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 L'UOMO E LA NATURA: SCIENZA CULTURA ED ETICA
 La biodiversità, come spiegarla alla parrucchiera?
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


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Inserito il - 18 settembre 2007 : 13:53:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Un piccolo gesto da parte di ognuno di noi è importante in primo luogo per lanciare un segnale ai politici utilizzando lo strumento del voto nel modo che riteniamo più opportuno. Poi per far circolare questo pensiero: la classe imprenditoriale non ha nessun interesse a cambiare lo stato delle cose. Per loro l'obiettivo da perseguire è ricavare il massimo dell'utile dal prodotto che fa spendere di meno per produrlo. Qualsiasi lavorazione correttiva supplementare comporterebbe delle spese aggiuntive che farebbero lievitare i costi. Quindi non ci si può attendere niente dalla loro iniziativa a meno che non si inneschi "una gara" tra di loro per produrre il prodotto meno inquinante. Allora sensibilizzazione del consumatore (fondamentale), sensibilizzazione della classe politica, sensibilizzazione dell'imprenditoria. Le tre cose non possono essere scollegate.
Concluderei invitando tutti a porgere l'esempio nella differenziazione dei rifiuti che contribuisce a diffondere una cultura del risparmio delle risorse e del contenimento del dispendio energetico.
Ricordiamoci che i nostri figli ci guardano ed assorbono come spugne dai nostri comportamenti. E loro sono il futuro del nostro pianeta.

Beppe



A volte Madre Natura decide di lanciare una palla ad effetto. (Charles Bronson)

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ecolab
Moderatore

Città: lucera
Prov.: Foggia

Regione: Puglia


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Inserito il - 18 settembre 2007 : 23:56:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono stato fuori due giorni e guarda che bell'argomento stimolante ti trovo!!
Come spiegare il concetto e l'importanza della biodiverità a .... tutti quelli che non sono del "mestiere". E' quello che purtroppo mi è capitato proprio ieri! e in un contesto difficile come quello rappresentato da un mega villaggio turistico con annesso porto per i quali sto facendo il monitoraggio per la valutazione finale del danno ambientale qualora fosse accertato.
E proprio ieri, un bagnante (evidentemente un ritardatario) si dava da fare per eliminare la vegetazione di un piccolo tratto della duna perché "altrienti il figlio si sarebbe punto i piedi con tutte quelle piantacce spinose che attirano tutti quei brutti insetti schifosi ....".
Scopro che è un avvocato!
Ho scoperto che per spiegare il concetto di biodiversità occorre andare sul loro terreno: gli ho chiesto che ne pensava, da addetto ai lavori, della moltitudine infinita di leggi che complicano la vita al cittadino comune, delle quali non capisce alcunché, che spesso trattano lo stesso argomento, si sovrappongono, si contraddicono, ecc.
Mi ha risposto che nella loro molteplicità, nella loro complicatezza, tutte insieme servono a creare un equilibrio. del fatto che qualcuno non addetto ai lavori non capisca, si perda ed entri in confusione e magari non ne percepisca l'utililità non è un problema, per questo ci sono gli specialisti.
L'ho guardato e gli ho risposto semplicemente: "appunto!!!. In natura è la stessa cosa: le molteplicità, quand'anche si sovrappongano e in gran parte non siano comprensibili a tutti, creano anch'esse un equilibrio, del quale faccimo parte anche noi".
Mi ha detto: "questa risposta me la sono meritata!" Ho capito, però è difficile!
Gli ho replicato che anche per me era difficile entrare nel merito di leggi, leggine e regolamenti, ma non andavo in giro a stracciarli!.

Fra i tanti interventi che ho letto mi è piaciuto quello, semplicissimo ma efficace che paragonava la biodiversità alla capigliatura. E' vero, spesso dobbiamo portarci al livello dei "non esperti" e cercare di spiegare con i termini e gli esempi più semplici.

