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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 ottobre 2008 : 17:02:30
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L'argomento di cui vorrei parlare sono i rapporti tra l'uomo e la natura, o meglio ancora i rapporti tra il nostro modello di sviluppo, basato sull'economia del profitto, e le risorse naturali che lo sostengono.
Sia io che diversi altri utenti abbiamo provato diverse chiavi per cercare di affrontare questi temi sul forum, ma per un motivo o per l'altro le discussioni non sono mai state molto soddisfacenti per nessuno, benchè siano sempre state molto seguite, a testimonianza di un interesse diffuso per queste tematiche.
I rischi principali che ho finora constatato sono tre: 1) la tendenza a mettere troppa carne al fuoco in modo disordinato: dalla caccia italiana alla deforestazione amazzonica, dal cemento allo sfruttamento del lavoro, dal clima planetario al laghetto sotto casa, ecc. ecc.; 2) un certo integralismo nelle posizioni che porta la discussione a perdere in dialettica: molti interventi non portano nulla di nuovo ma mirano solo a criticare le posizioni avversarie, provocando di converso interventi difensivi delle proprie posizioni, che allo stesso modo non aggiungono nulla alla discussione; 3) l'abitudine a fornire opinioni non suffragate da dati, ma solo dalla propria sensibilità. Non c'è nulla di male in questo, fino a che l'obiettivo è fare una bella chiacchierata, quando invece l'obiettivo diventa più pragmatico e ci si confronta per ragionare di soluzioni è necessario fare lo sforzo di documentarsi: in quel caso un solo piccolo numero vale più di centomila parole.
Fatta questa premessa ho pensato che il modo migliore sia quello di condividere tutti insieme, in via preliminare, il metodo con il quale ci confronteremo in seguito. Questo significa che qui è assolutamente vietato parlare dell'argomento in questione, ma è invece necessario parlare delle regole che dovrà avere la discussione che apriremo in seguito su questi temi.
Chi è interessato ad una discussione costruttiva sul tema dei rapporti uomo-natura batta un colpo, ogni opinione, ogni consiglio e ogni critica sono i benvenuti.
Ciao, Andrea
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Modificato da - Acipenser in Data 25 marzo 2010 02:14:34
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Ric
Utente Senior
Città: Alba
Prov.: Cuneo
Regione: Piemonte
1360 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 22 ottobre 2008 : 17:11:41
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Ciao Andrea, secondo me bisognerebbe partire dal concetto di "sostenibilità" e chiarire cosa questa parola significhi. E poi sarebbe secondo me utile scindere le discussioni che vertono su argomenti locali da quelle che si occupano della questione su scala macroscopica. La questione ambientale è una questione globale e talvolta gli esempi che portiamo sono poco utili.
Enrico
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marz
Utente Super
Città: Bergamo
Regione: Lombardia
8788 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 ottobre 2008 : 20:12:13
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Lancio una prima proposta. In un dibattito scientifico quando uno fa un' affermazione deve citare quali sono le fonti che sono alla base della propria affermazione. Credo che in una discussione seria bisogni abituarsi a questo. A citare le proprie fonti ed a fornire tutti i dati possibili a supporto delle proprie opinioni. La battaglia sulle proprie tesi deve farsi anche (e direi soprattutto) sull' attendibilità delle fonti che si citano e sui dati che si riesce a produrre. Poi, secondo me, un pò di sana polemica, se condotta nel rispetto altrui, non guasta mai.
marz |
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vespa90ss
Utente Super
Città: Firenze
Regione: Toscana
6434 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 ottobre 2008 : 20:19:58
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Ottima idea quella di pianificare le regole del gioco. Gli argomenti sono talmente tanti e delicati che si rischia davvero di perdersi in un caos di derive non strettamente collegate fra loro. Mi sembra giusto delimitare i confini del territorio da esplorare, gli strumenti per farlo, le competenze del giudice per accettare o rifiutare consenso alla parola. Il metodo di base da seguire è a mio avviso il procedere nelle discussioni tenendo sempre ben presente qual'è lo scopo che anima la presenza di noi utenti all'interno di questo spazio virtuale: Conoscenza, valorizzazione, salvaguardia della Natura nell'ambiente Mediterraneo
Se ci dovesse capitare di dimenticarlo il link al portale è questo:
Link
Mi è sembrata una precisazione doverosa perchè spesso le nostre discussioni hanno la tendenza a mettere in relazione rapporti di sviluppo socioeconomico solo tra uomini e uomini dimenticando che esiste anche la natura che sta lì buona buona ad assistere alle nostre ottuse conversazioni sul modo migliore per prevaricarla, ponendo l'uomo al centro di ogni cosa. Il mio suggerimento è quindi quello di sentirci anche parte della natura e non soltanto condottieri di questa (come qualcuno di noi ricorda nella sua firma).
