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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
D21
Moderatore Tutor
Città: Cuneo
Regione: Piemonte
6702 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 dicembre 2008 : 01:47:34
Nazione: Italia Regione: Piemonte Provincia: CN Comune: Cuneo Localitŕ:Cuneo
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Salve a tutti!
Se vi dicessi di parlarmi di Cuneo, cosa vi verrebbe in mente? Ehm, Ok, basta, vi prego! Lo so, lo so: ci sono molti luoghi comuni... Cercherò di presentarvi qualche posticino, giusto per farvi vedere com'è davvero questa ridente cittadina piena di "uomini di mondo"
Iniziamo dal centro più centrale, quello in mezzo, tra il centro storico e la parte nuova. Sapete, Cuneo si chiama così perchè... è a forma di Cuneo! (E che vi aspettavate? ). Abbiamo ben due fiumi: Stura di Demonte e Gesso, che confluiscono e disegnano un tipico "terrazzo fluviale", a forma di triangolo, su cui sorge la città. Bene, al centro dell'asse centrale del triangolo, c'è Piazza Galimberti. (Se dico ancora una volta "centro" mi accusano di ripetermi... Ooops! L'ho appena fatto! ).
La piazza, ritrovo storico dei giovani per le giostre, degli anziani per il sole, dei mercanti per il mercato (e cos'altro, sennò?), un tempo era Piazza Vittorio Emanuele II. Mia nonna si ostina a chiamarla ancora "Piasa Vitoriu", anche se son passati decenni. Ma viviamo di abitudini, si sa.
Dopo l'armistizio dell'8 settembre '43, Duccio Galimberti parlò da un terrazzo che affaccia sulla piazza, e proclamò che la guerra continuava, fino alla cacciata dell'ultimo tedesco: nasceva la Resistenza. La piazza è oggi intitolata a lui.
Ora penserete: "E' il suo, quel monumento che si vede nella foto qui sotto?" Nooooo! Sarebbe troppo semplice! "Ahh", direte, "allora è Vittorio Emanuele!". Noooo! Sarebbe troppo semplice! Ricordate sempre che Cuneo è una città creativa. Il monumento è di Barbaroux, un funzionario del Regno di Sardegna che lavorò per i Savoia... Come, non l'avevate capito?
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Notato il riflesso? Forse la contraerea di Google che prende di mira l'aereo della Microsoft che sta scattando la foto? Già, perchè questa, e le altre foto "a volo d'uccello", sono ricavate dal sito dello zio Bill che trovate qui: Link
Proseguiamo: a sinistra nella foto sopra vedete il Duomo, cioè Santa Maria del Bosco. "Dov'è il bosco", vi chiederete? Beh, c'era, prima che... costruissero la città! Noi cuneesi siamo di memoria lunga! Notato che l'edificio non è allineato agli altri? Il motivo è che è stato fatto prima, e poi la città se l'è mangiato. Lì, prima della città, c'era una cappella, immersa appunto nel bosco...
Siamo all'alba del 1198, quando gli abitanti dei dintorni decidono di sfuggire alle angherie, e alle tasse, del Marchese di Saluzzo, e si recano qui a costruire il libero comune di Coni... Naturalmente il marchese non la prese bene, e appena 12 anni dopo fece radere al suolo la neonata città... Ma i cuneesi, testardi e caparbi fin d'allora , decisero di ricominciare. E la città rinacque subito, anche grazie all'aiuto di un gruppo di esuli che proveniva da Milano...
