Ho avuto alcuni anni fa questo esemplare dalla Spagna come Coralliophila panormitana, ma viste le sue dimensioni, 29mm, 15 cordoni spirali e 10 coste assiali, l'ho determinata come C.meyendorffi. E' lei o potrebbe essere altro?
Direi di non aggiungere sul cartellino i punti interrogativi. Da una foto, anche se ben fatta, non sempre si riescono a percepire le caratteristiche che consentono di separare delle specie; in particolar modo poi quando si tratta questo gruppo di specie. Trigoi è stata da sempre confusa con altre tipi di coralliofiline, molto simili per habitus, tanto che oltre ad un'accurata comparazione morfologica, è stata rivelatrice l'analisi molecolare, agevolando maggiormente la suddivisione specifica. Ma poi tutto sommato... una volta fattoci l'occhio... Saluti a tutti.
Ragazzi, quando si parla di coralliophile due giganti si ergono possenti: uno frequentatore del sito, (Calogero/Carlo), l'altro, a volte evocato in queste pagine e che sicuramente ci osserva senza intervenire (Marco Oliverio). a chi dare la palma? uno più molecolare, sicuramente capace di dire la parola fine ad un argomento con i suoi gel e le sue elettroforesi. Ma l'altro ragazzi non scherza davvero con un occhio capace di distinguere una tripletta fuori posto in un DNA alieno solamente rigirandosi una conchigliuzza in mano. Non voglio far torto poi ad un altro gigante delle coralliophile, (Mariottini) che collabora un po' con l'uno e un po' con l'altro, ma che bazzica davvero poco forum e siti. Dunque al lavoro calogero, insegna a tutti gli amici del forum, quello che inutilmente hai provato ad insegnare a me!!!!! un bacione stefano
Va bene...inizio io, poi Calogero, gentilmente, rispondendo all'appello di Stefano ci dirà se c'è qualcosa che non va (sicuramente). Babelomurex cariniferus, 35 mm, Is. Evia, Grecia
Ciao Daniele, ti comunico quello che leggo nelle tue belle foto: C. brevis, Carini, 15 mm = C.panormitana: valuta la forma generale e il tipo di scultura spirale, identica alla piccola panormitana di S.Caterina, 15 mm, stessa forza dei cordoncini spirali con interspazi pressocchè identici, oltre allo spessore e al numero di costolature assiali. Mentre le due panormitane di Porto Cesareo, 8 e 6 mm, presentano una forma meno snella e più tozza, con cordoncini spirali più grossi e dimensionalmente irregolari sia come interspazi che come spessore. Questi caratteri oltre alle coste assiali più grossolane,le riconducono a meyendorffii, ma morfologicamente interessanti, specialmente per quei cordoni spirali, larghi e piatti che partono in corrispondenza superiore all'apertura boccale. Le due panormitane di Carini,12 e 13 mm, devo dire che hanno una scultura molto più "pesante" di quella dell'esemplare di S. Caterina, 10 mm; inoltre la forma non è quella giusta, ma una è piuttosto incrostata e l'altra è coperta da alghe e altri organismi, ma si immagina una costolatura assiale pittosto spessa e con le coste abbastanza vicine, direi "addensate". Suggerisco un'analisi più accurata. Benoiti e cariniferus: tutti,compreso il sottoscritto, adoperano queste due terminologie invece di babelis e amaliae. Però, nessun Autore finora ha fatto un lavoro che possa riabilitare i due taxa in modo efficace e conclusivo, con verifica di tipi a concretizzare le voci di corridoio...Il resto è storia... Salutoni a tutti.