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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


33003 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 28 settembre 2008 : 15:00:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io intendevo come ecologista chi dà la massima importanza al mantenimento della biodiversità e considera l'uomo come uno spettatore (non invitato) della natura, mentre l'ambientalista considera piuttosto la natura come cornice e supporto per la vita dell'uomo.
Forse è una sottigliezza che intendo solo io; nel senso che dici tu, sarei un ambientalista.



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Tetrao
Utente Senior


Città: Bormio
Prov.: Sondrio

Regione: Lombardia


2749 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 28 settembre 2008 : 16:35:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Dario,quando ero bambino pescavo con la canna dalla spiaggia,ed il ricordo nonostante ora io sia molto lontano dal mare,è molto vivo!Mamma mia se è vivo!

Potendolo fare ci tornerei anche domani notte!

Normalmente queste discussioni non mi interessano,non ha senso spiegare,bada bene spiegare,non giustificare,queste passioni a chi non le prova!

Uno non le prova,basta!!!

Tu che le provi cerchi magari in tutti i modi di spiegarle ,ma non c'è verso!
O le si prova o non le si prova!

Al massimo qualc'uno con più ampie vedute può riconoscerne la sostenibilità,la legittimità,altro non può fare,storcendo comunque il naso!

La macchina fotografica non è un fucile, subaqueo o no ,non è un amo ... sono cose diverse!

Per chi prova realmente queste passioni,sentir parlare di piacere nell'uccidere,machismo e robe simili fa rabbia!Chi mai vi avrà detto queste cose?!
Niente è più lontano dal vero!

Bisognerebbe riuscire tutti a fare un passo successivo a quello di Caccia si, Caccia no,Pesca si,Pesca no!
Difficiel,ma da fare!

Riguardo al tuo vero quesito concordo con chi ha sostenuto che all'opinione pubblica,ignorante e menefreghista,fa meno impressione e paura,una canna da pesca,di una fiocina!









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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


6434 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 28 settembre 2008 : 16:54:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Chi mi conosce del forum sa bene quale è stato il mio percorso di crescita e come nel corso degli anni abbia sostanzialmente cambiato i miei comportamenti ed il mio stile di vita.
Tra la fine degli anni sessanta ed i primi anni settanta, nello specchio di mare antistante Trapani ho partecipato a battute di pesca alla cernia che potevano essere considerate vere e proprie carneficine quando ancora si potevano utilizzare le bombole.
Ho avuto la fortuna di avere come maestro Totò, mio cugino, probabilmente il cacciatore subacqueo più conosciuto a Trapani che oggi ha quasi sett'antanni ed è titolare di un noto cantiere nautico.
Ogni giorno ne pescavamo non meno di quattro dal peso variabile tra i quindici ed i trenta chili. Come potrai ben capire un'attività del genere, eseguita tutti i giorni con due immersioni consecutive su fondali fra i venti ed i trenta metri ci costringeva a vendere il pescato cui dovevi aggiungere ogni tipo di pesce bianco.
A quel punto, oltre ad essere cacciatori diventavamo anche fornitori di pesce al mercato ittico. Una specie di fabbrica del pesce. Una mattina ci fu una scanna vera e propria: riuscimmo a pescare 43 cernie riempiendo a metà un pulmino 850.
Una circostanza che scatenò grosse polemiche persino su Mondo Sommerso. Erano i primi movimenti di protesta che si stavano affacciando. Erano anni in cui tutto era consentito. Non solo, ma anche la mentalità del cacciatore di terra e di mare, non era affatto toccata da problematiche di tipo ambientalistico.
Col trascorrere degli anni, con la diffusione dell'attività subacquea, il pesce stanziale e di tana cominciava per ovvi motivi a farsi sempre più raro tanto che vietarono la pesca con le bombole. Quello fu il primo segnale che qualcosa stava cambiando. Si era superato il punto di equilibrio: il mare non riusciva più a rigenerare ciò che veniva depredato con tanta bramosia ed accanimento. Ma i più ostinati (ero fra quelli) continuarono in apnea perchè era una pratica di pesca che se accompagnata da buone doti atletiche, tecniche e marinare consentiva di ottenere risultati ancora strepitosi.
In pratica, con l'introduzione della nuova legge, l'80% della concorrenza cessava ed il mare era diventato teritorio di pochi fortunati. Ma anche questo proseguire nella caccia subacquea con insistenza e con caparbia ostinazione produsse dei risultati negativi sempre più amplificati dall'inquinamento del mare e da tutti gli altri tipi di pesca sconsiderata.
Da qui al comprendere che in fondo al mare stavano sopravvivendo solo dei superstiti il passo è stato breve.
Nella prima parte degli anni ottanta appesi al chiodo definitivamente una decina di fucili subacquei, nonostante fossi al top delle mie performances, per poter effettuare non solo la caccia in tana ma particolarmente "all'aspetto" su fondali di buona profondità (è un tipo di pesca molto tecnica e fra le più produttive perchè richiede doti psicofisiche particolarmente sviluppate ed allenate).
Negli anni successivi ho ancora eseguito più di un migliaio di immersioni dedicate solo alla osservazione, all'esplorazione nei relitti ed alle videoriprese subacquee. Ho subito anche due gravi incidenti causati da ebbrezza da profondità ma sono riuscito a sopravvivere ed a trovare la forza per proseguire il mio amore verso il mare.
Ho continuato a trovare cernie, aragoste, corvine, dentici, leccie, spigole, saraghi, gronghi, murene e tutto ciò che può incontrare un subacqueo ma li ho semplicemente osservati, alcuni di sfuggita, altri accarezzandoli con tenerezza fra gli occhi, proprio nel punto esatto dove prima piantavo il mio arpione.

