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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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 Sicilia: Nido di Vespula Germanica ancora attivo
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diplodus
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Flora e Fauna

Inserito il - 20 gennaio 2013 : 16:37:04 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Salve desidero sapere se qualcuno, a gennaio, ha mai trovato una colonia attiva di vespe.
Avevo aperto un post su questo nido di vespe Link

Seppur parecchio provato e stremato, il nido, è ancora in funzione con parecchi individui che vanno e vengono. Durante questa settimana un grandinata tremenda ha sorpreso le vespe nella mezza mattinata mentre erano fuori. Il giorno seguente,non vedendo alcuna vespa sull'uscio di entrata ho temuto che fosse giunto il loro requiem. Ma, finito il freddo intenso e l'acqua, con sorpresa, ho realizzato che il nido ha ripreso vigore. Ho notato e fotografato, però, un gran numero di maschi ed inoltre alcune vespe di dimensioni ridotte.

Francesco

Achille Francesco De Sanctis


(Nulla è più urgente di una giornata al mare)

mascalzonepadano
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Inserito il - 21 gennaio 2013 : 10:44:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Molto interessante, se riesci tienilo sotto controllo e facci sapere, magari scopriamo il primo nido poliennale d'Italia.
Nic

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diplodus
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Flora e Fauna

Inserito il - 17 febbraio 2013 : 19:59:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mascalzonepadano:

Molto interessante, se riesci tienilo sotto controllo e facci sapere, magari scopriamo il primo nido poliennale d'Italia.
Nic


Qua i mandorli sono fioriti da qualche giorno, ieri ho notato le prime Chalicodoma sicula in giro. Il nido di vespe ha ripreso una fervida attività con numerose operaie. Posso affermare che la colonia ha superato l'inverno indenne.
E' possibile anche trovare le vespe in giro tra la vegetazione. Credo siano predatrici. Ieri ho notato, fuori, una regina fondatrice di cospicue dimensioni poggiata su un tronco mentre sgranchiva gli arti forse dopo una lunga pausa.

Queste sono foto di oggi, 17 febbraio 2013, che ritraggono l'entrata del nido ed anche una vespa tra le erbe, in caccia.


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Achille Francesco De Sanctis


(Nulla è più urgente di una giornata al mare)

Modificato da - diplodus in data 17 febbraio 2013 20:02:11
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mascalzonepadano
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Inserito il - 20 febbraio 2013 : 16:40:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Veramente interessante, mi piacerebbe sapere se esiste letteratura in materia (ciclo vitale delle vespe eusociali in Europa). Al momento possiamo dire che la colonia ha fatto (praticamente) il giro completo del calendario, ha prodotte sessuati e a febbraio le nuove regine sono in circolazione (ma saranno nate da poco o hanno fatto un minisvernamento?). Se non ti è scomodo continua a tenerle sotto controllo (basta passarci una volta al mese) e relazionaci, a me farebbe piacere sapere come va a finire.
Nic

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ValerioW
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Inserito il - 21 febbraio 2013 : 09:44:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Nic. I nidi svernanti, detti anche perenni (...termine forse esagerato), non sono infrequenti. Il nido annuale si sviluppa più lentamente e tipicamente si esaurisce, mentre quello perenne tende ad avere molti più individui ("super colonia"), a produrre sessuati durante la stagione fredda e recuperare la produzione di operaie in quella mite-calda. I nidi perenni sono, ovviamente, poco frequenti dove ci siano inverni rigidi, mentre possono esistere in zone miti. Un altro carattere importante dei nidi perenni è la possibilità di poliginia, con convivenza talora di parecchie regine. E' possibile che il progressivo riscaldamento del clima renda questo fenomeno più apprezzabile.