Certo, vai a spiegare ad un agricoltore di un'area depressa e che stenta a tirare la carretta, che deve complicarsi la vita con i concetti della tutela della biodiversità! Purtroppo, non posso dare del tutto torto a un vecchio che nel suo quasi analfabetismo, mentre, anni fa, cercavo di spiegare perché occorre proteggere la natura, mi disse "quando si ha uno stipendio assicurato e la pancia piena, è facile parlare di queste cose; perché non facciamo a cambio e provi a vedere come queste belle idee scompaiono di fronte al problema di nutrire i tuoi figli con una terra che non vuole produrre e la devi picchiare perché ti dia un po' di patate!!!
E' in questi casi che mi sento veramente troppo piccolo, vorrei trovare le parole giuste, ma spesso stentano a venire!
giampaolo
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FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


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Inserito il - 19 settembre 2007 : 00:34:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ecolab:

Certo, vai a spiegare ad un agricoltore di un'area depressa e che stenta a tirare la carretta, che deve complicarsi la vita con i concetti della tutela della biodiversità! Purtroppo, non posso dare del tutto torto a un vecchio che nel suo quasi analfabetismo, mentre, anni fa, cercavo di spiegare perché occorre proteggere la natura, mi disse "quando si ha uno stipendio assicurato e la pancia piena, è facile parlare di queste cose; perché non facciamo a cambio e provi a vedere come queste belle idee scompaiono di fronte al problema di nutrire i tuoi figli con una terra che non vuole produrre e la devi picchiare perché ti dia un po' di patate!!!
E' in questi casi che mi sento veramente troppo piccolo, vorrei trovare le parole giuste, ma spesso stentano a venire


Purtroppo questa è ancora una triste realtà che si trova ancora in varie zone dell'Italia, cerchiamo di salvaguardare questi che ci hanno lasciato un grosso patrimonio di esperienza e di cultura rurale, fatta con le leggi della natura., pioggia, vento, neve e fame, se fino ad oggi abbiamo questo vasto patrimonio di boschi, parchi ecc, lì dobbiamo ringraziare in buona parte, sta a noi a conservarlo con cura e rispetto... ma non da dietro un scrivania!

simo





Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 19 settembre 2007 : 05:28:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di FOX:

se fino ad oggi abbiamo questo vasto patrimonio di boschi, parchi ecc

Dove?

Sarah


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould)
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FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


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Inserito il - 19 settembre 2007 : 09:56:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusa Sarah,

non voglio essere polemica ma evidenziare certi aspetti della natura e vegetazione in Toscana, apri Google earth e fatti un giretto, poi lo vedi..

La settimana scorsa per andare a Rimini, ho fatto per la prima volta nella mia vita il tanto ambito Passo del Muraglione, essendo di passaggio e di fretta, ho trovato cinque minuti di tempo per ammirare la vastosità dei boschi che non finivano mai a vista d'occhio.

Non dimentichiamo tutto il Casentino, la Riserva integrale Biogenetica di Badia Prataglia, Vallombrosa, meta di molti italiani per il suo splendore, le pinete che da Viareggio arrivano fino alla bassa Maremma, l'Argentario, oggetto d'incendi negli anni passati, con tutto l'entroterra di boschi latifoglie, fino a Siena e Monte Amiata, non dimentichiamo la Lunigiana, la Lucchesia e Garfagnana, le montagne pistoiesi, Abetone, altra Riserva Biogenetica integrale, anche la piccola isola toscana nelle Marche (poco conosciuta) dove si trova Monte Simone e Simoncello, c'è la più bella e vasta querceta d'Europa...

Il viaggio di ritorno da Rimini ho fatto un'altra strada, attraversando Romagna, Marche, Toscana, Marche, Toscana fino a Sansepolcro, era chiaro ed evidente quando entravi in Toscana, bastava osservare il bosco, appena entrate trovavamo tanta vegetazione, appena uscite, zone aride e senza vegetazione, non credo che questo sia stato un puro caso...

