testata Forum Natura Mediterraneo
Forum | Registrati | Msg attivi | Msg Recenti | Msg Pvt | Utenti | Galleria | Map | Gadgets | Cerca | | FAQ | Regole |NUOVA Tassonomia | Pagina Facebook di Natura Mediterraneo | Google+
Suggerimento: Conosci la funzione scorciatoia? Clicca qui!
Cerca
Salva
Password dimenticata

 Galleria Tassonomica
 di Natura Mediterraneo
 



 Tutti i Forum
 Forum Piante - Natura Mediterraneo
  PIANTE
   ANGIOSPERMAE
 DICOTYLEDONES
 Alcune bacche
 Nuova Discussione
 Versione Stampabile my nm Leggi più tardi
I seguenti utenti stanno leggendo questo Forum Qui c'è:
Autore Discussione Precedente Discussione Discussione Successiva  

ettore2
Utente Senior

Città: GENOVA
Prov.: Genova

Regione: Liguria


3714 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 03 novembre 2007 : 11:04:42 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Dicotyledones Ordine: Sapindales Famiglia: Anacardiaceae Genere: Pistacia Specie:Pistacia lentiscus

Alcune bacche

Approfitto ancora una volta della vostra competenza e cortesia per chiedervi in un solo colpo la determinazione di alcune piante portatrici di bacche, fotografate tutte nelle vicinanze della mia città, seppure in stagioni diverse. Un cordiale saluto a tutti. Ettore

1 - Fiori maschili di Pistacia lentiscus (Lentisco)
Alcune bacche
141,5 KB

Modificato da - Phobos in Data 05 novembre 2007 18:46:10

ettore2
Utente Senior

Città: GENOVA
Prov.: Genova

Regione: Liguria


3714 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 03 novembre 2007 : 11:08:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Dicotyledones Ordine: Lamiales Famiglia: Oleaceae Genere: Ligustrum Specie:Ligustrum lucidum
2 - Frutti di Ligustrum lucidum (Ligustro lucido)
Alcune bacche
181,03 KB

Modificato da - Centaurea in data 15 febbraio 2012 20:35:22
Torna all'inizio della Pagina

ettore2
Utente Senior

Città: GENOVA
Prov.: Genova

Regione: Liguria


3714 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 03 novembre 2007 : 11:11:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Dicotyledones Ordine: Sapindales Famiglia: Anacardiaceae Genere: Pistacia Specie:Pistacia lentiscus

3 - Frutti di Pistacia lentiscus (Lentisco)
Alcune bacche
204,5 KB

Modificato da - Phobos in data 05 novembre 2007 18:47:00
Torna all'inizio della Pagina

ettore2
Utente Senior

Città: GENOVA
Prov.: Genova

Regione: Liguria


3714 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 03 novembre 2007 : 11:13:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
4 - Frutti di Rosa sp.
Alcune bacche
94,7 KB

Modificato da - limbarae in data 14 ottobre 2011 20:15:36
Torna all'inizio della Pagina

eliozoo
Utente Senior

Città: Roma

Regione: Lazio


2153 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 03 novembre 2007 : 11:34:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
1° e 3° foto: Pistacia terebinthus (Anacardiaceae);
2° foto: Ligustrum lucidum (Oleaceae);
4° foto: Rosa sp. (Rosaceae).


Ciao!

Eliozoo
Torna all'inizio della Pagina

ametista
Moderatore


Prov.: Padova

Regione: Veneto


6209 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 novembre 2007 : 12:22:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
1° e 3° foto: Pistacia terebinthus (Anacardiaceae);



sbaglierò...
ma io avrei detto per la prima foto fiori maschili
di Pistacia lentiscus, e relative bacche nella terza foto.
ma in realtà nella terza mi sembra di vedere un rachide con foglie
paripennate (--> lentisco) e uno con foglie imparipennate (--> terebinto)...
spero di non essere la sola a vederli...
oppure mi sono rimbecillita del tutto?!

Torna all'inizio della Pagina

ettore2
Utente Senior

Città: GENOVA
Prov.: Genova

Regione: Liguria


3714 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 04 novembre 2007 : 10:33:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Cara Ametista, da ignorante in materia ho prima cercato su Internet il significato di alcuni termini (... non di tutti) ed ora credo di dover convenire con te. Vedo addirittura due rachidi con foglie paripennate e due con foglie imparipennate. Forse qualcuno potrà aiutare ... Ciao. Ettore

Modificato da - ettore2 in data 04 novembre 2007 10:35:06
Torna all'inizio della Pagina

Phobos
Utente Super


Città: Cellatica
Prov.: Brescia

Regione: Lombardia


7290 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 novembre 2007 : 10:56:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Ciao a tutti.