Modificato da - ValerioW in data 21 febbraio 2013 09:50:21
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mascalzonepadano
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Inserito il - 21 febbraio 2013 : 10:15:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
O, finalmente trovo qcn che ne sa dell'argomento! Quindi queste colonie pluriennali erano già note x l'Italia? Tu ne avevi già viste? Mi sai segnalare qualche articolo in proposito?
Certo che il passaggio da monoginico stretto a poliginico non è cosa da poco.
Nic

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MaggieGrubs
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Inserito il - 21 febbraio 2013 : 10:37:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questo sì che è interessante!!!!!! Era parecchio tempo che mi chiedevo se era possibile e se c'erano nidi del genere


io è un bel pezzo che non vedo vespe e nemmeno altri insetti. Ieri sono tata in ricognizione in un parco dove vado ogni tanto all'intervallo del pranzo e non ho visto assolutamente niente.
Il clima lì da voi è certo diverso, noi qui stiamo aspettando un'altra nevicata


Alida

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ValerioW
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Inserito il - 21 febbraio 2013 : 11:37:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mascalzonepadano:

O, finalmente trovo qcn che ne sa dell'argomento! Quindi queste colonie pluriennali erano già note x l'Italia? Tu ne avevi già viste? Mi sai segnalare qualche articolo in proposito?
Certo che il passaggio da monoginico stretto a poliginico non è cosa da poco.
Nic


Per l'italia non so dirti quanto sia abituale questo fenomeno; intuitivamente ti direi che nel sud è più probabile che nel nord (negli ultimi anni l'inverno al sud è quasi un autunno lungo). Molte cose che ho studiato sull'etologia di V. germanica e V. vulgaris sono frutto di studi in Oceania, dove in alcune zone sono particolarmente tormentati da queste due specie esogene. Provo a cercare nel materiale che ho e nel caso ti scrivo il nome di qualche articolo.
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ValerioW
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Inserito il - 21 febbraio 2013 : 11:40:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di MaggieGrubs:



Il clima lì da voi è certo diverso, noi qui stiamo aspettando un'altra nevicata


Alida


Si, la Sicilia ha un cilima molto più caldo che gran parte delle regioni del centro-nord, e sicuramente si presta di più alle "super-colonie".

Messaggio originario di MaggieGrubs:




io è un bel pezzo che non vedo vespe e nemmeno altri insetti.


Alida


Qua trovo ancora sciaridi, muscidi, tricoceridi (spesso si riparano nella serra) e rari calliforidi... per il resto nessun segno.
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diplodus
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Flora e Fauna

Inserito il - 04 marzo 2013 : 23:47:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mascalzonepadano:

Veramente interessante, mi piacerebbe sapere se esiste letteratura in materia (ciclo vitale delle vespe eusociali in Europa). Al momento possiamo dire che la colonia ha fatto (praticamente) il giro completo del calendario, ha prodotte sessuati e a febbraio le nuove regine sono in circolazione (ma saranno nate da poco o hanno fatto un minisvernamento?). Se non ti è scomodo continua a tenerle sotto controllo (basta passarci una volta al mese) e relazionaci, a me farebbe piacere sapere come va a finire.
Nic


Esatto, ha fatto o farà il giro completo. Non sono state aiutate o alimentate artificialmente. Credo si siano sostentate predando altri insetti.
Le terrò d'occhio.
Aggiungo una foto realizzata con una copia del giornale locale per dimostrare l'autenticità di quel che scrivo.
Inoltre ancora per sapere se ce ne sono altri basta chiedere se qualcuno ha fotografato vespe in inverno. Se c'è il nido ci sono anche le vespe in giro. La foto digitali hanno la data negli exif.
Saluti


Immagine:
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Achille Francesco De Sanctis


