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ATTENZIONE! Gli Amministratori ed i Moderatori di questa sezione del Forum di Natura Mediterraneo desiderano che l'argomento caccia sia evitato perchè ritengono che Associazioni come il WWF, Legambiente e Lipu, siano molto ben organizzate e coerentemente molto attive su questo argomento.
Inutile dire che siamo completamente in linea con gli ideali di queste associazioni.

Per contribuire alle finalità di salvaguardia che il forum si propone chiediamo inoltre a tutti gli utenti di collaborare con noi affinchè si possa contribuire a diffondere un'etica di approccio all'osservazione della fauna che rechi il minor disturbo possibile agli animali.


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 La lince nell' Appennino centrale
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AngelaI
Utente Super


Città: Sant'Elia Fiumerapido (FR) - 03049
Prov.: Frosinone

Regione: Lazio


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Inserito il - 28 luglio 2008 : 13:00:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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La lince nell'' Appennino centrale
183,37 KB
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AngelaI
Utente Super


Città: Sant'Elia Fiumerapido (FR) - 03049
Prov.: Frosinone

Regione: Lazio


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Inserito il - 28 luglio 2008 : 13:01:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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La lince nell'' Appennino centrale
180,04 KB
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valeriocav
Utente V.I.P.

Città: Roma
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Inserito il - 28 luglio 2008 : 13:05:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Stupende....veramente magnifiche.....ma ce ne sono due o una sola?

Valerio
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valeriocav
Utente V.I.P.

Città: Roma
Prov.: Roma

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Inserito il - 28 luglio 2008 : 13:16:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia



Meno bella di quella di Civitella......ma comunque secondo me curiosa.

Fotografata sotto Tromso, estate 2007


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La lince nell'' Appennino centrale
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Valerio
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marcospada
Utente Senior


Città: roma
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Flora e Fauna

Inserito il - 28 luglio 2008 : 19:47:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tromso in Norvegia?

Nell'area di Civitella adesso ce ne dovrebbero essere due, madre e figlio, mentre il maschio e' stato spostato a Pescasseroli, almeno cosi' mi diceva Marco Visci, ex guardiaparco in pensione che gestisce a Civitella il "bar della Lince". Sono Linci di seconda e terza generazione rispetto alle prime arrivate negli anni '90 ormai morte di vecchiaia; (mi sembra che qui sul sito ci siano ancora le foto, fatte da Ecolab, di "Oro" la prima Lince fatta arrivare da Tassi al PNA).

Marco
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La lince nell'' Appennino centrale

Modificato da - marcospada in data 28 luglio 2008 19:53:40
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valeriocav
Utente V.I.P.

Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


227 Messaggi
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Inserito il - 29 luglio 2008 : 09:46:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Si Marco, Tromso in Norvegia.....lo scorso anno ho visitato in lungo e largo la lapponia norvegese-svedese-finlandese, un viaggio stupendo...

Per quanto riguarda le linci di Civitella escludo che ce ne sia una a Pescasseroli, almeno fino a ottobre dello scorso anno non c'era...
Ne ricordo una, un maschio, negli anni 90 per certo nello "zoo" di pescasseroli protagonista peraltro di una fuga, ma che io sappia da allora non c'è stato nessun altro esemplare in quella struttura.



Valerio
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carlo catoni
Utente V.I.P.

Città: Cesano di Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


387 Messaggi
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Inserito il - 04 agosto 2008 : 13:42:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vorrei anche io dire la mia...

intanto il famigerato Luc Chazel, che ha condotto gli studi al PNALM in realtà non è molto ben riconosciuto a livello europeo, tanto È vero che non fa parte di alcun gruppo di ricerca sulle linci (tranne quello fondato da se stesso).. I suoi dati sulle linci pirenaiche purtroppo non sono mai stati confermati da altre persone, e dopo anni di ricerche su orsi e lupi dei pirenei, non è saltata fuori, fino ad ora, nessuna foto di pista, escrementi, carcasse di lince per quelle zone. Lui rimane l´unico ad averle viste per 30 anni... (Notare che anche Luc Chazel medesimo non ha MAI apportato una evidenza fotografica ai suoi ritrovamenti)

Questa storia ricalca in qualche modo la meno fortunata storia di F. Tassi e co. in Italia.

