Autore |
Discussione |
poirino
Utente Junior
Città: poirino
Prov.: Torino
Regione: Italy
67 Messaggi Tutti i Forum |
|
triturus
Utente Senior
Città: latina
Prov.: Latina
Regione: Lazio
1918 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 13 luglio 2008 : 22:59:41
|
ciao aldo..io piuttosto chiederei: chi è che ha mai visto un pelobate? scherzi a parte..è un animale piuttosto raro e poche persone lo hanno a portata di "mano", e abitando vicini è difficile poterlo osservare. da parte mia è un animale che mi affascina tantissimo ma di cui allo stesso tempo so davvero poco. inizia tu con una panoramica delle condizioni di questo anfibio e su come se la passa da te....cosi ho l'idee piu chiare su cosa chiederti
.....qualunque cosa capita alla terra, capita anche ai figli della terra....... |
|
|
falcodipalude
Utente V.I.P.
Città: Adria - Delta del Po
Prov.: Rovigo
Regione: Veneto
144 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 luglio 2008 : 00:33:59
|
La mia pelobatina è più bella della tua ... Immagine: 39,12 KB
Nicola
Link |
|
|
poirino
Utente Junior
Città: poirino
Prov.: Torino
Regione: Italy
67 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 luglio 2008 : 08:31:28
|
Ciao Triturus e Nicola, comincerò con il dirvi che ho la fortuna di abitare vicino ad uno dei siti (SIC Poirino-Favari) più importanti della presenza del Pelobate. Seguo ogni anno il monitoraggio di questo grazioso animale, il monitoraggio viene svolto con barriere con dei vasetti interrati. Il periodo del monitoraggio e tra gli inizi di marzo e termina fine aprile. Io quest'anno ho monitorato uno stagno chiamato (Tetti Elia), il risultato è stato di 70 pelobati. Saluti Aldo |
|
|
Riccardo Banchi
Utente Super
Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
5312 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 14 luglio 2008 : 08:54:41
|
Ciao Aldo. Illustraci la biologia e il comportamento di questi animali; anch'io li conosco solo di nome...
Un saluto, Ric |
|
|
poirino
Utente Junior
Città: poirino
Prov.: Torino
Regione: Italy
67 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 luglio 2008 : 22:10:10
|
Ciao a tutti, come richiesto vi do un cenno sulla biologia di questa specie. Questo rospetto è limitato, come distribuzione, alla pianura Padana, ed ha rapporti ancora non ben chiari con la sottospcie nominale, Pelobates fuscus fuscus,distribuita in centro-Europa. Da un punto di vista biologico lo si può definire "peculiare" infatti, esso conduce una vita "fossoria" per gran parte dell'anno. Con i sui speroni cornei riesce infatti a interrarsi a diverse decine di centimetri di profondità, da cui esce solo in notti piovose. Per tale motivo è difficile da vedere in natura, ed è soltanto durante le pioggie primaverili che esso si reca verso i siti riproduttivi. Qui davvero si trasforma in organismo acquatico: diventano dei veri e propri "subacquei" e nuotano sul fondo. Poichè l'habitat acquatico è solitamente torbido entrambi i sessi emettono dei canti gatturali. Agendo presapoco come dei "sonar" queste vocalizzazioni(simili a un sordo "clok-clok") consentono ai due sessi di localizzarsi. Durante l'accoppiamento entrambi continuano nel loro canto. Difficile comunque da udire fuori dallo stagno. La femmina depone un cordone di uova, da cui si svilupperanno girini. Dapprima piccolissimi, vere e proprie "virgole scure"ma poi ad una rapida crescita che li porterà a farli campioni fra gli anfibi Italiani ed Europei, fino ad un record di 12 13 cm di lunghezza. Insomma il nostro pelobate si mostra davvero speciale, ed unico nella sua biologia. Spero di essere stato chiaro nel descrivere la sua biologia. Attendo altri interventi in merito. Gradirei sapere da Nicola la località del Pelobate femmina di Nicola. Ciao a presto |
|
|
falcodipalude
Utente V.I.P.