Probabilmente da altri non apprezzato, c'è sempre la tendenza a guardare solo la propria Regione, inoltre la Toscana ha la fortuna di non avere catene montuose sopra i 1500 m, avvantaggiata nei confonti di altre che hanno altitudini superori e conformazioni montuose diverse di questa, che comportano meno vegetazione.

Questo patrimonio frutto dei nostri antenati e di una cultura diversa, grazie anche ai Medici che hanno influenzato e molto incentivato.

Certo che non troverai mai un Parco in Piazza Signoria, a pochi passi c'è il Giardino di Boboli.

Se questo non è patrimonio...bruciamolo!!

simo




Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


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Inserito il - 19 settembre 2007 : 13:00:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi verrebbe da rispondere col detto umbro " ognuno cià la moje chesse merita"

In altre parole, laddove gli incendi ed il disboscamento ingiustificato imperano significa che qualcosa nella mente e nel cuore della gente che popola quel territorio non funziona tanto bene.
Ma non è problema purtroppo che riguarda solo i locali ma anche coloro che riescono a fare sopravvivere oasi di splendore a costo di notevoli sacrifici. La tendenza al dilagare del NULLA, così come più genericamente accade con la mafia imprenditoriale e politica, assume i connotati di un cancro inarrestabile che si diffonde anche laddove i tessuti sono sani, senza possibilità di scampo.
Il contagio ormai è alle porte. Non sentiamoci esclusi.

Simona evidenzia un'altro tipo di esigenza, cioè quella del boscaiolo (non dell'agricoltore vero e proprio) nel provvedere alla conservazione del suo patrimonio boschivo con interventi mirati al mantenimento di una certa cura e pulizia della vegetazione negli strati più bassi.
Oh vagli a spiegare al boscaiolo che ripulire le siepi, le felci, i rovi e tutto quanto fa parte del sottobosco non strettamente necessario, rappresenta un'offesa alla biodiversità...!!! Lui continuerà a farlo nel suo interesse e nel bene del bosco che potrà produrre legna e frutti abbondanti.
E' chiaro che la salvaguardia della biodiversità rappresenta un traguardo da raggiungere cercando di stabilire un certo equilibrio tra le zone disboscate, il ceduo, il bosco lasciato allo stato naturale. Come in qualsiasi altra cosa è la ricerca dell'equilibrio la strada giusta da perseguire.
Orientiamo le nostre energie e i nostri intendimenti affinchè certi meccanismi
di risposta si attivino in questa direzione.

Beppe





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lynkos
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Città: Sant'Eufemia a Maiella
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Inserito il - 19 settembre 2007 : 16:54:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Cara Simonetta, non c'è assolutamente nessun bisogno di lanciarti in difesa della tua bellissima Toscana, si sa che in molte cose serve come modello! Cito per esempio dal sito del Parco Nazionale Foreste Casentinesi dove ho trovato questa bellissima descrizione della Riserva Naturale del Sasso Fratino...
"Questo tratto di rigogliosa foresta, aggrappato alla scoscesa parte centrale del bastione che dà vita a due importanti rami del Bidente, ricco di fossi e torrenti, è quanto oggi di più vicino all’“antica silva”. Una morfologia aspra, con ripide pendenze e numerosi affioramenti rocciosi, e la mancanza di vie di accesso hanno reso nei secoli difficile la penetrazione dell’uomo e hanno permesso al bosco di rimanere nella condizione più prossima alla massima “naturalità”, con un’eccezionale ricchezza di specie arboree che in piena libertà nascono, crescono, si adattano e …naturalmente muoiono."
Quindi, una "lucente perla" sopravvissuta non grazie agli interventi amorevoli dal buon boscaiolo intento a rendere il bosco sempre più produttivo, fruibile e pulito (), ma al semplice fatto che lì l'uomo non è riuscito proprio ad arrivare!
E' questo il punto del mio discorso. Per quel che ricordo dall'anno passato fra i boschi sopra Pistoia, la stragrande maggioranza dei boschi sono profondamente antropizzati e alterati, quelli di media quota sono di castagna (quindi nemmeno una specie autoctona) coltivata, mentre quelli di alta quota sono in maggioranza di faggio ceduo. In termini di biodiversità (l'argomento di questo post), sono sempre meglio di niente, ma lontani anni luci dal bosco-habitat naturale che dovrebbe essere l'obiettivo finale dei nostri interventi (o non-interventi).

