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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
Francesco Ciabattini
Utente Senior
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3437 Messaggi Macrofotografia |
Inserito il - 08 febbraio 2007 : 12:46:13
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| Messaggio originario di lynkos: Il mio eroe è sempre stato il ragazzino nella favola del re nudo, cioè, non chi ha (o pensa di avere) tutte le risposte, ma chi mette in discussione le "verità" scontate e le posizioni acquisite. Grazie Ale.
Sarah
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Avevo in mente da tempo di iniziare questa discussione, ma il via definitivo mi è stato offerto dallo stupendo messaggio postato da Sarah nella discussione La valle dei vegan; Ho avuto spesso occasione di incontrare in ambienti diversi, di vita, di lavoro, di cultura, e via dicendo persone ultraspecializzate, cioè persone che in una branca più o meno ristretta dello scibile umano sanno tutto, ma veramente tutto, tanto da sorprendere e da sovrastare chiunque abbia la ventura di attraversare anche solo occasionalmente il loro dominio, peraltro spesso assolutamente settoriale, di conoscenza miniaturizzata. Questa situazione, acquisita in anni e anni di studi e di approfondimenti, crea in tali individui una sorta di posizione di potere, perché è difficilissimo trovare qualcuno che sia in grado di contraddirli nella loro nicchia culturale e da loro modo di avere quasi sempre la meglio nei confronti dei malcapitati che incontrano sulla loro strada. Anzi c'è addirittura qualcuno, ma si tratta sicuramente di soggetti malevoli, che pensa che questa posizione sia stata acquisita, spesso con grandi sacrifici, proprio allo scopo do poter mettere sotto qualcuno, non avendo la possibilità di farlo altrimenti! Quando poi uno di questi ultraspecializzati possiede anche una laurea, apriti cielo! Non si regge più! Chi lo incontra ha la sensazione di trovarsi di fronte a un vero pozzo di scienza, anche perché lui non fa assolutamente nulla per mitigare tale sensazione, anzi fa di tutto per rinvigorirla! Il nostro probabilmente non tiene conto che, se proprio di lauree volessimo parlare, per avere una visione panoramica di qualsivoglia argomento, in un periodo in cui la interdisciplinarietà la fa da padrona, di lauree ce ne vorrebbero almeno dieci! Con questo non voglio assolutamente sostenere che chi è senza laurea è fuori gioco! Ho sempre preferito un autodidatta a chi esibisce un pezzo di carta per il semplice motivo che l'autodidatta ha sicuramente acquisito il proprio bagaglio di conoscenze a seguito di una spinta autonoma e non, come capita spesso, per far contenti i genitori che vogliono a tutti i costi i figli laureati. Occorre sempre sapersi mettere in discussione, essere umili e disposti ad affrontare qualsiasi argomento sotto diverse e nuove angolazioni e soprattutto, come ci hanno insegnato gli Gnostici di Princeton, applicare la interdisciplinarietà delle conoscenze, laddove occorre confrontare i risultati delle discipline più diverse, prima di esprimere un giudizio definitivo. Francesco
Francesco Ciabattini Link
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Modificato da - Acipenser in Data 24 marzo 2010 21:19:26
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EffeCi
Utente Senior
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
2668 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 08 febbraio 2007 : 13:20:01
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Un "esperto" è uno che sa sempre più cose di sempre meno cose, fino a saper tutto di nulla... (dalle "Leggi di Murphy")
-------------------------------------- Dubito, ergo sum.
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 08 febbraio 2007 : 13:57:55
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Caro Francesco, chi mi conosce sa benissimo che non potrei che essere d'accordo con te. A volte mi sembra di girare in un mondo popolato di persone guardando attraverso uno di quei tubi di cartone che si trovano dentro la carta stagnola, beatamente felici di studiare (e capire) una particella minuscola e perfetta di un insieme che gli sta sbriciolando tutt'intorno. E a volte dico fra me e me, beati loro! Ho sempre più spesso la sensazione che sappiamo sempre di più, ma capiamo sempre di meno. Se vogliamo parlare di pezzi di carta, allora, sono convinta di averne meno di tutti qui dentro. Forse è anche per quello, perché ho imparato ma non sono stata insegnata, che i miei occhi sono così maledettamente e scomodamente "altri".