Che ci sia qualche lince sparsa in appennino credo sia molto probabile, vista la quantitÀ di persone che le detiene più o meno legalmente ed a cui prima o poi scappano. Ovvio che ogni tanto qualcuno ne rileva la presenza. E penso anche che riuscirebbero a formare una popolazione stabile, se ne avessero il tempo e partissero con un numero iniziale stabile.

Ma dare per dati di fatto teorie senza alcun fondamento scientifico e senza alcuna prova di certo non aiuta né la ricerca, né la credibilità di talune persone. Ad esempio le 15 linci del PNA, con tane ecc.. dove sono le foto? dov´è il materiale genetico???

Marco Spada dice che poiché il gruppo Lince non È accademico non ha soldi e quindi non fa ricerche dettagliate. Comprensibile. Ma perché quando era direttore del PNALM F. Tassi non ha mai fatto effettuare una ricerca scientifica da parte di scienziati stimati sulla lince? Eppure ce ne sono parecchi!! Perché non ha mai portato una evidenza scientifica? con 2 milioni e mezzo di visitatori l´anno al PNALM, perché NESSUNO ha mai fotografato una lince e ci sono finora solamente 2 foto di tracce??
A me il tutto puzza..

Sono stato una decida di volte scarsa sui Volsgi e sul Jura, dove le linci ci sono.. risultato 2 piste su neve, 3 fatte e parecchie marcature su alberi. Perché in Appennino non si trovano? Non diciamo che si tratta di densitÀ basse... per favore... se avessero densitÀ così basse da non essere notate da nessun dei milioni di visitatori annui, vorrebbe dire che la popolazione è oramai estinta, oppure qualcuno le ha appena ributtate...
io propendo per la seconda...

Saluti e cordialità!
Carlo Catoni




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pardus
Utente Senior

Città: solaro
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


1277 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 agosto 2008 : 14:20:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di carlo catoni:

Vorrei anche io dire la mia...

intanto il famigerato Luc Chazel, che ha condotto gli studi al PNALM in realtà non è molto ben riconosciuto a livello europeo, tanto È vero che non fa parte di alcun gruppo di ricerca sulle linci (tranne quello fondato da se stesso).. I suoi dati sulle linci pirenaiche purtroppo non sono mai stati confermati da altre persone, e dopo anni di ricerche su orsi e lupi dei pirenei, non è saltata fuori, fino ad ora, nessuna foto di pista, escrementi, carcasse di lince per quelle zone. Lui rimane l´unico ad averle viste per 30 anni... (Notare che anche Luc Chazel medesimo non ha MAI apportato una evidenza fotografica ai suoi ritrovamenti)

Questa storia ricalca in qualche modo la meno fortunata storia di F. Tassi e co. in Italia.

Che ci sia qualche lince sparsa in appennino credo sia molto probabile, vista la quantitÀ di persone che le detiene più o meno legalmente ed a cui prima o poi scappano. Ovvio che ogni tanto qualcuno ne rileva la presenza. E penso anche che riuscirebbero a formare una popolazione stabile, se ne avessero il tempo e partissero con un numero iniziale stabile.

Ma dare per dati di fatto teorie senza alcun fondamento scientifico e senza alcuna prova di certo non aiuta né la ricerca, né la credibilità di talune persone. Ad esempio le 15 linci del PNA, con tane ecc.. dove sono le foto? dov´è il materiale genetico???

