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Albisn
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Inserito il - 05 dicembre 2010 : 18:30:55
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Vedo che i dubbi non sono solo miei. Gaetano non ti offendere, animo un poco la tua bellissima discussione.
Non ho una buona mappa sotto mano. Il M. Grona (1736 m), la Costiera del Bregango ed il M. Bregano (2107 - stesso gruppo) mi sembrano quelli dietro, più a destra. A sinistra il M. di Tremezzo (1700) che ha una punta a destra più bassa che non so come si chiama [PS M. Crocione 1641] e a sinistra il M. Calbiga (1698). Comunque tutta roba italianissima. La Svizzera è dietro a sinistra oltre il crinale del Monte di Tremezzo. Parecchio più indietro del Grona.
Fra il M. Tremezzo e il M. Grona c'è Menaggio e la valle che porta a Lugano.
Adesso ho visto sulla carta che Grona a Bregangno dovrebbero essere a destra di Bellagio.
Qui ci vogliono Stekal o Marz! Magari c'è già in FNM una foto dalla Grigna. Ma scommetto che fra i tuoi concittadini troverai le risposte.
[Il nome di qualche vetta la trovo qui: Link]
Saluti Alberto
"Ogni nostra cognizione prencipia da sentimenti". "Come è più difficile a 'ntendere l'opere di natura che un libro d'un poeta" "La natura è piena d'infinite ragioni, che non furon mai in isperienzia." (L.d.V.) |
Modificato da - Albisn in data 05 dicembre 2010 19:19:53 |
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Albisn
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Inserito il - 05 dicembre 2010 : 19:44:36
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Ho scoperto che la tua foto si può ingrandire e mi sono permesso di ritagliarla. Ma che razza di obiettivo usi: notevole!
Ho trovato l'indizio che mi permette di riconoscere il M. di Tremezzo o meglio il M. Corocione: una specie di spaccatura trasversale che ho segnato con le freccetta rossa: inconfondibile (la spaccatura, il monte non so).
Immagine: 98,49 KB
Adesso però mollo il computer se no passo il ponte di S Ambrogio incollato qui.
Saluti Alberto
"Ogni nostra cognizione prencipia da sentimenti". "Come è più difficile a 'ntendere l'opere di natura che un libro d'un poeta" "La natura è piena d'infinite ragioni, che non furon mai in isperienzia." (L.d.V.)
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Modificato da - Albisn in data 05 dicembre 2010 19:46:42 |
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Pezzo da Gaeta
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Inserito il - 05 dicembre 2010 : 22:38:58
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Grazie Albisin. Grazie Carlao per i vostri interventi. Come dicevo, per il riconoscimento della montagna, mi rimetto ad altri. In verità, e qui mostro la mia debolezza, non mi sono mai posto la curiosità sufficiente per sapere quale fosse il suo nome. Come scusante posso dire che avevo altri interessi e sui monti percorrevo itinerari inconsueti e fuori dai circuiti classici.
Lo so bene che non sono monti svizzeri, ma nel comune parlare, venivano identificati in quel curioso modo.
Per l'obiettivo, non è un "grande" obiettivo ma un "buon" o.
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Pezzo da Gaeta
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Inserito il - 05 dicembre 2010 : 23:02:00
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Nessuna offesa. La curiosità basta suscitarla. Concordo che il "tal monte" sia in effetti il Tremezzo e il Crocione.
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Pezzo da Gaeta
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Inserito il - 12 dicembre 2010 : 21:37:03
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Un vento freddo sconvolge il lago e sferza le sponde. Le onde insolitamente alte battono contro la riva invadendo la passeggiata a lago. L’aria è tersa e anche la luce del sole sembra voglia essere più vivida e arrabbiata del solito.
Immagine: Il vento infrange le onde sulla riva. 273,68 KB Pezzo da Gaeta
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Inserito il - 12 dicembre 2010 : 21:39:38
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Non è il momento propizio per stare seduti sulle panchine, ma il lago, oltre le onde e gli spruzzi d’acqua, sembra voglia portarci qualche curiosa notizuola di questa città, qualche storia tra il leggero e le vecchie vicende.
Immagine: Non è il momento di stare sulle panchine. 250,87 KB
Solitamente mi soffermo a parlare della mia città principalmente del centro, ovvero l’area corrispondente più o meno al vecchio borgo. Piano piano usciremo anche a conoscere altre cose ma, per il momento mi soffermo dentro o vicino le mura perchè è la zona che il visitatore, anche il più distratto, che passando da Lecco e che si fermasse anche solo per prendersi un caffè od un gelato, queste sono le cose che può vedere anche in pochi minuti.
Lo sappiamo che il tunnel che aggira Lecco e che permette un veloce collegamento fra Milano e la Valtellina è la via più veloce, però se qualcuno non avesse quella fretta di sempre...
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Modificato da - Pezzo da Gaeta in data 12 dicembre 2010 21:42:02 |
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Inserito il - 12 dicembre 2010 : 21:44:30
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Se il vento batte il lago e l’aria è tersa, di questa stagione il tramonto sta usando i suoi colori migliori, e a quest’ora gli ultimi raggi colpiscono le case che si affacciano sulla riva del golfo donando loro una calda dominante rossastra.
Immagine: Le case che si affacciano sul golfo di Lecco. 210,51 KB Pezzo da Gaeta |
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Inserito il - 12 dicembre 2010 : 21:46:26
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Anche la Basilica di San Nicolò (da pochi giorni abbiamo festeggiato il santo Patrono) col suo campanile non vuole essere da meno, incorniciata fra gli alberi del lungolago, con la sua luce sembra voglia contrastare con lo scuro delle montagne che le fanno da sfondo, anche se se le ombre dell’una e dell’altre sembrano fondersi in un unico disegno.