Sarah
"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo (ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto) ... dobbiamo fare spazio alla natura nel nostro cuore." (S. J. Gould) |
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argonauta
Utente Super
Città: Guidonia
Prov.: Roma
Regione: Lazio
6664 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 08 febbraio 2007 : 15:39:28
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Tratto da "Gabriele Lolli, Il riso di Talete, Bollati Boringhieri 1998"
Il buon Dio, grande matematico dell'universo... perché; non ha avuto una cattedra? •Aveva solo una pubblicazione importante. •Per di più scritta in ebraico. •Non pubblicata su rivista soggetta a referee. •Qualcuno dubita che l'abbia scritta lui. •Dopo aver creato il mondo, che cosa ha fatto? •La comunità scientifica ha avuto molte difficoltà a replicare i suoi risultati. •Non ha mai fatto domanda ai comitati di etica per l'uso di cavie umane. •Quando un esperimento gli andò male, cercò di nasconderlo con un diluvio. •Quando i suoi soggetti non si comportavano come previsto, li cancellava dal campione. •Ha cacciato i suoi primi studenti che dimostravano amore per il sapere. •Benché ci fossero solo dieci requisiti, la maggior parte dei suoi studenti ha sempre fallito le prove. •Veniva raramente a far lezione e diceva di studiare il testo. •Teneva strane ore di ricevimento, sui monti
Mario
Volgi gli occhi allo sguardo del tuo cane: puoi affermare che non ha un'anima? (Victor Hugo) |
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mazzeip
Moderatore
Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma
Regione: Lazio
13572 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 08 febbraio 2007 : 16:12:24
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Ho avuto spesso occasione di incontrare in ambienti diversi, di vita, di lavoro, di cultura, e via dicendo persone assolutamente non specializzate in niente, ma che pretendono di parlare vantando cognizione di causa di qualunque branca dello scibile umano, dalla massa del neutrino alle tecniche per la fecondazione artificiale del riccio di mare.
Questa situazione, acquisita in anni e anni di studi e di approfondimenti di rotocalchi e articoli pseudo scientifici leggiucchiati su "Panorama" (dopo che l'ha comprato il Berluska...) e di attento ascolto di Angela Piero e figli, crea in tali individui la presunzione di poter parlare di qualsiasi cosa, argomentandosi in modo astruso e pretendendo di appiattire qualsiasi branca del sapere a quattro righe stampate male. Chiaramente il "nostro" non solo non ha alcun pezzo di carta, probabilmente non sarebbe mai riuscito a prenderlo, ma il suo livore verso chi con fatica l'ha ottenuto lo porta a disprezzare ogni reale forma di conoscenza vera, strutturata e figlia di anni di esperienza e non di un'infarinatura del tutto approssimativa e lacunosa. E guai a contraddirlo! I suoi stanchi neuroni destrutturati esplodono in violente invettive contro chi si oppone a cotanta manifestazione di poliedrica cultura.
Francesco, tu hai ragione, e io anche, gli eccessi sono sempre riprovevoli, ma in tutti i sensi...
Paolo Mazzei Link Link |
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012
9799 Messaggi
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Inserito il - 08 febbraio 2007 : 16:45:23
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Dal mio piccolo punto di vista pare che la formazione, conosco in particolare quella universitaria ma credo che al di fuori la situazione sia simile, sia sempre più ultraspecializzata mentre manca l'interdisciplinarietà. Esperti di diverse materie purtroppo non dialogano sufficientemente anzi c'è diffidenza reciproca sui risultati raggiunti. Un altro aspetto di cui mi rammarico sempre è la mancanza di dialogo tra "pubblico" e "privato" e i continui tentativi di screditarsi a vicenda.
