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 L'UOMO E LA NATURA: SCIENZA CULTURA ED ETICA
 L' amore è un adattamento evolutivo?
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 29 settembre 2012 : 01:25:11 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

In questa discussione sosterrò una tesi che a qualcuno potrà apparire un pò bizzarra, e cioè che l' amore sia stato uno dei fattori più importanti nel determinare l' evoluzione dell' uomo. Detta così, l' affermazione, pur forse giudicata sorprendente da qualcuno, non parrebbe destinata a suscitare particolari polemiche. Quando però avrò spiegato le mie motivazioni, penso che la discussione si animerà (giusto per usare un eufemismo ).

Una precisazione introduttiva: per comprendere perchè sostengo questa tesi è necessario prendere in esame le numerose strategie sessuali che esistono in natura e quindi parleremo molto dei meccanismi riproduttivi nelle diverse specie animali. Tuttavia quando nel titolo parlo di amore faccio esplicito riferimento al rapporto tra uomo e donna, agli aspetti romantici dell' amore e, per essere più esplicito, al fenomeno dell' innamoramento (che ha precise connotazioni).

Alcune avvertenze:
1) L' argomento, per come sarà sviluppato, è potenzialmente destinato a creare polemiche con integralisti, animalisti e femministe (per il fatto che la teoria evolutiva prevede strategie riproduttive fortemente differenziate fra i due sessi). Se per integralisti ed animalisti non sarebbe una novità e me ne faccio volentieri una ragione, inviterei invece le femministe, prima di darmi del maschilista , a valutare attentamente le affermazioni che farò. Se riuscirò ad arrivare fino in fondo, potremmo avere diversi punti su cui essere d' accordo.

2) Come ho detto, per dimostrare la mia tesi e cioè che l' amore fra uomo e donna sia un adattamento evolutivo, ho bisogno di prendere in esame i diversi comportamenti riproduttivi nella altre specie animali. Per dirla in termini più espliciti, per capire come funziona nella nostra specie, occorre prima capire come funziona negli altri animali.

Ho perciò bisogno di suddividere la discussione in due parti. Chiedo di discutere nella prima parte esclusivamente delle strategie riproduttive e sessuali degli altri animali e solo quando avremo esaurito questa parte di passare a discutere di come funziona tra uomo e donna. Sul comportamento riproduttivo delle altre specie animali non dovrebbero nascere particolari polemiche anche perchè nella maggior parte dei casi i comportamenti sono facilmente documentabili.


Giuseppe

marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 29 settembre 2012 : 01:29:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Aprirei il dibattito con una domanda piuttosto insidiosa : quanto è diffusa la fedeltà in natura? O, meglio, per essere più "tecnici", quanto è diffusa la monogamia in natura?

Cominciamo dalla classe animale cui apparteniamo e cioè dai mammiferi (poi vedremo man mano anche le altre). Nei mammiferi all' incirca solo il 3% della specie è monogamo (forse anche meno) ed il modello largamente prevalente è invece quello detto ad harem.

Perchè nei mammiferi la monogamia è quasi inesistente e prevale un modello diverso? Quali sono i vantaggi evolutivi che presenta il modello ad harem?

Chiunque è in grado di dare un contributo costruttivo è invitato a farsi avanti. Luciano54, se ci sei, batti un colpo.


Giuseppe
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papuina
Utente Senior


Città: SAN PIETRO IN CASALE
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 29 settembre 2012 : 09:57:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Semplice Monogamia=Monotonia

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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 29 settembre 2012 : 10:19:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A livello personale potrei concordare con te (scherzo eh... ).
Le cose in realtà sono parecchio complesse (anche per l' uomo). Dietro la sostanziale rarità della monogamia in natura ci sono precise ragioni evolutive che vedremo.

Sarebbe utile prendere come esempio un mammifero ed analizzare il suo comportamento riproduttivo. Penso che, come esempio, il cervo si presterebbe molto bene.



Giuseppe
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 29 settembre 2012 : 14:22:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Credo che molte delle considerazioni che hai fatto - e suppongo farai - si possano ritrovare nel famoso libro "La Scimmia Nuda" di Desmond Morris che immagino molti di noi avranno già letto e nei suoi libri successivi, e anche nel libro "Amore" di Francesco Alberoni.

