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ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori.
Grazie a tutti per la collaborazione


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 In rischio un laghetto, che fare?!
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


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Inserito il - 27 settembre 2007 : 14:39:17 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia


Modificato da - u / c in Data 27 settembre 2007 14:39:53

zodiac
Utente Senior

Città: Sesto Fiorentino
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


953 Messaggi
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Inserito il - 27 settembre 2007 : 15:19:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho visto il post e il link sull'altro forum

Proprio poco tempo fa Giacomo, che penso interverrà su questo argomento, mi ha prospettato lo stesso problema nel Comune di Sesto Fiorentino, dove esiste una zona che si allaga e in primavera vanno a deporre le uova i rospi smeraldini, raganelle, rane verdi, tritoni crestati e tritoni italici.

La zona allagata quest'anno è già stata ridotta da una costruzione di un fabbricato, e quella rimanente è a rischio di asfaltatura.

Anche noi vorremmo evitare la distruzione di questo habitat molto particolare.

Quindi uniamo le forze e troviamo delle idee

Stefano

Modificato da - zodiac in data 27 settembre 2007 15:20:09
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Giacomo
Utente Senior


Città: Sesto Fiorentino

Regione: Toscana


1538 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 27 settembre 2007 : 16:27:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Tartagnan,

purtroppo quando si è soli c'è ben poco da fare, soprattutto in Italia, dove gli interessi di pochi hanno la meglio sulla salvaguardia di un bene prezioso e collettivo come la Natura....

Qua a Sesto Fiorentino oramai la speranza di salvaguardare la zona è persa....
Così ho pensato di approfittare della prossima mostra erpetologica del Gruppo Mico-Ecologico Sestese, per fare un pò di propaganda per sensibilizzare i miei concittadini al problema. Ho infatti realizzato dei volantini da distribuire ai visitatori nei quali, oltre ad esporre il problema e ad informare sull'importanza degli anfibi, invita chiunque avesse un giardino o un campo che non coltiva più a realizzare una vasca, anche piccola, per aiutarli a sopravvivere. In sostanza, se non si possono salvare siti già "comprati", dal destino ormai segnato,perchè non crearne di nuovi?

Poi magari, se il messaggio arriverà alle orecchie giuste (e soprattutto a tante) si potrà realizzare qualcosa di più grande, ma per il momento, nel nostro piccolo, dobbiamo fare il possibile!



Una persona non dovrebbe mai lasciare tracce così profonde che il vento non le possa cancellare.

Insegnamento dei nativi americani



Visitate il mio blog!-->Link


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bernardo borri
Utente Senior


Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


3002 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 settembre 2007 : 17:53:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Se i girini sono neri allora sono di rospo comune, come credo, daltronde pochi altri anuri si riproducono in presenza di pesci; il rospo comune è protetto e se allarmi gli enti locali o il wwf in tempo può darsi che sia possibile fermare i lavori. facci sapere!

Bernardo Borri
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perfect
Utente Senior

Città: Roma


1790 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 settembre 2007 : 19:56:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' sempre la solita storia, animali protetti sulla carta nominalmente i cui siti riproduttivi invece possone essere eliminati senza troppi problemi. Bravo Giacomo per la tua campagna, chiunque possieda un terreno di qualunque grandezza dovrebbe/potrebbe approntare un piccolo stagno per questi animali. Senza contare poi i tracciati stradali che isolano le singole popolazioni destinandole all'estinzione.
Vicino casa mia un piccolo stagno artificiale che era utilizzato dai rospi per riprodursi è stato chiuso per un problema alla condotta che lo riforniva d'acqua. Aver sollecitato il WWF è stato inutile.

Modificato da - perfect in data 27 settembre 2007 19:58:45
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Gyps
Utente Senior


Città: Nuoro
Prov.: Nuoro

Regione: Sardegna


1386 Messaggi
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Inserito il - 30 settembre 2007 : 19:48:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io penso che qualcosa si possa fare... o per lo meno si deve tentare!

So che è la realtà ma mi fa girar le balle sentire "eh, non si può far niente, se ci son di mezzo i soldi.."

Da poco tempo in provincia di Milano in una partita natura- campo di calcio, il risultato finale è stato 1 a 0

Ciao,
Laura

"per viverli nella loro totale indifferenza. Oltre c'è il disturbo. E il disturbo significherebbe una cocente imperdonabile sconfitta" [D.Ruiu "I miei rapaci"]
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Ronni
Utente Junior

Città: Aosta
Prov.: Aosta

Regione: Val D'Aosta


38 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 ottobre 2007 : 10:59:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
qualcosa si può tentare, evitando però la vecchia tattica dei poveri anfibi protetti dalla legge e che si stanno estinguendo (non gliene importa niente quasi a nessuno)
Si potrebbe tentare di contattare una scuola elementare locale ed in accordo con le insegnanti chiedere l'adozione del sito da parte della scuola stessa quale Aula Verde per l'Educazione Ambientale, quindi valorizzarlo quale RISORSA per favorire il ruspetto dell'ambiente, indi contattare organi di informazione locale per pubblicizzare l'iniziativa. In pratica essere propositivi e non oppositivi. Sbattere a tutti i costi contro i muri di gomma o rassegnarsi non aiuta la nostra Piccola Fauna. Auguri

Ronni
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


0 Messaggi
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Inserito il - 15 ottobre 2007 : 11:07:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie, riferisco....