Ora, dopo averti confessato queste cose, mi sembra profondamente ingiusto scagliarmi contro chi sta raccogliendo le briciole di ciò che ha lasciato la generazione precedente di subacquei.
Ho proposto solo questa mia esperienza di vita che ognuno può acquisire e focalizzare come meglio crede.
Senza voler imporre nulla, questa volta.
Solo proporre.
Beppe

Modificato da - vespa90ss in data 28 settembre 2008 17:40:04
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dariocappa
Utente Junior

Città: napoli
Prov.: Napoli

Regione: Campania


24 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 29 settembre 2008 : 01:23:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
io rispondo man mano alle vostre considerazioni,quindi ringrazio bigeye del benvenuto,ma non credo di poter fare particolari osservazioni su quello che hai scritto,posso anzi essere sostanzialmente d'accordo.
vespa 90,ti ringrazio per la franchezza e per i consigli,meno per le predizioni,ma non ho alcuna intenzione di mollare la pia,come ho ben spiegato mi accontento delle briciole e spessissimo anche di niente,ma l'apnea è la mia passione,e l'ara proprio non mi attira.non ho mai pensato di dire una frase come "tanto se non li ammazzo io lo fa qualcun altro"è una frase ipocrita che direbbe chi sa di fare qualcosa di male e vuole giustificarsi,io non sento di dovermi giustificare di nulla,sono contento e convinto di quello che faccio,specifico ancora una volta che per il pia è vietato catturare cernie sottomisura ed una cernia di 800 grammi lo è e anche di catturare crostacei e l'aragosta lo è.
per elleelle,oggi come oggi è prassi comune tra i pia non catturare cernie che non pesino almeno 34 chili,malgrado la misura minima sia di 30 cm che corrisponde ad un peso di circa 1,5kg.per questo motivo le catture di cernie sono abbastanza rare.sono invece ormai abbastanza frequenti,purtroppo non per me,le catture sia di serra che di barracuda che ormai sono da considerarsi pesci stanziali nei nostri mari.voglio quotare questa tua frase perchè anche questo è un discorso molto relativo:"Questo è un forum naturalistico e non c'è bisogno che illustri perché, per la salute della specie, è molto più dannoso pescare un esemplare adulto in età riproduttiva, già selezionato dalla natura, che pescare un immaturo."secondo me questo discorso è sbagliato per il semplice motivo che il danno è assolutamente uguale,se non è addirittura meno dannosa la cattura del pesce adulto che ha già effettuato dei cicli riproduttivi(questo vale soprattutto per specie come la cernia) che un immaturo che non ha avuto il tempo di procreare.inoltre ripeto nel caso qualcuno non avesse letto attentamente che il pia ha la possibilità di scegliere la preda e quindi molto difficilmente spara ad un pescetto di 7 cm(tutti i pesci o quasi hanno come misura minima i 7 cm).
per lynkos,quoto quello che scrivi,in soldoni la gente accetta meno la pia perchè è più cruenta,e le amp sono delle spa nascoste sotto un manto di ecologismo.(ahi!)
