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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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annanik
Utente Senior

Prov.: Salerno

Regione: Campania


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Inserito il - 21 maggio 2008 : 11:55:50 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

salve ragazzi qualcuno saprebbe dirmi il percorso di studi, per diventare entomologo,ovviamente un corso di studi (in biologia....scienze naturali o .....????)e poi presuppongo una specializzazione in entomologia.
Detto questo e siccome dopo una laurea e una brutta esperienza con l'università non avrei la volontà di iniziare tutto di nuovo,almeno per adesso, vorrei sapere se esistono dei corsi per approfondire, oppure se si possono trovare delle dispense che utilizzzano all'università.
Grazie

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Modificato da - annanik in Data 21 maggio 2008 11:56:34

Carlmor
Moderatore Trasversale


Città: Varese
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


8940 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 21 maggio 2008 : 12:36:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao
da noi l'entomologia non è una figura ufficialmente riconosciuta, ma più che altro una passione, che a volte può permettere di lavorare, soprattutto in ambito universitario, ma spesso rimane un'attività alla quale si dedica il proprio tempo libero (molti entomologi che conosco non sono laureati, o lo sono in materie non scientifiche)
a quanto ne so non ci sono università che permettono specializzazioni in entomologia, ma alcune facoltà prevedono esami specifici in materia ...
... quindi se vuoi fare l'entomologa, servono un po' di curiosità, passione per l'argomento e se possibile qualche amico che ti segua all'inizio (ma per quest'ultima cosa c'è anche in nostro forum )


Carlo
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annanik
Utente Senior

Prov.: Salerno

Regione: Campania


1006 Messaggi
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Inserito il - 21 maggio 2008 : 12:53:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie della risposta cercavo qualche appunto in più sui lepidotteri

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leondap
Utente V.I.P.

Città: Prato


192 Messaggi
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Inserito il - 22 maggio 2008 : 16:39:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di annanik:

grazie della risposta cercavo qualche appunto in più sui lepidotteri

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Ciao

io ho provato a fare l'entomologo. Infatti è da quando avevo quattro anni che cerco farfalle e quindi ho proprio tentato un percorso di studio focalizzato su questo proposito. Come già ti ha detto Carlo però puoi trovare una facoltà (scienze naturali, biologia, forestale) dove potrai dare due o tre esami di entomologia e non di più. Il tuo "destino" però potresti giocartelo con una tesi in entomologia (io ho fatto la fauna di Lepidotteri del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi). E poi... E poi cominciano i problemi... L'entomologia è spesso più legata alle attività museali che non a quelle universitarie. Infatti in Italia l'entomologia è vista e purtroppo anche vissuta troppo spesso come una scienza non molto dissimile da una collezione di francobolli e non è quindi abbastanza ripagante da un punto di vista scientifico per un dipartimento universitario. Quindi per ottenere un dottorato o qualche assegno di ricerca dovrai "accettare" di studiare altri aspetti degli insetti come per esempio il comportamento (meraviglioso) e allora più che un'entomologa sarai un'etologa o di fare qualcosa di applicativo e quindi 99 su 100 dovrai accettare di fare "lotta" agli insetti.
Se poi sarai fortunata, come lo sono stato io, con la tua laurea potrai insegnare a scuola e tenerti molto tempo libero per interessarti agli insetti in piena libertà, organizzare i tuoi studi, fare se possibile delle pubblicazioni e perchè no, trovare degli incarichi anche pagati da aggiungere allo stipendio della scuola.
Credimi, dopo anni di "lotta" questa dimensione per me ha rappresentato la tranquillità di potermi dedicare liberamente e con profitto alle mie farfalle.
Il mio consiglio quindi è "provaci" e qualcosa di buono secondo me succederà...

In bocca al lupo

L.
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annanik
Utente Senior

Prov.: Salerno

Regione: Campania


1006 Messaggi
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Inserito il - 22 maggio 2008 : 16:57:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao, si ma infatti quello di conoscere il percorso di studio era una mia curiosità perchè come dicevo ho avuto una brutta esperienza universitaria. Quello che mi interessava di più è approndire l'argomento, come dici tu comportamento, abitudini e altre informazioni sulle farfalle, ma non so dove trovare materiale, ovviamente questo sarebbe per me.
Per esempio, mi piacerebbe anche sapere come ti dedichi alle farfalle, parli allevamento, di osservazione non so .......Ora io quello che faccio (premetto che non ritengo di avere esperienza) è catalogare un pò le farfalle della mia zona una ristretta area, sto realizzando un giardino, e se capita allevo qualche bruco...ma vorrei fare di più.
Grazie

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Modificato da - annanik in data 22 maggio 2008 17:00:40
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leondap
Utente V.I.P.