Marco Spada dice che poiché il gruppo Lince non È accademico non ha soldi e quindi non fa ricerche dettagliate. Comprensibile. Ma perché quando era direttore del PNALM F. Tassi non ha mai fatto effettuare una ricerca scientifica da parte di scienziati stimati sulla lince? Eppure ce ne sono parecchi!! Perché non ha mai portato una evidenza scientifica? con 2 milioni e mezzo di visitatori l´anno al PNALM, perché NESSUNO ha mai fotografato una lince e ci sono finora solamente 2 foto di tracce??
A me il tutto puzza..

Sono stato una decida di volte scarsa sui Volsgi e sul Jura, dove le linci ci sono.. risultato 2 piste su neve, 3 fatte e parecchie marcature su alberi. Perché in Appennino non si trovano? Non diciamo che si tratta di densitÀ basse... per favore... se avessero densitÀ così basse da non essere notate da nessun dei milioni di visitatori annui, vorrebbe dire che la popolazione è oramai estinta, oppure qualcuno le ha appena ributtate...
io propendo per la seconda...

Saluti e cordialità!
Carlo Catoni




Sono in gran parte d'accordo e porto la mia esperienza personale di quando 8 anni fa iniziavo a coordinare il primo studio scientifico sul leopardo nel caucaso, esattamente in una riserva dell'Armenia piuttosto piccola (290 km2).

Nessuno aveva mai visto il leoaprdo, eppure c'erano segni della sua presenza, ed anche se erano solo 2-3 esemplari a frequentare la zona, quando il ricercatore armeno ha iniziato il lavoro di campo ha trovato "facilmente" feci e orme, ed inoltre le guardie parco sapevano dove si trovava il felino senza mai averlo studiato.

Quindi anche se le densita' erano molto basse, c'era evidenza della sua presenza, anche prima dello studio effettuato.
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n/a
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Città: .


181 Messaggi

Inserito il - 05 agosto 2008 : 23:18:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Oggi abbiamo molti mezzi per sapere...fototrappole in primis.
Con il dollaro a questi prezzi ne puoi comprare di ottime a poco e con poca buona volonta e tempo provare a catturare foto.
Ci sono fototrappole analogiche da 60 dollari che funzionano bene...non penso che un gruppo che studi la lince non possa permettersi tale spesa specie per tentare di ''supportare'' una vecchia teoria cui molti non credono.
Orme,tracce etc se ne sono viste poche,troppo poche ,per non parlare delle fatte.
Mi piace pensare che qualche lince in giro potrebbe esserci ma resto MOLTO dubbioso.
gigi
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Jurigab
Utente V.I.P.

Città: Palermo

Regione: Sicilia


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Inserito il - 11 agosto 2008 : 21:30:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per quanto ne so io (ho lavorato a stretto contatto con il servizio del PNALM su altra fauna selvatica) la lince in abruzzo è stata rilasciata in passato illegalemte. Non si sarebbe però mai formato un nucleo stabile e probabilmente gli esemplari rilasciati non sono rusciti a riprodursi. Secondo il Servizio scientifico la lince al Parco d'Abruzzo oggi non esiste e le voci di una sua presenza sono solamente... voci! Conosco diverse persone che stanno in giro tutto il giorno tutti i giorni al parco alla ricerca di escrementi di orsi e di lupi e alla ricerca di orme di orsi e di lupi... Volete che non abbiano MAI visto tracce di lince? Semplicemente la lince non c'è!

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Todaro
Utente nuovo

Città: Vaiano Cremasco


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Inserito il - 01 novembre 2008 : 12:29:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A me risulta che la popolazione di linci del PNA esista e che si riproduca. Non vedo il motivo perchè (una volta liberate?) non abbiano potuto sopravvivere e prosperare in quei luoghi. Ritengo anche che potrebbero essercene ancora, forse, in Meridione, mai estinte. Inoltre (come comunicai anni fa a Cappiello, Mossolin e Tassi) una lince maschio fu senza dubbio abbattuta (testimonianze raccolte direttamente fra i "bracconieri" che l'uccisero durante una battuta al cinghiale e che poi ne seppellirono il corpo) nella zona fra Corniglio e Berceto, Appennino parmense. Nella zona di Berceto e del Lago Santo continuano gli avvistamenti, rari, anche da parte di agenti del CFS (tentativo di predazione su un puledro) e perdite di agnelli e pecore da parte dei pastori (con ferite multiple da artiglio, non si tratta di lupi. Osservazione personale delle carcasse)
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hycanus
Utente V.I.P.