Per ringraziamento, fu innalzata una chiesa al protettore di Milano, S. Ambrogio. Il problema era che la fecero troppo vicino alle mura, così, dopo ogni battaglia, era sempre piuttosto malconcia. Venne rifatta ben 3 volte (noi cuneesi non ci arrendiamo al primo fallimento ), sempre più interna. Questa è la versione definitiva, del '700, stile barocco, in pieno centro storico:
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Ma intanto altre chiese erano sorte, e la più antica che è giunta a noi è S. Francesco. Per farla ci vollero un po' di secoli: fu finita nel 1481 (noi cuneesi ci prendiamo il tempo che serve, pur di far bene qualcosa ). Restò consacrata per breve tempo. Poi la si usò come deposito armi e magazzino (noi cuneesi siamo gente pratica! ), e quando Napoleone passò di qua la usò come stalla per i suoi cavalli! Oggi ci sono mostre, concerti e il museo civico. Da bambino ci giocavo durante il carnevale...
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Così siamo alla fine del medioevo: più o meno in quel periodo ci fu una guerra con Mondovì, che dista 25 Km. Non chiedetemi perchè: le guerre non hanno mai un perchè valido! Alla fine della guerra, fu stabilito che i monregalesi costruissero un'alta torre a Cuneo, e un'altra a Mondovì, così che le due città potessero avvertirsi a vicenda dell'arrivo di un pericolo (o forse per tenersi d'occhio ). Perchè furono i monregalesi a costruirla? E' chiaro: avevano perso!
L'elaborata punta della torre, che vedete qui sotto a sinistra, è stata fatta più tardi: in origine era di legno, ma andò a fuoco quando, durante i festeggiamenti per S. Giovanni, un fuoco d'artificio impazzito deviò in aria e centrò la torre! (Noi cuneesi sappiamo come divertirci! ).
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Della foto sopra aggiungo che, sotto la torre, c'era la prigione cittadina: il condannato, il cibo, l'acqua, venivano calati dall'alto attraverso un buco! Il municipio era, all'epoca, quel palazzetto che si vede sotto la torre. Oggi è invece il palazzo austero di fronte, che in origine fu un convento di gesuiti.
I gesuiti possedevano anche la chiesa in alto a destra. Quando l'ordine fu sciolto, la chiesa subì un complicato giro di proprietà e finì per essere dedicata a Santa Maria della Pieve. "Dov'è la Pieve", vi chiederete? Beh, è da tutt'altra parte! Passando di mano in mano era finita per appartenere a una Pieve, e poi ne conservò il nome... Insomma, ve l'ho detto che è complicato!
Arriviamo al '900 e alla grande innovazione: la ferrovia! Qui sotto si vede la grande piazza con la stazione... Il faro al centro della piazza fu costruito in cemento armato, e l'armatura fu affidata a un ciclista, quello a cui, da bambino, portavo la mia scassatissima bici ad aggiustare. Persona anziana già quando lo conobbi, grande personaggio che con umiltà e senza mai cercare gloria, ha firmato la storia della città.
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In quell'epoca, o poco prima, si eresse questo palazzotto, che fu adibito ad ospedale. In seguito divenne una scuola, e lì ci ho fatto le medie. Scuola tanto divertente quanto detestata... L'aula di musica era nel vecchio obitorio! Le persiane stavano in agguato, aspettando qualcuno per venire giù. L'unica cosa bella, il giardino, fu poi coperto con la palestra che vedete sbucare a sinista... "Ci voleva proprio!", direte voi... Già, quella interna pare non bastasse più, alla scuola. Peccato che appena finita la nuova palestra... la scuola fu trasferita altrove!!! Oggi, lì, ci sono uffici... Noi cuneesi non ci facciamo intimidire dalla LOGICA!!!
Lì davanti si vede lo sferisterio, dove si gioca a pallapugno, sport che ha il suo seguito, in città, SE NON CI SONO PARTITE DI CALCIO! (Perfino i cuneesi sono tifosi di calcio... ma io ne sono immune ).
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E così arriviamo agli anni '60, quando le fabbriche tirarono giù dai monti i montanari: un mondo finiva, un altro nasceva. Questa è la "filatura" dove lavorò mia nonna. Si trova appena fuori città. Ecco perchè sono nato a Cuneo: mia madre scese con la sua famiglia in quel periodo. Capperi! Dà da pensare!