Città: Prato


192 Messaggi
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Inserito il - 22 maggio 2008 : 17:23:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beh, già riuscire a fare una sorta di inventario delle farfalle di una zona è un bel lavoro, e considerando che si tratta di un'area del sud (meno studiato) assume ancora più valore... Inoltre è un buon inizio perché ti impone di riconoscere le farfalle al "volo". Se vuoi un primo consiglio scegli un'area abbastanza ampia di comprendere diversi ambienti (prati, boschi, alture) e cerca di censire le specie che hai trovato (con località e data di cattura). Poi potrai preparare anche una pubblicazione che potrebbe rivelarsi un importante punto di partenza per proseguire gli studi. Infatti le idee vengono fuori via via cominciando a conoscere gli animali e notando com'è, per esempio, che in certi luoghi volano alcune specie e in altri no, o chissà quant'altro ti verrà in mente.
Di questi studi ne ho fatti diversi, se ti serve qualunque consiglio o aiuto non farti scrupoli a chiedere!

Infine il modo migliore per studiare qualcosa all'inizio è cercare qualche buon libro per riconoscere le specie e leggere le pubblicazioni già esistenti sulle faune italiane.

Ancora ciao

L
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annanik
Utente Senior

Prov.: Salerno

Regione: Campania


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Inserito il - 22 maggio 2008 : 18:34:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao, adesso non posso approfondire, ma sicuramente ho mille domande, appena mi libero un'attimo vorrei chiederti alcune cose.

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annanik
Utente Senior

Prov.: Salerno

Regione: Campania


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Inserito il - 22 maggio 2008 : 19:29:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao, come pubblicazione della mia zona sono solo a conoscenza di questo libro scritto dall'Associazione Naturalistica Arion dal titolo:
“Le farfalle a volo diurno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano
Lepidoptera: Hesperioidea, Papilionoidea, Zygaenoidea, Noctuidea”

Non l’ho comprato perché dovevo scegliere e ho comprato il Tolman (solo che non capisco perché riporta zygaenoidea e noctuidae).

I dati che sto raccogliendo riguardano gran parte del mio terreno e un po’ più su, davvero poco, perché siamo in linea di massima intorno ai 9000 metri di terra. Quando dici di allargare la zona, esattamente cosa intendi? Infatti quello che mi sarebbe piaciuto vedere in quel libro era proprio le varie zone considerate.
Purtroppo sono sola e non ho aiuto e la domenica (unico giorno libero) il mio fidanzato vuole andare al mare, cosi ne approfitto e sto via via elencando le specie che trovo in questo luogo un tratto costiero con molte piante.
L' ultima farfalle che ho trovato e zygaena filipendulae. E l'anno scorso ho visto sicuramente un Danaus ho preso come appunto la data, ma quando non ho una foto per avere vostre conferme è difficile, infatti non so se tra il chrysippus e il plexippus uno non è presente in italia e questo mi darebbe la certezza dell'altro, perchè se sono presentio tutte e due non sapre catalogare.

Potrei scegliere le località dei vari paesi del cilento e documentare gli avvistamenti, ovviamente, volendo cercare i bruchi il tempo dovrebbe essere di più. Tu hai lavori che hai realizzato della tua zona?


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Modificato da - annanik in data 22 maggio 2008 19:43:39
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annanik
Utente Senior

Prov.: Salerno

Regione: Campania


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Inserito il - 23 maggio 2008 : 12:56:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao leondap colgo l'occasione per farti un'altra domanda, se avvisto una specie per una sola volta, questa va comunque inserita nella lista che sto facendo di quel luogo, come si fa a stabilire se era solo di passaggio? (forse è una domanda stupida), comunque in una specie di ceck list che sto facendo, io ho inserito anche farfalle che ho visto solo una volta. Sbaglio?