Città: Prato
Prov.: Prato

Regione: Toscana


494 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 gennaio 2009 : 09:51:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Riferisco di un presunto avvistamento di lince avvenuto nell' appennino Pistoiese. Conosco la persona che l' avrebbe vista e che ne ha descritto "senza ombra di dubbio" i caratterisrici particolari osservati: struttura da felino piu' grosso di un gatto, tipici ciuffetti sulle orecchie e coda corta. L' animale dopo essersi fermato un istante sarebbe entrato con un balzo in un bosco di conifere per poi dileguarsi subito.
Io nutro forti dubbi!
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ELAFO
Utente Senior


Città: Olbia
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


4216 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 gennaio 2009 : 09:55:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di hycanus:

Riferisco di un presunto avvistamento di lince avvenuto nell' appennino Pistoiese. Conosco la persona che l' avrebbe vista e che ne ha descritto "senza ombra di dubbio" i caratterisrici particolari osservati: struttura da felino piu' grosso di un gatto, tipici ciuffetti sulle orecchie e coda corta. L' animale dopo essersi fermato un istante sarebbe entrato con un balzo in un bosco di conifere per poi dileguarsi subito.
Io nutro forti dubbi!


Anche io... Ma mi piace immaginare che questo meraviglioso felino sia "vicino" a noi...

Alessandro
"ELAFO"
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brunetto
Utente Senior


Città: chiomonte
Prov.: Torino

Regione: Piemonte


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Inserito il - 03 gennaio 2009 : 10:26:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In Val Susa la Lince è stata avvistata e Fotografata in una fortuita uscita di due miei carissimi amici in cerca di cervi...da quando tre anni fà è stata immortalata su pellicola però non è mai più stata avvistata!
Io in prima persona ho tuttoggi il dubbio di averla vista nei boschi 5 anni fa,infatti quel giorno ho intravvisto un animale più grosso di una volpe,ma più piccolo di un lupo.Il particolare che mi dà da pensare è il tipo di camminata che ho visto,molto simile a quello di un felino...non mi sento di dire di averla vista proprio perchè non sono riuscito a vedere bene la testa fra tutte quelle foglie,però mi piace pensare (dal passo che aveva)di essere riuscito a incontrarla!

Ciao Brunetto!
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albill
Utente Senior

Città: Poncarale
Prov.: Brescia

Regione: Lombardia


640 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 gennaio 2009 : 11:18:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In Val Susa la Lince è stata avvistata e Fotografata in una fortuita uscita di due miei carissimi amici in cerca di cervi...da quando tre anni fà è stata immortalata su pellicola però non è mai più stata avvistata!
Io in prima persona ho tuttoggi il dubbio di averla vista nei boschi 5 anni fa,infatti quel giorno ho intravvisto un animale più grosso di una volpe,ma più piccolo di un lupo.Il particolare che mi dà da pensare è il tipo di camminata che ho visto,molto simile a quello di un felino...non mi sento di dire di averla vista proprio perchè non sono riuscito a vedere bene la testa fra tutte quelle foglie,però mi piace pensare (dal passo che aveva)di essere riuscito a incontrarla!

Ciao Brunetto!


ma la lince sulle alpi è presente, quindi sicuramente un gran colpo di fortuna ma nn eccezionale, dovrebbe essercene una svizzera (con radio collare)anche in provincia di Sondrio, senza contare quella dell'alto adige(con radio collare) e le altre al confine con la Slovenia (con radio collare).