per caterina,devo dire che sei stata poco carina,mi stai considerando come in rozzo senza"apertura mentale"credo che questo sia un approccio sbagliato.pensare di essere un gradino più in alto di altri solo perchè non condividono le tue idee ti colloca invece almeno un gradino più in basso.ho scritto su questo forum per capire e per far capire e devo dire che fino ad ora ho trovato nella più assoluta diversità di pensiero,ma per quello che riguarda la pesca,persone aperte al dialogo e senza alcuna remora nei miei confronti.so che molte volte capita di partire col piede sbagliato senza volerlo e non ce l'ho con te,ritenta sarai più fortunata.intanto anche tu mi confermi che nelle amp tutto si basa su logiche economiche e non ecologiste,vedo che anche tra di voi è una realtà che viene recepita,col tempo vi farò qualche rivelazione su personaggi famosi...
per tetrao,l'ho già scritto diverse volte che non ho intenzione di essere capito nella mia passione per la pia da chi ha idee diametralmente opposte alle mie,quello che più mi interessava era questo problema della gestione delle amp in modo poco limpido nei nostri confronti.
di nuovo per vespa90,beppe,io non ricordo all'epoca le leggi quali fossero,perchè con le leggi di oggi sareste stati due bracconieri a meno che non eravate pescatori professionisti.oggi infatti,a prescindere che pescate del genere non se ne potrebbero fare più,la legge non consente la vendita del pescato.devo dire che è prassi comune invece vedere decine di cerniotte da neanche un chilo sui banche delle pescherie che naturalmente non hanno alcun problema nel venderle.chi sa chi fa queste stragi!
tornando a noi prima sei stato più diretto nell'invito nella seconda risposta invece sento questo canto di sirene finale...
tutto quello che è successo nel passato,quindi anche quello che hai fatto tu,serve, è servito a far acquisire una nuova mentalità al pia che oggi,se anche ne avesse la possibilità certi tipi di mattanze non li farebbe.mi cispiace,ma sono peggio di ulisse!

dariocappa
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dariocappa
Utente Junior

Città: napoli
Prov.: Napoli

Regione: Campania


24 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 29 settembre 2008 : 01:29:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
per farvi ,un pò,capire che pescatore sono...notate il cavetto portapesci,e la scitta sotto.

Immagine:
pesca in apnea
9,59 KB

dariocappa
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theco
Utente Super




6117 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 29 settembre 2008 : 09:59:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Tetrao:

Uno non le prova,basta!!!
Tu che le provi cerchi magari in tutti i modi di spiegarle ,ma non c'è verso!
O le si prova o non le si prova!


Questo non mi sembra corretto Tetrao.

Il forum è pieno di testimonianze di ex-cacciatori ed ex-pescatori, in questa discussione per esempio ce ne hanno parlato D21 e Vespa90ss, ma ne ricordo diverse altre in giro.
A queste voglio aggiungere anche la mia testimonianza: in gioventù ho fatto apnea con fucile, a dire il vero con risultati molto scarsi, ma soprattutto ho fatto il cacciatore per diversi anni dopo il compimento della maggiore età, e in questo caso con risultati tutt'altro che scarsi.

Non starò a raccontare i particolari dell'evento che ha scatenato in me il rifiuto (a quanto pare ogni ex-cacciatore ha un episodio preciso che ha costituito la chiave di volta), non lo racconterò per rispetto di quell'esserino al quale, ormai tanti anni fa, costò la vita farmi capire una precisa lezione.
Al di là dei particolari si trattava di una situazione nella quale la preda era a terra, ferita dalla mia fucilata, in modo tale da non poter fuggire. L'unica cosa che potevo fare, e che feci, era 'finirla' con le mie mani e quegli occhi mi guardavano.

