ATTENZIONE! Gli Amministratori ed i Moderatori di questa sezione del Forum di Natura Mediterraneo desiderano che l'argomento caccia sia evitato perchè ritengono che Associazioni come il WWF, Legambiente e Lipu, siano molto ben organizzate e coerentemente molto attive su questo argomento. Inutile dire che siamo completamente in linea con gli ideali di queste associazioni.
Per contribuire alle finalità di salvaguardia che il forum si propone chiediamo inoltre a tutti gli utenti di collaborare con noi affinchè si possa contribuire a diffondere un'etica di approccio all'osservazione della fauna che rechi il minor disturbo possibile agli animali.
Mi sono chiesto cosa avrei fatto al suo posto... Non è che l'orso sia un animale comune, probabilmente la curiosità avrebbe soprafatto molti di noi, è nella nostra indole. Ma dalla comodità della nostra sedia insultiamo il conducente dell'autovettura, è nella nostra indole anche questo. Considerazione assolutamente senza polemica, sia chiaro. Sicuramente il conducente dell'autovettura ha un pochino esagerato, d'altronde l'articolo specifica che ha "seguito la famigliola per una decina di metri". Ha anche specificato bene i motivi "dell'aggressione". Io non ci vedo tutto questo sensazionalismo demenziale. D'altronde sui giornali scrivono giornalisti, non etologi. In conclusione ho trovato questo documento (il filmato) estremamente interessante, mi ha mostrato come reagisce il nostro orso bruno se messo alle strette con i cuccioli, una reazione che mi insegna a non averne paura ma rispetto.
no, e poi no......non si puo' fare quello che ha fatto l'autista. Era ignorante in materia, non era un naturalista e quindi non sapeva come comportasi.....posso accettare tutto, ma questo signifca quanto noi in italia siamo indietro anche su queste cose, sulla cultura ambientale ecc..... certo che abitare in una zona protetta e piena di animali selvatici e non sapere come comportarsi in loro presenza....e' quanto meno, molto discutibile....prima cosa da insegnare fin da piccoli.
provate ad immaginare se messa ancor di piu' alle strette cosa avrebbe fatto l'orsa, e se avesse aggredito le persone, di cosa si sarebbe parlato? dell'aggressione o del comportamento stupido dell'autista ? ed in questo caso si sarebbe parlato di orso pericoloso e che fine avrebbe fatto quell'orsa ed i suoi piccoli......
mi spiace, ma se iniziamo anche noi a tollerare certi comportamenti invece di spiegare che in certe occasioni ci si deve comportare in altro modo....le cose a livello ambientale non miglioreranno...
sia chiaro, e' un opinione personale e tutti possono pensare in maniera differente dalle mia, avendo sempre il mio massimo rispetto.
io al suo posto mi sarei fermato ( cosa fatta in diverse occasioni ) e avrei osservato gli animali per pochi secondi, non avrei turbato loro e sarei stato pieno di gioia per un incontro si breve, ma pieno di emozione anche per non averli disturbati
Sicuramente alcuni di noi non avrebbero agito in quel modo,sicuramente molti di noi avrebbero fermato l'auto e avrebbero agito con più calma e con più rispetto,se questo termine si può usare.
Ma non demonizzerei affatto, il selvatico si "Imprinta" con queste esperienze e senza dubbio l'incontro con quest'auto sarà sicuramente importante per evitarne futuri.
Poi non mi è sembrato che sia stato un inseguimento sfiancante,semplicemente il conducente dell'auto è rimasto incuriosito e ammaliato da quest'incontro e ha proceduto dietro a questa famigliola con modesta velocità.. E' capitato anche a chi vi scrive,di incontrare Caprioli e Cervi che non ne volevano sapere di "scappare di lato" e questo nonostante io mi sia sempre fermato..
Voglio dire.. non esageriamo,bel documento e tutti ben nutriti quegli orsi,questo è l'importante!!
Messaggio originario di Fabio F: .... Ma dalla comodità della nostra sedia insultiamo il conducente dell'autovettura, è nella nostra indole anche questo ....
Certo che il sedile di un automobile è ben altra cosa, rispetto alla ... "comodità della nostra sedia"!!
... Sicuramente il conducente dell'autovettura ha un pochino esagerato, d'altronde l'articolo specifica che ha "seguito la famigliola per una decina di metri" .....