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Sempre negli anni '60 si innalzarono nuovi palazzi, la città crebbe, si fecero nuove piazze. Questa è piazza Europa: mia madre si ricorda le casette con il tetto "a lose" che c'erano prima, e gli alberelli piccini (all'epoca) appena piantati! La fontana al centro è la mèta preferita dei tifosi ad ogni vittoria (contenti loro). Le panchine sono dei semplici lastroni di pietra liscia (noi cuneesi non badiamo alle comodità, nè al gelo che ci attacca le terga a queste lastre di pietra in inverno!) e senza schienale (noi cuneesi siamo gente dura! ).
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E per non farci mancare niente ecco il modernissimo e altissimo palazzo degli Uffici Finanziari. Ci son voluti dieci anni per finirlo, ma non importa: noi cuneesi guardiamo al risultato! Ehm, l'abbiamo amorevolmente ribattezzato "il mostro"!
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E ora un posticino fuori città, proprio alla confluenza dei due fiumi: bastano 10 minuti per arrivarci, anche a piedi: negli stagni dell'ampio greto cantano i Rospi smeraldini, volano le Garzette, zigzagano le libellule. Ogni punto della città è una strada che porta alle rive dei fiumi... Sapete, noi cuneesi amiamo molto i nostri fiumi, forse perchè ci sono così vicini che ne sentiamo la presenza da qualunque parte della città...
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Dario.
"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
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Modificato da - D21 in Data 20 dicembre 2008 01:58:46
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Ric
Utente Senior
Città: Alba
Prov.: Cuneo
Regione: Piemonte
1360 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 20 dicembre 2008 : 11:10:24
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Bravo Dario,
bel documentario di questa splendida città poco conosciuta ma ricchissima di piacevoli sorprese. Da buon Albese la sento anche un po'mia e ci vengo molto spesso.
Enrico |
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marz
Utente Super
Città: Bergamo
Regione: Lombardia
8788 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 dicembre 2008 : 13:41:52
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A Cuneo non ci sono mai stato. E Cuneo mi ricorda soprattutto una famosa battuta di Totò: "Io sono un uomo di mondo... ho fatto tre anni il militare a Cuneo!". Se non sbaglio a Cuneo gli hanno anche dedicato una piazza. Cuneo però l' ho vista dall' aereo e posso inserire questa mia foto non nitidissima, ma da cui si può bene apprezzare la forma a cuneo di Cuneo.
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marz |
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marz
Utente Super
Città: Bergamo
Regione: Lombardia
8788 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 dicembre 2008 : 13:52:32
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In questa dovrebbe vedersi anche la Provincia Granda (vedi anche questa discussione Link ).
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marz |
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StagBeetle
Moderatore
Città: Ancona
Prov.: Ancona
Regione: Marche
6321 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 dicembre 2008 : 14:26:46
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Complimentissimi!!!!
Bella presentazione della tua amata (si capisce) città! Davvero molto simpatica e divertente!
Ciao
Giacomo |
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D21
Moderatore Tutor
Città: Cuneo
Regione: Piemonte
6702 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 dicembre 2008 : 14:56:34
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| Messaggio originario di marz:
A Cuneo non ci sono mai stato. E Cuneo mi ricorda soprattutto una famosa battuta di Totò: "Io sono un uomo di mondo... ho fatto tre anni il militare a Cuneo!". Se non sbaglio a Cuneo gli hanno anche dedicato una piazza.
marz
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Sì, è proprio così! E' una piazzetta vicino al teatro comunale. E' stata fondata anche l'associazione "uomini di mondo", che riunisce ogni anno coloro che hanno fatto il militare a Cuneo!!! Spesso partecipa anche la figlia di Totò, come ospite d'onore. E per chi non ci credesse, guardate qui:
Link
Marz: le tue foto sono davvero spettacolari . Nella prima si vede chiaramente l'enorme mole degli Uffici Finanziari (di cui ho postato il particolare in alto in questa pagina): capito perchè lo chiamiamo "il mostro"?
