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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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 Hymenoptera
 Sceliphron madraspatanum tubifex (Sphecidae)
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vespa90ss
Utente Super


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Inserito il - 22 novembre 2008 : 20:49:59 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Hexapoda Ordine: Hymenoptera Famiglia: Sphecidae Genere: Sceliphron Specie:Sceliphron madraspatanum tubifex
Uno strano Sceliphron:

ha le tipiche macchie gialle sul torace del caementarium mentre le zampe posteriori, anzichè essere integralmente nere sul femore hanno la colorazione del destillatorium (metà gialla, metà nera).
E' quindi una particolarità della colorazione che mi lascia oltremodo perplesso.
Potete aiutarmi?

Le due foto sono state eseguite alla fine del mese di agosto (in due occasioni diverse) presso il capanno da birdwatching all'Isola Clodia nel Padule della Diaccia Botrona (GR).
Suppongo che il nido, attaccato alle cannucciole sotto il tetto del capanno sia dello stesso insetto che girava insistentemente all'esterno.
Domani sarò esattamente in quel luogo con Sofi (BIBIUS). Se c'è necessità di fare qualche foto in più al nido fatemelo sapere. Grazie

Beppe





Sceliphron madraspatanum tubifex (Sphecidae)






Sceliphron madraspatanum tubifex (Sphecidae)





Credo che moralità significhi trovare il coraggio di fare una scelta

Modificato da - uloin in Data 22 novembre 2008 22:09:30

gomphus
Moderatore


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Inserito il - 22 novembre 2008 : 21:55:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao beppe

complimenti , è una specie, a quanto ne so, tutt'altro che comune; l'ho trovato anch'io qualche tempo fa in toscana, a san rossore, e credo sia nuovo per il forum

Sceliphron madraspatanum ssp. tubifex

se hai occasione di fotografare il nido ora che è ultimato, direi che può servire eccome

maurizio

quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato,
allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare

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uloin
Moderatore

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Fotografia Naturalistica

Inserito il - 22 novembre 2008 : 22:07:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bruciato sul tempo da Maurizio che con la sua esperienza é arrivato subito alla diagnosi, io ho dovuto consultare a lungo il Pagliano-Negrisolo per arrivare alla stessa diagnosi.
Provvedo subito a taxare la primizia.

Saluti

Pietro
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

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Inserito il - 22 novembre 2008 : 22:24:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bene, splendido. Una buona notizia davvero.
Se domani non ci sarà troppa confuione al capanno (mi dicono che è prevista una visita del CAI...... proprio domani? ) farò altre foto....
Speriamo bene (però che rabbia.....)
grazie ragazzi...sono proprio felice

Beppe


Credo che moralità significhi trovare il coraggio di fare una scelta
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gigi58
Moderatore Trasversale


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Inserito il - 23 novembre 2008 : 13:09:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Complimenti Beppe, sia per l'avvistamento sia per il colpo d'occhio.
Le foto le hai fatte con il 105? Mi piace lo sfocato della prima

Gigi
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

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Flora e Fauna

Inserito il - 23 novembre 2008 : 17:22:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Complimenti! Se non è un difetto della foto (lo escluderei, visto chi è il fotografo), mi sembra che anche l'addome sia bicolore come quello del destillatorium, anziché tutto nero. Ho visto bene?
Credo che nelle cellette nuove ancora chiuse ci sia già l'insetto adulto che aspetta di svernare. Ma non ti voglio indurre in tentazione .....

luigi



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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