A be allora! ... da qualche decina ,,, adesso si sono già ridotti a una decina!... mi piacerebbe molto conoscere quanto sono lunghi i metri secondo te; ovviamente poi immagino che lo strombazzamento .... fosse per mettere un po' d'allegriua ai cuccioli
... Ha anche specificato bene i motivi "dell'aggressione". Io non ci vedo tutto questo sensazionalismo demenziale.
Non me n'ero accorto che aveva specificato benissimo ... a me risulta che abbia detto un cumulo di falsità ...
SCANNO - Mamma orsa per proteggere i suoi tre cuccioli ha ripetutamente bloccato un vettura in transito, permettendo alla prole di riguadagnare il bosco .... ..... Immediatamente fermato il mezzo l'orsa si è eretta sulle zampe posteriori, probabilmente spaventata dai fari, avvicinandosi con fare minaccioso ..... .... L'uomo ha riavviato il mezzo continuando a seguire la famigliola per qualche decina di metri: è a questo punto che mamma orsa si è fermata e ha tentato di aggredire la vettura. Dritta sulle zampe posteriori si è avvicinata al mezzo fino a che al fortunato spettatore, probabilmente sgomento per la paura, ha mostrato la dentatura ....
Ecc. ecc.; .... ma sono diventato invornito io ... o quello che vedo è un filmato diverso da ciò che vedono altri. L'orsa effettua alcune manovre intimidatorie ... solo ed esclusivamente a seguito dell'atteggiamento demenziale di quel signorei ... non ni sognava neppure lontanamente di aggredire e "bloccare ripetutamente un vettura in transito" .... quale transito? ... l'invornito si è messo ad inseguire lei e i cuccioli ... strombazzando pure!
... In conclusione ho trovato questo documento (il filmato) estremamente interessante, mi ha mostrato come reagisce il nostro orso bruno se messo alle strette con i cuccioli, una reazione che mi insegna a non averne paura ma rispetto ...
Bene! ... Quindi questi atteggiamenti sono alla fin fine anche didattici! Potremmo suggerire di farlo anche con altre specie ... (lupi, ungulati, volpi, ecc.) ... così dopo sappiamo che non dobbiamo avere paura ... ma rispetto! QUALE RISPETTO????
l'articolo è una accozzaglia di frasi sensazionalistiche (magari aggiunte dal caporedattore che vuole vendere, non dal giornalista che vuole raccontare). comunque sia, i due videoamatori hanno fatto, sicuramente involontariamente, la cosa giusta. dico "involontariamente" perchè a loro interessava più fare il video che altro, e dico "la cosa giusta" perchè un po di spavento a degli orsi che nel direttivo definiscono "problematici" non fa mai male, un po come il modello americano per i ben più pericolosi (per l'uomo) orsi neri, che dopo la cattura nei centri abitati, al momento del rilascio vengono allontanati con petardi, proiettili di gomma, cani addestrati e trombe. per argomentare il mio intervento inserisco questo estratto
dal rapporto 2009 sul piano d'azione per la tutela dell'orso marsicano (patom)
1.3 Mortalità e conflitto con l’uomo Per quanto riguarda la mortalità di origine antropica, diversi autori hanno compilato i casi certi di mortalità fino al 2002: almeno 99 orsi sono stati uccisi o rimossi dall’istituzione del PNALM al 1974 (pari a 2,4 orsi uccisi per anno), e tale tasso di mortalità ha mostrato un ulteriore incremento nel successivo periodo, raggiungendo i 3 orsi morti per anno (almeno 32 orsi uccisi tra il 1980 ed il 1985, pari a 5,3 orsi/anno) (Zunino 1976, Boscagli 1987, Posillico et al. 2002, Wilson e Castellucci 2006). Anche successivamente a questa fase la mortalità è rimasta piuttosto elevata, e tra il 1991 ed il 2002, la mortalità nota all’interno del PNALM è stata in media di 2,5 orsi uccisi/anno, dei quali la metà rappresentati da femmine (L. Gentile, citato in Lorenzini et al. 2004). Più recentemente è stata accertata l’uccisione di due individui nel 2003 tramite avvelenamento e di ulteriori 3 orsi nel 2007 (tra cui una femmina adulta), quando anche 5 lupi e 18 cinghiali sono stati uccisi per avvelenamento in un singolo episodio avvenuto all’interno dei confini del PNALM (Ciucci et al. 2007b). Tuttavia, la mancanza di conoscenze certe sulla reale consistenza e tendenza della popolazione per