Non ho smesso di fare il cacciatore per amore degli animali, ma per amor di me stesso, non volevo più fare a me stesso quel tipo di male.

Per questo motivo penso che non sia corretta la tua frase che ho quotato, perchè ogni ex-cacciatore/pescatore, che qui ha descritto la propria esperienza, sa perfettamente a cosa alludi quando parli di cosa si prova; lo sa per averlo provato tante volte, nel mio caso per diversi anni.

Ti auguro di trovare prima o poi il 'tuo episodio' di riflessione, che naturalmente non possono essere le parole che leggi in questo forum... ci sono tanti esempi di persone passate dal fucile alla fotografia, ma non ho mai incontrato una persona che abbia fatto il percorso inverso. Sei sicuro che proveresti le stesse cose se, anzichè con l'intermediazione di un fucile (o di un arbalete), dovessi uccidere direttamente con le tue mani? Io credo di no, il fucile e l'arbalete non fanno altro che allontanare a qualche metro di distanza l'orrore della morte, ma sono sempre le tue mani a decidere.

Detto ciò aggiungo che non credo esistano naturalisti di serie A e di serie B, non sarei nemmeno in grado di definire cos'è un naturalista e poi il fatto stesso che qui ne siamo parlando significa che tutti, senza distinzioni, abbiamo a cuore la natura, nonostante le differenze di opinioni su cosa significhi 'averla a cuore'.
Tutto sommato credo che questa sia una ricchezza per tutti, le coscienze si alimentano solo nel confronto con altre coscienze.

Ciao, Andrea
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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


13572 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 29 settembre 2008 : 10:24:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per chi prova realmente queste passioni, sentir parlare di piacere nell'uccidere, machismo e robe simili fa rabbia! Chi mai vi avrà detto queste cose?!
Niente è più lontano dal vero!

Bisognerebbe riuscire tutti a fare un passo successivo a quello di Caccia si, Caccia no, Pesca si, Pesca no!
Difficiel, ma da fare!

Mai parlato di machismo, tra le fila dei cacciatori ci sono anche donne che si divertono e si eccitano ad uccidere, e sono loro stessi barra stesse ad avermene parlato, chi altri sennò? E il fatto di non aver preso niente, col fucile l'amo o la fiocina fa lo stesso, cosa dovrebbe dimostrare? Che non è stato impiegato impegno o soltanto che per circostanze (s)fortuite e avverse non ci siete riusciti? Che, nonostante la presenza di "prede" o "selvaggina" (che bei termini!) il vostro dito non ha spinto il grilletto? Ma dai...

E quale sarebbe il passo successivo a caccia si, caccia no, pesca si, pesca no? Putroppo vivo al confine tra un parco regionale e un bosco pieno di cacciatori, e il mio quotidiano, in questa stagione, è fatto di scroscio di pallini sul tetto di casa e di telefonate continue a carabinieri e forestale. Perché mai la mia libertà di girare, con mia figlia di quattro anni, in sicurezza per i miei boschi, dove ho scelto di vivere, deve essere compromessa da questa gente? Che tira giù anche le cornacchie, e questo non è piacere di uccidere? Se le mangiano, le cornacchie? No, me le lasciano morte in giardino.

Dario, parliamo due lingue diverse, puoi spendere migliaia di parole a cercare di dimostrare che fai meno danni di altri, ma la logica e le motivazioni che stanno dietro all'attività di cui parli per me non sono diverse da qualsiasi forma di caccia e di pesca. Io lo chiamo semplicemente rispetto per ogni forma di vita; il mio concetto di "etica" in questo campo non prevede di uccidere un essere vivente per divertimento. Punto a capo.



pesca in apnea Paolo Mazzei   Link   Link
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Tetrao
Utente Senior


Città: Bormio
Prov.: Sondrio

Regione: Lombardia


2749 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 29 settembre 2008 : 11:17:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Con questa chiudo perchè ripeto non mi interessa difendere una categoria!
In tutte ci sono i disgraziati anche tra gli ambientalisti più sfegatati!