(Nulla è più urgente di una giornata al mare)
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ValerioW
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Inserito il - 05 marzo 2013 : 10:15:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'anno scorso trovai un nido di V. germanica carico di individui ancora verso fine ottobre. A questo punto vorrei proprio andare a controllare come stia messo. L'unico problema mio è che si trova di lato ad una stradina minuscola fangosa, nel bel mezzo della boscaglia, e per fotografarlo ci si deve abbassare quasi al suolo e porsi praticamente nel tunnel di uscita ed entrata delle operaie, e non so quanto sia sicuro...magari col freddo saranno più "pacifici". Spero che il clima mi consenta di andarci questo finesettimana!
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ValerioW
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Inserito il - 05 marzo 2013 : 10:16:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Se risultasse attivo, qui in Veneto (con clima molto più rigido di quello siciliano), penso che per "induzione" si possa concludere che in tutta Italia è riscontrabile la presenza di supercolonie.
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mascalzonepadano
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Inserito il - 05 marzo 2013 : 12:13:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Francesco ti crediamo sulla parola!
Valerio, in Nord Italia non c'è il minimo rischio, la germanica (che rimane la specie + longeva) è ancora ben attiva in genere fino a inizio novembre, fra la 2° e la 3° decade di novembre muore tutto e fino ad aprile non vedi in giro le nuove regina.
Possono esserci piccole variazioni in base all'andamento climatico delle varie annate e alla posizione dei nidi (ne ho visti alcuni esposti esattamente a Sud che effettivamente sfruttavano fino all'ultimo il poco tepore rimasto) ma siamo ben lontani dall'ipotesi di avere le vespe anche d'inverno.
Tieni conto che il ragusano ha medie del mese + freddo attorno a +10 e da molti punti di vista i mesi da novembre a maggio sono i + favorevoli per la molte specie di insetti.
Nic

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ValerioW
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Inserito il - 05 marzo 2013 : 14:15:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Si, infatti il nido di cui parlo non è ben esposto al Sole e sicuramente ha risentito delle varie gelate. E' in mezzo alla boscaglia, molto vicino ad un laghetto e ad un fiume, e guarda principalmente verso Est (ma comunque è coperto dalle fronde abbondanti degli alberi). Comunque se questo finesettimana riesco ad andarci è sicuro che mi spingerò fino alla parte di boscaglia dove c'è il nido, che comunque vorrei provare a controllare. Male che vada spero di riuscire a trovare un pò di ripresa della vita di alcuni ditteri con l'inizio del clima più mite; è una zona ricchissima di sirfidi, asilidi e tabanidi.
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Iacopo
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Inserito il - 05 marzo 2013 : 15:01:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
C'è però una differenza tra specie eusociali perenni e no che riguarda l'aspettativa di vita dei riproduttori e la capacità delle operaie di produrre riproduttori nuovi. Nel caso delle vespule, dove la monoginia è la regola, la regina non sopravvive mai all'inverno e comunque ha una vita limitata nel tempo. Invece, le regine delle specie a colonie perenni, che sovente si riproducono per sciamatura(ad es. le api o le vespe notturne del genere Provespa), possono vivere a lungo e quando la regina dovesse venire a mancare le operaie possono produrne di nuove indirizzando uova deposte dalla precedente regina verso la produzione di una nuova regina. Nel caso delle vespe questo non è possibile e quando una regina muore la colonia è destinata a finire nel giro di poco, con qualche non infrequente strascico di eventuali operaie che decidano di riprodursi in proprio. E sarebbe un errore pensare che ciò sia dovuto esclusivamente alla stagionalità del nostro clima. I calabroni dei tropici e dell'equatore come la Vespa tropica o la mandarinia non hanno colonie perenni ma limitate al periodo di vita della regina, quando questa muore non viene mai sostituita e la colonia tende a esaurirsi con le ultime operaie.

Quindi non mi stupisce che al sud Italia una colonia di Vespula riesca ad arrivare alla primavera successiva, anche se dubito che ci arrivi con la regina ancora viva e attiva. Molto più probabile che ci arrivino le ultime operaie che, complice il clima mite, sfarfallano ancora in ottobre-novembre e restano nel nido a lungo insieme ai riproduttori che approfittano del luogo riparato per svernare. In sostanza si tratta solo di un declino più lento rispetto a quanto non succeda più a nord.