il periodo di riferimento rende difficile valutare l’effetto della mortalità rilevata sulla dinamica della popolazione, pur rimanendo tuttavia una chiara indicazione di un livello di protezione comunque inadeguato per una popolazione di orsi di così ridotte dimensioni. Complessivamente, l’84% dei casi noti di mortalità di orsi è stato dovuto a prelievo illegale o accidentale da parte dell’uomo (Posillico et al. 2002). L’uccisione intenzionale – spesso tramite sparo – è stata la principale causa di mortalità accertata (Boscagli 1987, Posillico et al. 2002), ma sono stati anche registrati decessi dovuti a collisioni con auto e treni, ad uccisione accidentale durante le attività di caccia al cinghiale, o per mortalità dovuta a lacci o esche avvelenate mirate ad altre specie (Boscagli 1987, 1999, Wilson e Castellucci 2006). Ancora oggi la mortalità dovuta ad attività antropiche illegali rimane diffusa, e gli sforzi di contrasto a tale minaccia messi in campo nei passati decenni si sono dimostrati sostanzialmente inefficaci; la mortalità indotta dall’uomo rappresenta indubbiamente la principale minaccia alla persistenza di questo nucleo, anche considerate la ridottissima consistenza e variabilità genetica della popolazione. Oltre ai casi di mortalità di origine antropica vanno ovviamente aggiunti quelli dovuti a cause naturali, tra i quali sembra essere ricorrente l’infanticidio o la predazione intraspecifica, con almeno 3 casi rilevati dal 2006 al 2009 (Ciucci et al. dati non pubblicati). In aggiunta ai casi di mortalità antropica, questi possono corrispondere a tassi di mortalità particolarmente elevati: tra l’estate del 2007 e l’estate del 2009 altri 9 orsi sono stati trovati morti (due piccoli dell’anno, tre femmine adulte, due maschi adulto, un maschio giovane, e un cucciolo femmina di un anno mezzo), sebbene non sia stato possibile in tutti i casi determinare con certezza le cause di mortalità (Ciucci et al 2008, Ciucci et al. dati non pubblicati). Il tasso di mortalità calcolato per questi due anni (2007-2009: 4,5 orsi/anno), in riferimento alla stima di popolazione del 2008 (Gervasi et al. submitted), corrisponde ad una mortalità dell’11,3%, ovvero del 5% delle femmine di oltre un anno di età. E’ inoltre da tenere presente che questi valori devono essere considerati come sottostime, in quanto non considerano eventuali altri orsi morti che non sono stati trovati (sebbene 5 dei 9 orsi morti tra il 2007 e 2009 siano stati trovati grazie all’ausilio di radio-collari). Analisi demografiche preliminari ed in corso d’opera, basate sui valori suddetti ed in considerazione dei tassi di natalità (vedi sotto), suggeriscono una popolazione con un tasso di accrescimento pressoché unitario (stabilità demografica), dove anche una minima variazione nel tasso di mortalità delle femmina adulte si potrebbe tradurre in una flessione numerica. Al lordo di tutte le cause di mortalità, quindi, una crescita demografica della popolazione sembra possibile solo a condizione che venga sistematicamente ridotta e prevenuta la mortalità delle femmine adulte (Ciucci et al. com. pers.). Il bracconaggio intenzionale dell’Orso è da mettersi in relazione a diversi fattori di conflitto tra la presenza di questo predatore e l’uomo, in particolare legati alle interazioni con la zootecnia, l’agricoltura e la caccia. Nel periodo 1998-2003 l’amministrazione del PNALM ha accertato che l’87% dei danni denunciati come causati dall’orso erano effettivamente da attribuire al carnivoro; di questi il 51% era rappresentato da danni al bestiame domestico, il 18% danni al pollame, il 16% ad apiari, e il 15% ai coltivi ed alberi da frutta. I danni sono stati compensati applicando il pieno valore di mercato dei beni persi, per un totale di circa € 28.700 nel periodo considerato (Latini et al. 2005). Nonostante tale ridotto livello di danni, va tuttavia evidenziato che negli ultimi anni si sono verificati casi di orsi con comportamenti di assuefazione all’uomo, che hanno determinato, oltre ad un crescente livello di danni, anche un rilevante allarme sociale (Latini et al. 2005), anche se va