Alessandro PD |
Modificato da - a p in data 08 febbraio 2007 16:46:06 |
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Francesco Ciabattini
Utente Senior
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3437 Messaggi Macrofotografia |
Inserito il - 08 febbraio 2007 : 16:48:22
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| Messaggio originario di lynkos:
Caro Francesco, chi mi conosce sa benissimo che non potrei che essere d'accordo con te. Forse è anche per quello, perché ho imparato ma non sono stata insegnata, che i miei occhi sono così maledettamente e scomodamente "altri".Sarah
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Sarah, quanto hai ragione! Non so se ve lo ho già raccontato. A mio figlio che non aveva ancora quattro anni ho fatto questa domanda: "Fabio, perché siamo nati?" Mi ha risposto di getto: "Per capire" Mi è sembrato che mi mancasse il terreno sotto i piedi.... L'ho guardato, ma non aveva l'aria di chi stesse facendo un ragionamento, ma era come se stesse "in presa diretta"..... Poi li mandiamo a scuola, all'università..........d'altra parte una laurea, come quella che ho preso anch'io insieme anche ad alcune specializzazioni, e in più anche un "master", in questa società possono essere utili per trovare una occupazione! Francesco
Francesco Ciabattini Link |
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lynkos
Con altri occhi
Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara
Regione: Abruzzo
17647 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 08 febbraio 2007 : 17:06:34
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| Messaggio originario di Alessandro:
...sempre più ultraspecializzata mentre manca l'interdisciplinarietà. Esperti di diverse materie purtroppo non dialogano sufficientemente anzi c'è diffidenza reciproca sui risultati raggiunti. Un altro aspetto di cui mi rammarico sempre è la mancanza di dialogo tra "pubblico" e "privato" e i continui tentativi di screditarsi a vicenda. |
Ale, sapendo che sei ben inserito nel mondo universitario, sono molto contenta di sentire da te esattamente quello che io, da fuori, intuisco. Forse mi sbaglio, ma mi sembra che questo sia il cuore dell'intervento iniziale di Francesco. Dalla mia posizione di ignoranza, a volte mi sembra un gioco di potere dentro e fuori le istituzioni a danno di tutto il resto.
Sarah
"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo (ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto) ... dobbiamo fare spazio alla natura nel nostro cuore." (S. J. Gould) |
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 08 febbraio 2007 : 22:30:08
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Fino ai primi decenni del secolo scorso non c'era nessuna distinzione tra naturalista e scienziato: il naturalista sapeva di tutto e più in profondità di chiunque altro. Figure davvero affascinanti gli antichi scienziati-naturalisti.
Oggi penso che la distinzione tra le due categorie sia invece precisa e aggiungo che secondo me naturalisti si nasce, mentre scienziati si diventa. Essere scienziati è una professione, che richiede enormi sforzi e un lunghissimo cammino di studio e preparazione, non si tratta di possedere un certificato di laurea, ma di trascorrere una vita di ricerca. Essere naturalisti è una predisposizione, che uno scienziato può possedere oppure no, nè più nè meno di un netturbino.
Penso che non esista proprio una disputa sul fatto che sia meglio la ultraspecializzazione o l'interdisciplinarietà. La scienza è esclusivamente specializzazione, se uno scienziato è in grado di essere interdisciplinare significa solo che possiede più di una ultraspecializzazione, oppure (cosa più importante) che è capace di lavorare in gruppo.
Un naturalista invece è interdisciplinare per costituzione genetica: il suo interesse non è un campo del sapere, ma semplicemente la vecchia e ormai dimenticata 'natura', che raramente possiede confini netti e definiti tra le sue parti e nelle sue regole. Così come ci sono scienziati più o meno capaci, ci sono naturalisti da Reader's Digest e naturalisti che hanno qualcosa di concreto da trasmettere a chiunque, scienziati compresi.
Non vedo davvero come queste due figure e questi due modi d'essere possano essere messi sullo stesso piano per un confronto. Ciò che mi dispiace è che la nostra società (altra vecchia parola ormai desueta) abbia canonizzato percorsi scolastici e umani per chi desidera diventare scienziato, mentre non faccia assolutamente nulla per chi vuole coltivare la propria indole di naturalista. Trovo che questa sia una politica miope.