Per quanto riguarda i mammiferi, io ragionerei così.
I mammiferi, come dice la parola stessa, allattano i figli, e questa è un'attività esclusivamente femminile a cui il maschio non può dare alcun contributo. Solo al momento dello svezzamento il maschio può contribuire portando alla tana delle prede; fanno così volpi, sciacalli ... che in effetti sono sostanzialmente monogami, ma si tratta di eccezioni. Sicuramente, non può contribuire il cervo e tutti gli erbivori.
Perciò, avere il maschio d'intorno non è di nessun aiuto per la femmina in funzione dell'obiettivo del successo riproduttivo.
Le femmine, quindi, non cercano maschi fedeli e altruisti (come fanno invece gli uccelli nidicoli), ma semplicemente maschi belli, forti e coraggiosi, capaci di dare loro i migliori caratteri ereditari e fargli concepire i migliori figli possibile.

D'altra parte, i maschi, non essendo coinvolti nelle attività di allevamento dei figli, sono motivati a farne concepire il maggior numero possibile; tanto, poi ci pensano le femmine ...

Ecco quindi che si crea una complementarietà di interessi. I maschi cercano di accoppiarsi con più femmine possibile, entrando con ciò in conflitto con gli altri maschi. Le femmine, che non avrebbero nessun vantaggio riproduttivo (ma forse solo edonistico) ad accoppiarsi con tanti maschi diversi, perché a questo punto il concepimento diventerebbe una roulette russa, preferiscono accoppiarsi sempre con il maschio migliore.

Da qui il modello dell'harem in cui i maschi più in gamba hanno molte femmine, le quali, per parte loro, preferiscono concepire con loro piuttosto che con maschi di minor valore.

Ne caso dell'uomo intervengono correttivi piuttosto forti, perché il nostro allevamento della prole dura 20 anni, mentre il latte finisce a un anno circa, e la collaborazione tra i partner è importante; per questo noi abbiamo adottato anche le strategie degli uccelli nidicoli, che entrano spesso in conflitto con quelle proprie dei mammiferi.
Ma di questo ne riparleremo ....
luigi








Modificato da - elleelle in data 29 settembre 2012 14:32:01
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 29 settembre 2012 : 19:37:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ti ringrazio molto per il tuo intervento che mi consente notevoli spunti di riflessione. Chiedo a te ed agli altri una cortesia. Nelle tue repliche (come ho chiesto in premessa) evita di introdurre per il momento le problematiche relative al rapporto uomo-donna. Ho bisogno, per dimostrare la mia tesi, di analizzare prima cosa succede tra gli animali.

Conosco i contenuti de "La Scimmia Nuda" di Desmond Morris (che non leggo però da tanti anni) e del libro non posso che consigliarne la lettura, ma non condivido del tutto le sue tesi.
Per quanto riguarda invece Alberoni, mi è antipatico e non sono mai riuscito a leggere oltre un certo numero di pagine i suoi libri.

Accenneremo alle strategie riproduttive di un pò di tutti gli animali. Anche degli uccelli, la cui monogamia riserva parecchie sorprese.
Io conosco, ad esempio, alcune modalità riproduttive degli insetti veramente singolari, ma tu sicuramente ne conoscerai di più.

Adesso però concentriamoci sulla nostra classe animale. Hai parlato di come funzionano le cose fra i mammiferi. Approfondiamo un attimo e cerchiamo di capire qual' è il vantaggio evolutivo del modello ad harem in cui un solo maschio dominante ha l' esclusività dei rapporti sessuali con numerose femmine.


Giuseppe
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D21
Moderatore Tutor


Città: Cuneo

Regione: Piemonte


6702 Messaggi
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Inserito il - 29 settembre 2012 : 20:11:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Perdonate l'intrusione.
Messaggio di servizio per gli utenti: molto spesso, collegandosi a questa discussione, appare una finestra di pubblicità di un sito di incontri fra single. Si tratta di una impostazione software che cerca parole chiave per proporre pubblicità "mirata": in questo caso credo sia "amore" nel titolo del topic.
Questo fatto è indipendente dalla volontà del forum e funziona in modo del tutto automatico.

Buona prosecuzione.

Dario.
"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira,
nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
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MaggieGrubs
Moderatore

Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


3701 Messaggi
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Inserito il - 29 settembre 2012 : 20:20:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

Credo che molte delle considerazioni che hai fatto - e suppongo farai - si possano ritrovare nel famoso libro "La Scimmia Nuda" di Desmond Morris che immagino molti di noi avranno già letto e nei suoi libri successivi, e anche nel libro "Amore" di Francesco Alberoni.