Sarah


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould)
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theco
Utente Super




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Inserito il - 19 settembre 2007 : 22:47:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Cara Sarah, ti ringrazio per le meritate lodi alla riserva integrale di Sasso Fratino, la prima in assoluto istituita in Italia, nel lontano 1959, naturalmente in Romagna...

Ciao, Andrea
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lynkos
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Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

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Inserito il - 20 settembre 2007 : 05:46:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ooops !! Infatti, conosco quelle zone appunto dall'approccio Romagnolo, da quando abitavo nella Valle del Santerno. La natura almeno non conosce confini.

Sarah


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould)

Modificato da - lynkos in data 20 settembre 2007 05:49:17
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Chiaroscuro
Utente Junior

Città: Macerata


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Inserito il - 24 ottobre 2007 : 10:45:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bello davvero trovare questo tipo di domande in un forum che - da chi non si permette in genere di intervenire per dichiarata inferiorità culturale - di norma è pieno di informazioni molto profonde e specialistiche che un po' dissuadono dall'intervenire...

Io mi sento un po' come quella parrucchiera, anche se ritengo di aver compreso un po' meglio qualcosa riguardo la diversità tra le specie leggendo in particolare i saggi di un autore (stephen J. Gould) che propone un tipo di scrittura facile da comprendere anche "dalla parrucchiera" purchè volenterosa di capire.

Quando ho cominciato a cercare di rendere parenti e amici autocoscienti riguardo il problema (non dico della biodiversità... perchè mi sarebbe davvero ostico, in quanto non lo padroneggio per niente!!) in generale della degradazione dell'habitat "giusto" per l'uomo (ritengo che i danni che stiamo facendo alla natura sono danni contro il genere umano, prima di tutto.. le specie animali e comunque la terra è in grado perfettamente, con forme diverse, di trovare altri e nuovi equilibri.. ma magari sbaglio.) per esempio rinunciando ad utilizzare il condizionatore d'aria ad oltranza, o fare meno uso di detersivi o solo informandosi meglio riguardo cosa gettiamo nel mare la risposta che mi è sempre stata data è di carattere egoistico e rivolto al proprio personale immediato benessere.
Mi piacerebbe utopisticamente che la nostra educazione, quella che dovremmo impartire ai nostri figli, non sia più rivolta ad un ideale di sacrificio benevolente "a favore della natura" ma ad un dovere di rispetto verso noi stessi, che di quella natura facciamo ancora parte. E buttare le carte e le plastiche dal finestrino dell'auto in corsa è per me un esempio di mancanza di educazione, non di poca sensibilità verso la biodiversità..

(cavoli, quanto ho parlato.. meno male che non intervengo mai... )

Come si può comincire ad educare meglio noi stessi e i nostri figli? Conoscenze... più alla nostra portata.. informazione nelle scuole.. come ?
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lynkos
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Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

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Inserito il - 24 ottobre 2007 : 11:26:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Chiara, prima di tutto benvenuta al forum . Questo il tuo intervento mi piace tanto, ma proprio tanto. I concetti che proponi non sono per nulla superficiale o banale, anzi, sei arrivata in poche parole al punto vivo del discorso, dimostrando una sensibilità e percezione fuori il comune.
Bello davvero trovare questo tipo di domande in un forum che - da chi non si permette in genere di intervenire per dichiarata inferiorità culturale - di norma è pieno di informazioni molto profonde e specialistiche che un po' dissuadono dall'intervenire...