Ciao, Andrea |
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Cello
Utente Senior
Città: Cuggiono
Regione: Lombardia
4727 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 febbraio 2007 : 08:30:13
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Gli eccessi sono sbagliati in tutti i sensi, punto e basta. Una laurea non fa una persona intelligente. COnosco molti laureati che sono degli "IGNOARNTI" fuori scala, come laureati che sono delle persone squisite, Ho avuto modo di conoscere e parlare con uno dei più grandi geologi alpini del mondo, e sicuramente il più grande degli italiani (come cultura e preparazione) e nonostante che io fossi solo uno studentello che faceva la tesi mi ha trattato come suo pari grado, discutendo con me senza far pesare minimamente le sue conoscenze. Purtroppo ho anche conosciuto persone che solo perchè sono ricercatori messi li per plateali conoscenze e vendette verso altre persone che invece impongono le loro idee (SBAGLIATE e basterebbe leggere qualunque libro per dimostrarlo) solo perchè sono nell'ufficio con la targhetta con il loro nome.
Per il resto, penso, che almeno nell'ambiente della ricerca la via migliore sia l'iperspecializzazione e la collaborazione tra differenti figure professionali.
"Un paese di pianura, per quanto sia bello, non lo fu mai ai miei occhi. Ho bisogno di torrenti, di rocce, di pini selvatici, di boschi neri, di montagne, di cammini dirupati ardui da salire e da discendere, di precipizi d'intorno che mi infondano molta paura" Jean-Jacques Rosseau
"Se mi fosse dato di vivere senza la possibilità di sognare e di lottare per un sogno, bello quanto inutile, sarei un uomo finito" G. Gervasutti.
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Francesco Ciabattini
Utente Senior
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3437 Messaggi Macrofotografia |
Inserito il - 09 febbraio 2007 : 08:54:27
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| Messaggio originario di theco:
Penso che non esista proprio una disputa sul fatto che sia meglio la ultraspecializzazione o l'interdisciplinarietà. La scienza è esclusivamente specializzazione, se uno scienziato è in grado di essere interdisciplinare significa solo che possiede più di una ultraspecializzazione, oppure (cosa più importante) che è capace di lavorare in gruppo.
Un naturalista invece è interdisciplinare per costituzione genetica: Non vedo davvero come queste due figure e questi due modi d'essere possano essere messi sullo stesso piano per un confronto. Ciao, Andrea
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Andrea, hai ragione. Se nella contrapposizione tra ultraspecializzazione e interdisciplinarietà avessi voluto semplicemente mettere a confronto lo scienziato e il naturalista, forse, dico forse, le cose potrebbero stare cpme dici tu. Ma evidentemente non mi sono spiegato bene e non sono riuscito a trasmettere completamente il mio pensiero. Intanto diciamo subito che, anche rimanendo nel campo scientifico, una cosa è saperne molto di biologia e altra cosa è saperne altrettanto di chimica e di medicina, per cui, obbedendo ai principi della interdisciplinarietà, non sarebbe male che si mettessero a confronto i percorsi e i risultati di tutti i settori della scienza. Ma nella fisionomia che andavo tracciando del mio ultraspecializzato, intendevo andare ancora oltre. Questo individuo di cui andavo definendo i contorni, solo per il fatto di aver imparato quasi tutto (il quasi ci sta sempre bene!) di un settore, spesso molto limitato, dello scibile umano, sconfina e per il solo fatto di sapere bene alcune "cosette" tende a diventare un "tuttologo" ed a sfornare le sue presunte verità anche in campi che sono lontanissimi dalla sua ultraspecializzazione, senza avere la pur minima conoscenza e il pur minimo riferimento dell'argomento trattato. Scusate se ritorno sempre sugli gnostici di Princeton, ma per loro la interdisciplinarietà significava saper mettere a confronto ad esempio anche l'astrofisica con la filosofia, ambiti apparentemente lontanissimi tra loro. Francesco
Francesco Ciabattini Link |
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peppe
Utente V.I.P.