Eccezionale sarebbe la presenza in Appennino, e non dubito che ritorni. Siamo semplicemente in una fase di stallo/attesa , alla fine tornera...se i nostri orsi sono arrivati in Germania e i nostri lupi in Spagna...anche le linci possono tornare(documentate con certezza ) in Abruzzo..



Alberto
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zico
Utente Senior


Città: Perugia
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


573 Messaggi
Micologia

Inserito il - 07 gennaio 2009 : 09:10:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La lince è un animale veramente affascinante !!!
Grazie per le belle immagini
Caio, Zico
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marcospada
Utente Senior


Città: roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


1392 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 20 marzo 2009 : 22:10:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
girando su internet ho trovato questa notizia del 2003 nell'archivio del "Corriere della sera", notizia di cui non ero a conoscenza:



Daniele, figlio di Piero, ex presidente della Regione Lazio, registra il verso del felino scomparso
Lo studente Badaloni rintraccia la lince dell' Appennino
L' animale non più avvistato da oltre un secolo, era diventato quasi una leggenda

Sui monti della Maiella a caccia di una lince. Non per ucciderla ma per svolgere una tesi di laurea, dimostrando che il felino è ricomparso sugli Appennini. Dopo tre anni di ricerche, tra freddo, pioggia e neve, l' obiettivo è stato centrato da Daniele Badaloni, 27 anni, studente all' Università di Roma Tre: il «gattone», scomparso dall' Italia da oltre un secolo, è stato finalmente rintracciato. Ad assegnare la «missione impossibile» al giovane zoologo è stato il suo relatore, Marco Bologna, entomologo con un nonno che fu guardacaccia nel Parco nazionale del Gran Paradiso. «Lui diceva che la lince l' aveva vista, ed era bellissima. Trovarla era un mio sogno di bambino che ho voluto trasferire a Daniele», spiega il professore, ordinario di ecologia animale. Il felino vive esclusivamente nelle Alpi, arrivato soltanto di recente da Slovenia e Austria; negli Appennini l' ultima segnalazione attendibile è del 1926. Altrimenti, per avere notizie prima di quella data bisogna risalire al 1840 quando, si racconta, l' ultima lince uccisa da un cacciatore. Poi solo leggende, dal 2000 in poi tutte catalogate da Daniele Badaloni, figlio del giornalista Piero, ex presidente della Regione Lazio. Nottate trascorse sulle montagne della Maiella, raccogliendo impronte, confrontandole. E ascoltando a lungo cacciatori di frodo e pastori, sicuri di aver avvistato l' animale. A lungo lo studente s' è appostato a Passo Lanciano, dove un insegnante di snowboard si era improvvisamente trovato davanti la lince, occhi luminescenti e pelo maculato. Per mesi Daniele ha disseminato esche di carne nei pascoli dell' Appennino, lanciando come richiamo un «vocalizzo» di lince registrato al Bioparco di Roma. La sera prima di mollare tutto perché scoraggiato e tornare a casa, il sospirato avvistamento. Buio pesto, fa freddo. A circa cento metri da lui, lo studente ode d' improvviso il lamento del predatore, qualcosa tra un ruggito e i miagolii d' amore dei gatti. Terrorizzato, punta il microfono direzionale e accende il registratore. La comunità scientifica è infatti severissima: occorre la prova che il richiamo ascoltato sia davvero quello della lince. Nei laboratori di Roma Tre viene poi comparato lo spettrogramma (in pratica la frequenza delle onde sonore registrate) del ruggito del felino della Maiella con quello del parente che vive nelle gabbie del Bioparco. Il grafico è lo stesso. Nessun dubbio: negli Appennini è tornata la lince. Alessandro Fulloni

Fulloni Alessandro


Pagina 47
(15 gennaio 2003) - Corriere della Sera


Marco
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La lince nell'' Appennino centrale
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StagBeetle
Moderatore


Città: Ancona
Prov.: Ancona

Regione: Marche


6321 Messaggi
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Inserito il - 21 marzo 2009 : 09:16:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bellissimo!