Ric: purtroppo conosco poco la tua Alba, di cui invidio però fortemente il museo Eusebio: a Cuneo non abbiamo un museo di storia naturale... Prima o poi dovremo rimediare!
StagBeetle: è vero, Cuneo sa farsi amare, ma è da tempo che sogno di vivere in campagna, magari in un "angolino" come quello di mazzeip !
Comunque, questa mini-città è nota grazie a Totò e a una una serie di leggende e dicerie, di solito poco lusinghiere... Ma effettivamente si vedono, a volte, cose strane e inspiegabili al comune buon senso. Forse prima o poi racconto qualche aneddoto (realmente avvenuto)...
Come già dissi: noi cuneesi non ci facciamo intimidire dalla logica!
Dario.
"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.) |
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Piccolo Lupo
Utente Senior
Città: Cairo Montenotte
Prov.: Savona
Regione: Liguria
687 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 dicembre 2008 : 17:41:24
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| Messaggio originario di D21: Comunque, questa mini-città è nota grazie a Totò e a una una serie di leggende e dicerie, di solito poco lusinghiere... Ma effettivamente si vedono, a volte, cose strane e inspiegabili al comune buon senso. Forse prima o poi racconto qualche aneddoto (realmente avvenuto)...
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La provincia di Savona confina con quella di Cuneo, ricordo negli anni 60 e 70 quando si incrociava un'auto in pieno giorno con i fari accesi si diceva " chel lì u ven da Cuni.." Oggi siamo diventati tutti cittadini di Cuneo
"se avessi cinquantatre' minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana..." |
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marz
Utente Super
Città: Bergamo
Regione: Lombardia
8788 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 dicembre 2008 : 01:40:46
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Posso aggiungere anche questa. A sud di Cuneo passano le linee aeree che da Bergamo portano verso il sud della Francia e soprattutto della Spagna (nel viaggio di andata, perchè in quello di ritorno seguono un' altra rotta). Ci sono passato 5-6 volte, ma mai in condizioni di visibilità ideale, da poterla fotografare bene. Anche a me è piaciuta molto la storia di Cuneo che hai raccontato.
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marz |
Modificato da - marz in data 21 dicembre 2008 01:46:41 |
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Tetrao
Utente Senior
Città: Bormio
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
2749 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 dicembre 2008 : 09:56:37
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Allora è vero che a Cuneo sotterrate le talpe!?!?!?
No beh ,a parte queste battute ... molto interessante questa tua panoramica! |
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D21
Moderatore Tutor
Città: Cuneo
Regione: Piemonte
6702 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 dicembre 2008 : 19:05:56
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| Messaggio originario di Piccolo Lupo: La provincia di Savona confina con quella di Cuneo, ricordo negli anni 60 e 70 quando si incrociava un'auto in pieno giorno con i fari accesi si diceva " chel lì u ven da Cuni.."
Oggi siamo diventati tutti cittadini di Cuneo
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| Messaggio originario di Tetrao: Allora è vero che a Cuneo sotterrate le talpe!?!?!?
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Occhio, che la "cuneesità" è contagiosa!
Dario.
"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.) |
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Eliasoriordan
Utente Senior
Città: Rivoli
Prov.: Torino
Regione: Piemonte
3803 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 dicembre 2008 : 14:23:53
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Cuneo la conosco bene dato che la mia nigliore amica è di quelle parti, e ci sono anche belle pizzerie che fanno pizzone enormi a basso prezzo (rispetto a Torino). Devo però ancora fare un giro nel neonato (un paio di anni?) parco della confluenza Gesso-Stura.
-------------------- Daniele Capello Rivoli (TO)
il mio blog: Link |
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Salvatore Caiazzo
Moderatore
Città: Monteveglio
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
3994 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 dicembre 2008 : 16:16:00
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Bellissima presentazione! Grazie Dario, prossima tappa, Cuneo!