sottolineato che negli ultimi secoli non è stato registrato alcun caso di attacco all’uomo. Le situazioni di conflitto tra orso e attività antropiche sono esasperate nel caso dei cosiddetti orsi problematici o confidenti, ovvero orsi che hanno perso il naturale senso di elusività nei confronti delle persone e più in generale dei centri antropici; con un notevole margine di variabilità individuale, questi individui tendono a frequentare i centri abitati e le aree circostanti con particolare assiduità alla ricerca di fonti alimentari altamente remunerative di facile accesso (galline, coltivi, arnie, etc.). Pur non rappresentando, nel caso della popolazione di orso marsicano, un pericolo per l’incolumità delle persone, tali orsi sono fonte di conflitto economico e generano notevole tensione a livello sociale; sebbene la tendenza in questi casi debba essere quella di tentare un recupero del comportamento selvatico tramite tecniche di dissuasione (condizionamento negativo), ciò è difficilmente realizzabile specialmente laddove questi interventi non siano accompagnati da una completa ‘sanitarizzazione’ dei centri antropici, ovvero da interventi intensivi ed esaustivi che rendano le potenziali sorgenti di cibo inaccessibili agli orsi. In questi casi gli interventi di recupero non sono funzionali e il rischio è di dovere rimuovere gli orsi in questione dalla popolazione, come più volte successo nel PNALM negli anni scorsi. Sebbene negli anni 90 questo fenomeno si sia verificato più frequentemente ed in maniera più intensiva (almeno due orse adulte in età riproduttiva sono prelevate e una è ridotta in cattività), anche oggi alcuni (rari) esemplari mostrano tendenze confidenziali, sebbene con una marcata discontinuità e accentuata variabilità stagionale ed annuale a dimostrazione di un livello ancora embrionale del problema. In questo senso si può ipotizzare che la tendenza di alcuni orsi a cercare risorse trofiche nei pressi dei centri abitati potrebbe essere stata determinata nel passato da azioni di gestione improprie in quanto condizionanti tale comportamento (per esempio, carnai artificiali, coltivazioni a perdere nei pressi dei centri abitati, alimentazione da parte di turisti, pratiche agricole e zootecniche inadeguate, etc.), e che l’abbandono o riduzione di queste pratiche possa avere recentemente determinato una flessione del problema. Tuttavia, le persistenza di alcuni individui confidenti ancora oggi dimostra come ci sia una costante tendenza da parte dell’orso di utilizzare fonti trofiche facilmente accessibili e remunerative, specialmente in una popolazione di orsi che vive in un contesto ampiamente antropizzato, e che questa tendenza può variare di anno in anno in funzione delle fluttuazioni nella qualità e abbondanza delle risorse trofiche naturali. Sebbene in presenza di orsi confidenti è possibile intervenire con strategie preventive e di controllo integrate, le mancate soluzioni amministrative, organizzative e logistiche da parte degli enti preposti non hanno finora permesso di trovare soluzioni soddisfacenti e stabili al fenomeno. Nonostante ciò, gli interventi di prevenzione e prevenzione realizzati dal 2007 dal Corpo Forestale dello Stato congiuntamente al W.W.F. e al PNALM in centri come Scanno, Ortona dei Marsi e Pizzone sembrano aver determinato una riduzione significativa della frequenza delle visite degli orsi confidenti e dei danni da loro provocati in questi paesi (L. Sammarone, com. pers.).
"te li stai a prende tutti sti Tonni dar mare, ne lasci uno pe le generazioni future?"
"e che quarcuno duecento anni fa s'è preoccupato de lasciamme un Bisonte a me?"
... In conclusione ho trovato questo documento (il filmato) estremamente interessante, mi ha mostrato come reagisce il nostro orso bruno se messo alle strette con i cuccioli, una reazione che mi insegna a non averne paura ma rispetto ...
Bene! ... Quindi questi atteggiamenti sono alla fin fine anche didattici! Potremmo suggerire di farlo anche con altre specie ... (lupi, ungulati, volpi, ecc.) ... così dopo sappiamo che non dobbiamo avere paura ... ma rispetto! QUALE RISPETTO????