Città: Guardea
Prov.: Terni
Regione: Umbria
420 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 febbraio 2007 : 11:55:19
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Buongiorno , penso che la più importante cosa della conoscenza sia trasmetterla ..... peppe |
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franci
Utente Senior
Città: Morbegno
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
1364 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 febbraio 2007 : 12:54:55
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Leggendo le parole di Francesco ho ricordato il mio docente di mineralogia all'università. Durante le nostre uscite sul campo per insegnarci la sua materia, era contentissimo ed entusiasta, sapendo di condividere la giornata con studenti di scienze naturali che stavano tutti più o meno già preparando la tesi o che comunque avevano maggiori interessi nelle più svariate branche delle stesse. La sua gioia derivava dalla CONDIVISIONE delle conoscenze, sia che si parlasse di minerali sia che si parlasse di botanica o zoologia... e questa condivisione avveniva sentendosi tutti sullo stesso piano: esseri umani che si comunicavano esperienze, nozioni, passioni... QUESTO è stato uno dei miei modelli di studioso, scienziato ed insegnante.
Franci Morbegno (SO) |
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 febbraio 2007 : 21:48:13
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Beh Francesco, sicuramente la distinzione tra chimica e fisica l'abbiamo creata noi, in natura non esiste, e altrettanto vale per le branche di rango ancora più specifico, e così per quelle di rango superiore: anche la distinzione tra scienze naturali e scienze umane in fondo è artificiosa.
Siamo animali etichettatori, se non suddividiamo ogni cosa in categorie ci coglie l'horror vacui. Poi può capitare di mascherarsi dietro queste etichette e pensare che l'universo sia una serie ordinata di scatoline entomologiche: di questa so tutto, di questa invece non so niente, ma tanto non mi interessa, non rientra nel mio campo.
Diciamo che personalmente ritengo che l'universo sia qualcosa di più dell'unione di tutte le sue parti e che quindi non mi sembra possibile che un processo analitico, come è la scienza, possa arrivare a descriverlo compiutamente: ma non scopro nulla di nuovo, la scienza stessa è la prima ad essere cosciente dei propri limiti e dell'inesauribilità della propria ricerca.
Per quanto riguarda la filosofia non credo che possa creare uno scienziato migliore, credo invece che possa creare una persona migliore. Non mi meraviglia che chi pratica la scienza si senta portato verso la filosofia: se il tuo credo di scienziato è la ragione è facile sentirsi attratti dallo studio del 'pensiero' e dei pensatori, anche quando questi si occupano di temi metafisici.
Astrofisica e filosofia dici, ma è dall'alba dei tempi che sono due modi di vedere l'universo che si incrociano: il primo filosofo occidentale riconosciuto dall'attuale storia della filosofia è Talete, il quale, tra le altre cose, è stato il primo a prevedere un'eclissi di sole in questa parte di mondo, quindi come vedi già nel 7° secolo avanti Cristo, ben prima che Princeton esistesse, c'era chi coniugava filosofia e astrofisica.
Tieni però presente che anche in campo filosofico esiste chi è riuscito a mettere a fuoco un paio di linee di pensiero e ad azzardare qualche collegamento tra pensatori lontani secoli tra loro, e allora si spaccia per conoscitore di filosofia, tanto al giorno d'oggi che la sa più la differenza tra Platone e Plotino. Sicuramente non è il caso degli gnostici di Princeton (con un nome che si rifà così apertamente allo gnosticismo, non possono certo ignorare la filosofia), ma millantatori ne esistono ovunque.
Per quanto riguarda infine il profilo di scienziato presuntuoso, che hai delineato, devo dirti che sei stato abbastanza sfortunato ad incontrare gente del genere, benchè immagino bene che esista. Anch'io, come altri che hanno già scritto la propria opinione prima di me, ho avuto la fortuna di incontrare persone di scienza, che sono state dei veri maestri di vita, prima ancora che di conoscenza; i presuntuosi, se li ho incontrati, non li ricordo, pace all'anima loro.