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mascalzonepadano
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Inserito il - 06 marzo 2013 : 12:43:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
No alt un momento, allora non capisco. Si tratta quindi solo di colonie annuali ma molto + longeve.
Iacopo quello che dici lo pensavo anche io (si tratta di un radicale cambiamento di ciclo biologico, non è così semplice), però in zone tropicali (dove comunque sono introdotte e forse anche questo può contare qualcosa) sono effettivamente segnalati nidi pluriennali. In quei posti quindi come fanno, restano senza regina x anni?
Nic

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ValerioW
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Inserito il - 06 marzo 2013 : 13:09:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mascalzonepadano:

In quei posti quindi come fanno, restano senza regina x anni?
Nic



Ci sono eccome le supercolonie di Vespula germanica. Sono spesso poliginici
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ValerioW
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Inserito il - 06 marzo 2013 : 13:34:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vi linko il primo articolo sotto mano

Link


parla delle colonie perenni di V. germanica in Oceania (dove non è nativo)

Modificato da - ValerioW in data 06 marzo 2013 13:35:24
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diplodus
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Inserito il - 06 marzo 2013 : 22:10:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Riporto i dati in mio possesso sperando possano servire ad interpretare il fenomeno.

L'evento chiave è, a mio parere, la massiccia ed anomala presenza di maschi che stazionavano intorno l'imboccatura del nido in data 19 gennaio 2013.
(Vi era stata nei mesi precedenti un altra comparsa dei maschi).

Tale osservazione è da relazionarsi con le avverse condizioni meteo che si sono verificate nei giorni 15-16-17-18 gennaio. Le avversità sono consistite principalmente in cielo coperto, pioggia, vento, grandine e massime diurne che non superano gli 11-13 gradi. Le minime notturne non sono scese sotto i 4 gradi.

I quattro giorni citati sono stati veramente critici per la colonia che stava per estinguersi se le condizioni meteo non fossero rapidamente migliorate il 20 gennaio con un salto netto di temperatura e tempo al bello.

La presenza dei maschi non si è più verificata nel periodo seguente.
Quello che secondo me limita maggiormente le vespe è la pioggia prolungata per giorni. L'animale quando è bagnato soffre molto perchè in volo si ha un notevole effetto di raffreddamento corporeo. L'intorpidimento e la scarsità di cibo fanno il resto.
Le vespe sono delle gran lavoratrici. Escono quasi sempre, il vento non le spaventa. Anche d'inverno posso passare la notte fuori e non morire.

Achille Francesco De Sanctis


(Nulla è più urgente di una giornata al mare)

Modificato da - diplodus in data 06 marzo 2013 22:13:27
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diplodus
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Flora e Fauna

Inserito il - 06 marzo 2013 : 22:27:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questa foto ritrae tre maschi sul foro di entrata/uscita del nido. Ma ve n'erano altri intorno. La data è 19 gennaio 2013 dopo quattro giorni di avverse condizioni meteo.

Immagine:
Sicilia: Nido di Vespula Germanica ancora attivo
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Una menzione speciale anche a Bianchino, anch'esso "studioso" dello strano fenomeno invernale . Eccolo sprezzante del pericolo a 30 cm dal nido mentre scruta un innocuo maschio.


Immagine:
Sicilia: Nido di Vespula Germanica ancora attivo
75,82 KB

Achille Francesco De Sanctis


(Nulla è più urgente di una giornata al mare)
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gomphus
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Inserito il - 06 marzo 2013 : 23:28:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao ragazzi

scusate , ma... premesso che quel che sto per dire magari c'è già scritto nell'articolo linkato, che però al momento non ho tempo per digerirlo

dato che le osservazioni in oceania dimostrano che in condizioni favorevoli le nostre specie di vespe possono pure diventare poliginiche, con colonie pluriennali

se anche la regina di un anno non può sopravvivere fino al seguente (il che bisognerebbe verificare se è sempre rigorosamente vero ), la soluzione perché la colonia continui a prosperare, e non semplicemente "vivacchi" rinviando il momento della propria estinzione, è semplicissima

quando i sessuati sciamano dal nido e si accoppiano, una delle "principesse" (cioè le "non ancora regine" )), o al limite più di una, viene ri-accolta nel nido di origine (cosa che in molte formiche, che più "eusociali" di così si muore , succede abitualmente), magari con contemporanea eliminazione della vecchia regina, ormai esausta, da parte delle operaie

maurizio

quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato,
allora ci accorgeremo che il denaro non si può mangiare

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