Personalmente, a prescindere dall' essere pari o impari pennate, in entrambe le immagini mi sembra di vedere solo ed esclusivamente foglie con il rachide alato e con i vari segmenti mucronati. Questi due caratteri porterebbero indiscutibilmente a Pistacia lentiscus (il Terebinto infatti ha il rachide non alato e i suoi segmenti fogliari non sono mucronati). Presumo che Eliozoo si sia semplicemente confuso pensando Lentisco ma scrivendo Terebinto. Perciò, riassumendo, secondo me dovrebbero essere fiori maschili nella prima immagine e drupe, che da rosse diventeranno nere, nella terza ... ma sempre e solo di Pistacia lentiscus.

Un saluto da phobos.
Torna all'inizio della Pagina

Infrarossi
Utente Senior

Città: Termoli
Prov.: Campobasso

Regione: Molise


1382 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 novembre 2007 : 11:10:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di ettore2:


Immagine n. 4
Alcune bacche
94,7 KB


Questi sono cinorrodi e non bacche.
Ciao, Franco.

Modificato da - Infrarossi in data 04 novembre 2007 11:11:15
Torna all'inizio della Pagina

UFO74
Utente Senior

Città: Mele
Prov.: Genova

Regione: Liguria


2549 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 novembre 2007 : 11:21:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Aggiungo anche che Pistacia terebinthus L. è specie decidua che inizia la fioritura (da noi solitamente nella seconda metà di marzo) subito prima dell'emissione delle foglie. Viceversa Pistacia lentiscus L. è un frutice sempreverde. Sebbene siano ambedue specie termofile, Pistacia lentiscus L. lo è di più ed in Liguria è presente esclusivamente nella fascia litoranea, risalendo le prime pendici collinari fino a 200-300 m di altitudine (nell'Imperiese fino a 500 m), è inoltre raro nella zona centrale del Golfo di Genova (completamente assente nel tratto compreso tra Varazze e Genova città, ricompare poi sui pendii collinari litoranei del Levante genovese e del Golfo Paradiso), nel Tigullio e nello Spezzino è invece frequente ma localizzato sui versanti esposti a solatio e con suolo meno evoluto, è invece comunissimo nel medio ed estremo Ponente, dove si spinge alle altitudini maggiori e penetra nelle vallate allontanandosi fino a 15 Km dal mare (bassa Valle Roya, Val Nervia e Valle Argentina).

Ciao
Umberto
Torna all'inizio della Pagina

ametista
Moderatore


Prov.: Padova

Regione: Veneto


6209 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 novembre 2007 : 11:49:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
renato grazie!! mi hai salvata
certo che se non avessi menzionato tu il mucrone,
io non me ne sarei nemmeno accorta della sua presenza...
avrei dovuto osservare meglio le foglie.
grazie di nuovo!
adios
Torna all'inizio della Pagina

ettore2
Utente Senior

Città: GENOVA
Prov.: Genova

Regione: Liguria


3714 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 04 novembre 2007 : 18:58:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ad UFO74 confermo che le immagini in questione sono state scattate "sui pendii collinari litoranei del Levante genovese" (più precisamente in Loc. San Bernardo - Bogliasco). Per quanto riguarda gli altri commenti sono stato costretto ad una intensa attività di acculturamento sui termini usati. Segnalo pertanto il seguente sito ove gli ignoranti come il sottoscritto (... ma sono una rarità) potranno trovare le spiegazioni del caso: Link

Saluti a tutti. Ettore
Torna all'inizio della Pagina

Phobos
Utente Super


Città: Cellatica
Prov.: Brescia

Regione: Lombardia


7290 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 novembre 2007 : 19:34:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Ciao Ettore.

Per quanto riguarda gli altri commenti sono stato costretto ad una intensa attività di acculturamento sui termini usati. Segnalo pertanto il seguente sito ove gli ignoranti come il sottoscritto (... ma sono una rarità) potranno trovare le spiegazioni del caso: Link

Ti abbiamo fatto lavorare eh? Scherzi a parte, hai perfettamente ragione a lamentarti della terminologia usata senza dare spiegazioni in merito ... e penso di dovermi scusare con te ... Il problema è che spesso, erroneamente, viene spontaneo dare per scontato che siano termini conosciuti. In ogni caso ti ringrazio personalmente per il link all' utile glossario botanico. Penso che sia uno strumento utile per tutti, me compreso.

