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 La fascia costiera a nord della foce dell'Ombrone
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vespa90ss
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Inserito il - 10 dicembre 2008 : 19:08:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone





La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone

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vespa90ss
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Inserito il - 10 dicembre 2008 : 19:08:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Noto che sono sparite tutte le libellule mentre ancora quei grossi ortotteri si levano in volo rumorosamente dalle dune. Incredibile la presenza massiccia di zanzare che mi tormentano senza darmi tregua.

I funghi sono più numerosi rispetto al mese di novembre: non sono riuscito più trovare quelli globosi (forse degli Scleroderma) mentre credo di aver individuato un nuova specie che non avevo notato nelle altre occasioni:




La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone





La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone






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vespa90ss
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Inserito il - 10 dicembre 2008 : 19:08:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Saluto le dune dopo questa breve visita: tornerò ad anno nuovo.




La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone






Credo che moralità significhi trovare il coraggio di fare una scelta
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vespa90ss
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Inserito il - 18 maggio 2009 : 16:15:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il Fratino (Charadrius alexandrinus)




Sono già tornato una mezza dozzina di volte sul litorale di Principina nel corso di questo 2009 e sto tentando di riordinare le idee per fare il punto della situazione. Il materiale fotografico raccolto nel frattempo è corposo e sufficientemente documentativo delle mutazioni avvenute nel corso degli ultimi mesi. Una stagione invernale particolarmente prolungata e piovosa ha determinato un rigoglio vegetativo esplosivo e rigeneratore. E' necessario che ciò accada di tanto in tanto per ristabilire degli equilibri andati perduti negli anni precedenti caratterizzati da lunghi periodi siccitosi.

Ieri mattina, mentre vagavo poco distante dal retroduna interposto fra la zona dei laghetti ed il mare (che poi è il tratto che presenta sempre qualche simpatica sorpresa ) vedo sopraggiungere dalla battigia un ragazzo armato di macchina fotografica e di zaino il quale mi chiama da lontano dicendomi: Scusa! Ehi scusaaa...! hai visto per caso i Fratini?

Cado dalle nuvole non sapendo cosa fossero i Fratini e supponendo che non alludesse ai famosi fratelli imprenditori fiorentini... mi faccio spiegare.
Tira fuori dal suo zaino una seconda compatta e mi fa vedere delle immagini di fratini scattate non so dove.
Mi spiega che si tratta di piccoli uccelli limicoli a rischio di scomparsa lungo il litorale toscano. L'esagerata pressione antropica li ha costretti a ridurre il loro areale di nidificazione a brevissimi tratti, uno dei quali corrispondente per l'appunto alla zona umida costiera a nord della foce dell'Ombrone.
E pensandoci bene....come potrebbe essere diversamente? Quale uccello andrebbe mai a nidificare in un luogo frequentato oltre che dai rarissimi naturalisti... ...da una miriade di bagnanti a vario titolo esploratori delle dune, dai pescatori e dagli agguerriti globetrotters che attendono il turno per insediarsi nelle capanne retrodunali?
Nessun uccello si sentirebbe mai più sereno per convincersi a nidificare in luoghi così affollati.

Ecco per chi ancora non abbia presente di cosa si stia parlando un link esplicativo. Si tratterebbe di questo uccello.

Ci mettiamo a parlare: mi dice di chiamarsi Michele G. e di essere fiorentino. Si interessa particolarmente di uccelli ed è rimasto davvero sconfortato nel ricevere da me notizia che non ho mai visto fratini in quel retroduna durante le mie numerose peregrinazioni in ogni mese dell'anno.
Dopo una breve chiacchierata scambiata per comprendere i nostri reali interessi naturalistici e le frequentazioni collegate ci salutiamo con la promessa accordatami da Michele di iscriversi a NM ("un forum davvero bello ed interessante nel quale mi ritrovo spesso a cercare informazioni") per postare qualcosa di veramente completo con tanto di foto relative ai fratini.
Mi dispiace davvero moltissimo di aver disatteso con la mia conferma le speranze che Michele riponeva in qualche avvistamento, peraltro già confermato negli anni precedenti: lo vedo allontanarsi deluso dopo essersi dichiarato deciso a scrivere una segnalazione perchè questo areale non è protetto come dovrebbe essere dall'accesso delle persone.

Ecco quindi che i fratini, specie di interesse comunitario, stanno scomparendo dalle coste toscane: ma forse qualcuno più fortunato di me e di Michele avrà qualche loro foto da postare catturata in questo tratto di costa.... me lo auguro di vivo cuore...chissà mai...