Città: Adria - Delta del Po
Prov.: Rovigo
Regione: Veneto
144 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 luglio 2008 : 23:09:50
|
Ciao Aldo, da tre anni collaboro con Jacopo Richard e altri al monitoraggio della più importante stazione riproduttiva del Veneto situata nel Parco del Delta del Po. L'anno scorso sono stati catturati un centinaio di individui. Questo rospo è veramente affascinante per la sua biologia e comportamento, per continuare sulle tue informazioni allego una foto di un maschio. Il maschio si riconosce dalla femmina per le ghiandole presenti nell'"avambraccio" delle zampe anteriori, penso possa interessare anche le tecniche di monitoraggio che tu hai già anticipato, lascio a te la parola. Saluti Immagine: 43,88 KB
Nicola
Link |
|
|
poirino
Utente Junior
Città: poirino
Prov.: Torino
Regione: Italy
67 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 luglio 2008 : 23:32:02
|
Ciao Nicola, io collaboro al monitoraggio con Franco Andreone, del museo di scienze naturali di Torino. Per quanto riguarda la tecnca del monitoraggio, permettetemi di rimandare a domani oggi ho avuto una giornataccia piena di intoppi. Preparo delle fotografie dello stagno di Tetti Elia. Scusa Nicola eri già al corrente di questo monitoraggio? Mi hai parlato di un centimaio di esemplari, su quanti metri di barriera? Saluti a tutti a domani! |
|
|
falcodipalude
Utente V.I.P.
Città: Adria - Delta del Po
Prov.: Rovigo
Regione: Veneto
144 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 luglio 2008 : 00:49:26
|
Il monitoraggio è iniziato tre anni fa, quando per caso l'anno prima durante un'uscita serale alla ricerca di succiacapre con il play back abbiamo trovato casualmente una piccola carovana di pelobati in migrazione riproduttiva. Lo stagno monitorato è di un 50 - 60 mq forse più, praticamente una pozzanghera. Se ben ricordo utilizziamo una novantina di coni tra esterno ed interno posti a circa 2 mt di distanza l'uno dall'altro per cui un 90 metri di barriera. Mi chiedo però, e chiedo al moderaratore, se questo scambio di informazioni possano interessare il forum, in caso ti lascio mia mail che puoi trovare anche cliccando il mio link.
Nicola
Link |
|
|
Acipenser
Utente Senior
Città: Francoforte sul Meno
Prov.: Estero
Regione: Germany
1668 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 luglio 2008 : 03:51:34
|
| Messaggio originario di poirino:
Ciao Nicola, io collaboro al monitoraggio con Franco Andreone, del museo di scienze naturali di Torino. Per quanto riguarda la tecnca del monitoraggio, permettetemi di rimandare a domani oggi ho avuto una giornataccia piena di intoppi. Preparo delle fotografie dello stagno di Tetti Elia. Scusa Nicola eri già al corrente di questo monitoraggio? Mi hai parlato di un centimaio di esemplari, su quanti metri di barriera? Saluti a tutti a domani!
|
A proposito di monitoraggi, hai un messaggio privato .
Tautò tèni zon kài tethnekós kai egregoròs kai kathèudon kai nèon kai gheraiòn tade gàr metapésonta ekéina ésti kakèina pàlin táuta. Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato. |
|
|
poirino
Utente Junior
Città: poirino
Prov.: Torino
Regione: Italy
67 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 luglio 2008 : 08:24:02
|
Ciao Acipenser, si chiedo al moderatore se posso postare quanto richiesto. Grazie! Aldo. |
|
|
Riccardo Banchi
Utente Super
Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
5312 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 15 luglio 2008 : 08:50:01
|
A me, ma penso anche agli altri, le tecniche di monitoraggio interessano; sono sempre informazioni istruttive...
Buon lavoro, Ric |
|
|
anillus
Utente Junior
Città: Asciano
Prov.: Siena
Regione: Toscana
73 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 luglio 2008 : 09:34:10
|
Io non sono un esperto di anfibi e mai farò campionamenti su questa fauna, ma le informazioni (e le immagini) che state offrendo sono veramente interessanti. Per ora vi ringrazio per quanto fatto e spero che continuiate.....
Andrea |
|
|
falcodipalude
Utente V.I.P.
Città: Adria - Delta del Po
Prov.: Rovigo
Regione: Veneto
144 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 luglio 2008 : 11:23:44
|
Un saluto a tutti, certamente tecniche e foto interessano a tutti, in genere però i ricercatori (che non sono io) sono molto gelosi dei propri dati, giustamente, perchè a volte frutto di anni di lavoro spesso volontario. A volte sono dati in via di definizione o accertamento, diciamo che fin che non hanno una ufficialità sono da considerare "dati riservati". Alcuni dati sulla colonia di Pelobate del Delta del Po sono stati presentati l'anno scorso al convegno dell'ASsociazione Faunisti Veneti, ma per esempio non indicano numeri precisi. Si deve poi tenere in considerazione che non tutti sono amanti, come noi, dei rospi, o per lo meno "amano" tenerli in terrari,cosa che in passato ha spesso portato all'estinzione in natura di alcune specie (vedi ad esempio Testudo Hermani), per cui non ritengo necessario indicare luoghi e numeri precisi. Con questo non voglio dire che nel forum ci siano dei collezionisti, non mi sfiora l'idea, ma è pur sempre un forum di pubblico dominio accessibile a tutti. Con Aldo e altri possiamo in ogni caso continuare a parlare di metodi di ricerca e della morfologia della specie con foto e altro, allargare cioè la conoscenza della specie, che è poi lo scopo del forum, senza fornire dati ben precise sui luoghi e numeri. Scusate la parentesi
Nicola
Link |
|
|
poirino
Utente Junior
Città: poirino
Prov.: Torino
Regione: Italy
67 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 luglio 2008 : 11:24:44
|
Volentieri, cercherò di darvi maggiori informazioni. Una delle priorità che mi sono sempre posto è quella della divulgazioni delle notizie. La conoscienza delle notizie è una componente fondamentale per prendere delle posizioni su iniziative. Scusatemi ma a piccoli passi cercherò di descrivere il tutto. Ciao Aldo |
|
|
AleP
Utente V.I.P.