Correttezza o no ,Theco,è semplicemente quello che penso!

La tua rappresenta un eccezzione tra le tante,che rispetto e comprendo,ma pur sempre un eccezzione!
La gran parte delle persone con cui può avere a che fare Dario,non ha i tuoi trascorsi o quelli di Vespa!

Caro Paolo,spesso ci siamo incontrati altrove sul forum,massimo rispetto,ma se citi ad esempio le Cornacchie,non siamo pronti per fare quel salto oltre caccia si ,caccia no!
Perchè tu appunto rifiuti l'uccisione di qualsiasi essere vivente!
La cosa indubbiamente ti fa onore!E non sono parole,cosi' tanto per dire,le mie!
Comunque resta come ostacolo!

Saluti!
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Tetrao
Utente Senior


Città: Bormio
Prov.: Sondrio

Regione: Lombardia


2749 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 29 settembre 2008 : 11:42:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mazzeip:

[quote]
Dario, parliamo due lingue diverse, puoi spendere migliaia di parole a cercare di dimostrare che fai meno danni di altri, ma la logica e le motivazioni che stanno dietro all'attività di cui parli per me non sono diverse da qualsiasi forma di caccia e di pesca. Io lo chiamo semplicemente rispetto per ogni forma di vita; il mio concetto di "etica" in questo campo non prevede di uccidere un essere vivente per divertimento. Punto a capo.
Vedi Theco,Mazzeip,non uno qualunque, ha avvalorato la mia tesi!
Si parlano lingue diverse,tu al massimo le conosci entrambe,ma sono lingue diverse!
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Tetrao
Utente Senior


Città: Bormio
Prov.: Sondrio

Regione: Lombardia


2749 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 29 settembre 2008 : 11:49:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mannaggia avevo detto che chiudevo!

Caccia e pesca comunque sono un piacere,un divertimento,MA NON SI UCCIDE per divertimento!
La differenza può sembrare sottile,per alcuni inesistente,ma il concetto è tutto qui'!

Con questo ho chiuso davvero!
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


17647 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 29 settembre 2008 : 11:55:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Tetrao:

Caccia e pesca comunque sono un piacere,un divertimento,MA NON SI UCCIDE per divertimento!

La morte come effetto collaterale o incidente di percorso insomma . Una sottigliezza un po' troppo sottile per me, mi dispiace.

Sarah Gregg - Con altri occhi


"A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento?" Eugene Smith, fotografo americano

Modificato da - lynkos in data 29 settembre 2008 11:55:41
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PS
Utente Senior



Regione: Friuli-Venezia Giulia


4462 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 29 settembre 2008 : 16:56:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho seguito con molto interesse questa discussione. Ci tenevo a fare i complimenti a dariocappa,soprattutto per due cose. Primo ha avuto il coraggio di parlare di caccia su un sito dove tutti o quasi non avrebbero capito le sue motivazione e secondo perchè ha saputo mantenere la calma portando rispetto a tutti, nonostante le opinioni divergenti. Sembra un comportamento scontato, ma purtroppo ho visto spesso persone alterarsi per molto meno.
Capisco perfettamente quello che scrive dariocappa. Anche io fino a pochi anni fa praticavo l’apnea e solo chi ha fatto questo sport con un certo impegno e serietà può riuscire a capire quello che si sente. Il contatto con il mare è strettissimo, il silenzio, la tranquillità, che si prova su un fondale marino è fantastica, la sfida con te stesso per migliorare i risultati non è secondo me, paragonabile con nessun altro sport. Dopo la capovolta ci si lascia alle spalle il mondo emerso per trovarsi in un’altra dimensione immersa nel blu.
L’immersione con l’autorespiratore è tutt’altra cosa. In apnea ci si sente tutt’uno con il mare, mentre con le bombole si rimane sempre degli estranei, degli spettatori esterni. Questo almeno è quello che sento io.
Bene, fino a qui credo di essere in sintonia con dariocappa. Per quello che riguarda premere il grilletto, invece non riesco a comprendere. Facciamo finta che durante un’immersione in apnea vedo un bel pesce, diciamo una bella cernia. Quando torno in superficie provo una grossa soddisfazione, per la fortuna di aver incontrato un animale che non avevo mai visto prima e penso “la natura è fantastica”. Catturare e uccidere quel animale, significherebbe per me rovinare qualcosa di stupendo, come fare un danno irreparabile, distruggere qualcosa di unico.
Penso che se uno ama veramente il mare e la natura in generale, la vera caccia sia quella fotografica, dove la foto rimane la testimonianza e quindi un ricordo indelebile della preda , senza però l’uccisione di nessuno.
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dariocappa
Utente Junior