Siamo parte della natura - Salvatore |
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D21
Moderatore Tutor
Città: Cuneo
Regione: Piemonte
6702 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 gennaio 2009 : 00:11:02
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Confermo che a Cuneo ci sbafiamo enormi, buonissime ed economiche pizze!
Altri mangiano cose a dir poco strane: infatti noi cuneesi (e affini) alleviamo lumache, ma non solo quelle "normali": date un'occhiata QUI e resterete stupefatti!!!
Comunque non è di questo che volevo parlare (non chiedetemi di mangiare una lumaca!!! )
Per quanto riguarda il Parco fluviale, credo che meriti una discussione a parte. Per ora posso consigliare il sito ufficiale, QUI.
Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno avuto la pazienza e la bontà di leggersi questo topic, e aggiungo qualcosina, giusto per vedere più da vicino un curioso particolare della città... Ma prima eccovi una parte del centro storico, prelevata sempre da Live Search sommando varie immagini: cliccateci sopra, e si aprirà a grandezza quasi reale :
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Come si vede, la città è divisa in due da una strada longitudinale centrale: via Roma (gran fantasia, vero? ) Riconoscerete forse alcuni posti già descritti, in alto in questa discussione... Vorrei attirare la vostra attenzione su un palazzetto, che vedete indicato dalla freccia nel particolare qui sotto:
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Ci sono andato oggi, per fare qualcosina per il primo dell'anno: pochi passi da casa mia... Alcune foto al volo... Guardate un po'
Sui capitelli delle colonne del portico si vede questo bel bassorilievo, raffigurante un rapace notturno (forse un gufo? Un assiolo? Un gufo reale? Boh. Si vedono i cornini, ma non saprei dire di più...):
Visione laterale:
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Ora, non so perchè sia stato scelto questo uccello per il capitello: il palazzetto, infatti, risale al medioevo, secoli XIII-XVI, ed era denominato "Loggia dei mercanti". Nel '400 il suo proprietario, tale Paganino dal Pozzo, era l'incaricato alla riscossione della tassa sul sale per conto dei Savoia.
Ma ciò che più mi ha incuriosito è un altro capitello, cioè quello che nella foto sopra è indicato con precisione dalla freccia gialla... Ci sono passato davanti molte volte senza sapere cosa rappresentasse, finchè ho letto il libretto "Cuneo in tasca", di Giovanni Cerutti... E ho capito molte cose... Date un'occhiata a cosa vedono i miei distratti concittadini, e provate a immaginare di che si tratta, prima di proseguire a leggere...
(E non fate caso alla grondaia che ci passa davanti )
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Bene bene... Vi siete fatti un'idea? Inserisco una visuale laterale, per meglio apprezzare la raffinatezza del bassorilievo, purtroppo molto rovinato dalle piogge:
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Ok. Ora la soluzione .
Dice il Cerutti che l'anziano uomo di sinistra è un contadino, e sta parlando con il frate a destra... Notate quanta precisione nella scultura: altri capitelli, interni, sono molto meglio conservati... Si vede il bastone che tiene in mano il contadino, l'abito che indossa, gli stivaletti... Il frate, invece, ha una lunga tonaca, e pare che abbia in mano un libro, mentre con l'altra sembra chiedere un obolo.
Parrebbe che non ci sia nulla di strano, ma guardate meglio la tonaca del frate, in basso: spunta una coda di volpe!!!
L'ho evidenziata qui:
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E' curioso che una tale scultura sia rimasta esposta per secoli sulla via principale della città, senza attirare gli strali dei religiosi... Oltretutto, la scenetta è ancora più esplicita di così: infatti, dall'altra parte della grondaia, si vede il cane del contadino che tira la sua veste, come a dire: "Occhio, padrone, non farti imbrogliare! Quello è un vecchio volpone!"