Per quanto riguarda i mammiferi, io ragionerei così.
I mammiferi, come dice la parola stessa, allattano i figli, e questa è un'attività esclusivamente femminile a cui il maschio non può dare alcun contributo. Solo al momento dello svezzamento il maschio può contribuire portando alla tana delle prede; fanno così volpi, sciacalli ... che in effetti sono sostanzialmente monogami, ma si tratta di eccezioni. Sicuramente, non può contribuire il cervo e tutti gli erbivori.
Perciò, avere il maschio d'intorno non è di nessun aiuto per la femmina in funzione dell'obiettivo del successo riproduttivo.
Le femmine, quindi, non cercano maschi fedeli e altruisti (come fanno invece gli uccelli nidicoli), ma semplicemente maschi belli, forti e coraggiosi, capaci di dare loro i migliori caratteri ereditari e fargli concepire i migliori figli possibile.

D'altra parte, i maschi, non essendo coinvolti nelle attività di allevamento dei figli, sono motivati a farne concepire il maggior numero possibile; tanto, poi ci pensano le femmine ...

Ecco quindi che si crea una complementarietà di interessi. I maschi cercano di accoppiarsi con più femmine possibile, entrando con ciò in conflitto con gli altri maschi. Le femmine, che non avrebbero nessun vantaggio riproduttivo (ma forse solo edonistico) ad accoppiarsi con tanti maschi diversi, perché a questo punto il concepimento diventerebbe una roulette russa, preferiscono accoppiarsi sempre con il maschio migliore.

Da qui il modello dell'harem in cui i maschi più in gamba hanno molte femmine, le quali, per parte loro, preferiscono concepire con loro piuttosto che con maschi di minor valore.

Ne caso dell'uomo intervengono correttivi piuttosto forti, perché il nostro allevamento della prole dura 20 anni, mentre il latte finisce a un anno circa, e la collaborazione tra i partner è importante; per questo noi abbiamo adottato anche le strategie degli uccelli nidicoli, che entrano spesso in conflitto con quelle proprie dei mammiferi.
Ma di questo ne riparleremo ....
luigi



Pensavo di citare Desmond Morris ma a questo punto mi basta quotare Luigi!!

Alida


Modificato da - MaggieGrubs in data 29 settembre 2012 20:21:41
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 29 settembre 2012 : 20:21:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Se Giuseppe è d'accordo, si può modificare il titolo e togliere la parola chiave dal mio intervento.
luigi
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32995 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 29 settembre 2012 : 20:28:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per tornare ai nostri mammiferi, il modello dell'harem è molto diffuso, ma ce ne sono molti altri. Per esempio, tra i lupi, c'è una specie di monogamia che riguarda i due membri dominanti (coppia alfa), mentre agli altri membri del branco non è consentito riprodursi.
Tra i licaoni e le iene c'è una femmina dominante che si può accoppiare col maschio dominante e anche con altri, a sua discrezione, ma è l'unica che si riproduce. In questi casi la selezione ha privilegiato modelli "collaborativi" in cui, anziché riprodursi singolarmente, le femmine aiutano la femmina dominante a farlo con maggior successo.
Tra molte scimmie c'è un'oligarchia di maschi di alto rango che si accoppiano con tutte le femmine e impediscono agli altri di farlo (o, almeno, ci provano con impegno).
luigi

Modificato da - elleelle in data 29 settembre 2012 20:30:49
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


8788 Messaggi
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Inserito il - 29 settembre 2012 : 20:53:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di D21:

Perdonate l'intrusione.
Messaggio di servizio per gli utenti: molto spesso, collegandosi a questa discussione, appare una finestra di pubblicità di un sito di incontri fra single. Si tratta di una impostazione software che cerca parole chiave per proporre pubblicità "mirata": in questo caso credo sia "amore" nel titolo del topic.
Questo fatto è indipendente dalla volontà del forum e funziona in modo del tutto automatico.

Buona prosecuzione.



Non ci avevo fatto caso, perchè non leggo mai la pubblicità del forum . A me non disturba per il motivo che ho sopra detto, anche se la cosa effettivamente è sgradevole.

Se ritenete che, modificando il titolo, il problema potrebbe risolversi fate pure. Il problema è che l' amore ed il fenomeno dell' innamoramento, nelle mie intenzioni, dovrebbe essere l' argomento chiave della seconda parte della discussione.

Fate pure come ritenete opportuno.



