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 Svizzera pesciatina
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FOX
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Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


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Inserito il - 13 febbraio 2008 : 09:47:47 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia  Controlla la Mappa di Google dal Satellite

Nazione: Italia Regione: Toscana Provincia: LU Comune: Pescia Localitŕ:Vellano


Svizzera pesciatina


Svizzera pesciatina


Serena come la pietra

Dieci borghi medievali, boschi, corsi d’acqua, chiese e mulini. Una terra tutta da scoprire

Silvia Ferretti


qui qui qui


Deve il suo nome a J.C. Sismondi, storico ed economista ginevrino, che in quella terra, racchiusa tra il fiume Pescia e il torrente Torbola, rivedeva le verdi vallate della sua amata e lontana Svizzera. Di quel Sismondi, vissuto a cavallo tra il 1700 e il 1800, non si sa molto di più: ma quell’appellativo da lui coniato – Svizzera Pesciatina – indica tuttora questa parte della Valleriana, e ormai nessuno la chiama più col suo nome originale. La zona – tra collina e montagna – ha davvero molto da offrire a chi ama l’arte e la natura. Tra i boschi di castagne e querce spuntano – arroccati su poggi e crinali - dieci paesi, detti “castella”, tutti costruiti con quella pietra serena per la quale, nel Medioevo, la zona era giustamente famosa. Il lungo elenco comprende Pietrabuona, Medicina, Fibbialla, Aramo, Sorana, San Quirico, Castelvecchio, Stiappa, Pontito e Vellano, ai quali si deve aggiungere Lignana, l’undicesimo castello, di cui sono rimasti soltanto pochi ruderi. Tutti cinti da mura, per lo più ben conservate, offrono scorci pittoreschi aperti sulla valle, e un’atmosfera davvero suggestiva.

Ogni borgo ha una sua storia da raccontare: Pontito, il paese più alto di tutti – oltre 700 metri – era la patria dei figurinai, gli artigiani delle figurine di gesso, che con i loro calchi hanno dato vita a personaggi per lo più di ispirazione religiosa, commerciandoli in tutta Europa. Il paese ha una curiosa forma a punta, una sorta di triangolo – ben riconoscibile da qualsiasi angolo della valle – con in cima la chiesa dei S.S. Andrea e Lucia, da visitare.
Camminando per le vie di Castelvecchio l’occhio cade sui tanti stemmi che abbelliscono le porte del paese. E agli sguardi più attenti svela altri messaggi, come un disegno stilizzato e inciso a coltello sulla pietra di una porta a mimare un atto sessuale, forse per indicare un luogo di piacere (quello che i Romani chiamavano lupanare) o l’infelice condizione di un uomo tradito dalla propria consorte.
Impossibile non fare una sosta alla pieve romanica intitolata ai Santi Tommaso e Ansano, di cui si ha notizia fin dal 970. Dalla struttura imponente, con l'alta torre campanaria staccata dalla costruzione principale, è il luogo sacro della valle, così grande da sembrare la chiesa di una città. I restauri della Sovrintendenza alle Belle arti di Firenze hanno portato alla luce un insediamento preesistente. Fantastiche figure circondate da teste di mostri e demoni incorniciano la parte alta delle mura esterne, presenza misteriosa e per certi versi inquietante. Castelvecchio è il paese dei gelatai, una tradizione nata per merito di Aurindo Ferrari, che imparò l’arte del gelato e la insegnò ai ragazzi del paese, aiutandoli anche economicamente a farsi una fortuna con questo mestiere in varie parti d’Italia.
Tutta la zona, ricca di corsi d’acqua, ben si prestava all’insediamento di mulini e di cartiere, alcune delle quali – come la cartiera Magnani, che un tempo stampava la carta moneta per il regno d’Italia - sono tuttora attive, mentre a Pietrabuona è possibile visitare un intero museo dedicato alla carta e alla sua lavorazione.
Un altro interessante museo è a Vellano, capoluogo della Svizzera pesciatina, l’unica località della zona dove ancora si estrae e si lavora la pietra serena. Si tratta di un’esposizione privata, il “Museo storico etnografico del minatore e cavatore”, con attrezzi da lavoro e una ricca collezione di minerali.
Stiappa, invece, era il paese delle belle donne, e ancora gli anziani del posto amano ricordarlo. Dal paese si può scendere fino al Mulino del Fontanone, lungo un percorso di trekking detto la Via dei Mulini.
Caratteristiche del borgo di Medicina (il paese dei potini, che andavano a fare la stagione in Maremma e si tramandavano l’arte di potare gli olivi di padre in figlio) sono le terrazze-aie, dove si essiccavano e si lavoravano i prodotti agricoli, mentre a San Quirico è possibile visitare il Museo della civiltà contadina, presso l’agriturismo Il frantoio.
Aramo, in vetta ad un picco a strapiombo sulla Val di Torbola, offre la possibilità di fare delle belle passeggiate nei dintorni, caratterizzati dalla presenza dei metati, tipiche casette in pietra dove si essiccavano a fuoco lento le castagne per conservarle o per macinarle.
Fibbialla è una delle zone più intatte della Svizzera Pesciatina, a causa del radicale spopolamento nei decenni passati. Non è raro osservare nel cielo il volo di piccoli rapaci, come poiane e gheppi.
Tutte le castella sono collegate, oltre che da una strada asfaltata, da percorsi escursionistici. Uno di questi - il Valleriana Trekking - permette di toccarle tutte in cinque tappe, con 4-6 ore di cammino al giorno, con la possibilità di pernottare nel rifugio “Uso di sotto” (per informazioni contattare l’associazione “I montagnardi”, ).

