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                | garagoloModeratore
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 21 dicembre 2008 :  08:41:38     
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                      | Ciao Angelo, per aprirlo senza distruggerlo, prova ad immergerlo in acqua ossigenata a 120vol e poi riciacqua, dovrebbe funzionare senza danni......ma non mi assumo responsabilità  
 Ciao
 
 Ale
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                | angModeratore
 
      
 
 
 
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                      |  Inserito il - 21 dicembre 2008 :  22:28:57     
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                      | ho provato con l'acqua ossigenata a 3 vol che si trova in farmacia e ho ottenuto un successo quantificabile con il 50%... nel senso che dopo un'ora di immersione ho forzato con una lametta rompendo solo una delle due valve 
 Immagine:
 
   173,11 KB
 
 il trattamento ha eliminato anche il periostraco
 comunque ho identificato questa specie con Pisidium pseudosphaerium basandomi necessariamente sulla guida CNR e su lavoro di zettler e gloer
 
 ciao
 
 ang
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                | garagoloModeratore
 
     
 
 
 
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                      |  Inserito il - 22 dicembre 2008 :  10:30:51     
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                      | Angelo, dovevi avere forse ancora un po' di pazienza ed aspettare che le due valve si staccassero da sole, l'acqua ossigenata a tre volumi però non è sufficente, occorre qualcosa di più "potente" , generalmente nei bivalvi marini, anche minuti, funziona senza danno anche se tende a staccare l'eventuale periostraco,purtroppo nei piccoli bivalvi, il problema maggiore, è quello di riuscire a far penetrare il liquido all'interno delle valve che trattengono la bolla d'aria in maniera sigillata !!! ed ogni forzatura meccanica è deleteria. A volte funziona anche l'immersione preventiva in acqua abbastanza calda e, dopo qualche ora, sempre in acqua calda, uno o più passaggi in una vaschetta ad ultrasuoni, però capita che, se sussistono eventuali anche minutissime crepette, il nicchio talora si disintegra !!!!!
 Pazienza e sperimentazione !!!!!! purchè la quantità di materiale lo permetta.
 
 Ciao
 
 Ale
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                | SubpotoModeratore
 
      
 
 
 
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                      |  Inserito il - 22 dicembre 2008 :  19:12:21     
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                      | Complimenti ad ang di essersi avventurato nel difficilissimo campo dei Pisidium,per capirci qualcosa dovremmo esaminare esemplari adulti e mettere bene in risalto le esili diversità tra le varie specie. Anche questa può essere una sfida per il futuro.
 
 
 
 La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
 Sandro
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                      |  Inserito il - 22 dicembre 2008 :  23:17:42     
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                      | due parole su quello che ho capito della sistematica dei Pisidium la struttura della cerniera è la stessa per tutte le specie, due denti cardinali più un dente laterale anteriore e uno posteriore nella valva sinistra, un dente cardinale più due denti laterali anteriori e due posteriori nella valva destra. quello che cambia essenzialmente è la forma della cerniera; la disposizione dei denti cardinali, anche se non c'è una grande variabilità; il profilo generale (con qualche cautela dovuto all'habitat e allo stadio di crescita); l'area degli umboni; infine la scultura esterna, con particolare riferimento alla zona in prossimità deli umboni che in alcune specie è decisiva
 comunque mai come in questo caso è importante avere gli esemplari a disposizione per capire qualcosa di più...
 
 ciao
 
 ang
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