Ciao Luciano, la mia opinione riportata sopra non è un contenzioso con necessità di replica punto per punto
Sinceramente hai travisato un pò quello che era il senso del mio messaggio, non intendevo dire assolutamente che l'automobilista ha mostrato rispetto alla famigliola di orsi, anzi! (p.s. non avevo sentito lo "strombazzamento") Quello che volevo dire è che il video l'ho trovato didatticamente interessante, si, e il rispetto l'ha insegnato a me. Non è che ci siano in giro tutti sti video che mostrano il comportamento del nostro orso bruno, andando qualche volta nel PNALM potrebbe capitare di imbattermi in qualche esemplare. Come reagirei? E se si sentisse minacciato dalla mia semplice presenza? Bè, questo video mi è servito a capire quali sono le tattiche difensive che mette in atto l'orso. Io l'ho trovato utile, disapprovo il modo in cui è stato girato denotando poco rispetto per gli animali ma resta pur sempre un bel documento
Messaggio originario di Fabio F: ... Io l'ho trovato utile, disapprovo il modo in cui è stato girato denotando poco rispetto per gli animali ma resta pur sempre un bel documento ...
Ora sono d'accordo! Scusami la veemenza, ma avevo letto una critica .. alla critica Ciaoo
Ogni tanto mi riguardo questo video, tratto da un TG e risalente ad alcuni anni fa' ed e' incredibile vedere come i Marsicani si siano adattati all'ambiente antropizzato:
Non penso tutti,solo alcuni orsi,ed è della storia di questi che bisognerebbe discutere,c'è sempre di mezzo lo zampino dell'uomo in questa antropizzazione.
mah...!, il filmato propone un copione già visto degli scoop televisivi che non merita neppure un commento,più che immagini indimenticabili(come conclude il commentatore) per me sarebbero immagini da dimenticare!!!!.
L'orsa Gemma dovrebbe essere radiocollarata dalla nascita ed ogni volta che si trova nei paraggi dei paesi,tutto il paese lo sa e c'è una vera processione ad andare a romperle i ......ni! A questo punto se la mettessero in un'area recintata tipo quelle del lupo o lince non sarebbe poi tanto male,dopo che l'hanno rovinata ormai! Oltretutto fa danni ad ogni sua visita nei paesi(pollame e conigli e quant'altro...)che vengono poi risarciti,e paga sempre pantalone.
Per quanto riguarda l'orsa con 3 cuccioli di qualche giorno fa,non mi sembrava per niente antropizzata,anzi molto spaventata dall'auto che non andava neanche ad alta velocità,e si vedeva chiaramente che correva in strada perchè non trovava via di fuga ai lati della stessa e perchè disorientata dai fari...e dal clacson dell'imbecille di turno. E non dovrebbe trattarsi di Gemma(che quest'anno non ha prole),ma di un'orsa proveniente sembra da un'altra zona rispetto a dove è stata vista.
ciao
Modificato da - carolan in data 20 novembre 2010 06:58:44
[A questo punto se la mettessero in un'area recintata tipo quelle del lupo o lince non sarebbe poi tanto male,dopo che l'hanno rovinata ormai! quote][/quote]
X Carolan
Certo il tuo commento e' condivisibile ma Gemma e' una delle pochissime femmine di marsicano che regolarmente figlia(ogni due anni) e con la situazione attuale in cui abbiamo una popolazione che probabilmente conta solo 3 o 4 femmine potenzialmente riproduttrici all' anno rimuoverne una avrebbe un effetto catastrofico sui numeri della popolazione e renderebbe quasi vano in partenza il tentativo proclamato dal PATOM di stabilizzare e poi ampliare l'areale della specie per darle un futuro meno precario.
Poi non scordare che Gemma e'si un 'orso confidente che fa danni ma la situazione non e' poi cosi catastrofica o insolita nel nostro territorio. Orsi che si avvicinano ai paesi ci sono sempre stati in Abruzzo, come ci sono in tutti territori abitati dagli orsi nel mondo. Se trovano risorse facili da sfruttare ne approfittano ma se si mettono in atto le misure necessarie queste scorribande diminuiscono subito. Come e' gia' stato riportato in questa discussione da quando tutti i pollai di Scanno sono stati muniti di cancello in ferro le incursioni ed i danni sono cessati. Quest'estate c'e' stata una recrudescenza invece nella valle del tasso (sempre vicino Scanno) e questo perche' un paio di allevamenti non erano protetti. Insomma con un po' di attenzione si potrebbe sanare la situazione e lasciare che Gemma continui a produrre orsacchiotti !!