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E anche qui ho evidenziato la figura, poco evidente:
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Che ne pensate? Forse, nel medioevo, noi cuneesi eravamo già scanzonati come oggi... O forse c'è qualche messaggio criptato, che non ha nulla a che fare con i contadini e l'avversione per i religiosi? MAH! A voi la parola...
Dario.
"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.) |
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Piccolo Lupo
Utente Senior
Città: Cairo Montenotte
Prov.: Savona
Regione: Liguria
687 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 gennaio 2009 : 11:06:52
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Sempre più interessante il tuo racconto Dario, anche a me pare di scorgere figure "strane" nel bassorilievo, il contadino però dal cappello mi pare di più un mercante, non vedo il cane che gli tira la veste ma un bambino, e poi senza neanche troppa fantasia paiono abbozzate figure o volti demoniaci Hai provato a elaborare digitalmente le foto agendo sui contrasti o quant'altro per evidenziare meglio le scene?
"se avessi cinquantatre' minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana..." |
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D21
Moderatore Tutor
Città: Cuneo
Regione: Piemonte
6702 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 gennaio 2009 : 13:01:00
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Buon anno, Piccolo lupo. Felice di aver stuzzicato la tua curiosità
In effetti anch'io propenderei per mercante... In fondo il palazzetto è la "Loggia dei mercanti". Ma non conosco come si abbigliavano nel '400 mercanti e contadini, quindi non azzardo oltre.
Purtroppo il flash e l'erosione non rendono giustizia dei volumi del bassorilievo: le volute del capitello possono davvero sembrare volti grotteschi, in foto, ma posso assicurare che dal vivo sono semplici foglie di decoro. Ho cercato di livellare la foto con luminosità e contrasto e nitidezza e saturazione, ma non è cambiata molto...
E anche il cane: è davvero un cane che tira la veste: bisogna vederlo dal vero, con la tridimensionalità della scultura, per riconoscerlo... Ma è molto abraso.
Una cosa interessante è che, guardando la foto aerea con la freccia, si vede, in basso a sinistra, dall'altra parte della piazzetta, il municipio: esso era, nel '600, un monastero gesuita: com'è noto i gesuiti non erano teneri con chi attaccava la Chiesa, epppure hanno lasciato tutto lì, a due passi da loro, senza scalpellarlo via. forse non si sono mai accorti della coda, o avevano altro a cui pensare .
Sulla simbologia medioevale non so un tubo! Non posso che guardare ammirato le sculture e sperare che si conservino abbastanza perchè qualcuno possa aggiungere qualcosa...
Dario.
"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.) |
Modificato da - D21 in data 02 gennaio 2009 13:10:16 |
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marz
Utente Super
Città: Bergamo
Regione: Lombardia
8788 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 gennaio 2009 : 18:21:44
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Innanzitutto ringrazio D21 per l' inserimento delle foto che trovo di notevole interesse e mi hanno stuzzicato a pensarci su. E vorrei provare a dare la mia interpretazione delle sculture del bassorilievo.
Partiamo dalla simbologia medievale degli animali e cominciamo dalla volpe che i bestiari medievali descrivono come un animale astuto ed ingegnoso, ma soprattutto falso e sleale. Era pensiero comune nella maggior parte degli ambienti ecclesiastici, che la volpe fosse un animale pericoloso, proprio in relazione alla sua proverbiale astuzia; la sua tendenza a tessere insidie portò questo animale ad essere identificato come simbolo degli eretici i quali, proprio con la loro astuzia, si insinuavano nella chiesa e tra i fedeli, spargendo le loro menzogne.
E veniamo al cane, che al contrario nel medioevo è simbolo di fedeltà e vigilanza (almeno nella cultura cattolica, perchè ad esempio nell' islamismo il cane è simbolo di impurità). Sono numerosi i santi raffigurati con cani posti nelle loro vicinanze. In particolare i Domenicani erano chiamati con un gioco di parole latino "domini canem", ovvero cani del Signore, epiteto di cui andavano fieri, ma che dai loro detrattori era usato in senso dispregiativo. E' noto infatti che i domenicani si distinsero per la loro tenacia (o ferocia, secondo i punti di vista) nei tribunali dell' Inquisizione.