Messaggio originario di Ronni:

qualcosa si può tentare, evitando però la vecchia tattica dei poveri anfibi protetti dalla legge e che si stanno estinguendo (non gliene importa niente quasi a nessuno)
Si potrebbe tentare di contattare una scuola elementare locale ed in accordo con le insegnanti chiedere l'adozione del sito da parte della scuola stessa quale Aula Verde per l'Educazione Ambientale, quindi valorizzarlo quale RISORSA per favorire il ruspetto dell'ambiente, indi contattare organi di informazione locale per pubblicizzare l'iniziativa. In pratica essere propositivi e non oppositivi. Sbattere a tutti i costi contro i muri di gomma o rassegnarsi non aiuta la nostra Piccola Fauna. Auguri

Ronni
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zodiac
Utente Senior

Città: Sesto Fiorentino
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


953 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 15 ottobre 2007 : 12:09:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao Ronni, vedo che stai esportanto la tua bellissima idea delle Aule verdi anche al di fuori della Valle d'Aosta.

Proveremo a lanciare l'idea a Sesto Fiorentino con Giacomo e Bernardo.

Ti ringrazio.

Stefano
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MtPisa
Utente nuovo


Città: Pisa
Prov.: Pisa

Regione: United Kingdom


5 Messaggi
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Inserito il - 27 ottobre 2007 : 23:52:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Trovo l'idea delle Aule Verdi molto valida, tuttavia bisogna anche adoperare strumenti di protezione.
La legge toscana sulla biodiversità è un valido strumento ma esiste anche la possibilità di creare Anpil. In Provincia di Pisa stiamo lavorando per creare un'Area Naturalistica Protetta di Interesse Locale in un comune della Valdarno, in zone minacciate dal cemento.
L'idea è nata documentando fotograficamente le specie presenti e ogni giorno si aggiungevano elementi di attenzione.
Difendo il WWF e le altre associazioni ambientaliste: sono un volontario e chi c'è sacrifica tutto per riuscire a fare il possibile, ma purtroppo non tutto.
E purtroppo non siamo molti e le cose da fare virtualmente migliaia.
Ciao.
Mt
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


4284 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 novembre 2007 : 11:59:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Noi stiamo tentando questa strada per una situazione analoga di laghetto a rischio:
Link

Saluti
Alberto

Modificato da - Albisn in data 10 novembre 2007 12:03:01
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perfect
Utente Senior

Città: Roma


1790 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 novembre 2007 : 12:57:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Albisn:

Noi stiamo tentando questa strada per una situazione analoga di laghetto a rischio:
Link

Saluti
Alberto


Ho dato un occhiata al sito. Ma il laghetto è di origine naturale? Cosa è questa storia dell'interramento ma dico siamo tornati indietro nel tempo??
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bernardo borri
Utente Senior


Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


3002 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 novembre 2007 : 15:36:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Accidenti Alberto! c'è pure il B. viridis riproduttivo! dovete battervi con le unghie e coi denti (almeno fino a quando non arriverà il gambero anche lì... questione di tempo...).
La prima cosa da fare è togliere TUTTE le tartarughe americane, e subito! e magari recintare e mettere dei divieti di introduzione di animali di qualsiasi tipo... anche dei cartelli didattici non sarebbero male!..

Bernardo Borri
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Lonardo
Utente Junior

Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


49 Messaggi
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Inserito il - 11 novembre 2007 : 17:23:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per le iniziative da intraprende re quoto Ronni. E' già comprovato che il coinvolgimento di enti locali (le scuole ad esempio) favorisce non poco le azioni di tutela e a volte anche di ripristino di molte aree umide. Lo sbandieramento del rischio di estinzione locale degli anfibi funziona molto ma molto poco. Un altro esempio tra i tanti di ambiente umido a rischio a Roma è la cava Covalca sulla Laurentina (Link) destinata all'interramento e a uso discarica.

Inoltre, vorrei smitizzare la "credenza" che in presenza di pesci non si riproducano anfibi (anuri in particolare) ad eccezione del rospo comune.
Messaggio originario di bernardo borri:

Se i girini sono neri allora sono di rospo comune, come credo, daltronde pochi altri anuri si riproducono in presenza di pesci
Bernardo Borri


In molti ambienti naturali vige un rapporto equilibrato di convivenza tra ittiofauna e batracofauna (solo a titolo di esempio, nei ruscelli: vairone con rana italiana e salamandrina dagli occhiali; oppure in molti stagni: ciprinidi di varie specie con rospo comune, rospo smerladino, rana verde, raganella italiana). Ovvio che in situazioni non naturali (vedi gambusie e ciprinidi immessi nei fontanili) o con alta densità di specie ittiche predatrici (introduzione nei bacini di persici sole o persici trota) la situazione può divenire drasticamente critica.