La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.
Beppe Miceli |
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nimispl
Utente Senior
Città: Trieste
Prov.: Trieste
Regione: Friuli-Venezia Giulia
2313 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 ottobre 2008 : 20:29:43
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Una discussione sui rapporti tra il nostro modello di sviluppo e le risorse naturali che lo sostengono è molto impegnativa. Il primo suggerimento metodologico che mi viene in mente è che la discussione andrebbe impostata a partire da una breve ma chiara e documentata introduzione da parte tua. Poi su quella si può cominciare a discutere. Se l'introduzione riesce a centrare il problema sui suoi aspetti generali - e per questo più importanti - forse possiamo evitare di disperderci in aneddoti a carattere locale-personale. Regole: al momento ne vedo tre: 1) Attenersi strettamente ai temi impostati nell'introduzione, 2)Massima attenzione alle fonti e alla loro qualità (citare le "fonti" dei dati come richiesto na marz: a mio parere è giustissimo), 3) Ovviamente, evitare polemiche sterili. Questo è un campo minato in cui opinioni preconcette e dati più o meno solidi forniti da questo e quello si mescolano in maniera inquietante. ciao a tutti PL |
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012
9799 Messaggi
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Inserito il - 22 ottobre 2008 : 20:34:19
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| Messaggio originario di marz:
Lancio una prima proposta. In un dibattito scientifico quando uno fa un' affermazione deve citare quali sono le fonti che sono alla base della propria affermazione. Credo che in una discussione seria bisogni abituarsi a questo. A citare le proprie fonti ed a fornire tutti i dati possibili a supporto delle proprie opinioni. La battaglia sulle proprie tesi deve farsi anche (e direi soprattutto) sull' attendibilità delle fonti che si citano e sui dati che si riesce a produrre. Poi, secondo me, un pò di sana polemica, se condotta nel rispetto altrui, non guasta mai.
marz
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| Messaggio originario di nimispl:
Una discussione sui rapporti tra il nostro modello di sviluppo e le risorse naturali che lo sostengono è molto impegnativa. Il primo suggerimento metodologico che mi viene in mente è che la discussione andrebbe impostata a partire da una breve ma chiara e documentata introduzione da parte tua. Poi su quella si può cominciare a discutere. Se l'introduzione riesce a centrare il problema sui suoi aspetti generali - e per questo più importanti - forse possiamo evitare di disperderci in aneddoti a carattere locale-personale. Regole: al momento ne vedo tre: 1) Attenersi strettamente ai temi impostati nell'introduzione, 2)Massima attenzione alle fonti e alla loro qualità (citare le "fonti" dei dati come richiesto na marz: a mio parere è giustissimo), 3) Ovviamente, evitare polemiche sterili. Questo è un campo minato in cui opinioni preconcette e dati più o meno solidi forniti da questo e quello si mescolano in maniera inquietante. ciao a tutti PL
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Concordo in pieno. Parlando di ambiente è buona regola far riferimento a dati di Istituzioni ed Enti pubblici (internazionali e nazionali). Le fonti private non le considero mai attendibili, perché riportano spesso (per non dire sempre) informazioni e risultati su commissione, quindi fuorvianti
Alessandro PD
Chi ama la Natura le lascia i suoi fiori |
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giova80
Utente Senior
1390 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 ottobre 2008 : 21:41:58
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Ovviamente per me non c'e' problema perche e' un tema che sento profondamente ..credo che affrontare questa tematica sia di fondamentale importanza, anche per questo forum.