Fagiolo di Sorana
Cannellino protetto
E’ un cannellino particolare, piccolo e dalla buccia sottilissima, la forma schiacciata, quasi piatta. Pieno di sapore, il fagiolo di Sorana viene coltivato in una piccola valle in provincia di Pistoia, sulle sponde del torrente Pescia. Per le sue inconfondibili caratteristiche organolettiche e di gusto è stato insignito dell’indicazione geografica protetta (Igp) e presto – si legge in una nota della Coldiretti toscana - sarà inserito nell’albo comunitario dei prodotti tipici. Si arricchisce così il paniere delle produzioni tipiche italiane “protette” dalla Comunità europea, ben 118 su un totale di 581, pari a circa il 20 per cento. Si tratta, nello specifico, di 31 prodotti ortofrutticoli e cereali, 30 formaggi, 25 oli d’oliva, 25 a base di carne, 2 della panetteria, 2 condimenti, 2 carni e un olio essenziale.
Coltivato in un’area di 660 ettari, il fagiolo di Sorana viene raccolto a mano dalla pianta, quindi tenuto esposto al sole per 3-4 giorni e conservato in appositi contenitori con l'aggiunta di pepe in grani, radici di valeriana o foglie di alloro.
I terreni sui quali è coltivato il pregiato fagiolo sono iscritti in un apposito elenco e i produttori sono tenuti a presentare all’organismo di controllo una dichiarazione relativa alla coltivazione e una alla produzione, garantendo così la completa tracciabilità del prodotto “targato” Igp.
La notorietà del fagiolo di Sorana è documentata da diverso tempo. Gioacchino Rossini, che ne apprezzava le caratteristiche, in una lettera al suo amico Giovanni Pacini lo richiese espressamente come compenso per la revisione di alcune partiture.

Da Informatore COOP aprile 2002




Vellano



Svizzera pesciatina



Partita con tutte le buone intenzioni per completare l'itinerario, breve ma intenso, purtroppo le condizioni meteorologiche mi hanno fatto desistere e proseguire per altra strada, dove non è mancata un breve bufera di neve.

Questo piccolo paese arroccato sulla collina, è il capuologo della Svizzera pesciatina, uno dei più importanti e storici, ed è stato al centro dell'attenzione di diverse contese e battaglie tra fiorentini e pisani nel 1300. qui

I suoi meravigliosi e immensi boschi di castagni che per qualche secolo hanno dato sopravvivenza ai locali abitanti, oggi divenuta una biodiversità, mantendo ancora certe caratteristiche e tradizioni locali.
Il percorso è tanto da fare, con varie diversità, fino a raggiungere anche qualche abetaia, proseguendo poi lungo la strada che porta verso all'Abetone.


Svizzera pesciatina



Svizzera pesciatina



Svizzera pesciatina



Svizzera pesciatina



Svizzera pesciatina



Altri villaggi



Svizzera pesciatina



Svizzera pesciatina



Svizzera pesciatina


Spero di poter continuare l'itinerario quanto prima...

simo




Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan

ecolab
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Città: lucera
Prov.: Foggia

Regione: Puglia


634 Messaggi
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Inserito il - 13 febbraio 2008 : 23:28:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A proposito del fagiolo e di Rossini, c'è un illustre precedente, però a base di lenticchie!
giampaolo
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FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


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Inserito il - 09 aprile 2008 : 00:59:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


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simo






Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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paoli
Moderatore


Città: Castelnuovo Garfagnana
Prov.: Lucca

Regione: Toscana


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Inserito il - 09 aprile 2008 : 10:47:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bel lavoro Simonetta, la Svizzera Pesciatina è un zona bellissima e hai fatto benissimo a parlarne e a farla conoscere.
Ciao, Maurizio.



"i dilettanti hanno costruito l'arca, i professionisti il Titanic"...anonimo...
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FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


21536 Messaggi
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Inserito il - 09 aprile 2008 : 21:38:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Grazie Maruzio..

peccato che non ho potuto fare foto come avrei voluto...
è una zona molto bella ma anche molto provata...credo che sia stato
molto duro vivere lì nel passato...

simo



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cecio
Utente nuovo

Città: Grantorto
Prov.: Padova

Regione: Veneto


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Fotografia Naturalistica

Inserito il - 18 gennaio 2009 : 15:06:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questi Paesi,e la natura che li circondano mi mancano da ormai 6 lunghi anni,Grazie a tè Simonetta finalmente ho rivissuto un po di ricordi.
Sono un Pesciatino trasferito in Veneto per cause di lavoro e famiglia.
Grazie ciao.
Del Ministro Narciso ( cecio )

qualche buon vetro e tanta passione.
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