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Inserito il - 23 novembre 2008 : 20:46:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La storia di queste due foto è la seguente: il capanno da birdwatching all'Isola Clodia nel Padule della Diaccia Botrona è stato il luogo dove ho trascorso una grande quantità del mio tempo quest'estate. Andavo all'alba e rimanevo lì fino a metà mattinata.
E' un luogo dove puoi rigenerare uno spirito un po' disastrato, lontano dai rumori, dalla confusione, dalle distrazioni. Lì sono riuscito a ricucire diversi lembi sugli strappi della mia vela approfittando della solitudine e della possibilità di poter meditare a lungo durante l'attesa. Sono lunghe da passare quattro ore. A volte cariche di novità, a volte vuote e spente di significato. Ma tutto è servito. Anche il nulla. Il nulla che ti porta ad udire rumori impossibili in altre situazioni: il ticchettio del tarlo che rodeva il legno o il passeggiare dei passerotti sul tetto di cannicciole oppure il ronzio di una vespa all'esterno del capanno.
Una vespa....? Un momento...ma quella non è una vespa...è uno Sceliphron!
Si posava di tanto in tanto su quei travicelli in legno di recinzione poco oltre la finestrella di levante e penso ne staccasse dei minuscoli frammenti. Era una visita quotidiana e sempre mi ripromettevo di cambiare obiettivo e di fotografarli ma mai mi ricordavo di farlo.
Finchè un giorno incontrai nel capanno Cmoster, facemmo conoscenza e parlando del più e del meno nelle lunghe ore d'attesa l'argomento cadde su quelle strane vespe che si posavano sulle recinzioni esterne di legno. Sono Sceliphron spiegai a Matteo che conosce poco gli insetti ma al contrario è espertissimo di uccelli: quelli che costruiscono all'interno dei tetti delle casupole di campagna i loro nidi di fango. Sai quelli con le cellette come un vespaio solo che sono di fango....
Come quello lassù? (esclama strizzandomi l'occhio)
Rimango di sasso perchè nonostante tutto il tempo trascorso chiuso là dentro mai mi ero accorto che sopra il mio capo c'era questo grande nido di Sceliphron. Lui invece lo aveva notato altre volte, essendo stato un frequentatore molto più assiduo di me di quel capanno: forse vedendo proprio uno Sceliphron costruirlo. Quindi è Matteo che devo ringraziare perchè fu in quella occasione che mi decisi a fotografare vespa e nido[.;)]
Ma credetemi, mai e poi mai avrei sospettato di trovarmi di fronte a qualcosa di inconsueto.

Per Luigi:

qualche anno fa non ci avrei pensato su due volte e ci saremmo tolti la soddisfazione di vedere la ninfa. Oggi mi sento più soddisfatto così, non lasciandomi tentare, sapendo che nella prossima primavera ci sarà un esemplare in più a svolazzare lì intorno.
Comunque oggi ho fatto altre foto al nido ( e quelli del CAI non li ho nemmeno visti ) Stasera però sono molto stanco (ho dovuto al rientro anche ritirare dentro i miei cactus colonnari pesantissimi perchè stava andando sotto zero). Domani sera mi diverto a scaricare le foto e vedrò di postare qualcosa.


Per Gigi:

le foto sono state fatte col Sigma 105. Ti do una buona notizia Gigi...mi sono comprato il Sigma 10/20 ed oggi l'ho sbagnato seriamente. E' una lente troppo bella ma soprattutto troppo necessaria. Fatti questo regalino per Natale (ti ricordi che devi preparare il lavorino sulle GEBBIE SICILIANE??? )

A presto gente
Beppe

PS:
Sofi e Simone si sono divertiti tantissimo. Sono proprio un papà soddisfatto.


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gigi58
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Inserito il - 23 novembre 2008 : 21:08:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Si Beppe ricordo l'impegno delle gebbie, ho già fatto qualche scatto ma debbo integrare
a presto

Gigi
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gomphus
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Inserito il - 23 novembre 2008 : 23:14:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao beppe

allora aspetto anch'io con ansia
Messaggio originario di vespa90ss:
...
Per Luigi:

qualche anno fa non ci avrei pensato su due volte e ci saremmo tolti la soddisfazione di vedere la ninfa. Oggi mi sento più soddisfatto così, non lasciandomi tentare, sapendo che nella prossima primavera ci sarà un esemplare in più a svolazzare lì intorno ...


bene... il nostro Sceliphron allora è stato fortunato che il nido l'hai trovato tu e non io ... vabbè, tanto vale ammetterlo , tanto ormai mi conoscete tutti

maurizio

quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
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vespa90ss
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Inserito il - 24 novembre 2008 : 08:09:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dai Maurizio...non mi sembri poi così tanto indemoniato...
Un po' diavoletto sì ma solo per il fatto che a suo tempo hai accettato di discuterne con me, significa che di tanto in tanto anche tu trovi il tempo per guardarti le mani.
Sicuramente anche tu fai come me: le giri, le rigiri, le osservi con attenzione. Quasi a cercare delle spine o se è giunto il momento di tagliarsi le unghie poggiando la punta delle falangi di sinistra sul palmo della destra.
Io lo faccio anche se poi non le curo: "mozzico" le pellicine e "rosico" le unghie. E graffi e tagli non mancano mai.
Osservarmi le mani a lungo e pensare che sono loro a comunicare con il mondo il mio essere, a trasferire le mie scelte, a trasmettere il mio pensiero, il mio volere ed il mio amore mi ha aiutato moltissimo nel ritrovare un me stesso disperso.
Ecco perchè spesso, particolari della mia mano capitano casualmente nei miei scatti. Per ricordarmi che ci sono. Vivo e ritrovato.