Capisco perfettamente il tuo disagio, ma non bisogna sentirsi in soggezione davanti alle conoscenze, che alla fine non sono altro che l'accumulo di fatti acquisiti e di per sé non rendono il propositore né meglio né peggio del suo interlocutore. Quello che è invece fondamentale è la comprensione, che è proprio quella che hai dimostrato in pieno nel tuo post. Quindi, testa in alto e mi auguro che continuerai a "darti permesso" di intervenire... detto da una (soprannome la zingara che dice tutto ) che condivide in pieno la tua "dichiarata inferiorità culturale" (se per quello, ovviamente, intendi quantità di fatti immagazzinati)!

Sarah


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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


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Inserito il - 24 ottobre 2007 : 11:55:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Benvenuta Chiara.
Il tuo pensiero penetra nel forum come aria del mattino quando si spalanca la finestra all'alba.
Sarah ti ha risposto nel migliore dei modi possibili.
Continua ad offrirci le tue parole così come hai fatto poco fa.
Abbiamo tantissimo bisogno anche di occhi che sanno vedere come i tuoi.
A quando le tue prime foto?
Beppe



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Chiaroscuro
Utente Junior

Città: Macerata


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Inserito il - 24 ottobre 2007 : 12:01:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Wow... grazie davvero della vostra accoglienza...
Le foto... stanno dentro arnesi troppo tecnologicamente avanzati, per me che raramente uso gli occhi per guardare... In genere mi affido a tutti i sensi e non sempre riesco a catturare per intero le immagini che vorrei.

Ma cercherò di intervenire, questo si, superando la mia barriera di solita e voluta indifferenza... perchè è vero che per poter fare la differenza in grande bisogna cominciare dal piccolo che ognuno può fare. Il mio piccolo sarà magari prestarvi il punto di vista di una ignorante..

Grazie ancora.
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


6434 Messaggi
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Inserito il - 24 ottobre 2007 : 12:30:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'immagine prodotta da una macchina fotografica è il terzo occhio che ognuno di noi dovrebbe avere ben efficiente per poter comunicare e trasmettere con efficacia e rapidità il proprio sentire. Non deve servire solo per descrivere fino al minimo peluzzo messo a fuoco un animale da determinare. Purtroppo bisogna far ricorso ad uno strumento freddo e complicato. Ma come tutti gli strumenti cui ci si avvicina, va prima studiato e capito nel suo funzionamento. Poi ci si comincia a traguardare dentro le proprie emozioni per incorniciarle ed eventualmente offrirle alla fame di idee e di sentimenti che ci circonda.
Domandavi in altro post a quali altri mezzi di comunicazione ci si possa rivolgere per diffondere un certo tipo di cultura e di pensiero. I mezzi sono tutti a disposizione dell'uomo. E' l'uso improprio e demenziale che ne viene fatto che inibisce la diffusione del pensiero nobile.
Tu hai delle ottime potenzialità. Una buona macchina fotografica tra le tue mani potrebbe in parte ovviare all'inconveniente che tu lamenti.
Un buon percorso con noi

Beppe



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gcarniolicus
Utente V.I.P.


Città: Tolmin

Regione: Slovenia


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Micologia

Inserito il - 24 ottobre 2007 : 13:19:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di raf:

Bisogna puntare proprio sui boscaioli, sugli arredatori ed i chirurgi plastici. sugli agricoltori, sugli industriali, e far sentire A LORO il bisogno di aver un'ambiente intatto, ricco, rispettato.

Quello che noi (studiosi, appassionati, persone sensibili ai problemi ambientali in generale) dobbiamo assolutamente cambiare è l'approccio verso questi problemi. Noi parliamo usando come unità di misura la "perdita di biodiversità", la "scomparsa di specie endemiche" e così via; la controparte (imprenditori, politici, ecc) usa come unità di misura "euro", "dollari", ecc.
Semplificando (in modo provocatorio) è un problema di comunicazione!