Ciao, Andrea |
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Francesco Ciabattini
Utente Senior
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3437 Messaggi Macrofotografia |
Inserito il - 10 febbraio 2007 : 09:08:52
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| Messaggio originario di theco:
Siamo animali etichettatori, se non suddividiamo ogni cosa in categorie ci coglie l'horror vacui. Poi può capitare di mascherarsi dietro queste etichette e pensare che l'universo sia una serie ordinata di scatoline entomologiche: di questa so tutto, di questa invece non so niente, ma tanto non mi interessa, non rientra nel mio campo.
Per quanto riguarda infine il profilo di scienziato presuntuoso, che hai delineato, devo dirti che sei stato abbastanza sfortunato ad incontrare gente del genere, benchè immagino bene che esista. Ciao, Andrea
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Intanto nonostante le "scatoline" di cui parli non vedo proprio come possa esistere chi, a livello di eccellenza, possa contemporaneamente essere adeguatamente preparato in tutti i settori - fisica - chimica - biologia - geologia - medicina - faunistica - botanica - matematica - logica - economia - diritto - e via dicendo. Ma è comunque proprio in ragione delle "scatoline" che l'interdisciplina è quanto mai indispensabile, proprio perché, come tu dici, l'universo è qualcosa di più dell'unione di tutte le sue parti! Non sono io che sono sfortunato, ma probabilmente sei tu molto fortunato, visto che individui come quello che ho descritto se ne trovano in ogni luogo, tenendo conto, in ogni caso, che non ho delineato la figura di uno scienziato, ma di un ultraspecializzato qualsiasi, magari in numismatica o in filatelia, eventualmente fornito della laurea in scienze politiche! Francesco
Francesco Ciabattini Link |
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012
9799 Messaggi
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Inserito il - 10 febbraio 2007 : 09:39:36
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Leggendo il messaggio di Francesca trovo in quello che ha scritto l'essenza della cultura sia essa naturalistica, scientifica, letteraria, ecc. non ha importanza se a livello scolastico, universitario oppure pura passione. Il saper parlare di tutto, essere curiosi di tutto ciò che ci circonda è la vera cultura non il "pezzo di carta", seppur sudato ed agoniato. Tornando al tema ho giò detto che almeno la formazione universitaria italiana è iperspecialistica, troppo davvero! Ma il tema a me più caro è l'interdisciplinarietà. Quello che ha evidenziato Francesca secondo me è proprio quello a cui si dovrebbe tendere. Purtroppo almeno tra gli studenti, conosco meglio questo mondo scusate, trovo che non solo non abbiano capito l'interdisciplinerarietà ma nemmeno sappiano fare dei semplici collegamenti tra le materie imparate. Ho cercato di capire il problema, a parte casi isolati, questa "non cultura" gliela stiamo trasmetendo noi. Il nostro esempio è deleterio. Viene percepita sicuramente questo distacco e diffidenza tra docenti e ricercatori di materie affini che invece di dialogare per raggiungere un risultato condiviso, assumono un atteggiamento a riccio e si arroccano sulle proprie posizioni giuste o sbagliate che siano.
Alessandro PD |
Modificato da - a p in data 10 febbraio 2007 09:41:43 |
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Francesco Ciabattini
Utente Senior
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3437 Messaggi Macrofotografia |
Inserito il - 10 febbraio 2007 : 09:45:46
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| Messaggio originario di Alessandro:
Leggendo il messaggio di Francesca trovo in quello che ha scritto l'essenza della cultura sia essa naturalistica, scientifica, letteraria, ecc. non ha importanza se a livello scolastico, universitario oppure pura passione. Il saper parlare di tutto, essere curiosi di tutto ciò che ci circonda è la vera cultura non il "pezzo di carta", seppur sudato ed agoniato. Tornando al tema ho giò detto che almeno la formazione universitaria italiana è iperspecialistica, troppo davvero! Ma il tema a me più caro è l'interdisciplinarietà. Quello che ha evidenziato Francesca secondo me è proprio quello a cui si dovrebbe tendere. Purtroppo almeno tra gli studenti, conosco meglio questo mondo scusate, trovo che non solo non abbiano capito l'interdisciplinerarietà ma nemmeno sappiano fare dei semplici collegamenti tra le materie imparate. Ho cercato di capire il problema, a parte casi isolati, questa "non cultura" gliela stiamo trasmetendo noi. Il nostro esempio è deleterio. Viene percepita sicuramente questo distacco e diffidenza tra docenti e ricercatori di materie affini che invece di dialogare per raggiungere un risultato condiviso, assumono un atteggiamento a riccio e si arroccano sulle proprie posizioni giuste o sbagliate che siano.