Città: Verona
434 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 luglio 2008 : 12:21:34
|
MI associo a Riccardo nel dire che questa discussione interessa molto agli utenti del forum, ovviamente pero' nessuno e' obbligato a divulgare dati ancora "segreti". Io non ho mai visto un pelobate ma frequento il delta del Po quindi avrei una domanda per falcodipalude: nella zona che frequento e' stato da poco realizzato uno stagno, io non so se ci siano i pelobati ma se ci fossero sarebbe interessante tutelarli magari sensibilizzando chi ci vive vicino. Se sei d'accordo ci possiamo sentire per email o mess privati, fammi sapere. Ciao
AleP |
|
|
falcodipalude
Utente V.I.P.
Città: Adria - Delta del Po
Prov.: Rovigo
Regione: Veneto
144 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 luglio 2008 : 13:46:48
|
Ciao AleP, penso che tu stia parlando dello stagno dell'Oasi di Cà Mello nella zona della Sacca di Scardovari. In quella zona non si hanno notizie della presenza del Pelobate, inoltre nell'oasi sono presenti stagni ben più interessanti e naturali rispetto a quello che al momento è di puro scopo didattico. Molto interessanti in quella zona sono però le Libellule e Damigelle che si trovano in buona quantità e specie. Attenzione il Pelobate ha abitudini notturne per cui lo si può incontrare di notte specialmente quando piove nel periodo primaverile indicato da Aldo, poi per le sue abitudini fossorie "sparisce" rintanadosi sotto terra. Sempre a disposizione per altre informazioni.
Nicola
Link |
|
|
AleP
Utente V.I.P.
Città: Verona
434 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 luglio 2008 : 22:28:56
|
Ciao no non lo conosco neppure lo stagno che citi, ma approfitto per chiederti se l'Oasi di ca Mello sia interessante e meriti una visita. E' accessibile al pubblico? Ciao
AleP |
|
|
perfect
Utente Senior
Città: Roma
1790 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 15 luglio 2008 : 23:13:20
|
Io sono stato il Luglio scorso a Ca Mello non prettamente per ragioni erpetologiche ma per birdwatching. Ovviamente mi sono guardato intorno anche per quell'aspetto lì...ma era un Luglio caldissimo e secco e ho potuto osservare solo qualche rana verde (per la verità davvero poche, saranno tutti quegli aironi?), ma ricordo perfettamente che i cartelli illustrativi riportavano che il sito è di deposizione del rospo smeraldino che è piuttosto comune in tutto il delta e ho potuto osservarlo varie volte lì. Invece non ricordo niente del genere per quanto riguarda il pelobate, anche se il terreno molto sabbioso di quelle zone direi che sarebbe più che ottimale alla specie.
Dario |
|
|
poirino
Utente Junior
Città: poirino
Prov.: Torino
Regione: Italy
67 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 luglio 2008 : 23:24:51
|
Daccordo Nicola, continuo a descrivere la sua biologia che interessa a tutti e poi passeremo a descrivere le tecniche per il monitoraggio, metodi di catalogazione. Ieri ho accennato che questo animale possiede due speroni cornei alle zampe posteriori chiamate volgarmente vanghe. Altra caratteristica, la femmina è di dimensioni più grandi del maschio. Ha bisogno di ambienti integri, io da dieci anni ho ripristinato con fatica tutte le rive dello stagno con arbusti autoctoni, con tecniche manuali. Controllo le robinie, vera piga infestante che mi dà' un sacco di lavoro. Saluti Aldo |
|
|
poirino
Utente Junior
Città: poirino
Prov.: Torino
Regione: Italy
67 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 luglio 2008 : 00:19:22
|
Ciao Agipenser, la risposta del tuo messaggio è negativa. forse è un omonimo, io collaboro con l'eroetologo di TORINO Franco Andreone. Ciao Aldo. |
|
|
Discussione |
|