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 Forum Animali - Natura Mediterraneo
 MOLLUSCHI TERRESTRI E DULCIACQUICOLI
 Xerolenta obvia?
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iperione
Utente Senior

Città: Cremona


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Inserito il - 26 settembre 2020 : 03:25:34 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Cremona, zona industrale/porto; molluschi rinvenuti in un habitat particolare, con suolo costituito da materiali litoidi trasportati, alcuni decenni or sono, dalla foce del fiume Trebbia (provincia di Piacenza) e vegetazione tipica delle praterie aride di quella zona ma assente, allo stato naturale, in Lombardia.


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Xerolenta obvia?
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Xerolenta obvia?
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Xerolenta obvia?
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Xerolenta obvia?
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Xerolenta obvia?
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Di primo acchito qualcosa non mi convinceva nell'attribuire gli animali a Cernuella neglecta, specie relativamente comune in territorio cremonese e relativamente affine per aspetto e habitat.
L'ipotesi di identificazione viene dalla valutazione di alcune caratteristiche riscontrate, compatibili con la descrizione della specie reperibile in bibliografia:
- superficie del guscio dotata di una leggera striatura;
- dimensioni del guscio, nella maggior parte degli esemplari adulti osservati, attorno ai 14 mm di diametro, con altezza solitamente attorno agli 8 mm (spira forse un po' alta per lo standard di X. obvia), l'esemplare più grande fra quelli visti misurava 17,2 mm di larghezza.
- ultimo giro non discendente prima dell'apertura;
- apertura ampia ed arrotondata, chiara internamente, a volte con all'interno cercine di colore chiaro poco sporgente;
- ombelico relativamente largo, eccentrico;
- ultimo giro che si allarga leggermente ma in modo evidente verso l'apertura;
- strie di colore scuro sul lato inferiore poco marcate.

Non so com'è distribuita X. obvia in Emilia, sarà interessante verificare se, nella zona di provenienza della ghiaia, ci sono chiocciole simili.

ciao

Iperione

fern
Utente Senior

Città: Vicenza


2349 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 26 settembre 2020 : 17:16:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il gruppo delle "xerofile" è estremamente complesso e forse non ci si può capire nulla senza anatomia, campo in cui non mi sono mai cimentato.
Il vecchio Cossignani scriveva: "Alpi orientali, Emilia Romagna? " e riportava la fotografia di un esemplare della Pinea di S. Vitale.
Personalmente credo avesse ragione l'Alzona (se accettiamo la sinonimia con Helix candicans): "Alto Adige, Trentino, Bresciano e Veronese, Friuli, Carso, Istria" con l'avvertenza che, nel Bresciano e Veronese, si tratta di territori per lo più adiacenti al Trentino.
Spesso si dice che il carattere distintivo sarebbe il cercine, marroncino/rosato in C. neglecta, bianco in X. obvia, col che ci troviamo nello stessa situazione di Cepaea nemoralis/hortensis dove non mancano esemplari di C. nemoralis con labbro chiaro.
L'opinione che mi sono fatto è che C. neglecta forma un cercine ben definito, stretto ed elevato a ridosso dell'apertura quando interrompe la crescita ma se poi la riprende il cercine può trovarsi più all'interno e meno prominente (mi pare venga riassorbito).
Invece X. obvia non ha un vero cercine: quello che si osserva è un ispessimento candido (così l'ho sempre visto) e piuttosto largo, non a ridosso dell'apertura. Con questo criterio sia l'esemplare di S. Vitale nel vecchio Cossignani sia i tuoi mi sembrano C. neglecta.

Mi sono ricordato della chiave dicotomica dei molluschi svizzeri che allego e in buona parte concorda con quel che ho scritto

Xerolenta obvia?
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fern
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garagolo
Moderatore


Città: Cerretti di Santa Maria A Monte
Prov.: Pisa

Regione: Toscana


3491 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 26 settembre 2020 : 18:40:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ottimo Fern, deduzioni che condivido anche se, purtroppo ci sono popolazioni ed esemplari che lasciano perplessi anche valutando il cercine.... La chiave dicotomica sui molluschi svizzeri, da che testo è ricavata ?