Potremmo avere qualche info in più; Marco Bologna si è recentemente iscritto al nostro forum!!! (vedi qui)

Frequenta poco, ma provo a mandargli un messaggio privato nella speranza chelo legga.

Ciao

Giacomo
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pardus
Utente Senior

Città: solaro
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


1277 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 22 marzo 2009 : 14:27:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di marcospada:

girando su internet ho trovato questa notizia del 2003 nell'archivio del "Corriere della sera", notizia di cui non ero a conoscenza:



Daniele, figlio di Piero, ex presidente della Regione Lazio, registra il verso del felino scomparso
Lo studente Badaloni rintraccia la lince dell' Appennino
L' animale non più avvistato da oltre un secolo, era diventato quasi una leggenda

Sui monti della Maiella a caccia di una lince. Non per ucciderla ma per svolgere una tesi di laurea, dimostrando che il felino è ricomparso sugli Appennini. Dopo tre anni di ricerche, tra freddo, pioggia e neve, l' obiettivo è stato centrato da Daniele Badaloni, 27 anni, studente all' Università di Roma Tre: il «gattone», scomparso dall' Italia da oltre un secolo, è stato finalmente rintracciato. Ad assegnare la «missione impossibile» al giovane zoologo è stato il suo relatore, Marco Bologna, entomologo con un nonno che fu guardacaccia nel Parco nazionale del Gran Paradiso. «Lui diceva che la lince l' aveva vista, ed era bellissima. Trovarla era un mio sogno di bambino che ho voluto trasferire a Daniele», spiega il professore, ordinario di ecologia animale. Il felino vive esclusivamente nelle Alpi, arrivato soltanto di recente da Slovenia e Austria; negli Appennini l' ultima segnalazione attendibile è del 1926. Altrimenti, per avere notizie prima di quella data bisogna risalire al 1840 quando, si racconta, l' ultima lince uccisa da un cacciatore. Poi solo leggende, dal 2000 in poi tutte catalogate da Daniele Badaloni, figlio del giornalista Piero, ex presidente della Regione Lazio. Nottate trascorse sulle montagne della Maiella, raccogliendo impronte, confrontandole. E ascoltando a lungo cacciatori di frodo e pastori, sicuri di aver avvistato l' animale. A lungo lo studente s' è appostato a Passo Lanciano, dove un insegnante di snowboard si era improvvisamente trovato davanti la lince, occhi luminescenti e pelo maculato. Per mesi Daniele ha disseminato esche di carne nei pascoli dell' Appennino, lanciando come richiamo un «vocalizzo» di lince registrato al Bioparco di Roma. La sera prima di mollare tutto perché scoraggiato e tornare a casa, il sospirato avvistamento. Buio pesto, fa freddo. A circa cento metri da lui, lo studente ode d' improvviso il lamento del predatore, qualcosa tra un ruggito e i miagolii d' amore dei gatti. Terrorizzato, punta il microfono direzionale e accende il registratore. La comunità scientifica è infatti severissima: occorre la prova che il richiamo ascoltato sia davvero quello della lince. Nei laboratori di Roma Tre viene poi comparato lo spettrogramma (in pratica la frequenza delle onde sonore registrate) del ruggito del felino della Maiella con quello del parente che vive nelle gabbie del Bioparco. Il grafico è lo stesso. Nessun dubbio: negli Appennini è tornata la lince. Alessandro Fulloni

Fulloni Alessandro


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(15 gennaio 2003) - Corriere della Sera


Marco
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e' talmente importante e SICURA questa notiza che son passati 6 anni e nessuno ne sapeva nulla..........mah!!!

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ELAFO
Utente Senior


Città: Olbia
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


4216 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 22 marzo 2009 : 14:52:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi sono arrivate segnalazioni della presenza della lince nell'Appennino Pistoiese... Ma niente di certo purtroppo

Alessandro
"ELAFO"
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