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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
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fern
Utente Senior
Città: Vicenza
2349 Messaggi Flora e Fauna |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32990 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 maggio 2017 : 23:48:48
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E' la stessa sensazione che ho io. In genere trovo meno artropodi da fotografare, soprattutto in prossimità delle zone urbanizzate.
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vladim
Moderatore trasversale
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
34172 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 13 maggio 2017 : 05:56:12
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Infatti, confermo. Spesso trovavo in casa o (a finestre chiuse) posate sui vetri, falene, crisope, cicadelle, ma ora capita molto molto raramente. Anche le farfalle diurne si sono molto rarefatte, e non solo in città, ma anche nell'hinterland. Per non parlare dei maggiolini, che un tempo erano addirittura invasivi, ed ora sono quasi...estinti. Ed estinte del tutto sono le lucciole! Contemporaneamente sono aumentate le disinfestazioni "per eliminare le zanzare". Nel nostro giardino condominiale fino pochi anni fa avvenivano molto raramente, ora vengono effettuate ogni 2-3 mesi.
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gabrif
Moderatore
Città: Milano
Regione: Lombardia
3483 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 13 maggio 2017 : 19:50:08
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Nella pancia delle cornacchie, secondo me. Loro sono aumentate. G. |
Nulla è piccolo in Natura. (George Perkins Marsh (1801-1882)) |
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 maggio 2017 : 07:11:37
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ne hanno parlato qualche giorno fa anche a radio3 scienza (v. qui) |
ciao
ang
Anche se nessuno di noi sa esattamente dove sta andando o dove andrà a finire.....comunque lascerà la sua indelebile striscia di bava (Beppe/papuina) |
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robybar
Utente Senior
Città: Catanzaro
Prov.: Catanzaro
Regione: Italy
1267 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 14 luglio 2017 : 13:47:42
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Scusatemi, ma credo sia abbastanza normale che in zone urbanizzate o ad alto sfruttamento agricolo la popolazione invertebrata ne risenta. Sono sicuro che in zone meno antropizzate gli insetti se la cavino abbastanza bene. Ho stilato, da un anno a questa parte, una lista comprendente tutti gli insetti che trovo in giro nella mia zona (quartierino poco a sud dell'agglomerato urbano di Catanzaro), rimasta discretamente incontaminata, ma neanche troppo. Qui di insetti ne ho avvistati a sacchi, nella lista sono presenti circa 150 taxa fra generi e specie esatte. Tenete conto che sono quelli osservati, fotografati e correttamente determinati in un anno. Ho tenuto fuori quelli che ovviamente non ho fotografato bene, difficili da determinare con precisione, ma anche la marea di insetti appartenenti a gruppi ostici per un neofita (microlepidotteri, dermestidi o altri piccoli coleotteri, afidi, alcuni apoidei sfuggenti e così via). Tengo a precisare anche che sono tutti animali che trovo casualmente, non vado quasi mai alla loro ricerca. Semplicemente fotografo ogni bestia mi trovo davanti nella mia vita di tutti i giorni. Ogni binomio o taxon inserito nella lista è accompagnato da dati sulla frequenza di ritrovamento (basata sulle mie osservazioni) e segnalo eventualmente ogni insetto che sembri andare in declino o sparisca. Ovviamente non segno le fluttuazioni stagionali, perché in molte specie è normale trovare pochissimi esemplari in un anno o in un paio di anni, e poi trovarne molti di più nel periodo successivo o viceversa (esempio: le lucciole -Lampyris e Luciola- nel 2016 sono state molto abbondanti, mentre negli anni precedenti e in questo sembrano essere più scarse)
Ebbene, l'unico insetto la cui popolazione negli anni è andata completamente sparendo è il genere Meloe. Erano comuni quasi come Timarcha, giusto una manciata di anni fa. Da circa 5 anni o più, non ne ho mai piu visto nemmeno uno. Per me la scomparsa di Meloe rimane un mistero, non credo che sia dovuto ad attività antropica dal momento che molte altre specie classificate come indicatori ambientali (apidi, bombi, farfalle e via dicendo) sono invece abbastanza comuni.