Ciao

Ale


"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più sicuro" (Umberto Eco)
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marco palmieri
Utente Senior

Città: Bologna


1890 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 26 settembre 2020 : 18:48:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mai trovata in Emilia Romagna e per quel poco che ne so anche a me pare verosimile la distribuzione proposta dall'Alzona. Aggiungo che secondo me in X. obvia l'ultima parte dell'ultima spira "piega" verso il basso.
In sostanza, anche secondo me l'esemplare postato è C. neglecta

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iperione
Utente Senior

Città: Cremona


2265 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 26 settembre 2020 : 19:12:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Fern, speravo in un tuo intervento perchè so che ti sei interessato a queste specie.
In merito alla distribuzione, forse abbiamo un problema di "copertura"; mi sembra di ricordare che Sandro su questi esemplari Link
avesse fatto l'anatomia (ma forse l'aveva fatta solo sulle Candidula, non ricordo bene...), in effetti le presunte Xerolenta di quel post sono apparentemente un po' diverse da queste ultime. Un'altra stazione (altrettanto dubbia perchè non approfondita anatomicamente) mi sembra di ricordare di averla trovata, sempre in provincia di Cremona, lungo l'Oglio.
A parte il criterio degli ispessimenti all'interno dell'apertura (e dell'altezza della spira, che in effetti in X. obvia è descritta come più piatta che in C. neglecta), gli altri caratteri considerati diagnostici, considerando le descrizioni di Animalbase, sembrano far propendere per Xerolenta (Marco, lì si dice che una delle differenze sta nel fatto che in Xerolenta l'apertura non piega ed in Cernuella sì...). Ho dimenticato di dire che nessuna delle chiocciole viste aveva l'interno rosato (come invece mi capita sempre di riscontrare in almeno qualcuno degli esemplari delle popolazioni che io mi son fatto l'idea essere C. neglecta). Probabilmente solo l'anatomia può fugare i dubbi (a proposito, disponibile a fornire campioni, se a qualcuno dovesse interessare...)

Modificato da - iperione in data 26 settembre 2020 19:16:08
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fern
Utente Senior

Città: Vicenza


2349 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 settembre 2020 : 01:29:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ahi! Queste chiocciole bianche restano per me un mistero. Non ricordavo che Sandro le avesse riconosciute con certezza come X. obvia ma anche così qualcosa non mi torna e mi resta il dubbio che le chiocciole di quel tipo non si riducano a due sole specie.

p.s. il testo è: J. Hausser: Fauna Helvetica, Mollusca, identification - 2005
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garagolo
Moderatore


Città: Cerretti di Santa Maria A Monte
Prov.: Pisa

Regione: Toscana


3491 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 settembre 2020 : 10:25:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Le certezze difficilmente le avremo mai


p.s. Qualcuno ha il pdf di J. Hausser: Fauna Helvetica, Mollusca, identification - 2005 ??

Ciao Ale


"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più sicuro" (Umberto Eco)
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iperione
Utente Senior

Città: Cremona


2265 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 27 settembre 2020 : 21:36:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di fern:

Ahi! Queste chiocciole bianche restano per me un mistero. Non ricordavo che Sandro le avesse riconosciute con certezza come X. obvia...

Credo di ricordare che le "mie" le avesse riconosciute con sicurezza una volta manipolati i gusci (mi sembra che non mi abbia mai scritto di averle sottoposte ad un esame anatomico, ma la perdita dei vecchi messaggi privati del Forum non mi aiuta a ricostruire...; credo però di ricordare che avesse ispezionato l'anatomia di quelle "bianche" di Garagolo (da Aosta) e di Arctica (dalla provincia di Bregamo), confermando con un riscontro oggettivo la presenza della specie al di fuori dell'areale suggerito da Alzona (spero che i diretti interessati possano testimoniare in merito...).

Per Ale: le certezze potrebbero darcele l'anatomia o la genetica (entrambe fuori dalla mia portata..); recupero l'hausser e telo mamdo.

ciao

Iperione
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Arctica
Utente V.I.P.

Città: Solto Collina
Prov.: Bergamo

Regione: Lombardia


287 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 ottobre 2020 : 10:41:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Si Damiano ,confermo , Sandro aveva verificato l'anatomia di alcuni esemplari della Bergamasca raccolti da me lungo il corso dell'Oglio , attribuendoli con certezza a Xerolenta obvia.

Fabrizio
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