Beppe Miceli



Arriviamo alla verità, non solo con la ragione, ma anche con il cuore.
Blaise Pascal - Pensées 1670.




Modificato da - vespa90ss in data 18 maggio 2009 16:20:49
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FOX
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Città: BAGNO A RIPOLI

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Inserito il - 18 maggio 2009 : 16:48:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Ciao Beppe,


molto, molto interessante: trattandosi di limicoli, ci vogliono persone amanti ed esperte di queste specie.

Sentiamo se Brian assiduo frequentatore della costa toscana, nonchè esperto ornitologo, può darci qualche notizia in più ...


simo


Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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vespa90ss
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Inserito il - 20 maggio 2009 : 18:33:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


Poco dopo è avvenuto un simpatico incontro lungo una spiaggetta dei laghetti retrodunali: una Testudo hermanni.
Purtroppo il carapace era un po' danneggiato credo dalla dermatite necrotica.
Ma tutto sommato l'aspetto era abbastanza soddisfacente ed anche la sua reazione al mio incontro è stata lucida e rapida.
Era la prima volta che mi imbattevo in una tartaruga nel Parco dell'Uccellina. Bene...confermato che ci sono anche loro




La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



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vespa90ss
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Inserito il - 20 maggio 2009 : 18:34:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia



La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




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vespa90ss
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Inserito il - 20 maggio 2009 : 18:34:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


"vivi appassionatamente" anche tu ...tartaruga di Principina
La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




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Cmb
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Flora e Fauna

Inserito il - 03 giugno 2009 : 21:14:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Beppe per l'informazione! Ad un altro contributo hai scritto che i dati vecchi non servano oggi - io penso, che sono importante per vedere quale specie non ci sono più: quelli "dunali" (da noi: lago di Constanza) e quelli degli palude (Val di Rheno) mancano!



"La distinction des espèces de limaces est extrêmement difficile,
et aucun zoologiste n’est encore parvenu à quelque chose
d’un peu satisfaisant sous ce rapport."
H. M. DUCROTAY DE BLAINVILLE 1823

Riassunto del Forum Natura Mediterraneo degli Limax dell'Italia
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vespa90ss
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Inserito il - 04 giugno 2009 : 07:57:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
No Clemens
la mia voleva solo essere una battuta sarcastica per sottolineare quanto sia mutato (in maniera probabilmente irreversibile) lo scenario dell'ambiente dunale italiano.
Sono perfettamente consapevole della validità dei testi scritti 60 anni fa in quanto rappresentano splendidamente un metro di confronto per verificare quanto era integra e ricca di biodiversità la nostra costa.
Oggi la "biodiversità" può essere solo riferibile alla nazionalità dei bagnanti che la frequentano: tedeschi, austriaci, olandesi, svedesi ...


Beppe


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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 04 giugno 2009 : 09:44:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao.
Può anche darsi che sia stata assaggiata da un cinghiale. Ormai, dopo la costituzione del parco e senza caccia di selezione, all'Uccellina comandano loro! (ma questo è un discorso che è stato trattato a lungo in altre discussioni e non lo voglio riaprire...)
luigi



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vespa90ss
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Inserito il - 04 giugno 2009 : 10:10:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
non mi pare ti siano molto simpatici i cinghiali, vero?
Ma cosa sarebbe la maremma con pochi cinghiali?
Come una Sicilia con pochi baffi...
Stammi bene Luigi


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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 04 giugno 2009 : 12:03:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non è vero: per me sono simpaticissimi, ma disastrosi.
Con la numerosità che c'è oggi dappertutto (anche a Castelfusano, vedi foto), è come se in Sicilia, i baffi te li trovassi anche nella minestra ..
luigi

Immagine:
La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone
247,9 KB




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vespa90ss
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Inserito il - 04 giugno 2009 : 15:44:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Comunque, a parte tutto, ricordo che anche nel 1973, quando accompagnavo il cambio della guardia alla polveriera di Verseggi poco lontano da Roselle (distante in linea d'area non più di 15 km dalla foce dell'Ombrone), tutte le tartarughe che frequentavano il perimetro militare precluso a chiunque (molti ettari di collina) erano danneggiate nella stessa maniera. I cinghiali a quei tempi c'erano...ma probabilmente meno numerosi di adesso in quanto non esistevano limitazioni di alcun genere e la caccia in maremma era una delle poche risorse sfruttabili a pieno.
I sottoboschi a Verseggi brulicavano di tartarughe: bastava fermarsi ed ascoltare il loro muoversi fra le foglie per individuarle facilmente. Ma quasi tutte quelle più grandi presentavano questa specie di malattia.
Però, sinceramente, è la prima volta che sento avanzare un'ipotesi come quella che ci proponi tu, Luigi: il rosicchiare dei cinghiali....

