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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
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Gaspy
Utente Senior
Città: Trieste
Prov.: Trieste
Regione: Friuli-Venezia Giulia
1703 Messaggi Micologia |
Inserito il - 28 giugno 2007 : 15:22:13
Ordine: Agaricales Famiglia: Cortinariaceae Genere: Cortinarius Specie:Cortinarius atrovirens ssp. ionochlorus
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Sottogenere Calochroi (M. M. Moser) Gasparini st. nov. M. M. Moser. 1961Die Gattung Phlegmacium (Schleimkopfe) in Die Pilze Mitteleuropas 4, 170. Carpofori medi, più raramente grandi, con cappello viscido e con colori vivaci gialli (biancastri), rossi, lilla/azzurro, aranciati rossi o bruni, gambo bulboso sovente marginato, frequentemente con colori violetti almeno all’ apice. Lamelle spesso con colori dello stipe, violette, gialle in qualche caso olivacee. Carne biancastra, violetta, gialla, talvolta con tinte lilla all’apice del gambo, sovente amara, reazioni vive rosse, verdi, rossobrune, ecc. agli alcali, raramente nulle. Pigmenti di origine terpenica (sodagnitine) o antrachinonica (di antrachinoni). Biemisferico. Specie tipo: Cortinarius calochrous (Pers. : Fr.) Gray
Alla liuce dei nuimerosilavori con ilDNA, ritengo che i Calochroi occupino uno spazio a parte nei Cortinarius e che meritino il livello di sottogenere.
Sezione Fulvi Moser & Horak M. M. Moser & Horak Cortinarius Fr. und nahe verwandte Gattungen in Südamerica. Beihefte Nova Hedwigia 5, 188, 1975 Sinonimo: sezione Fulgentes Bidaud et al. Carne sempre colorata in giallo o polpa di mela, cappello con colore giallo, rosso, arancio o olivaceo, raramente con toni lilla al margine, gambo bulboso o bulbo-marginato, lamelle gialle o verdastre. Reazione sovente rossa o verde (raramente nulla) agli alcali. Spore citriformi, più raramente amigdaliformi. Pigmenti di origine antrachinonica (diantracenoni). Specie tipo: C. elegantior (Fr. : Fr.) Fr. Sottosezione Laeticolores Moën-Loccoz & Reumaux A. Bidaud, P. Moënne-Loccoz, P. Remaux, Documents Mycologiques; XXIV, 95, 40, 1994 Colori prevalenti gialli, rossi, verdi, lamelle gialle, olivacee o rosa-lilla. Reazione rossa o verde (raramente nulla) agli alcali. Specie tipo: Cortinarius orichalceus (Batsch) Fr. Series Atrovirentes Bid et al. Bidaud, A., P. Moënne-Loccoz, P. Remaux, A (20043) Atlas des Cortinaires. Part X1V (2) : 958. CORTINARIUS ATROVIRENS Kalch 1874 ssp. ( IONOCHLORUS) Gasparini st. Nov. Basionimo: Maire 1937 Fungi Catalaunici (Instit. Bot. Barcelona) ser. altera Vol.III n° 4 : 113, Cortinarius (Phl.) ionochlora Cappello: Ø fino a 70 mm cuticola separabile, liscia, di colore verde citrino vivace, Ség. 317 o 321-322, pervaso da macchie di tonalità rossicce, altre volte fibrilloso-innata con colore verde smeraldo pallido, lamelle: abbastanza fitte, l = 80, alte fino a 6 mm, fragili, ondulate con il filo finemente eroso, annesso-secedenti, o semi-libere, di un bel lilla rosato, Ség. n.3, poi ocra purpureo, gambo 50 mm x 15 mm, cilindrico, un po’ ricurvo, fibrilloso, giallo cromo, in basso giallo oro bulbo piccolo, turbinato x 23 mm con la parte inferiore ricoperta dal micelio giallo sulfureo, veli: generale rossiccio, cortina giallo cromo, carne: soda, giallo pallida, citrino vivace, verde citrino nel bulbo, reazione chimica: nulla al KOH. Rilievi microscopici (fig.16): spore da amigdaliformi a citriformi con verruche larghe, basse e rade (8,5-) 9,5 – 11,4 (-13,4) x (4,9-) 5,9 - 6,9 (-7,5) #956;m.; ind.1,5 – 1,9; imenio: filo parzialmente fertile con basidi medio-piccoli, 26 - 33 x 8 - 9 #956;m, presenza di numerose cellule sterili cilindriche, sferopedunculate, talvolta terminanti a cono, versiformi, talvolta plurisettate, pileipellis di colore verde oliva; epicute: gelatinizzata in ixocutis con numerose cellule terminali arrotondate, lanceolate, talvolta subcapitate. Grumi di pigmento verde oliva intraifale; nessuna ipocute deistinta: le ife superficiali sono libere e sottili x 3 - 3.7 #956;m, mentre quelle più profonde sono più grosse, 5 - 10 #956;m, di aspetto quasi enteriforme. Habitat lecceta (Istria croata) Osservazioni: Il fungo è molto bello e inconfondibile. L’ assenza di reazione agli alcali lo distingue dal C. subionochlorus, che è comunque molto più esile. Si distingue dal C. atrovirens solo per la presenza del colore rosa sulle lame (probabilmente dovuta ad abbondanza di ipericina) e per l’ assenza dell’ odore di pepe. Tipico è anche l’ habitat mediterraneo. La sequenza effettuata da Garnica è identica al C. atrovirens per cui si può considerere una subspecie. Rilevante è anche che quest’ultimo è stato anche segnalato da Consiglio et al. (2003) in ambiente submediterraneo (Q.cerri e Q.pubescens).Da notare che possiede pigmenti di origine plasmatica della serie delle atrovirine, come il Cortinarius atrovirens il C. citrinus ed alcune Dermocybe (s.l.) dell’ area australasiatica. Non mi sembra aderente la descrizione di Brandrud et al. (1998) in quanto vengono ivi descritte le lamelle giallo-crema con l’orlo lilla ed il cappello verde-oliva, nonché una reazione positiva (verde) agli alcali. Trattasi, come sopraddetto, del Cortinarius subionochlorus.