Città: napoli
Prov.: Napoli

Regione: Campania


24 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 29 settembre 2008 : 18:46:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
rispondo a peter ringraziandolo per i complimenti e perchè ha reso molto bene l'idea di quello che so prova praticando l'apnea.
è chiaro che a quel punto c'è il bivio dove chi come te prova orrore all'idea dell'uccisione di un animale va da una parte e dove chi come me non si pone il problema va dall'altra,massimo rispetto per la tua opinione,sono contento di aver aperto questo post,perchè ho avuto con voi una discussione aperta sincera e senza nessun tipo di astio preconcetto.ho notato che molti di voi hanno provato nel passato il fascino della pesca o della cacciaed oggi hanno cambiato opinione.al contrario di molti io credo che cambiare idea sia coraggioso,come qualcuno ha scritto,mi sembra vespa,ti costringe a cambiare magari amicizie,abitudini,ecc.ecc., e non è una cosa facile,può darsi che un giorno possa succedere anche a me qualcosa che mi allontani dalla pia,ma per il momento è la mia grande passione.
vi saluto perchè credo che più o meno il discorso si stia attorcigliando su se stesso e non amo ripetermi,ma continuerò a seguire gli eventuali sviluppi pronto nel caso ad intervenire.
ho salvato tra i preferiti il vostro sito che è molto ben fatto e non mancherò di leggerlo ogni tanto.grazie ancora dario cappabiamca.

dariocappa
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monzo66
Utente V.I.P.

Città: piano di sorrento
Prov.: Napoli

Regione: Campania


287 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 29 settembre 2008 : 20:40:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Dario per questa discussione che è nata tra pia e naturalisti

Concordo con Peter quando dice che si deve provare ad essere pia, infatti ho dei ridordi bellissimi come svegliarsi alle 4 di mattina arrivare sul posto con vento freddo e mare gelato ma dentro ti riscaldava il solo pensiero che stavi per entrare in acqua con il tuo gruppo di amici a passare delle ore insieme e prendere qualcosa se c'era, e chi si scorda quando era permesso pescare di notte quel brivido di paura che le batterie della torcia si stavano esaurendo oppure si allagava la torcia ,però che mattanza si faceva allora, perchè chi non lo sapesse di notte col fascio di luce bloccavi il pesce e lo prendevi facilmente, mi ricordo di una volta a Punta Campanella non so di quande spigole prendemmo io e mio cugino, non sapevamo dove metterli,perchè sotto uno scoglio
c'erano alcune femmine e tutto intorno i maschi che corteggiavano ci dovevano essere un centinaio la più piccola presa di 2 kg.
Meno male fù vietata.
Poi dentro di me scatto qualcosa, il mio interesse era diventato un altro volevo fare Fotografie ma l'attrezzatura costava molto, io guadagnavo poco e quello che prendevo del lavoro lo davo a casa, perchè avendo perso mio padre a 16 anni dovevo è devo mantenere la famiglia
Continuavo ad andare con gli amici a pescare ma per me il fucile era diventato un oggetto di fastidio cominciavo ad osservare la fauna e volevo sapere come si chiamava quell'alga oppure quella stella, oppure vedendo nasse abbandonate le tagliavo perchè anche essendo abbandonate pescano sempre come le reti e i palamiti che si innescano da soli,un giorno parlando con l'amico fraterno ninocasola43 mi appassionai con le conchiglie, e da allora la passione mi ha travolto.
Concludendo sperando che non vi ho annoiato, il pescatore apneista che fa uno sport completo che comprende sia fisicamente,mentalmente e piscologigamente
fa una vita dura di levataccie pescando con mare mosso, con risacca , acqua fredda , per me oggi è da considerarsi un cecchino, perchè dopo aver riflettuto un pò sopra e che adesso ho altri interessi, il pia che fa ? pesca all'agguato oppure all'aspetto, in caduta, in tana si pesca poco perchè il pesce oggi è diventato molto sospettoso e quindi cerca il largo, egli spara il pesce che passa tranquillamente oppure viene ingannato da qualche rumore tipo bollicine ecc.
Io non dico che si deve abolire (è impossibile) questo sport, ma chi vuole può farne a meno, però dentro deve scattare qualcosa che sostituisce la caccia subacquea, tipo fotografie, conchiglie, oppure osservare in apnea che è una cosa stupenda non sai quandi pesci si avvicinano se non hai il fucile e che invece se lo porti li vedi da lontano.