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Modificato da - annanik in data 23 maggio 2008 12:56:35
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zikaden
Moderatore


Città: Torino

Regione: Piemonte


394 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 23 maggio 2008 : 14:19:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao, ti dico la mia come parte in causa: io faccio parte del precariato universitario, e mi mantengo (oltre che con lo stipendio di mia moglie) con un assegno di ricerca dopo una laurea in agraria e un dottorato in entomologia agraria. In effetti l'entomologia applicata è un po' sui generis, però non sono d'accordo sul fatto che si faccia solo lotta algi insetti. O meglio: ci si occupa della lotta agl insetti dannosi, ma spesso si tratta di specie divenute tali dopo la rottura degli equilibri nell'ecosistema, oppure di specie alloctone introdotte, e i mezzi di lotta comprendono anche pratiche a basso impatto comel'impiego di nemici naturali e l'agroecologia.

E comunque è vero che non serve una laurea per diventare entomologo: uno dei maggiori specialisti italiani in imenotteri aculeati è un operaio FIAT in pensione...

Quando l'ultimo albero sara' stato abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato,
l'ultimo pesce pescato,
Allora vi accorgerete che non potete mangiare il denaro.
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leondap
Utente V.I.P.

Città: Prato


192 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 23 maggio 2008 : 15:25:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao

certo che devi inserirla... Non puoi sapere se una specie è di passaggio o se vive effettivamente in un certo luogo, a meno che non sia effettivamente e con certezza proibitiva per alcune caratteristiche (assenza di piante ospiti, inverni troppo rigidi etc). Inoltre magari nella check list puoi mettere delle note e in fondo alla lista porre dei commenti dicendo per esempio che tale specie l'hai avvistata una sola volta e che quindi per affermare con certezza che compia tutto il ciclo vitale nella tua area servono ulteriori conferme.
La dimensione dell'area non è poi molto importante, l'importante è dire in partenza quale è la dimensione. La tua check list a questo punto potrà servire a molte cose.
1) determinare quali specie sono presenti in essa, che appartiene a un quadrato UTM che a sua volta appartiene a una regione e via e via arricchendo così le conoscenze faunistiche a molti livelli
2) sapere il numero di specie che volano in una piccola area è pure importante, perché esistono molti studi volti a capire quale sia la ricchezza in specie "attesa" per ogni area in base a una gran quantità di variabili. Tra queste appunto l'area, la longitudine, la latitudine, la ricchezza e la qualità ambientale e così via. Un dato su un'area piccola potrebbe essere importante proprio come elemento di confronto.

Queste sono solo le prime cose che mi vengono in mente...

Per quanto riguarda il messaggio di zidanek, mi sembrava chiaro che quando dicevo che con l'entomologia applicata ti troveresti più che altro a fare lotta con gli insetti mi riferivo a quelli dannosi... Ma più che altro intendevo che spesso chi vuol fare l'entomologo spera di poter studiare la diversità degli insetti, di fare indagini di campo per cercare specie particolari in luoghi particolari, di fare analisi di laboratorio per studiare la morfologia e la biologia molecolare di popolazioni diverse in cerca di pattern biogeografici e così via, e generalmente non è interessato a cercare nuove applicazioni per combattere questo o quell'insetto sia pure a basso impatto. Anch'io, dopo aver studiato la sociobiologia delle vespe Polistes e la biogeografia delle farfalle delle isole italiane ho ottenuto un contratto per studiare il comportamento feromonale del Leptoglossus occidentalis al fine di costruire delle trappole a basso impatto per salvare la produzione delle pinete... Spero di appassionarmi presto a questo argomento, ma sinceramente lo scopo ultimo mi affascina molto meno dei miei studi sulle vespe e sulle farfalle...
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neurottero
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


1221 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 23 maggio 2008 : 15:48:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Anna,

innanzitutto compimenti per il bel sito sulle farfalle cilentane. In più di un decennio di passeggiate nel Cilento (costanti tra il 1986 e il 2000, un po' più sporadiche e concentrate soprattutto in aree costiere presso Pioppi successivamente) alla ricerca di Neurotteri (i miei insetti preferiti ) ho potuto notare una notevole ricchezza di specie di farfalle in questa splendida area dell'Italia meridionale: penso che se l'argomento ti attira, avrai delle belle soddisfazioni in questo settore.

