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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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bosconero71
Utente Senior
Città: Argenta
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
4962 Messaggi Tutti i Forum |
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ricki51
Utente Senior
Città: Fidenza
Prov.: Parma
Regione: Emilia Romagna
2896 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 08 gennaio 2019 : 22:26:50
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Accidenti Alessandro, proponi un tema che merita un trattato e non una semplice risposta! Comunque meriti un riscontro, poiché ho la sensazione che tu sia uno dei pochi appassionati di botanica che trova intrigante questo genere, anziché liquidarlo come odioso . La difficoltà della risposta deriva dal fatto che le Epipactis crescono ad altitudini e latitudini molto diverse e colonizzano anche ambienti talora contrastanti, quindi una stessa specie può essere presente in epoche molto diverse. Due esempi classici: E. microphylla è in genere la prima Epipactis ad andare in fiore, nei boschi collinari termofili la puoi incontrare già a fine maggio anche qui al Nord. Però questa stessa specie è classicamente anche una delle ultime a fiorire in quota nelle faggete esposte a Nord, dove la puoi incontrare in antesi ancora nella seconda decade di agosto. Altro esempio E. helleborine: in quota e ambiente di faggeta ombrosa è medio-tardiva, dal 10 luglio al 10 agosto. Però si tratta di specie molto adattabile e riesce a colonizzare anche ambienti aridi ed esposti al sole. E in questo caso fiorisce molto presto, a giugno qui al Nord e anche a inizio maggio al Sud e in Sardegna. Insomma, per fare una classifica cronologica efficace, dovremmo avere tutte le specie a livello altitudinale costante e in ambiente altrettanto costante come tipologia, ma non è affatto così. Comunque, se la tua domanda mira ad avere un'dea di cosa e dove cercare le varie Epipactis nelle varie epoche, posso vedere di darti un'idea. Abbiamo detto che a stagione ancora tardo-primaverile dobbiamo cercare in ambienti non troppo elevati e caldi E. microphylla, E. helleborine dei luoghi aridi e assolati ed E. muelleri degli stessi ambienti. Subito dopo vengono le due specie affini fluviali, E. bugacensis ed E. rhodanensis. Dopo possiamo salire di quota, ma restare in ambienti esposti e caldi per trovare E. atrorubens ed E. distans. Siamo ormai a luglio il mese d'oro per le Epipactis. Abbastanza presto per l'altitudine incontriamo E. fageticola ed E. thesaurensis, poi di fila E. neglecta, E. helleborine ed E. muelleri in faggeta, quindi E. leptochila, E. purpurata, E. exilis e un po' prima E. palustris in torbiera. Tra le ultime partono in antesi le cosiddette Epipactis tardive, che in alcuni anni protraggono la fioritura fino ai mesi autunnali: E. zaupolensis ed E. autumnalis. Visto che sei di Brescia ti ho nominato specie presenti qui al Nord, tralasciando le specie meridionali, che sono parecchie e non sempre precoci, poichè specie di altitudine, presenti in aree montuose di Majella, Pollino, Sila, Serre e Aspromonte hanno anche fioriture piuttosto tardive, fino a metà agosto. Se hai qualche dubbio su alcune specie in luoghi precisi, nei limiti di quello che so, ti rispondo volentieri. Ciao Riccardo |
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bosconero71
Utente Senior
Città: Argenta
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
4962 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 gennaio 2019 : 10:24:57
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Mille grazie, Riccardo. A Novembre ero andato in Lessinia alla ricerca di Epipactis autumnalis. Avevo trovato alcune piantine, già in frutto però (anche se sembravano sfiorite da poco tempo... ma non saprei dire di più). Grazie ancora. |
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ricki51
Utente Senior
Città: Fidenza
Prov.: Parma
Regione: Emilia Romagna
2896 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 gennaio 2019 : 15:56:06
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Sì, al momento E. autumnalis è, tra le specie Europee di questo genere, quella con fioritura più protratta in autunno. Però ovviamente le situazioni variano molto di anno in anno, in relazione a molti fattori climatici. So che un anno fu trovato ancora un fiore quasi a Natale. Altre volte la fioritura arriva a malapena a fine ottobre. Ovviamente in epoca così tardiva non si tratta mai di fioriture estese, ma giusto di qualche esemplare, che va cercato con costanza e stima dei luoghi. Comunque il grosso della fioritura, che permette un più facile rinvenimento, avviene sicuramente in agosto. Riccardo |
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bosconero71
Utente Senior
Città: Argenta
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
4962 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 gennaio 2019 : 14:46:44
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Ne approfitto per chiedervi se sia anomala o meno la crescita di Epipactis palustris in ambiente non acquitrinoso. Grazie. |
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ricki51
Utente Senior
Città: Fidenza
Prov.: Parma
Regione: Emilia Romagna
2896 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 gennaio 2019 : 20:37:05
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No, non è anomalo. Per certo E. palustris necessita di molta umidità sulle radici, quindi spesso il suo habitat presenta acqua superficiale. Vi sono però situazioni, greti di torrenti, aree di frana consolidata, in cui la superficie appare decisamente arida, tanto da essere rara persino la presenza di altre erbe. Quindi ci si stupisce di vedere crescere bene in tali aree E. palustris. In realtà l'apparente aridità riguarda solo lo strato di superficie: più in profondità le radici attingono sempre a buone risorse idriche. Ti metto una foto in ambiente di frana consolidata, in cui molte E. palustris vivono su un terreno sassoso e asciutto in superficie: è il mio posto prediletto per documentare questa Epipactis, che si mostra nella sua completezza fino a terra, senza essere sommersa da altre erbe, come di norma avviene in habitat di torbiera. Riccardo Immagine: 173,28 KB |
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Modificato da - ricki51 in data 10 gennaio 2019 20:38:30 |
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bosconero71
Utente Senior
Città: Argenta
Prov.: Ferrara
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4962 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 gennaio 2019 : 21:12:29
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Grazie Riccardo. Anch'io avevo trovato una stazione all'"asciutto" sull'Appennino Piacentino ed ero rimasto molto sorpreso. |
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