Beppe




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vespa90ss
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Inserito il - 03 luglio 2009 : 23:09:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


Il problema dei rifiuti




Trovandoci a pochissima distanza dalla foce di un grande fiume, l'Ombrone, periodicamente soggetto a devastanti esondazioni, è chiaro che ci troviamo di fronte ad un grosso problema che interessa questo primo tratto di arenile del Parco dell'Uccellina: l'accumulo dei rifiuti trasportati dalla piena.
La forza della corrente e l'impeto con cui devasta le campagne circostanti trasporta a mare una quantità impensabile di oggetti in grado di galleggiare. In genere le abbondantissime piogge avvengono in concomitanza di venti di sud/sud-ovest che causano forti libecciate in grado di riversare a riva tutto ciò che il fiume trascina a mare.
Credo che questi rifiuti di grosse dimensioni vengano periodicamente rimossi da volontari o da squadre organizzate dall' ente parco. Infatti la linea di battigia e quella immediatamente adiacente, prima cioè di giungere alla fascia colonizzata dalle Ammophila, è per lo più pulita e abbastanza priva di materiale grossolano quali bottiglie di plastica e tutto ciò che possa facilmente galleggiare. Quindi qualcuno si è prodigato nel trasportare via il grosso dei rifiuti di medie e grandi dimensioni. Forse gli stessi bagnanti che spero di tanto in tanto possano raccogliere anche una sola bottiglia a testa per trasportarla nei cestini.
Il problema più grave è invece determinato dalla profonda mancanza di educazione da parte di chi frequenta le dune ed il retroduna.
Dalle tracce lasciate si possono ricostruire centinaia di piccoli gesti che tradiscono maleducazione e mancanza di quella cultura che possa per lo meno far nascere il sospetto che si stia commettendo qualcosa di profondamente offensivo nei confronti della natura e degli altri uomini che la rispettano.
Piccoli gesti come gettare la plastica che avvolge le merendine, il pacchetto di sigarette, le scatoline dei vermi da pesca, le lattine della Simmenthal, la carta stagnola dei panini, i bicchieri in plastica tutti dello stesso colore e tutti raggruppati in un'unica bevuta in riva al mare.
Si possono quasi immaginare i volti di coloro che li hanno lasciati sulla riva del mare.
Ma c'è chi fa di peggio: infatti raccoglie in un bel sacchetto tutti i rifiuti della sua famgliola, lo annoda a doppio nodo e poi lo va a nascondere lontano, nel retroduna, fra ciuffi di Ammophila (ma chi dovrebbe provvedere a portarli via? nessuno ovviamente, quindi secondo questi disadattati si dovrebbero disintegrare da soli nel giro di poco tempo ).
C'è anche chi fa il distratto: si gode il sole, la brezza marina, il frangersi delle onde sulla battigia ...per poi alzarsi e .."dimenticare" la bottiglia dell'acqua quasi finita con il quotidiano che non serve più.
Infine ci sono gli inguaribili "briachi": la peggior genìa che possa esistere. Quelli cioè che vanno a scolarsi birre e superalcoolici di notte, in riva al mare, nella speranza di dimenticare....
già...dimenticare le bottiglie fra le dune insieme a tutti gli altri rifiuti corporali prodotti dalla loro carcassa.
Sono queste bottiglie il pericolo maggiore per le dune: sono delle trappole fenomenali per uccidere le specie più a rischio. Sto parlando dei Carabidi che sono ghiottissimi del lievito di birra e di tutti i distillati fortemente alcoolici e zuccherini. Particolarmente a rischio il gen. Nebria e Scarites.
Ho inserito volutamente una foto di una delle tante bottiglie da me svuotate entro cui ho trovato addirittura i cadaveri due Scarites buparius, oltre a Pimelia.

Le mie escursioni all'interno della fascia dunale e retrodunale sono finalizzate allo studio ed alla ricerca delle forme di vita che le frequentano: viaggio stracarico di attrezzature con due reflex e tanto di cavalletto scelto fra quelli più pesanti. Ma ciò non toglie che al ritorno di ogni mia escursione non riempia ogni volta almeno due sacchetti grandi di questo sudiciume del tutto gratuito, attribuibile solamente alla mancanza di rispetto di gente profondamente maleducata, che siano adulti o bambini.
E l'unico modo per educare è..... offrire un esempio.





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Inserito il - 03 luglio 2009 : 23:10:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
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vespa90ss
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