Ciao Leonardo.
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perfect
Utente Senior

Città: Roma


1790 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 novembre 2007 : 23:19:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Lonardo:Un altro esempio tra i tanti di ambiente umido a rischio a Roma è la cava Covalca sulla Laurentina (Link) destinata all'interramento e a uso discarica.




Ci sono buone probabilità che si riesca ad evitare l'interramento?
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bernardo borri
Utente Senior


Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


3002 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 novembre 2007 : 23:26:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' vero che ho visto quest'anno anche un grosso bacino lacustre in cui si riproduce s. perspicillatain presenza di trote e altri pesci, si tratta comunque sempre di ambienti molto eterogenei come conformazione, e poi anfibi come i tritoni risentono moltissimo di qualsiasi immissione ittica, per non parlare dei pesci alloctoni come la carpa, che hanno un impatto disastroso anche su tutti gli anuri. Anche mettendo da parte quelli alloctoni dico semplicemente che i pesci devono stare esclusivamente dove sono di natura e mai introdotti in altri corpi idrici anche se si trattasse di specie autoctone.

Bernardo Borri
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Najas
Utente Junior

Città: Firenze

Regione: Toscana


80 Messaggi
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Inserito il - 12 novembre 2007 : 00:29:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di bernardo borri:

... i pesci devono stare esclusivamente dove sono di natura e mai introdotti in altri corpi idrici anche se si trattasse di specie autoctone.



Questo vale per tutto... niente va spostato... ne animali terrestri ne tantomeno acquatici...

Certo esistono alcuni casi estremi come la distruzione di un habitat quale ad esempio una raccolta d'acqua... in quel caso certo si può trasferire la popolazione, ma bisognerebbe rivolgersi ad esperti e non fare di testa propria anche se si crede di far bene si possono fare danni.

In ogni caso una cosa da tenere bene a mente è quella di non spostare gli individui troppo lontano da dove si trovano per non inquinare geneticamente altre popolazioni!
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bernardo borri
Utente Senior


Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


3002 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 novembre 2007 : 19:57:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
bene, vedo che ci siamo...

Bernardo Borri
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Akis bacarozzo
Utente V.I.P.

Città: Bologna
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


424 Messaggi
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Inserito il - 14 novembre 2007 : 14:01:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Cito MtPisa:
Difendo il WWF e le altre associazioni ambientaliste: sono un volontario e chi c'è sacrifica tutto per riuscire a fare il possibile, ma purtroppo non tutto.
E purtroppo non siamo molti e le cose da fare virtualmente migliaia.


Non metto in dubbio che la maggior parte dei volontari siano persone oneste, che si impegnano per difendere i propri ideali. Ma quando un'organizzazione diventa così grande, è inevitabile che al suo interno, anche e soprattutto ai piani alti, arrivi qualche mela marcia.
Recentemente ho avuto a che fare col WWF e sono rimasta molto delusa.
Spesso purtroppo entrano in gioco questioni politiche: molte associazioni ambientaliste gravitano a sinistra e, mentre sono sempre pronte ad opporsi (giustamente) ai progetti deleteri della destra, non sono altrettanto volenterose quando si tratta di criticare i progetti deleteri della sinistra.

In sotanza, non bisogna contare troppo sul loro aiuto. Credo sia meglio cercare di contattare qualche giornalista e, con l'assistenza di esperti del settore (meglio se si trova l'appoggio di qualche professore universitario), rendere nota al pubblico la situazione.
Il rischio maggiore è che la distruzione avvenga senza che nessuno sappia niente. Bisogna sollevare un bel polverone.
Coraggio, c'è bisogno di gente che si impegni per evitare gli scempi ambientali.


Silvia
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u / c
Utente Cancellato

Città: .


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Inserito il - 14 novembre 2007 : 17:48:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non sono pagato per difendere le Trachemys ma vi invito a farla finita con questa demonizzazione, io direi piuttosto facciamola finita nel tirare biciclette, bottiglie, panchine, carta e altra immondizia nel laghetto...e in ogni altro specchio d'acqua.....penso che non siano le due tartarughe a degradare l'ambiente...

Messaggio originario di bernardo borri:

La prima cosa da fare è togliere TUTTE le tartarughe americane, e subito!


Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto.
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bernardo borri
Utente Senior


Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


3002 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 novembre 2007 : 20:54:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Le trachemys da adulte non diventano per nulla vegetariane, e questo lo so per certo.

Bernardo Borri
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