Ciao Vincenzo

Modificato da - monzo66 in data 29 settembre 2008 20:44:24
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


33003 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 29 settembre 2008 : 21:51:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Volevo spiegare meglio il ragionamento che avevo fatto a proposito delle misure minime per la pesca sportiva. Evidentemente, non era scontato.
Ho sostenuto che pescare un pesce adulto fa più danno che pescare un immaturo (beninteso, parliamo a parità di numero di pesci, non a parità di peso del pescato.
Il danno si valuta sempre con riferimento al futuro e non al passato.
Per fare un esempio, nel caso degli incidenti stradali, se uno muore, il danno si calcola in funzione del reddito che quella persona avrebbe potuto conseguire nel resto della sua vita e che non potrà più realizzare. Analogamente, per un pesce, il calcolo corretto è quello di valutare il numero di uova che non potrà più deporre perché è stato catturato.
Un pesce piccolo ha scarse probabilità di diventare adulto, perché la mortalità giovanile nei pesci è molto alta; basta guardare la numerosità dei branchi di pesce che diminuisce con le dimensioni. Quindi, se catturi un pesce destinato a morire giovane, non fai nessun danno alla specie.
Un pesce adulto ha molte meno probabilità di morire, perché è grosso e selezionato e, nello stesso anno, produrrà un gran numero di uova (il numero cresce col peso) ed ha buone probabilità di continuare a deporle per molti anni a venire, perché diventa sempre più grosso ed esperto.
Quindi, per fare lo stesso danno, dovresti pescare molti pesci immaturi: tanti che, calcolando le relative probabilità di diventare adulti, portino alla stessa perdita di uova deposte.



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theco
Utente Super




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Inserito il - 29 settembre 2008 : 22:32:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vorrei anch'io complimentarmi con tutte le persone che sono intervenute, siamo partiti dall'apnea ma siamo finiti alla caccia, terreno minato che infiamma facilmente gli animi (a partire da me), nonostante ciò non ci sono stati litigi, ma solo la sacrosanta voglia di farsi capire dagli altri.

Un complimento particolare a Dario, il suo coraggio è già stato sottolineato, ma io vorrei invece fargli i complimenti per la foto: una cavetto portapesci vuoto con tanto di sorriso soddisfatto del proprietario sono immagini che vorrei vedere più spesso... se proprio non possiamo avere un fotografo ben venga un pia autoironico, poco competitivo e dotato di coscienza ambientale.

Ciao, Andrea
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dariocappa
Utente Junior

Città: napoli
Prov.: Napoli

Regione: Campania


24 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 30 settembre 2008 : 00:27:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
quoto da theco:"un pia autoironico, poco competitivo e dotato di coscienza ambientale."
grazie ancora,ma ti posso garantire che siamo in tanti così.


dariocappa
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 30 settembre 2008 : 06:25:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
una cavetto portapesci vuoto con tanto di sorriso soddisfatto del proprietario sono immagini che vorrei vedere più spesso... se proprio non possiamo avere un fotografo ben venga un pia autoironico, poco competitivo e dotato di coscienza ambientale.