Giovanni A difesa della natura.. |
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 ottobre 2008 : 06:24:56
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Questo spunto delizioso viene in un momento quando sono supersommersa di lavoro e altri impegni e purtroppo non so se riuscirò a dedicarci il tempo che merita. Non resisto però ad un paio di osservazioni sulla questione di metodo... Prima, d'accordissima che bisogna sempre cercare di fornire dati affidabili e fonti citate come si deve, ci mancherebbe. Però ragazzi, non perdiamo di vista il fatto che non siamo in un'aula universitaria preparando la tesi di laurea, ma in un forum di appassionati della natura, con mille approcci diversi, mille preparazioni diverse. Non tutti abbiamo né il tempo, né il materiale sotto mano per prendere un 30 e lode e sarebbe bello, soprattutto in questa sezione decisamente speciale, se potremmo sentirci liberi di sviluppare un discorso in modo nostro, senza sempre la paura di inciampare nei mille paletti. Per la seconda osservazione, torno alle premesse di Andrea. Perdonami Andrea, ma non sono convinta che le discussioni si sono "perse" (ma siamo sicuri?) per le ragioni che dici tu. Ho la sensazione invece che il fattore limitante non è il contenuto ma il contorno (vedi le dinamiche qui per esempio). Qui una bella discussione tutta sommata si è addormentata lentamente non tanto per le differenze fra i partecipanti quanto per il fatto che ad un certo punto, siamo arrivati con rispetto reciproco ad un punto oltre quale è impossibile andare senza lasciare l'ambito naturalistico/ambientale per affrontare temi scottanti di natura etica (vera e propria), culturale, politica e socioeconomica... e mi pare che qui non si può fare. Insomma, se voglio trovare materiale e dibattito "scientifico" al più alto livello, in internet c'è solo l'imbarazzo della scelta e mi pare che sui dati più importanti c'è accordo approssimativo fra quasi la totalità dei maggiori esperti, dubito che riusciremo nel nostro piccolo ad aggiungere molto, né di trovare molto da discutere in base solo alle statistiche. Personalmente credo che il vero problema da affrontare non sono i dati in sé ma il modo in cui vengono interpretati e/o (non)applicati e ci porterebbe subito a sconfinare nel terreno dei valori e dei principi, con in primo posto le nostre visioni contrastanti della centralità nel discorso dell'uomo e le sue aspirazioni/esigenze.
Sarah Gregg - Con altri occhi
"A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento?" Eugene Smith, fotografo americano |
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vespa90ss
Utente Super
Città: Firenze
Regione: Toscana
6434 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 ottobre 2008 : 06:30:05
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| Messaggio originario di Alessandro: Concordo in pieno. Parlando di ambiente è buona regola far riferimento a dati di Istituzioni ed Enti pubblici (internazionali e nazionali). Le fonti private non le considero mai attendibili, perché riportano spesso (per non dire sempre) informazioni e risultati su commissione, quindi fuorvianti
Alessandro PD
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Una posizione piuttosto preconcetta la tua. I dati devono essere sempre raccolti da più fonti e confrontati. Mi sembra molto più probabile e funzionale allo scopo desiderato che vengano inquinati i dati di una relaziona prodotta da "Istituzioni ed Enti Pubblici (internazionali e nazionali)" proprio perchè godono di maggior credito. Nutro sempre molte perplessità sulla veridicità piena dei dati prodotti da chiunque perchè a raccogliere dati sono uomini, corruttibili comunque , sempre ed in ogni luogo. Ecco perchè attingerli da più fonti appare l'unico sistema efficace per astrarre un'idea probabile della situazione reale. Beppe
La Natura è vibrazione e ci pervade: ingrato compito coglierne la Luce e condividerla.
Beppe Miceli |
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Hemerobius
Moderatore
Città: Alghero
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
4877 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 23 ottobre 2008 : 06:47:20
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| Messaggio originario di lynkos: Prima, d'accordissima che bisogna sempre cercare di fornire dati affidabili e fonti citate come si deve, ci mancherebbe. Però ragazzi, non perdiamo di vista il fatto che non siamo in un'aula universitaria preparando la tesi di laurea, ma in un forum di appassionati della natura, ... |
Sapete che vi voglio bene (vabbé in questi giorni sono un po' melenso e allora ?) però se da me volete qualcosa in più di quelle che sono le mie esperienze personali (intese anche come competenze professionali) e mi devo mettere a cercare fonti e dati (da qualunque lato arrivino, pubblico o privato) significa che dovrò fare un'operazione di ottimizzazione del tempo disponibile, e ne conseguirà che mi dedicherò quasi esclusivamente alla sezione insetti, dove un impegno di questo tipo mi è più gradito e gradevole. Vi seguirei però nella lettura ...