Osservazione: il C.ionochlorus differisce dal C. atrovirens soltanto per le lamelle rosateinvece che gialle. I pigmenti trovati di origine antrachinonica sono esattamente gli stessi ed ilDNA ha trovato che la distanzq filogeneticq delle due specie è nulla. Da ciò la scelta di considerarlo una sottospecie (per l'habitat diverso) del C. atrovirens. Gaspy
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B.Gasparini
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Modificato da - Andrea in Data 13 gennaio 2009 17:23:47
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Giorgio Gozzi
Utente Super
Città: trento
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
7792 Messaggi Micologia |
Inserito il - 28 giugno 2007 : 18:06:09
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Ciao bruno, molto bello ed interessante.Ho fatto una piccola ricerca per documentarmi trovando su Il genere Cortinarius in Italia questa affermazione: "A parte le lamelle violette e non giallo-verdastre,C.ionochlorus,specie mediterranea(CONSIGLIO,1998),è il sosia di C.atrovirens con il quale condivide anche lo straordinario odore di pepe." Secondo te è un errore oppure l'odore è talmente accentuato da essere irrilevante?
ciao giorgio
....in breve tutto è ammirabile nella creazione,ma questi esseri ci sembrano ancora più meravigliosi in quanto tali non si giudicherebbero a prima vista;solo il microscopio ce ne rivela l'intiera struttura,mettendoci sotto l'occhio un mondo nuovo,ed insegnandoci ad apprezzarne le recondite bellezze... don G.bresadola 1847-1929 |
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Gaspy
Utente Senior
Città: Trieste
Prov.: Trieste
Regione: Friuli-Venezia Giulia
1703 Messaggi Micologia |
Inserito il - 28 giugno 2007 : 21:10:48
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No, no è vero. Molte volte no ci si fa caso in quanto il fungo è talmente evidente.
La cosa interessante è che il C. atrovirens dovrebbe esser simbionte dell' abete (Abies alba), ma io l' ho trovato dove no c'era neppure un abete (faggeta con peccio).Consiglio mi risulta l'abbia trovato in faggeta pura.
I funghi micorroizici evidentemente tendono ad adattarsi lentamente ad altri ambienti, talvolta restando immutati, altre aggiungendo o togliendo dei caratteri.....
Gaspy
P.S. Queste sono,e cose che contano in micologia, il resto sono chiacchiere da porcinari.
B.Gasparini |
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Alessio
Utente V.I.P.
Città: Livorno
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
319 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 14 luglio 2007 : 17:01:50
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Bravo Bruno ! Come sempre...ho avuto modo di incontrare più volte C. ionochlorus Maire...ops...C. atrovirens ssp. ionochlorus (Maire)Gasparini ! Nei boschi a querce sempreverdi e caducifoglie tipici dei Monti Livornesi è una specie relativamente comune, inconfondibile per il cromatismo dei carpofori. Una sola precisazione: Maire ha pubblicato il nome C. ionochlorus nel 1937, nel lavoro "Fungi Catalaunici. Series altera. Contribution a l'etude de la Flore Mycologique de la Catalogne" in Publicacions de l'institut Botanic, vol. 3, n. 4. Ma non a pagina 113...la diagnosi infatti si divide tra le pagine 112 e 113 !
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Una piccola banalità...
A proposito: dove ha pubblicato questa ricombinazione ? È possibile avere una copia dell'articolo ?
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Gaspy
Utente Senior
Città: Trieste
Prov.: Trieste
Regione: Friuli-Venezia Giulia
1703 Messaggi Micologia |
Inserito il - 17 luglio 2007 : 09:45:01
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Per quanto riguarda la diagnosi, ti ringrazio, ma l'avevo. La ricombinazione l'ho proposta in un articolo inedito. Se lo vuoi leggere fammi avere il tuo email. La ricombinazione si giustifica per una serie di considerazioni di carattere scientifico. 1) Morfologia: salvo il rosa violetto delle lamelle, il colore di un verde particolare è simile a quello del C. atrovirens. La carne è dello stesso colore. L'odore è lo stesso. Le spore sono le stesse. 2)chimica: i pigmenti sono gli stessi (ed anche quelli del C. citrinus). 3) DNA ha dimostrato che i due funghi hanno la stessa sequenza.. 4) L'habitat è diverso e giustifica la subspecie, ma il C. atrovirens (Consiglio) è stato trovato in querceto. Gaspy
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Modificato da - Gaspy in data 17 luglio 2007 10:41:40 |
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