... e soprattutto grazie anche all'atteggiamento straordinariamente positivo che la stragrande maggioranza dei residenti nel PNA ha verso gli Orsi, contrariamente a quanto avviene nelle Alpi. La cosa e' stata sfruttata abbondantemente in termini di economia locale, a Villalago di Scanno abbondano gli "Hotel Gemma" "b&b Gemma", "ristorante Gemma" ecc.... ed ho sentito pure un'intervista ad un allevatore di polli che nonostante le razzie ripetute si dichiarava ammirato per l'intelligenza con cui l'Orsa era riuscita ad eludere le sue strategie di difesa del pollaio. In ogni caso il cosiddetto imprinting da polli, causato da sconsiderate richerche con esche olfattive degli anni passati, sta' piano piano scomparendo e gli Orsi si dedicano piu' proficuamente al Ramno, alle pere selvatiche, alle larve di coleotteri e alle carcasse di Cervo predate dai lupi che sono sempre piu' frequenti.
... e soprattutto grazie anche all'atteggiamento straordinariamente positivo che la stragrande maggioranza dei residenti nel PNA ha verso gli Orsi, contrariamente a quanto avviene nelle Alpi. La cosa e' stata sfruttata abbondantemente in termini di economia locale, a Villalago di Scanno abbondano gli "Hotel Gemma" "b&b Gemma", "ristorante Gemma" ecc.... ed ho sentito pure un'intervista ad un allevatore di polli che nonostante le razzie ripetute si dichiarava ammirato per l'intelligenza con cui l'Orsa era riuscita ad eludere le sue strategie di difesa del pollaio. In ogni caso il cosiddetto imprinting da polli, causato da sconsiderate richerche con esche olfattive degli anni passati, sta' piano piano scomparendo e gli Orsi si dedicano piu' proficuamente al Ramno, alle pere selvatiche, alle larve di coleotteri e alle carcasse di Cervo predate dai lupi che sono sempre piu' frequenti.
Mah..sì, riflettendoci meglio penso che Scanno senza Gemma e la sua prole(che pare quest'anno non abbia...),che tristezza sarebbe!
E gli allevatori? Senza più Gemma and cuccioli(ormai adulti),che fan pasciona delle galline dei loro pollai famigliari, a chi si rivolgerebbero costoro per chiederne i danni?
Ben venga allora Gemma a incuriosire i locali,magari anche qualche turista di passaggio,e soprattutto, a risarcire gli allevatori che vogliono sempre che ci siano gli orsi nei paraggi dei loro allevamenti per far passare danni,che a volte fanno altri animali,agli orsi!!!!
E così guarda che avviene anche qui nelle Alpi con i cinghiali,..........gente che non si è mai interessata di sfalciare i propri prati sui monti,che improvvisamenta lamenta danni ai loro prati da parte dei cinghiali,solo per avere l'indennizzo!
A proposito dell'inseguimento a mamma Orsa con i suoi tre piccoli, riporto il comunicato stampa della Direzione del PNALM:
Orsi marsicani: attenti ai “mostri” degli uomini! Notizia del 22/11/2010
Pescasseroli. - Alcuni giornali e telegiornali hanno recentemente riportato la notizia e mostrato immagini dell’avvistamento di “mamma orsa e i suoi tre piccoli”. L’avvistamento è avvenuto in circostanze del tutto particolari, anche se ormai abbastanza frequenti nel territorio del Parco e dell’Area contigua. Sempre più spesso, infatti, gli automobilisti si imbattono in animali selvaggi che attraversano le strade. Soprattutto di notte.
Occorre per questo fare molta attenzione e rispettare i limiti di velocità dove sono indicati e la segnaletica mostra i tratti nei quali questi attraversamenti sono più comuni. Ma è bene essere sempre prudenti percorrendo le strade del Parco.
Quando poi si ha la fortuna di incontrare questi animali, e specialmente l’orso, in simili situazioni, dice il Presidente del Parco Giuseppe Rossi, l’automobilista deve avere un comportamento attento e rispettoso, facendo in modo da disturbarli il meno possibile e permettere loro di superare tranquillamente la barriera stradale.