Logico, si tratta di problema di comunicazione ... al solito parliamo delle particolarita tassonomiche, genetiche, numeri di specie, la richezza e diversita.
naturalisti siamo responsabile e dobbiamo fare il massimo a promuovere la natura. Parlando in misure monetarie ... si, esenziale! Particolarmente quando si parla con le autorita, del impatto socio-economico.

Come avvicinare la natura gli altri ... penso che tramite varie applicazioni, esempi ... osservazione con gli occhi (lynkos :) ) e con tutti gli altri sensi. Importante, la compresione e la consapevolezza ... della natura.

ciao,
gregor
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nimispl
Utente Senior

Città: Trieste
Prov.: Trieste

Regione: Friuli-Venezia Giulia


2313 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 25 ottobre 2007 : 21:27:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
...secondo me si può far apprezzare la biodiversità anche alla parrucchiera.
Da un po' di tempo lavoro con le scuole (comprese le prime elementari). Diamo loro degli strumenti "facili" per riconoscere le piante, costruiti su misura (gli alberi del giardino della scuola, le piante del muro... etc.). Alcuni esempi stanno qui: Link
In passato certe cose erano difficili, oggi si possono fare in pochi minuti. A me sembra che funzioni: in genere i bambini e gli insegnanti sono contenti.
Secondo me uno apprezza la "biodiversità" quando riesce a dare un "nome alle cose", tipo quello della "pianta trovata nell'orto di casa".
Nel Forum ci aiutiamo alla ricerca dei nomi, e questo è molto bello.
Io però sto tentando di creare strumenti per cui i nomi ce li troviamo da soli, ricorrendo agli "specialisti" solo nei casi difficili. In questo, il vostro aiuto mi sarebbe prezioso.
un caro saluto
PL
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gcarniolicus
Utente V.I.P.


Città: Tolmin

Regione: Slovenia


408 Messaggi
Micologia

Inserito il - 26 ottobre 2007 : 14:27:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Ho impressione d'aver esprimersi male. Chiedo, scuse ... la mia madre lingua e sloveno.
Sono d'accordo. molto importante e il lavoro con i ragazzi, le scuole. Ho letto dei Suo recenti lavori (dryades, ktn), davvero importante ed affascinante!

d'altra parte sono un'po pessimista. prima che ragazzi crescano la natura sara ben diversa. Importante e educare oggi le persone adulte, tutte, ma particolarmente le autorita, politici, imprenditori, agricoltori, bancari.

Quanto i nomi, communicando con la gente che conosce poco la natura, credo che i motivi superiori sono i raporti tra organismi viventi.

Ed un forum com'e questo e sempre da salutare. Per promuovere la natura, la salvaguardia e un mezzo di communicazione molto efficace.

un saluto dall?isontino,
gregor



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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


6434 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 26 ottobre 2007 : 17:09:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Gregor
vedo che sei di Tolmin (noi italiani la chiamavamo Tolmino). Già perchè tu abiti appena ad un passo dal nostro attuale confine dove per mesi e mesi i nostri soldati, durante la prima guerra mondiale, si scannarono con gli austriaci per perdere e riconquistare una linea di confine serpentiforme e simile al muoversi dell'acqua del mare sulla battigia. Avanti ed indietro di pochissimo spazio in cambio di migliaia di morti. Tu vivi a due passi da Caporetto dove abbiamo lasciato il fior fiore della nostra gioventù farsi scannare dall'imbecillità dei nostri generali affamati di gloria.

Link

E'in quei luoghi ancora irti di scheggie di ghisa e di proiettili inesplosi che tu accendi il tuo pc e respiri l'aria della nostra terra ormai senza più confine difeso da mitraglie. E' cosa commovente tutto ciò. Anche l'idea che tu ci tenga a sottolineare la tua provenienza isontina, individuazione geografico/biologica che non ha frontiera nè filo spinato, sia nell'avatar che nella firma.
Una cosa che ti onora e che ci fa sentire ancora più vicini a te.

