclosporina viene sintetizzata chimicamente ma questo non toglie l’importanza per la farmacologia, e soprattutto, per l’uomo di questo esile funghetto.
Alcune ricerche di laboratorio hanno evidenziato l’efficacia di alcune sostanze (polisaccaridi) presenti in alcune Cordyceps, nella lotta contro alcuni tumori. Queste sostanze vanno ad agire nella struttura del DNA, nelle riproduzioni delle cellule. Semplificando molto; quando queste molecole vengono immesse nella riproduzione cellulare per formare le copie esatte con il codice genetico, le cellule sane hanno un meccanismo che permette la riparazione del DNA mentre le cellule ammalate difettano di questo meccanismo; se potessero correggere i loro errori del DNA non sarebbero cellule di cancro. Il meccanismo di interruzione causato dall’inserimento di queste sostanze ha la capacità di rallentare la crescita delle cellule malate senza interferire sulle cellule sane. Con la chemioterapia vengono uccise sia le cellule sane che quelle malate. Nella chemio e radioterapia i globuli bianchi sono molto sensibili ai residui radioattivi e tendono a morire molto più rapidamente delle altre cellule sane. Il conteggio di questi globuli è tenuto strettamente sotto controllo per decidere il dosaggio e la frequenza dei trattamenti. Queste polisaccaridi hanno la capacità di far rigenerare più velocemente i globuli bianchi aumentando la funzione immunitaria dell’ammalato di cancro, epatite, Aids. Ed è per questo motivo che l’assunzione di medicinali basati su Cordyceps in molti pazienti aumentano l’efficacia del trattamento convenzionale contro il cancro. La ricerca e la sperimentazione è molto attenta alle potenzialità di queste sostanze contenute in questi piccoli funghi, si sono ottenuti dei risultati sbalorditivi sulle cavie di laboratorio. Nessuno sa perché un fungo dovrebbe produrre delle molecole così utili all’uomo com’ è però altrettanto vero che esistono funghi che contengono sostanze mortali per noi umani. Ogni fungo contiene un arsenale chimico e sicuramente in questi casi servono per annullare le difese immunitarie degli insetti in cui crescono e si riproducono. Alla ricerca il compito di scoprire. Ancora oggi sono parecchi i principi attivi contenuti nei funghi che vengono studiati e sperimentati nella speranza di poter creare nuovi farmaci soprattutto per la lotta contro i vari tumori.
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Cordyceps ophiogossoides (Ehrh.) [foto by Ron Kerner]
Mr. Enzo Musumeci Basilea – Svizzera Per le immagini di Cordyceps capitata, larvicola, gracilis e le relative informazioni. Link
Mr. Ron Kerner Bloomington, Indiana - USA Per le immagini di Cordyceps capitata, ophiogossoides Link
Mr. Daniel Winkler Eco-Montane Consulting Ecosystem Management for the Tibetan Plateau, SW-China and the Himalayas Kirkland, Washington – USA Link
Mr. Bryce Kendrick Sidney by the Sea British Columbia, Canada www.Link
Ms. Romina Gazis Environmental Science Ph.D Student - Howard University Associated Research Mycologist - AABP Department of Biology Howard University Washington DC – USA
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Modificato da - Lipo in data 26 giugno 2009 18:05:22
Una bellissima e interessante documentazione !......e anche direi di un certo livello scientifico, non sarebbe male farne un articolo per una rivista visto il grande interesse che suscitano queste particolari entita', alcune ancora quasi del tutto sconosciute in molti dei loro aspetti effimeri.
Il tuo lavoro mi pare abbia il pregio di divulgare in modo sintetico e razionale sia la parte strettamente micologica ma anche le varie applicazioni con interessanti propieta' farmacologiche che come hai giustamente evidenziato vengono sempre piu' utilizzate in medicina.
....un solo appunto , nella fretta hai scambiato i nomi in alcune immagini,eccoli in ordine temporale :
mi complimento ancora con te per il paziente lavoro che hai fatto, documentando tutte queste specie e non solo, aggiungendo anche gli aspetti scientifici. Specie a me del tutto sconosciute....
grazie tantissime...
simo
Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
Caro Luigi, bazzico praticamente quasi tutte le stanze di FNM da quasi due anni, con una certa predilezione per quella degli insetti senza disdegnarne alcuna... Questo tuo lavoro è il più bello in assoluto che io abbia mai trovato sfogliando le pagine di Natura Mediterraneo. Un lavoro articolato in maniera organica, completa e .....perchè no.... anche davvero affascinante!! Come saprai non sono uno studioso di funghi ma questo tuo prendere per mano il lettore per condurlo con maestria nei meandri di tali sconvolgenti conoscenze scientifiche lo aiuterà senz'altro ad avvicinarsi alla micologia con rinnovato interesse. Grazie quindi per questo tuo sforzo che sono certo riscuoterà un corposo e meritato successo.
Beppe Miceli
I gatti vengono a sedersi al tavolo dello scrittore tenendo compagnia al suo pensiero e guardandolo dal fondo delle loro pupille spruzzate d’oro
Ciao Luigi Complimenti e grazie, un lavoro ben fatto con notizie molto interessanti. Certo che i funghi constituiscono un mondo misterioso ed affascinante, sotto molti punti di vista, chissà quante sorprese ci riservano, speriamo che la loro biochimica possa nel prossimo futuro costituire un valido ausilio per la cura del cancro.