Ciao Roberto
verum stabile cetera fumus |
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marz
Utente Super
Città: Bergamo
Regione: Lombardia
8788 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 ottobre 2008 : 20:43:52
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Io credo che si tratti di fare una scelta. Giustamente, come ha scritto qualcuno, questo è un forum di natura ed uno vi partecipa per passione, per passare piacevolmente il tempo, per divertirsi, per imparare e non è detto che abbia voglia di "impegnarsi". Però, se è così, le discussioni di questa sottosezione rimarranno sempre delle piacevoli chiacchierate fra amici, magari seguitissime e gradevolissime (ed in alcuni casi anche di elevato spessore culturale), ma nulla di più. Se si vuole passare dalle chiacchierate fra amici a discussioni che abbiano una validità "scientifica" è necessario darsi una metodologia di lavoro condivisa. E guardate che, in questo, come in qualsiasi altro settore, le opinioni degli esperti internazionali sono tutt' altri che concordi. Non c'è mai o quasi mai un' unica verità assoluta ed immutabile. Poi non è detto che quest' idea funzioni, ma a me piacerebbe provarci.
marz |
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Salvatore Caiazzo
Moderatore
Città: Monteveglio
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
3994 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 ottobre 2008 : 23:15:31
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Non saprei parlarvi di metodo e di fonti, di certezze e di rigore scientifico, mi piacerebbe soltanto che le future discussioni, basate su regole condivise, fossero in grado, non solo di parlare a noi stessi, che una briciola di sensibilità verso la natura già l'abbiamo, ma riuscissero a coinvolgere il lettore di passo, il fuggevole essere che si affaccia a guardare una discussione distrattamente e poi ne viene rapito, e magari è l'inizio di un nuovo rapporto d'amicizia con la natura. Con tutto il rispetto per la scienza con la "S" maiuscola, non corriamo il rischio di ingessare la discussione con regole che abbiano caratteristiche di rigidità e... barbosità.
Siamo parte della natura - Salvatore |
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Hemerobius
Moderatore
Città: Alghero
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
4877 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 24 ottobre 2008 : 09:54:32
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| Messaggio originario di marz: Giustamente, come ha scritto qualcuno, questo è un forum di natura ed uno vi partecipa per passione, per passare piacevolmente il tempo, per divertirsi, per imparare e non è detto che abbia voglia di "impegnarsi". Però, se è così, le discussioni di questa sottosezione rimarranno sempre delle piacevoli chiacchierate fra amici, magari seguitissime e gradevolissime (ed in alcuni casi anche di elevato spessore culturale), ma nulla di più. Se si vuole passare dalle chiacchierate fra amici a discussioni che abbiano una validità "scientifica" è necessario darsi una metodologia di lavoro condivisa. E guardate che, in questo, come in qualsiasi altro settore, le opinioni degli esperti internazionali sono tutt' altri che concordi. Non c'è mai o quasi mai un' unica verità assoluta ed immutabile. Poi non è detto che quest' idea funzioni, ma a me piacerebbe provarci. |
Caro Marz, la tua opinione è molto interessante ed anche molto diffusa sul Forum. E proprio perché io non sono d'accordo la considero con molto rispetto. L'importante però è che non avvenga questo: io porto i dati raccolti da Tizio, tu porti quelli raccolti da Caio e Theco (il nostro moderatore mi scuserà se lo prendo come terzo) quelli raccolti da Sempronio. Così tutti e tre confrontiamo i dati raccolti da altri e li discutiamo "scientificamente". Faccio un esempio concreto: Marz: "I daini in un bosco non arrecano danni lo dice Tizio." Hemerobius: "I daini in un bosco se non sono numericamente controllati possono portare alla devastazione del bosco lo dice Caio." Theco: "I daini in un bosco arrecano danni solo se il bosco è giovane lo dice Sempronio." Non mi sembra una buona discussione! Magari però si usa un metodo diverso: Marz: "Nel bosco di Scaldasole i daini non fanno danni, infatti secondo Tizio da quando ci sono la vegetazione non ha subito modifiche." Hemerobius: "Nel bosco di Massenzatica i danni hanno distrutto tutte le piante giovani, lo studio di Caio lo conferma." Theco: "Nel bosco di Scardavilla i danni non hanno fatto danni perché si tratta di un bosco antico, lo ha pubblicato Sempronio." Io però preferirei: Marz: "Frequento il bosco di Scaldasole da prima che introducessero i daini e non ho notato danni." Hemerobius: "Ho visto le descrizioni del bosco di Massenzatica di un secolo fa, poi introdussero i daini e si è salvata solo la parte recintata dove questi non entrano." Theco: "Il bosco di Scardavilla è monitorato da anni, io l'ho conosco fin da quando ero piccolo e la situazione è più complessa che nei vostri due casi."