Immagine: La Basilica di San Nicolò in Lecco. 215,55 KB Pezzo da Gaeta
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Inserito il - 12 dicembre 2010 : 21:48:04
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Siamo in Piazza Mario Cermenati, un serio signore nato a Lecco nel 1868 e deceduto a Castelgandolfo nel 1924, ricordato dalla sua città come insigne geologo e uomo politico.
Immagine: Monumento a Mario Cermenati. 232,59 KB Pezzo da Gaeta
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Inserito il - 12 dicembre 2010 : 21:51:09
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Ma, anche a quei tempi la politica non era delle più tenere, ed essendo il Cermenati un anticlericale, i suoi sostenitori, nell’erigere il monumento, sembra che preferissero posizionarlo con la schiena... rivolta verso la chiesa.
La leggenda dice questo, ma come solito, le leggende hanno un fondo di verità, testimoniata in questo caso anche da altre leggende su certe scelte urbanistiche.
Immagine: Monumento a mario Cermenati. 261,27 KB
Dietro il Cermenati oltre alla Basilica e il campanile, in primo piano sta la quattrecentesca prepositurale.
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Inserito il - 12 dicembre 2010 : 21:54:02
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A fianco del Cermenati, alla fine della piazza omonima, si vede un austero palazzo, che come stile non è proprio lecchese, e nemmeno tanto vecchio come potremo vedere. Quel che possiamo dire ora invece è che finalmente dopo lunghi lavori per il suo recupero, sono state tolte le impalcature che lo ricoprivano, ed ora ci appare finalmente in ordine.
Immagine: Mario Cermenati e, a fianco, il Palazzo delle Paure. 263,67 KB
Si tratta del “Palazzo delle Paure”, chiamato così dai lecchesi perchè ci si andava a pagare le tasse. In effetti sarebbe il Palazzo Demaniale anche se da molti anni ha cessato le sue funzioni originarie e la sua utilizzazione è mutata diverse volte pur rimanendo sempre ad uso pubblico.
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Inserito il - 12 dicembre 2010 : 21:56:15
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Fino al 1904 l’area del Palazzo delle Paure era occupata da questa bassa costruzione che separava la vicina Piazza XX Settembre.
Immagine: L'antica costruzione precedente al Palazzo delle Paure. 71,01 KB Pezzo da Gaeta
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Inserito il - 12 dicembre 2010 : 21:59:10
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La costruzione di questo palazzo dovrebbe risalire agli anni dopo il 1904. La foto d’epoca che mostra la facciata su Piazza XX Settembre, dovrebbe essere del 1927 perchè mi sembra di riconoscere, subito a sinistra dello spigolo della casa a destra nella foto, le impalcature dell’erigendo monumento al Cermenati.
Immagine: Lecco il Palazzo delle Paure in una immagine d'epoca. 43,36 KB Pezzo da Gaeta
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Inserito il - 12 dicembre 2010 : 22:01:15
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Palazzo delle Paure fra il 1927 e il 1930. Gli alberi del Lungolago sono un po’ cresciuti, il monumento al Cermenati che prima non c’era ora c’è ma, osservate la statua.
Immagine: Piazza Cermenati circa il 1930. 48,76 KB Pezzo da Gaeta
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Inserito il - 12 dicembre 2010 : 22:03:41
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Il Palazzo delle Paure nel 2006, un po’ imbruttito dal tempo, anche il suo interno è ormai tutto in disuso ed impraticabile, in attesa di restauri e nuove destinazioni.
E la statua del Cermenati? E sì, il caso volle che se per motivi di contrapposizione politica rivolse la schiena alla chiesa... durante la seconda guerra mondiale, il Cermenati dovette offrire la sua statua in bronzo come dono alla Patria... che venne sostituita nel 1943 da una statua in pietra, quella che ancora oggi vediamo.
Immagine: Piazza cermenati nel 2006. 156,65 KB Pezzo da Gaeta
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Inserito il - 12 dicembre 2010 : 22:05:41
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Con l’esterno ultimato da pochi giorni e tolte le impalcature, il Palazzo delle Paure, lato verso il lago, risalta alla luce del sole pomeridiano. Restano da fare solo gli allestimenti interni per il suo pieno utilizzo, speriamo ad uso dei turisti, per esposizioni permanenti e temporanee.
Immagine: Lecco, il Palazzo delle Paure appena restaurato. 238,07 KB Pezzo da Gaeta
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Inserito il - 12 dicembre 2010 : 22:08:14
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Palazzo delle Paure pochi anni dopo la sua costruzione viene lambito dall’acqua del lago esondata in occasione di un evento meteorologico eccezionale.
Immagine: Lecco il lago esonda e lambisce il Palazzo delle Paure. 46,26 KB Pezzo da Gaeta
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Modificato da - Pezzo da Gaeta in data 12 dicembre 2010 23:03:17 |
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Inserito il - 12 dicembre 2010 : 22:10:24
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Palazzo delle Paure anche tu come tanti altri monumenti per poterti riprendere senza fili, pali, ed altri ciondolini, bisogna fare i salti mortali.
Immagine: Lecco Palazzo delle Paure. 243,54 KB Pezzo da Gaeta
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Inserito il - 12 dicembre 2010 : 22:12:35
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Vi garantisco che da questa torre, anche se non alta, si gode un panorama sul lago veramente bello.
Immagine: Lecco Palazzo delle Paure 257,47 KB Pezzo da Gaeta
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Inserito il - 12 dicembre 2010 : 22:15:13
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Durante la costruzione del palazzo vennero inserite sulla facciata nord della torre due stemmi, il primo quello di Lecco...
Immagine: Stemma di Lecco su una facciata del Palazzo delle Paure. 66,62 KB Pezzo da Gaeta
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