Alessandro PD
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Sono felice che tu condivida in gran parte il mio assunto! Comunque ti informo che non ho cambiato sesso e non faccio parte dell'Arcigay! Francesco
Francesco Ciabattini Link |
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012
9799 Messaggi
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Inserito il - 10 febbraio 2007 : 09:49:53
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Era di Franci (Francesca) che ho preso lo spunto comunque avevo notato che anche Tu Francesco l'avevi scritto. Ho preferito prendere spunto da quanto scritto da un coetaneo, non avercela per questo!
Alessandro PD |
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Francesco Ciabattini
Utente Senior
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3437 Messaggi Macrofotografia |
Inserito il - 10 febbraio 2007 : 09:57:51
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| Messaggio originario di Alessandro:
Era di Franci (Francesca) che ho preso lo spunto comunque avevo notato che anche Tu Francesco l'avevi scritto. Ho preferito prendere spunto da quanto scritto da un coetaneo, non avercela per questo!
Alessandro PD
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Ops!! Scusami! In effetti avrei dovuto rispondere anche a Franci che aveva manifestato di aderire alle nostre tesi in modo così garbato! Il mio errore forse è stato causato dal fatto che la tua replica è avvenuta in immediata successione del mio ultimo post e non di quello di Franci. Certamente non sono vostro coetaneo, ma fortunatamente il consenso può anche prescindere dalla generazione di appartenenza! Francesco
Francesco Ciabattini Link |
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cinciarella
Utente V.I.P.
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
409 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 10 febbraio 2007 : 10:32:15
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| Messaggio originario di Francesco Ciabattini:
Non so se ve lo ho già raccontato. A mio figlio che non aveva ancora quattro anni ho fatto questa domanda: "Fabio, perché siamo nati?" Mi ha risposto di getto: "Per capire" Mi è sembrato che mi mancasse il terreno sotto i piedi.... L'ho guardato, ma non aveva l'aria di chi stesse facendo un ragionamento, ma era come se stesse "in presa diretta"..... Poi li mandiamo a scuola, all'università..........d'altra parte una laurea, come quella che ho preso anch'io insieme anche ad alcune specializzazioni, e in più anche un "master", in questa società possono essere utili per trovare una occupazione! Francesco
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wow...a nicole che di anni ne ha 5 e mezzo...tutte le volte che l'accompagno a scuola nel salutarla non le dico "buon lavoro"....ma "divertiti" e credo proprio che continuerò ad augurarglielo...sperando che non perda mai il desiderio di conoscere e spaziare...ben conscia che "è saggio colui che sa di non sapere" e per questo non si smette mai di imparare......o almeno così dovrebbe essere...
Non si vede bene che con il cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi. (Antoine de S. Exupery) |
Modificato da - cinciarella in data 10 febbraio 2007 10:36:52 |
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FOX
Moderatore
Città: BAGNO A RIPOLI
Regione: Toscana
21536 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 febbraio 2007 : 10:43:06
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| Messaggio originario di Alessandro: l'essenza della cultura sia essa naturalistica, scientifica, letteraria, ecc. non ha importanza se a livello scolastico, universitario oppure pura passione. Il saper parlare di tutto, essere curiosi di tutto ciò che ci circonda è la vera cultura non il "pezzo di carta", seppur sudato ed agoniato.
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Quoto quanto da te detto Ale!
simo
________________________________________________________________ Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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