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 cavallo selvaggio in Sardegna
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lucio
Utente Senior

Città: Cagliari

Regione: Sardegna


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Inserito il - 24 novembre 2007 : 09:39:31 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Ciao a tutti.
In una guida alla flora e fauna sarda, di S Colomo, leggo che fino al 1700 in Sardegna era presente il vero cavallo selvaggio nelle selve (!) dell'isola di S Pietro.Chiedo ad esperti:
1) Quali sono le ipotesi più attendibili circa questo cavallo, che sembra fosse diffuso in tutta la Sardegna?
2) Come mai il cavallino della Giara non viene considerato nel nucleo originario degli equini sardi?
3) Non vi risulta che in realtà pure il cavallo venne importato dall'uomo nella nostra isola, in epoche molto lontane?
4) Ad avvalorare quest'ultima affermazione,c'è da aggiungere che fra i tanti bronzetti nuragici, non ce n'è uno che riproduca il cavallo e, mi pare, non sono mai stati trovati dei resti così antichi di tale animale.
Cosa ne pensate? Ringrazio di cuore.

L.C.


Modificato da - Flavior in Data 12 ottobre 2010 16:31:51

Lepurisposu
Utente Senior


Città: Su Masu

Regione: Sardegna


1912 Messaggi
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Inserito il - 24 novembre 2007 : 10:04:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Saludi e trigu Lucio,
non ricordo quello che c'è scritto nella guida di Colomo, ma il Cetti ne "I quadrupedi di Sardegna" (1774) parla dell'Isola di Sant' Antioco (affianco a San Pietro)..probabilmente ti sei confuso, oppure è la guida che riporta un dato errato.
Dal Cetti:
"..Il Salvatico abita i luoghi deserti, soggetto a nessuno, ed occupabile da tutti. Di così fatti ve ne sono in alcune parti del Regno, nel territorio di Bultei, e nella Nurra per quanto dicesi, ma i più conosciuti sono nell'Isola di Sant'Antioco nella selva di Canai. I loro corpi sono appunto, quali Leone Africano descrisse i cavalli selvaggi d'Arabia e Numidia; cioè piccoli, con chioma irta, e brieve, i color non costanti, comunque i più sono bai."
Nella bronzettistica nuragica esiste una testimonianza dell'uso cavallo:
arciere saettante a dorso di cavallo (III-II sec. a.C. ovvero l'ultimissimo periodo dell'epoca nuragica), esposto al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.
Se non sbaglio sono stati ritrovati anche dei resti ossei attribuibili al gen Equus in alcune grotte dell'Isola..ma questo non ha un significato inerente all'argomento(bisogna vedere a che periodo risalgono i resti, le eventuali e magari ripetute introduzioni nell'isola in epoche diverse..), non può aiutarci a conoscere la vera origine dell'attuale cavallo presente nella Jara di Gèsturi.
Giusto un paio di spunti, ma tantissimi prima di noi hanno affrontato queste discussioni (purtroppo molto spesso affrontando la questione in termini poco critici e mooolto fantasiosi) e per ora sussitono ancora tanti dubbi.
a s'intendi illuegus!
Lèpuri


àiri a pinta de caddaxu. pinnicadì linna crabaxu
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lucio
Utente Senior

Città: Cagliari

Regione: Sardegna


1934 Messaggi
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Inserito il - 24 novembre 2007 : 11:05:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
I miei complimenti a Frantzì, sempre puntuale e preciso, nelle sue osservazioni.
Hai ragione, si trattava di Sant'antioco, non diSan Pietro.
La comparsa del cavallo in Sardegna, per quanto ne so, rimane comunque un mistero. probabilmente si è trattato di introduzione da parte dell'uomo, come risulta per le altre specie di mammiferi.
A proposito di misteri, recentemente ho sentito da un cacciatore di budoni, che parecchi anni addietro un suo conoscente uccise nell'isola di Tavolara "unu lepereddu" molto piccolo, di una conformazione piuttosto strana. Mi è venuta l'idea che si trattasse del prolago, e la sottile speranza che in quest'isola sia ancora presente. Se ci fosse qualche altra recente segnalazione, non sarebbe così assurdo sperare...
Saludi e trigu!

L.C.

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