Alla fine sono le esperienze personali i "fatti" ed i "dati". Sempre tenendo presente che non si tratta di scrivere una pubblicazione scientifica.
Credo che più di un metodo su come discutere sarebbe importante stabilire cosa discutere. Proviamo a partire dal particolare per arrivare al generale. Suggerisco di dare un'occhiata a questa vecchia discussione. Io credo che dal caso specifico sarebbe stato possibile imbastire una interessante discussione di etica della conservazione della natura e dei rapporti tra uomo ed altri organismi viventi.
Ciao Roberto
verum stabile cetera fumus |
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gciavarella
Utente Senior
Città: Foggia
Prov.: Foggia
Regione: Puglia
665 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 24 ottobre 2008 : 11:02:02
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porto i miei due cent
se dovessi cercare di costruire un modello di previsione mi troverei di fronte alla definizione delle invarianti, dei parametri ed alla definizione dei relativi pesi
di fatto è proibitivo creare un modello che non risenta di "sentimenti"
a questo punto occorre rifarsi alle priorità
per me la priorità è sopravvivenza che è differente da sviluppo con tutto quello che segue
insomma stabilire il sistema di riferimento non è asettico e va dichiarato
Gennaro |
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vespa90ss
Utente Super
Città: Firenze
Regione: Toscana
6434 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 ottobre 2008 : 11:58:13
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penso che un forum ad orientamento scientifico, abbia una marcia in più rispetto a un qualsiasi ente pubblico che stia svolgendo indagini su certe zone del territorio italiano. Un forum può avvalersi di una quantità potenzialmente infinita di esperienze e di testimonianze, proprio in virtù del fatto che ha la possibilità di monitorare il territorio in maniera capillare, senza commesse nè ordinazioni da parte di nessuno. Faccio un esempio: ad un ente pubblico viene chiesto di monitorare lo stato di antropizzazione e di impatto ambientale della costa toscana che va da Punta Ala alle Rocchette e risulteranno dati paradisiaci. Dati che poi saranno utilizzati per gli scopi più vari. Magari allo stesso ente non viene chiesto espressamente di monitorare quello più a nord da Rosignano Solvay a Vada da cui emergerebbero dati infernali. Ecco che si puo strumentalizzare una ricerca semplicemente trascurando volutamente di rivolgere l'attenzione verso situazioni particolari ed estremamente specifiche. Questi miei sono esempi banali e magari improbabili perchè le coste sono monitorate in maniera attentissima ma era solo per fornire un esempio dei meccanismi perversi che possono alterare o nascondere per lungo tempo dei dati che invece sono sotto gli occhi attenti di tutti. Particolarmente degli utenti del forum. Ecco perchè pretendere documentazione certa e scientifica equivale a tagliare fuori dal discorso il 99,5% degli utenti che invece potrebbero raccontare qualcosa di nuovo. Beppe
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Modificato da - vespa90ss in data 24 ottobre 2008 12:00:15 |
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 ottobre 2008 : 14:08:28
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Davvero molto interessante questa discussione, più avanti, quando tutti gli interessati avranno espresso un'opinione tenterò una sintesi che tenga conto di tutto, per il momento mi sembra che ci siano gli elementi per riuscire a realizzarla.
Anticipo solo un punto, e solo perchè mi sembra che siano state alcune mie parole a creare un'incomprensione che non ha ragione di esistere: là dove ho espresso nella premessa una richiesta a privilegiare nella discussione gli aspetti quantitativi (i numeri) e non gli aspetti qualitativi (le impressioni personali). Per chiarire il senso di quella frase prendo ad esempio gli interventi di Roberto (Hemerobious) e di Giuseppe (Marz). Sono perfettamente d'accordo con tutto quanto scrivono entrambi.