Pertanto l' interpretazione della scena del bassorilievo potrebbe essere semplicemente un monito a diffidare delle idee eretiche. Il frate, dalle cui vesti fuoriesce chiaramente la coda di volpe, rappresenterebbe il diffusore di eresie (o Satana in persona), mentre il buon cane fedele tira per le vesti il contadino o mercante (non capisco bene dalle foto) per avvertirlo del pericolo incombente. Sono ovviamente possibili anche altre interpretazioni ma mi fermerei a questa, anche perchè se questa fosse giusta, si capirebbe bene perchè non abbia mai infastidito i gesuiti più di tanto.
Scene di questo tipo non sono rarissime e ad esempio a Massa Marittima, stupenda cittadina medievale fra Siena e Grosseto, c'è un affresco medievale veramente scioccante.
marz |
Modificato da - marz in data 02 gennaio 2009 18:23:17 |
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Piccolo Lupo
Utente Senior
Città: Cairo Montenotte
Prov.: Savona
Regione: Liguria
687 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 gennaio 2009 : 21:32:50
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Paganino dal Pozzo
Imprenditore audace e speculatore delle alterne fortune, Paganino dal Pozzo, soprannominato Pagarì, deve la sua fonte di gloria ed al tempo stesso la sua rovina al colle che prese il suo nome, il Pagarì. Fra il 1433 e il 1448 l’intraprendente finanziere fece aprire nuove strade o ristrutturare le esistenti per migliorare i transiti da Nizza e da Ventimiglia verso la valle Roya e per alimentare i cantieri con materiale necessario aprì segherie azionate da moderne ruote idrauliche a Valdieri e ad Entracque, cosicché le carovane del sale potevano fare il viaggio di ritorno verso il mare con preziosi carichi di legname da opera. La sua speculazione più ardita fu però la costruzione a sue spese della strada attraverso il colle del Pagarì: una alternativa via del sale che avrebbe dovuto abbreviare ulteriormente il viaggio tra Cuneo e Nizza rispetto all’antico tragitto del Colle del Ciliegia e dell’itinerario che saliva al Colle delle Finestre. Il progetto di Paganino tracciava un percorso che da S. Giacomo saliva verso il passo del Pagarì, dove si procedeva scendendo a levante del monte Colombo e, lungo la valle della Gordolasca, permetteva di raggiungere Belvedere ricollegandosi, a valle di St. Martin, alla strada della Vésubie. Il contratto firmato con il Duca Ludovico nel 1453 prevedeva l’onere della costruzione e manutenzione della strada a carico dell’autore, in cambio della riscossione in proprio della gabella del sale transitato, e lo impegnava a mantenere percorribile il tracciato per nove mesi l’anno, impresa che pare impossibile ai giorni nostri per i 2819 metri della quota massima, e che anche allora suscitò la disincantata perplessità dei valligiani. Benché Paganino si fosse impegnato nella realizzazione dell’opera con un eccesso di ottimismo , ben presto si rese conto che la quota elevata, oltre a rendere problematico il transito per alcuni dei nove mesi promessi al duca, esigeva ingenti spese di manutenzione. « Tant que Pagarì pagherà, lo pas passerà. Quant Pagarì ne pagherà plus, lo pas passarà plus » sono le parole di un antico proverbio di St. Martin Vésubie che sembrano raccontare con parole popolari la conclusione dell’ardito progetto: sommerso da debiti, Paganino venne travolto dal fallimento di questa imprese finanziaria e morì in miseria alcuni anni più tardi. Indipendentemente dai rovesci economici di Paganino dal Pozzo, la strada venne abbandonata presumibilmente agli inizi del Cinquecento poiché la mancanza di pascolo per i muli, le frane e l’imprevista espansione del Ghiacciaio della Maledia stavano rendendo impossibile il transito attraverso il passo del Pagarì.