Insomma, non ci si deve comportare come quell’automobilista che, mentre quattro orsi marsicani –madre e tre cuccioli – attraversano la strada, non trova di meglio che inseguirli con l’automobile, spaventandoli (ma meglio sarebbe dire terrorizzandoli, viste le reazioni di mamma orsa) al solo scopo di filmarli con il telefonino, magari con già in mente il pensiero di “sfruttare” questa fortunata circostanza. Cosa peraltro molto probabilmente avvenuta per gli orsi di Villalago-Scanno, considerato che l’automobilista-operatore non ha voluto consegnare alla Guardia del Parco, che lo chiedeva per conto dell’Ente, il video prodotto perché intenzionato a “venderlo”. Questo aggrava ovviamente molto il già scorretto comportamento dell’uomo, che poteva causare gravi danni alla bella famigliola di plantigradi, i quali soffriranno comunque di questa brutta esperienza di incontro con lui e la sua macchina-mostro.
E’ certamente vero che i pericoli per gli orsi marsicani - per rimuove i quali peraltro il Parco pone in essere ogni possibile azione di prevenzione e repressione - risiedono anche e soprattutto in ben altre situazioni, quali turismo sregolato, strade montane, caccia invasiva, pascolo intensivo, bracconaggio, aggressioni varie al territorio (qualcuno aggiunge anche ricerche e studi invasivi), ma è indispensabile che gli uomini siano educati e rispettosi degli animali in tutte le loro espressioni e forme di vita e, quindi, anche in incontri fortuiti con essi, quando è bene e molto bello goderne la visione; ma occorre farlo in piena responsabilità, rispettando la loro tranquillità e i loro movimenti.
Nella situazione data l’automobilista, magari frenando il proprio istinto “predatore”, avrebbe dovuto fermarsi, come dinanzi a dei normali “pedoni”, lasciare loro attraversare la strada (filmarli anche, perché no? Ce ne sarebbe stato tutto il tempo!) e ripartire con calma; informando poi dell’accaduto, da buon cittadino, le locali guardie del Parco e, possibilmente, consegnare il filmato, utilizzabile per le attività del Parco, con citazione dell’autore. Quello che non è accettabile, aggiunge il Presidente del Parco, oltre al comportamento poco corretto tenuto, è soprattutto la successiva tentata e, forse, riuscita commercializzazione e speculazione “economica” delle immagini. Ovviamente il Parco assumerà ogni iniziativa possibile per evitare che ciò si ripeta.
Il Parco fa perciò appello a tutti i cittadini, residenti e visitatori, affinchè in ogni incontro “ravvicinato” con gli animali protetti, il comportamento sia sempre rispettoso e attento ad evitare loro pericoli e danni. Si tratta di animali unici di grandissimo e inestimabile valore che tutto il mondo invidia all’Italia, conclude il Presidente dell’Ente.
Trovo molto importante quel comunicato fornito da Marcospada e per precisazione voglio dire che lo sposo al 100%. E' importante agire in maniera corretta e indubbiamente cercare e consigliare di apportare il meno stress possibile agli animali è cosa che mi vede concorde,io stesso fermo sempre l'auto di fronte a incontri con il selvatico.
Ma voglio fare una riflessione con voi,visto che tra di voi ci sono persone competenti e per niente digiune di esperienza e in più io l'orso non lo conosco proprio. Siamo concordi sul fatto che quell'automobilista pur con buona fede ha sbagliato; non correva per fortuna,non li ha sfiancati e ha usato il clacson,altra cosa che lì per lì non avevo notato,bene, siamo sicuri che questo provochi stress o sia davvero dannoso in quella misura per il selvatico?
Voglio dire, nell'Italia di oggi, in fazzoletti di territorio sempre più attraversati da auto,cemento e "frazionamento" di aree boschive sempre prive di vie di attraversamento per gli animali, un certo spavento non porta alla lunga ad un loro giovamento?
Io ho da sempre i cani, bene, una da piccolina fù investita (grazie a Dio senza neanche la minima conseguenza) da un auto, bene, la cagnolona (ora ha 6 anni) quando vede un'auto si sposta sempre verso la destra del marciapiede, ovvero rasentando muri e porte alla ricerca della maggior distanza dalle auto,fermo restando che non ne prova timore ne a salirci ne al vederle,diciamo che quando sono in movimento vicino a lei,lei si mette sempre in posizione di massima distanza. Voglio dire,è chiaro che quanto sopra non farà di certo testo,ma bene ho male il mio cane da quell'esperienza ha imparato delle precise cose e l'Orso mi risulta essere un animale con una buona intelligenza,può essere una cosa che gli tornerà utile in futuro?