Grazie per il messaggio che ci hai inviato che raccoglie in sè significati ben più profondi della semplice biodiversità e tradisce una nobiltà d'animo non comune, forse sfuggita ai più:

Quanto i nomi, communicando con la gente che conosce poco la natura, credo che i motivi superiori sono i raporti tra organismi viventi.

Ed un forum com'e questo e sempre da salutare. Per promuovere la natura, la salvaguardia e un mezzo di communicazione molto efficace.

un saluto dall?isontino,
gregor


l'augurio è di un buon lavoro insieme a noi.

Beppe Miceli



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lynkos
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Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 27 ottobre 2007 : 06:37:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di gcarniolicus:

Quanto i nomi, communicando con la gente che conosce poco la natura, credo che i motivi superiori sono i raporti tra organismi viventi.

Tranquillo Gregor, capisco benissimo i rischi di dover sempre comunicare in una lingua non propria, ma ti sei espresso perfettamente. Mi trovo molto in armonia con il tuo pensiero. Credo anch'io che fuori un piccolo élite, i nomi contano molto poco (anche perché spesso in ambito rurale o montano, i locali hanno già i loro nomi per molti dei loro conviventi nell'ambiente). Ciò che è fondamentale invece è di sottolineare i rapporti tra gli organismi viventi, spostando la visione dell'insieme da un punto di vista prettamente antropocentrico verso una comprensione dell'uomo come semplicemente una piccola parte della trama.

Sarah


"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (S. J. Gould)
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ang
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Città: roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 29 ottobre 2007 : 23:16:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao a tutti
questa discussione sta diventando sempre più interessante e ricca
penso che vadano distinte la diffusione del concetto di biodiversità dallo sfruttamento sostenibile del territorio, cioè per usare un esempio terraterra, se serve legna da ardere per favore, non tagliamo i pini loricati o la vallonia ma magari usiamo una specie non a rischio come il cerro...
volevo poi fare i complimenti ad ecolab per la prontezza di spirito con quell'avvocato, a me quel parallelo sarebbe semmai venuto in mente il giorno dopo e lì per lì avrei solo borbottato un po' irritato...
penso che nimispl, con la sua maledizione dei nomi, abbia centrato il problema; mi spiego, il mio concetto di biodiversità è ipertroficamente sviluppato per i molluschi, con specie ben chiare nei vari habitat, per il resto il mio mondo è popolato di alberi, funghi, mammiferi, uccelli, insetti, ragni e poco altro ma tutto in senso lato. Già, perché se mi passa un ragno sulla mano penso: "Toh, un ragno", mentre ai nostri amici del FORUM_ID=60 si aprirebbe il mondo di interrelazioni con le altre specie. E' chiaro che se tutte le milioni di specie di insetti vengono compresse nella categoria "insetto", come si può parlare di biodiversità? Ogni tanto mi affaccio tra gli insetti, anche mandando delle richieste di identificazione, e continuamente rimango sbalordito da quanta varietà ci ronza accanto e dico vabbè, forse è meglio rimanerne fuori
La conoscenza e la consapevolezza della moltitudine di specie vegetali e animali che ci circondano è l'inizio di quel processo di comprensione, a mio avviso del tutto personale, che porta ad intuire e a capire, anche se a non poter spiegare, cos'è la biodiversità e quanto vale
intendiamoci, non sostengo bisogna conoscere tutte le specie, sarebbe impossibile e futile; ognuno ha il suo percorso e il mio passa per le lumache!

scusate, ho parlato troppo dicendo meno di quel che avrei voluto, ma che ci volete fare: anche questo, in fondo, è il bello di questo forum, con tutta la sua biodiversità di utenti

ciao

ang

C'è sempre un baco nella mela. E il baco siamo noi (Alan Burdick)
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