Dunque, a parte il curioso caso di Meloe, per quanto riguarda la mia zona la popolazione entomica sta benone tengo a precisare che non abito in una riserva naturale, anzi è spesso un luogo per certi versi degradato. È però ben lontano da coltivazioni intensive e simili, e questo a quanto pare basta
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Cmb
Moderatore
Città: Buers
Prov.: Estero
Regione: Austria
12844 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 14 luglio 2017 : 17:44:27
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In Germania: l'iperfertilizzazione dell'agraria (200 kg N per l'ettaro) ed 30 - 60 kg N/year/ettaro (NOx e NH3 (combustione et liquame))
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"Good people don't go into government" (D. Trump) Link - nothing is more dangerous than the truth - solo chi conosce il passato, può capire il presente!
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gabrif
Moderatore
Città: Milano
Regione: Lombardia
3483 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 14 luglio 2017 : 22:13:50
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| Ebbene, l'unico insetto la cui popolazione negli anni è andata completamente sparendo è il genere Meloe. |
Non è per caso. Sono estremamente vulnerabili alla scomparsa delle piante da fiore necessarie per gli imenotteri solitari di cui le larve sono parassite. Magari non ci sono più i prati e/o le zone incolte di qualche anno fa, e tanto basta.
Qualche notizia, in inglese purtroppo:Link
G. |
Nulla è piccolo in Natura. (George Perkins Marsh (1801-1882)) |
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robybar
Utente Senior
Città: Catanzaro
Prov.: Catanzaro
Regione: Italy
1267 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 15 luglio 2017 : 18:58:26
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Grazie gabrif per l'interrssante risposta e l'articolo. Mi piacerebbe sapere quali sono le specie di api solitarie da cui dipende il Meloe, in modo da verificarne la effettiva presenza nel mio territorio. L'articolo cita le mining bees, che dovrebbero essere quelle del genere Andrena (Google riporta specificatamente Andrena fulva), che, onestamente, non è nel mio censimento e non credo di aver mai visto qui. A questo punto verrebbe spontaneo puntare il dito sulla scomparsa di flora spontanea, causa di questa cascata di estinzioni locali. Tuttavia: 1)la zona non ha subito, almeno nel corso della mia vita, particolari cambiamenti di flora spontanea. L'unica cosa che mi viene in mente è il susseguirsi di sfalciamenti e incendi che coinvolgono le zone relativamente più vicine alle abitazioni, che potrebbero aver favorito le piante più abili e veloci a ricrescere (canne e graminacee varie), soppiantando molte erbe da fiore. Tuttavia, ciò deve essere escluso per quanto riguarda le colline a ulivo circostanti, che di fatti presentano una discreta varietà di erbe a fiore, specie nel periodo primaverile. Inoltre, altri apidi non sembrano essere in declino. O almeno credo 2)non sono sicuro che le Andrena siano mai state apprezzabilmente presenti, infatti ne ignoro completamente lo status (sempre parlando della mia zona) |
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Cmb
Moderatore
Città: Buers
Prov.: Estero
Regione: Austria
12844 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 16 luglio 2017 : 12:13:17
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| Messaggio originario di gabrif:
| Ebbene, l'unico insetto la cui popolazione negli anni è andata completamente sparendo è il genere Meloe. |
Non è per caso. Sono estremamente vulnerabili alla scomparsa delle piante da fiore necessarie per gli imenotteri solitari di cui le larve sono parassite. Magari non ci sono più i prati e/o le zone incolte di qualche anno fa, e tanto basta.
Qualche notizia, in inglese purtroppo:Link
G.
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Con piu nitrogeno (N) cambia la flora.
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"Good people don't go into government" (D. Trump) Link - nothing is more dangerous than the truth - solo chi conosce il passato, può capire il presente!
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32990 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 31 luglio 2017 : 16:08:13
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Questa estate, in Sardegna, ho osservato una diminuzione impressionante di alcune specie. Per Latrodectus tredecimguttatus e Argiope la riduzione dall'anno scorso è stata dell'ordine di 10:1.
Ma anche le cavallette, le mantidi, le libellule sono diminuite.
Oltre alle condizioni ambientali penso che una possibile causa potrebbe essere la predazione da parte di storni, corvidi e cinghiali che sono molto aumentati di numero. |
luigi |
Modificato da - elleelle in data 31 luglio 2017 16:09:03 |
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robybar
Utente Senior
Città: Catanzaro
Prov.: Catanzaro
Regione: Italy
1267 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 05 agosto 2017 : 13:23:56
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Noto invece un notevole aumento dei vespidi. C'entreranno qualcosa? |
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Discussione |
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