O credete che magari se ne dimenticheranno presto?
Voglio dire,io non conosco bene gli orsi e sò che "suona male" dire questo, ma di fronte ai problemi legati alla sempre più massiccia antropizzazione, un certo imprinting negativo nei nostri confronti, forse non gli giova?
Non me ne volete, sò bene che è come curare il mal di gola con la reclusione, ma quest'avventura sarà o meno per quegli orsetti di una certa utilità,se la ricorderanno?
Massimo. ------------------------
Modificato da - Frustone in data 22 novembre 2010 15:34:48
Vi invito a guardarlo con attenzione valutando il tempo e i dieci metri di inseguimento. Ringrazio Marco per aver postato il comunicato del Parco, che denota l'attenzione e la preoccupazione dell'Ente per questi episodi; inviterei contemporaneamente Massimo (Frustone) .. e chi ha giustificato questo atteggiamento ... a non arramnpicarsi troppo sugli specchi per continuare a farlo ... gli specchi non hanno molti appigli Ciaoo
altro che 10 metri, l'inseguimento sara' durato per almeno 400 o 500 metri; l'orsa le prime tre volte si e' fermata e voltata, senza tuttavia alzarsi, piu' che altro per rendersi conto di chi c'era dietro; la quarta volta si e' alzata in piedi (questo atteggiamento piu' che di aggressivita' va' interpretato come attenzione verso il pericolo e valutazione dello stesso) la quinta volta, quando i tre cuccioli si sono allontanati dalla strada e l'auto si e' avvicinata troppo, l'Orsa ha simulato un'aggressione breve e veloce verso l'auto, aggressione che se la stessa auto non si fosse fermata, sarebbe andata fino in fondo, ma che comunque avrebbe visto l'orsa farsi sicuramente piu' male della macchina.
In sostanza un gesto inqualificabile, che nulla ha a che vedere con le ridicole affermazioni della stampa: l'orsa che ferma il traffico ecc...
inoltre ricordo che' c'e' una norma precisa nel regolamento del PNA che vieta di utilizzare a fini commerciali le immagini (foto o video) scattate o girate dentro il parco, di cui l'amministrazione ha l'esclusiva. per cui, se la Direzione lo riterra' opportuno e se si dimostrera' che l'autore del filmato abbia tratto un qualsiasi beneficio economico, in sede civile potra' passare guai pesanti (economicamente):
Art. 4 Concessione all’utilizzo di immagini 1. L’utilizzo di foto riprese nel Parco è soggetto al pagamento di diritti secondo quanto segue: a) utilizzazione di foto a scopo editoriale: - libri, con esclusione di pubblicazioni scientifiche, € 100,00 per ogni utilizzazione; - riviste a tiratura locale: € 20,00 per ogni utilizzazione; - riviste a tiratura nazionale o internazionale: € 100,00 per ogni utilizzazione; d) utilizzazione di foto a scopo promozionale di attività economiche locali: gratuitamente; e) utilizzazione di foto a scopo pubblicitario: - pubblicità a prodotti a diffusione locale o regionale: € 300,00 per ogni biennio di utilizzazione; - pubblicità a prodotti a diffusione nazionale: € 1.000,00 per ogni biennio di utilizzazione;
Mah, credo che quello delle restrizioni sull'utilizzo del filmato sia un falso problema considerando che il video è stato girato abbondantemente fuori dai confini del Parco.... Per restare in tema il tariffario su riportato mi fa semplicemente ridere... Ma come, invece di diffondere più possibile immagini del parco se ne limita l'utilizzabilità? Mi sembra un clamoroso autogol.. Quante persone, infatti, visitano il parco solo per le splendide immagini che si vedono in giro?!
Un ultimo pensiero sul comunicato del parco: Pur condannando fermamente il gesto compiuto da quell'automobilista e lo sciacallaggio mediatico costruito intorno alla vicenda, non mi sento di condividerlo in toto, lascia troppo spazio a diverse interpretazioni...