Stasera, al rientro vedrò di mettere qualche altra immagine per verificare se nuove cellette sono state costruite o se altre nel frattempo si sono aperte.

A più tardi
Beppe


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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 24 novembre 2008 : 11:22:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quest'estate ho osservato un nido di Sceliphron e quel che è certo è che, un mese dopo la chiusura, le celle erano ancora chiuse.
Mi sono chiesto, come te, se gli adulti sfarfallino prima dell'inverno o dopo, e mi sembra più verosimile il dopo.
Probabilmente, i ragni li devono mangiare nel giro di una settimana o due dopo chiusa la cella; a questo punto, la larva si impupa e può aspettare. Resta il dubbio se sverna come pupa oppure se riesce a trasformarsi in insetto dentro la cella, nel poco spazio che c'è.
Comunque, penso che sia meglio svernare in una comoda celletta relativamente isolata dalle intemperie e dai predatori, che cercare un nascondiglio di fortuna.

Mi piacerebbe se gli esperti ci illuminassero.

Ciao

Luigi



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gomphus
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Inserito il - 24 novembre 2008 : 13:23:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao

gli Sceliphron svernano sicuramente all'interno del nido, ma per quel che so, non dovrebbero svernare come adulti; anche perché, ad esempio, il ritrovamento a cui ho accennato all'inizio della discussione, a san rossore, è stato di un piccolo nido costruito sotto un sasso e raccolto a inizio maggio, da cui sono usciti due adulti verso fine mese; gli imenotteri che svernano già come adulti, come molte Andrena, compaiono ben prima, a inizio primavera

invece è tutto da vedere se svernano come pupa; molti imenotteri, completato in breve tempo lo sviluppo larvale, possono rimanere per molti mesi o addirittura più di un anno allo stadio di prepupa, prima di impuparsi e compiere la metamorfosi

maurizio

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Modificato da - gomphus in data 24 novembre 2008 13:27:43
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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 24 novembre 2008 : 16:32:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie, interessante.

Evidentemente, per svernare, scelgono lo stadio di sviluppo meno vulnerabile.

luigi




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vespa90ss
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Inserito il - 24 novembre 2008 : 19:58:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Come avevo promesso...ecco altre foto.
Ma avevamo oscurato talmente bene il capanno con teli e telini che per mettere bene a fuoco l'immagine non ho prestato bene attenzione all'inquadratura ....
sbagli di gioventù
Quindi nella foto d'insieme ho tagliato la parte terminale del nido e così non si possono vedere proprio tutte le cellette.
Ditemelo che sono una fava.....non mi offendo.
Vedo che comunque, rispetto alla prima foto (era esattamente del 18/08/08) ci sono visibili almeno tre cellette in più aperte.
Ho inserito più scatti per mostrare la forma singolare e le proporzioni rispetto al mio dito medio.
Sì...quello famoso...

Beppe



Sceliphron madraspatanum tubifex (Sphecidae)





Sceliphron madraspatanum tubifex (Sphecidae)






Sceliphron madraspatanum tubifex (Sphecidae)






Sceliphron madraspatanum tubifex (Sphecidae)






Sceliphron madraspatanum tubifex (Sphecidae)

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elleelle
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Inserito il - 24 novembre 2008 : 20:26:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao. Bel reportage.

Secondo me, non è detto che ci siano 3 cellette aperte in più; potrebbe dipendere dal fatto che, nella prima foto, l'angolo era diverso e certe aperture in alto non si vedevano. L'ultima foto è più ruotata nella direzione dei fori.
Se no, se fossero sfarfallati a fine agosto, si smentirebbe la teoria di Maurizio.

luigi






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vespa90ss
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Inserito il - 24 novembre 2008 : 20:32:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Luigi....non è l'angolo di rotazione. Sono aperte. Tranquillo

Beppe


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gomphus
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Inserito il - 25 novembre 2008 : 00:00:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

... Se no, se fossero sfarfallati a fine agosto, si smentirebbe la teoria di Maurizio.

ciao luigi

scusa se ti contraddico, ma...