Assolutamente !
Vorrei però fare i miei complimenti anche al moderatore della nostra neosezione che ha avuto il coraggio di affrontare questa discussione potenzialmente carica di esplosivi e di condurla con sensibilità, saggezza e maturità ad una conclusione non solo pacifica e rispettosa, ma anche sorridente! Grazie Andrea. Spero tanto che sarà la prima di tante discussioni simili intorno alla tavola sotto la pergola virtuale che ci aiuteranno tutti a riflettere e a crescere .

Sarah Gregg - Con altri occhi


"A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento?" Eugene Smith, fotografo americano
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Caterina
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Inserito il - 30 settembre 2008 : 21:28:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

per caterina,devo dire che sei stata poco carina,mi stai considerando come in rozzo senza"apertura mentale"credo che questo sia un approccio sbagliato.pensare di essere un gradino più in alto di altri solo perchè non condividono le tue idee ti colloca invece almeno un gradino più in basso.ho scritto su questo forum per capire e per far capire e devo dire che fino ad ora ho trovato nella più assoluta diversità di pensiero,ma per quello che riguarda la pesca,persone aperte al dialogo e senza alcuna remora nei miei confronti.so che molte volte capita di partire col piede sbagliato senza volerlo e non ce l'ho con te,ritenta sarai più fortunata.intanto anche tu mi confermi che nelle amp tutto si basa su logiche economiche e non ecologiste,vedo che anche tra di voi è una realtà che viene recepita,col tempo vi farò qualche rivelazione su personaggi famosi...


scusami per aver scritto in maniera da essere fraintesa, non era mia intenzione collocarmi "su di un gradino più alto" o più basso o che ne so. Ti avevo ringraziato dall'inizio perchè hai fatto luce su di un argomento a me poco chiaro (pesca in apnea).
Vorrei chiarire brevemente che le mie opinioni riguardo "apertura mentale" non erano certo riferite a persone come Dario ma a persone come il mio ex-vicino di casa che da 40 anni spara a cardellini e taccole come se fossero piattelli...

Si, oggi l'aspetto economico è parte di tutti i progetti di conservazione ambientale. Questo non significa che è l'aspetto principale pero', ma solo che è sempre preso in considerazione. Poi c'è chi ci specula sopra ma questo è un altro discorso.

E scusami ma devo ribadire il mio concetto che a molti uomini piace mostrarsi uomini col saper uccidere. Ma lì devo aggiungere che forse veniamo da culture diverse e che so di avere un punto di vista molto limitato (comunque quando parlo in generale di "persone" non sottointendo "tu, Dario").

Bel post infine, complimenti ai amministratori per aver creato questa sezione e a Theco per saperla gestire così bene.

Ciao, Caterina




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Corallus
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Inserito il - 01 ottobre 2008 : 13:27:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Controcorrente e appena inserito nel forum mi accodo al discorso di dariocappa. Io sono grande appassionato di apnea e pescasub e allo stesso tempo accanito cultore dell'ambiente. Non vi dico le volte che durante le pescate io e i miei amici togliamo sacchetti di plastica, contenitori di detersivi, taniche ecc. ecc. Nel 2008 la pescasub è diventato più un pretesto per stare in mare che uno sport. Chi fa apnea è un amante del mare a tuttotondo e molto spesso chi sta all'esterno crede che osservare con le bombole sia molto meno dannoso che andare a sparare pesci. Al di la del numero di pescasub rispetto ai bombolari il cui rapporto è almeno 1:20 non avete nemmeno idea di quanto possa disturbare l'ambiente marino una ventina di sub di un diving che sbollando a destra e a manca e che solitamente, immancabilmente si muovono rompendo rami di corallo o alcionarie (ai tropici). L'apneista è uno che si muove nel mondo marino in punta di piedi e conosce a menadito correnti, pesci, maree, abitudini. Non sono le 3 spigole che prende in un anno che fanno di lui un distruttore dell'ambiente marino.
Insomma, concludendo, non mi aspetto che chi non pratica questo sport affasciante e durissimo lo approvi, forse questo è il posto sbagliato, ma mi viene da pensare che il post di Dario avesse una valenza più informativo-educativa che provocatoria o di ricerca di appoggio.

Un saluto a tutti dal neoiscritto
corallus
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