Un saluto da phobos.
Torna all'inizio della Pagina

ametista
Moderatore


Prov.: Padova

Regione: Veneto


6209 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 novembre 2007 : 20:25:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
beh ettore, almeno hai involontariamente imparato
alcuni bellissimi termini botanici...
che ti potranno sempre essere utili

ciao!



Torna all'inizio della Pagina

eliozoo
Utente Senior

Città: Roma

Regione: Lazio


2153 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 05 novembre 2007 : 17:21:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Phobos:


Ciao a tutti.

Personalmente, a prescindere dall' essere pari o impari pennate, in entrambe le immagini mi sembra di vedere solo ed esclusivamente foglie con il rachide alato e con i vari segmenti mucronati. Questi due caratteri porterebbero indiscutibilmente a Pistacia lentiscus (il Terebinto infatti ha il rachide non alato e i suoi segmenti fogliari non sono mucronati). Presumo che Eliozoo si sia semplicemente confuso pensando Lentisco ma scrivendo Terebinto. Perciò, riassumendo, secondo me dovrebbero essere fiori maschili nella prima immagine e drupe, che da rosse diventeranno nere, nella terza ... ma sempre e solo di Pistacia lentiscus.

Un saluto da phobos.


Caro Renato, hai proprio ragione: scusate del lapsus.

Ciao!

Eliozoo
Torna all'inizio della Pagina

nimispl
Utente Senior

Città: Trieste
Prov.: Trieste

Regione: Friuli-Venezia Giulia


2313 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 06 novembre 2007 : 21:02:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
...a questo punto aggiungo due considerazioni sulla terminologia botanica (copiate da me stesso):
Come tutti i linguaggi, anche quello botanico ha profonde radici nel passato. Ogni botanico tende ad adottare gli stessi termini appresi da studente da parte professori che li avevano appresi da altri professori quand'erano essi stessi studenti. In poche generazioni si arriva a Linneo. Termini ereditati da più di due generazioni possono facilmente generare dei linguaggi iniziatici. Si possono distinguere tre casi principali:
1) Uso di termini obsoleti. Il linguaggio botanico tradizionale deriva largamente dal Greco e dal Latino. Formato in periodi in cui i botanici conoscevano almeno una delle due lingue antiche, esso suona muto per molti lettori odierni. Ad esempio, il termine 'cordata' relativo ad una foglia, deriva dal latino cor-cordis, che significa cuore, e quindi significa 'cuoriforme'. Molti lettori odierni l'associano invece ad una corda. In altri casi un termine diventa incomprensibile per altri motivi. Ad esempio, il termine 'lesiniforme' (a forma di lesina) era di facile comprensione in passato: tutti conoscevano un calzolaio ed i suoi strumenti, tra cui la lesina, simile ad un punteruolo, appuntita ma allargata in basso. Chi di noi ha mai visto una lesina? E tuttavia si continua tranquillamente con il "lesiniformi". Molti termini desueti sono facilmente traducibili in Italiano moderno, ad es. acaule (senza fusto), afillo (senza foglie), cordato (cuoriforme), crenato (con denti ottusi), etc.
2) Uso giustificato di termini diversi per cose simili. Le foglie delle Felci vengono spesso chiamate 'fronde'. L'uso di un termine diverso è giustificato, in quanto esse hanno origine ed evoluzione diversa dalle vere foglie delle piante superiori, ma rischia di ingenerare più confusione che chiarezza. Gli zoologi chiamano tranquillamente 'ali' cose così diverse come le ali delle farfalle, degli uccelli e dei pipistrelli. I botanici invece si accaniscono a distinguere 'fronde' da 'foglie'...mah...
3) Uso tradizionale di termini diversi per cose simili. Ad esempio, nelle Poaceae è invalso l'uso del termine 'culmo' per il fusto, anche se ciò non è giustificato da null'altro che dalla tradizione.
Un “linguaggio tecnico” è indispensabile nelle discipline scientifiche. C’è però da chiedersi se i botanici non potessero tradurre un po’ del loro 'jargon' in una lingua più comprensibile al di fuori dalla cerchia dei pochi iniziati. Non ci vorrebbe molto, sarebbe molto salutare...
ciao a tutti
PL
Torna all'inizio della Pagina
  Discussione Precedente Discussione Discussione Successiva  
 Nuova Discussione
 Versione Stampabile my nm Leggi più tardi
Scorciatoia






Natura Mediterraneo © 2003-2024 Natura Mediterraneo Torna all'inizio della Pagina
Questa pagina è stata generata in 0,76 secondi. TargatoNA.it | Movie BackStage | Snitz Forums 2000

Leps.it | Herp.it | Lynkos.net