1) se a fine agosto si sono aperte delle cellette, tutto ciò che sappiamo è che qualcosa ne è sfarfallato, non abbiamo nessuna prova che fossero degli Sceliphron, potevano essere Acroricnus seductor (Ichneumonidae), Stilbum cyanurum (Chrysididae) o chissà che altro

2) gli Sceliphron schiusi in estate non sono quelli che svernano... sono quelli che costruiscono i nidi, o che riutilizzano quelli vecchi aggiungendovi cellette, entro cui quelli della generazione successiva svernano

maurizio

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Modificato da - gomphus in data 25 novembre 2008 00:11:24
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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 25 novembre 2008 : 00:28:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusa, stavo ragionando a voce alta... (non saprei l'equivalente per internet; forse, "a tastiera attiva"?).
Allora, se ho capito bene, ci possono essere due o più generazioni nello stesso anno, un po' come per le vespe; poi, l'ultima generazione sverna - in questo caso, dentro.

La scorsa estate ho osservato una femmina che lavorava nel seminterrato della casa in Sardegna e mi ero posto qualche domanda.
Non so se avevi visto questo post

Link

Le foto facevano pena; il posto era quasi completamente al buio e il soffitto era abbastanza alto; comunque, avevo avuto modo di fare diverse osservazioni su questi insetti che mi affascinano molto.
Una curiosità: avete notato che, quando prelevano il fango da terra e quando lo applicano sul nido emettono uno strano ronzio acuto? Il suono somiglia al "lamento" di un grosso dittero imprigionato da un ragno.

luigi





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Hemerobius
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Flora e Fauna

Inserito il - 25 novembre 2008 : 08:55:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di gomphus:
1) se a fine agosto si sono aperte delle cellette, tutto ciò che sappiamo è che qualcosa ne è sfarfallato, non abbiamo nessuna prova che fossero degli Sceliphron, potevano essere Acroricnus seductor (Ichneumonidae), Stilbum cyanurum (Chrysididae) o chissà che altro

Curiosità mia :
ma i fori di sfarfallamento dei parassitoidi non sono diversi ? Normalmente è così !

Vedete quel piccolo foro che nella prima foto si trova nella parte alta a sinistra del "nido" quasi sotto la foglia di cannuccia che "scende" ? E che si rivede bene nell'ultima foto interessando la seconda celletta iniziando a contare dall'alto a sinistra ?
A mio parere quello potrebbe essere il foro di uscita di un parassitoide.


Ciao Roberto

verum stabile cetera fumus
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gomphus
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Inserito il - 25 novembre 2008 : 09:21:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Hemerobius:

Curiosità mia :
ma i fori di sfarfallamento dei parassitoidi non sono diversi ? Normalmente è così !

Vedete quel piccolo foro che nella prima foto si trova nella parte alta a sinistra del "nido" quasi sotto la foglia di cannuccia che "scende" ? E che si rivede bene nell'ultima foto interessando la seconda celletta iniziando a contare dall'alto a sinistra ?
A mio parere quello potrebbe essere il foro di uscita di un parassitoide.

ciao roberto

beh, dipende dai parassitoidi (e quelli segnalati per gli Sceliphron sono abbastanza numerosi); alcuni sono mooooolto più piccoli dei loro ospiti, ma altri lo sono poco o nulla (parlo del diametro, è ovvio che come massa almeno un po' più piccoli devono esserlo)

il forellino che hai notato , che credo sia sicuramente di un parassitoide, mi sembra decisamente troppo piccolo già per un Acroricnus; uno Stilbum poi per uscire deve sicuramente fare un foro grande come quello di uno Sceliphron

p.s. quando ho detto che se il nido l'avessi trovato io al posto di beppe lo Sceliphron non sarebbe stato così fortunato , non era per l'avidità di aggiungere altri esemplari di tubifex alle collezioni del museo ... pensavo alla prospettiva di ottenere qualche parassitoide inquilino etc da una specie di cui credo si sappia ben poco

maurizio

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gigi58
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Inserito il - 25 novembre 2008 : 09:27:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La mia casa a Marausa è una vera e propria metropoli di Sceliphron, non so di quale specie, ma il prossimo anno attenzionerò il tutto per la vostra gioia

Gigi
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