Sul diventare entomologa ti hanno già risposta: posso solo confermare come vi siano ottimi entomologi con un curriculum di studi del tutto eterodosso. Chiaro che un bagaglio di studi nel settore biologico (scienze naturali, biologia, scienze ambientali e quant'altro) può aiutare decisamente. Ritengo comunque fattori chiave la curiosità (più ce n'è, meglio è: non è mai abbastanza!) e solide conoscenze ecologiche (nel tuo caso, delle solide basi botaniche possono essere di fondamentale aiuto!). La prima spesso è caratterialmente innata, le seconde si possono accumulare con gli anni....

Gli "inventari" del cortile di casa sono un ottimo e consueto punto di partenza (io ho cominciato con una decina di anni di osservazioni settimanali a Villa Pamphili, un'area verde a 500 m da casa dei miei genitori a Roma), ma per tenere viva la curiosità e per comprendere e contestualizzare meglio quello che si trova "in casa" consiglio sempre di avere una visione su aree più ampie

Buone cose

Agostino Letardi
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annanik
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Prov.: Salerno

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Inserito il - 23 maggio 2008 : 16:43:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie a tutti per i preziosi consigli.
leondap visto che sei preparatissimo, potresti farmi tu un mini corso!
Magari se non è un problema e riesco a preparare qualcosa più in là e tempo permettendo, posso fartela vedere così mi dai dei consigli.
Grazie ancora


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leondap
Utente V.I.P.

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Inserito il - 23 maggio 2008 : 17:41:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Certo che posso aiutarti...
e non serve nemmeno un corso credimi, come ti ha detto Agostino serve soprattutto di "buttarsi" cominciando proprio come stai facendo te. Vedrai che le "domande" successive e la curiosità di indagare nuove aree (anche vicine a casa tua) verranno da sole. Per fare uno studio, anche piccolo, si parte in genere dai metodi (descrizione dell'area indagata e delle tecniche utilizzate per registrare i lepidotteri) poi si scrivono i risultati (nel tuo caso la check list), poi si mettono dei commenti ad alcune delle specie trovate ed alcune considerazioni finali sull'area in esame. Io, in genere, scrivo l'introduzione allo studio solo alla fine... Posso aiutarti ad ogni stadio del lavoro, e soprattutto sarei molto interessato a sapere quante specie volano in un'area di soli 9000 metri quadri (se ben ho capito la dimensione)!

ciao

Leonardo
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annanik
Utente Senior

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Inserito il - 23 maggio 2008 : 19:38:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
per la dimensione forse è meglio che chiedo a mio padre non vorrei dire una cavolata, praticamente dietro casa mia ho tutto il terreno, alla fine di questo si passa un ponticello e si sale su per una salita, dove ci sono molte piante e se mi sposto ancora più su ci sono una marea di corbezzoli, (che ho documentato nel sito alla voce una pianta esclusiva) aleterno e altri quindi la zona sarebbe molto molto più ampia, e forse avrei la possibilità di incontrare altre specie, raramente mi sono spostata oltre, anche perché da sola non ci vado e trovare sempre qualcuno che mi accompagna è difficile……….anche questo è il mio rammarico dipendere sempre da qualcuno che non condivide la mia passione, sono arrivata solo poco dopo il ponte dove appunto ad aprile ho scoperto la presenza di aristolochia e Polissena. ciao

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CP
Utente Senior


Città: Modena
Prov.: Modena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 25 maggio 2008 : 18:01:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao la nostra cl divulgativa per il passato (domenica scorsa) butterflies day. Spero possa darti buone idee per la tua
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diventare entomologo
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Non sono laureato in niente e fotografo le farfalle solo da 4 anni. Andando a birdvuncingare dicevo: ma che bella farfalla azzurra ecc. Da qui è nata la passione anche per i ropaloceri

Dimenticavo: io per il riconoscimento uso la macchina fotografica. Sono contrario alla cattura ed eventuale spillatura o, come fanno spero solo alcuni, metterle in frigorifero per avere foto eclatanti quando riposizionate sui fiori aprono le ali per scaldarsi. Quelle che non so determinare dalle mie foto pazienza sara per la prossima passeggiata.

Cammina fotografa e sfoglia libri

Ciao


CP

Modificato da - CP in data 25 maggio 2008 18:37:06
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annanik
Utente Senior

Prov.: Salerno

Regione: Campania


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Inserito il - 26 maggio 2008 : 18:22:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie mille

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