Chissà se il detto popolare "Tanto paga Paganini" deriva da tutto questo...
"se avessi cinquantatre' minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana..." |
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D21
Moderatore Tutor
Città: Cuneo
Regione: Piemonte
6702 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 03 gennaio 2009 : 11:59:41
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Capperi!!!!
Siete fenomenali!
Marz: la tua spiegazione è azzeccatissima e credibile: credo proprio che tu abbia risolto l'arcano! Grazie
Piccolo lupo: non sapevo nulla della storia di Paganino dal Pozzo, se non il nome... E' straordinario leggere così, inaspettatamente, storie tanto particolareggiate di mezzo millennio fa! Grazie
Mi fate venir voglia di postare altri angolini di questà piccola città...
Dario.
"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.) |
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Piccolo Lupo
Utente Senior
Città: Cairo Montenotte
Prov.: Savona
Regione: Liguria
687 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 03 gennaio 2009 : 17:02:12
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| Messaggio originario di D21:
Piccolo lupo: non sapevo nulla della storia di Paganino dal Pozzo, se non il nome... E' straordinario leggere così, inaspettatamente, storie tanto particolareggiate di mezzo millennio fa! Grazie
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Sapevo a grandi linee la storia di Paganino quando salii per la prima volta al rifugio Pagarì per la traversata dei ghiacciai,oltre 30 anni orsono. La lessi in un libricino che portava sempre con sè mio padre ove c'era la storia, le cime e le ascensioni di quella valle (Gesso), è stato un piacere proporla anche qui in aggiunta alla tua simpatica ed istruttiva descrizione delle tue radici A rileggerti
"se avessi cinquantatre' minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana..." |
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Piccolo Lupo
Utente Senior
Città: Cairo Montenotte
Prov.: Savona
Regione: Liguria
687 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 31 gennaio 2009 : 12:50:44
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Piccola curiosità: salendo con la visuale sulla provincia "Granda", oltre il volo di uccello ed aereo, è difficile riconoscere qualcosa, almeno di non essere particolarmente ferrati in geografia o conoscenza dei luoghi; c'è una cosa però che spicca anche da quelle altitudini, come una "ferita", una sorta di "piccola muraglia cinese". Si tratta del greto ciottoloso della Stura di Demonte e del Gesso, ferita che si estende dalla porta delle Alpi Marittime (Borgo San Dalmazzo),attraversando Cuneo e giungendo sino a Fossano.
Immagine: 151,64 KB
"se avessi cinquantatre' minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana..." |
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D21
Moderatore Tutor
Città: Cuneo
Regione: Piemonte
6702 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 31 gennaio 2009 : 13:20:25
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Verissimo! Piccolo Lupo: conosci davvero bene la "granda"!
Aggiungo una visuale più bassa: si nota come a destra, nell'immagine, la pianura sia "più alta" della parte a sinistra. La sponda, inoltre, è più ripida (si tratta della riva sinistra della Stura, che scorre verso l'osservatore).
Il segnalino giallo indica la città di Cuneo. Il segnalino verde, invece, è piazzato su quella che sembra una diramazione del greto: in realtà è una striscia di terreno larga poche decine di metri, che taglia a metà il bosco di Sant'Anselmo. Questo bosco è bellissimo: l'ultimo residuo dell'originario bosco planiziale che ricopriva tutta la zona. Quella striscia non è del tutto naturale: ci passa un metanodotto! L'azienda del gas ha spianato quel po' boscaglia che c'era, e ha fatto in modo che gli alberi non vi crescessero.
Si potrebbe pensare che fosse necessario, per proteggere i tubi, ma oltre l'area fluviale, dove il metanodotto prosegue, ci sono campi coltivati praticamente "illesi"!
In primavera vorrei aprire una carrellata su questo magnifico bosco, dove cantano i rospi smeraldini e volano le upupe...
Dario.
"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.) |
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