Roberto sottolinea l'importanza dell'esperienza personale e io aggiungo che nella discussione sarebbe interessante se la stessa fosse suffragata da elementi quantitativi... non ho mai pensato che i numeri debbano necessariamente provenire da fonti terze (pubbliche o private che siano), considero altrettanto importanti i numeri legati all'esperienza personale. Per rimanere all'esempio di Roberto, Semproniotheco, parlando di Scardavilla, non dovrebbe limitarsi a dire che i daini danneggiano solo la facies pioniera del bosco, sarebbe bello e interessante se fosse in grado di aggiungere qualche valutazione quantitativa di quanto asserito... basterebbe una foto oppure un confronto ragionato con la situazione passata, oppure un'analisi delle cause, o altro ancora. Ovviamente, in difetto di documentazione o di conclusioni, Semproniotheco potrebbe comunque fare la sua affermazione, qualificandola come una sua opinione/impressione non documentata, in questo caso Tiziomarz non ha elementi per essere in accordo o in disaccordo, tutt'al più potrà presentare una sua opinione/impressione diversa, ma evitiamo di metterci in contrasto su contributi qualitativi... le opinioni e le teorie non sono opinabili da altri e hanno tutte lo stesso diritto di cittadinanza, fino a che qualcuno non le dimostra (quantitativamente) valide o infondate.
In conclusione ho scritto un gran papiro per dire semplicemente: parliamo liberamente di tutto, ma possibilmente discutiamo solo di aspetti quantitativi e non di opinioni.
Allo stesso modo concordo con Marz quando sostiene l'utilità di connotare la provenienza delle proprie affermazioni, quando queste non sono di natura personale.
Devo scappare, spero di essere riuscito a spiegarmi...
Ciao, Andrea |
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marz
Utente Super
Città: Bergamo
Regione: Lombardia
8788 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 ottobre 2008 : 20:28:58
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Una vecchia regola del giornalismo anglosassone imponeva di tenere separati i fatti dalle opinioni. Vorrei citare a tal proposito Travaglio, un giornalista che non amo particolarmente, ma che a volte è indubbiamente efficace.
«I fatti separati dalle opinioni.» Era il motto del mitico Panorama di Lamberto Sechi, inventore di grandi giornali e grandi giornalisti. Poi, col tempo, quel motto è caduto in prescrizione, soppiantato da un altro decisamente più pratico: «Niente fatti, solo opinioni». I primi non devono disturbare le seconde. Senza fatti, si può sostenere tutto e il contrario di tutto. Con i fatti, no.
Fatta questa premessa devo rispondere ad Hemerobius. Quando dicevo che occorre citare le proprie fonti non intendevo assolutamente dire che necessariamente, sempre e comunque uno deve citare le fonti. Ci sono casi in cui citare le fonti è assolutamente superfluo ed altri in cui è indispensabile. Faccio un esempio. Supponiamo che tu affermi che il tratto italiano di costa più inquinato sia quello da Roma a Civitavecchia. Se c'è consenso su questa tua affermazione è evidente che è inutile citare le fonti. Il "fatto" è riconosciuto da tutti e la discussione può svilupparsi sulle "opinioni" (cause, responsabilità, rimedi, ecc...), dove più dati si riesce a portare a sostegno delle proprie, meglio è. Supponiamo invece che tu dica la stessa cosa, mentre io sostengo che il tratto di costa Roma Civitavecchia sia il più pulito d' Italia. In questo caso non c' è consenso sul "fatto" ed è in questo caso che diventa indispensabile citare le proprie fonti, altrimenti la discussione diventa un dialogo fra sordi e quasi sicuramente finirà con lo svilupparsi in sterili querelle personali. A questo punto la discussione prima di avvenire sulle opinioni deve avvenire sulle rispettive fonti di conoscenza. Se le tue fonti informative sono il calendario di Frate Indovino e le mie il rapporto specifico del Ministero della Salute (o viceversa), è chiaro che c'è un' asimmetria informativa che va risolta prima di proseguire la discussione.
Sono anche convinto che se uno prima di lanciarsi in qualsiasi affermazione categorica ed assoluta, si chiedesse quali sono le proprie fonti di conoscenza sull' argomento, non sarebbe un cattivo esercizio mentale.
marz |
Modificato da - marz in data 24 ottobre 2008 20:44:55 |
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Acipenser
Utente Senior
Città: Francoforte sul Meno
Prov.: Estero
Regione: Germany
1668 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 marzo 2010 : 02:14:21
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La presente discussione è stata recuperata dalla vecchia versione di L'UOMO E LA NATURA: SCIENZA CULTURA ED ETICA; prima di intervenire si prega di leggere qui.
Buon proseguimento.
Tautò tèni zon kài tethnekós kai egregoròs kai kathèudon kai nèon kai gheraiòn tade gàr metapésonta ekéina ésti kakèina pàlin táuta. Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato. |
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