Giuseppe
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Volvox
Utente Senior


Città: Pisa
Prov.: Pisa

Regione: Toscana


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Inserito il - 29 settembre 2012 : 22:33:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
SSSSSIIIIIII', propongo di sossssstituirla con la parola sessssso o lusssssuria o libbbbbbbidine ...!

Vollllllllllvoxxxxxxxxxxxxxx

"In natura, il ruolo dell'infinitamente piccolo è infinitamente grande" (Louis Pasteur)
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 29 settembre 2012 : 23:17:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Volvox. L' argomento è già di suo parecchio difficile da discutere.

Già mi aspetto le reazioni di quelli che sono convinti che Clarabella è fidanzata con Orazio (o Topolino con Minnie), già mi aspetto le reazioni di quelli che sono contro la promiscuità sessuale dei cervi (e dei mammiferi in generale) e vogliono convertirli alla monogamia; se ti ci metti anche tu è la fine .

A parte gli scherzi, una battuta ci può stare benissimo. Purchè però sia isolata e si torni subito dopo a discutere seriamente dell' argomento proposto.


Giuseppe

Modificato da - marz in data 30 settembre 2012 00:01:37
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 29 settembre 2012 : 23:36:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

Per tornare ai nostri mammiferi, il modello dell'harem è molto diffuso, ma ce ne sono molti altri. Per esempio, tra i lupi, c'è una specie di monogamia che riguarda i due membri dominanti (coppia alfa), mentre agli altri membri del branco non è consentito riprodursi.
Tra i licaoni e le iene c'è una femmina dominante che si può accoppiare col maschio dominante e anche con altri, a sua discrezione, ma è l'unica che si riproduce. In questi casi la selezione ha privilegiato modelli "collaborativi" in cui, anziché riprodursi singolarmente, le femmine aiutano la femmina dominante a farlo con maggior successo.
Tra molte scimmie c'è un'oligarchia di maschi di alto rango che si accoppiano con tutte le femmine e impediscono agli altri di farlo (o, almeno, ci provano con impegno).
luigi




Anche questa osservazione mi pare molto interessante o comunque la condivido. Il modello riproduttivo largamente prevalente nei mammiferi è quello ad harem, ma all' interno di questo modello esistono tante varianti.
E c'è persino qualche mammifero monogamo.

In linea di massima, direi che la regola è che non c'è nessuna regola predefinita .


Giuseppe
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gomphus
Moderatore


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 30 settembre 2012 : 00:10:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
scusate

l'argomento "l'amore è un adattamento evolutivo?" è stato introdotto da marz come origine della discussione, e francamente non vedo come sarabbe possibile togliere quel titolo (sostituendolo con che ?) senza snaturare lo stesso tema su cui la discussione si va sviluppando

e vi ricordo che in base al regolamento

Ogni discussione si svolge su un determinato argomento, definito dall’autore all’atto dell’apertura della discussione stessa, argomento che non potrà essere successivamente modificato

d'altra parte, credo che noi tutti, esplorando le pagine del forum, siamo continuamente raggiunti da messaggi di interesse... discutibile; io personalmente faccio come con la tv, la pubblicità che non mi interessa semplicente la ignoro, come ho fatto recentemente con quella dei fucili, tempo fa con quella degli articoli per terraristica, e tanti altri

in conclusione, modificare il titolo (e così stravolgere l'argomento della discussione) mi sembra del tutto inopportuno

maurizio

quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato,
allora ci accorgeremo che il denaro non si può mangiare

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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

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Flora e Fauna

Inserito il - 30 settembre 2012 : 11:59:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di gomphus:


..... in conclusione, modificare il titolo (e così stravolgere l'argomento della discussione) mi sembra del tutto inopportuno.




Per tornare al tema dei mammiferi, si potrebbe osservare che il modello dell'harem è più diffuso tra gli erbivori; in particolare tra quelli che hanno cure parentali brevi.
Erbivori con cure parentali prolungate, come gli elefanti, hanno invece comportamenti più articolati. Se non sbaglio, i branchi sono costituiti da femmine e giovani, guidati da una femmina anziana, e i maschi vivono separati e fanno visita alle femmine in occasione dell'accoppiamento. Qui non ci sono maschi dominanti, ma solo maschi più attraenti, che vengono preferiti dalle femmine.

Nel caso di mammiferi carnivori e in genere quando esiste la possibilità di portare il cibo ai figli, la situazione è più articolata e di solito non prevale il modello harem.
C'è poi il caso in cui gli animali vivano solitari, come orsi e leopardi. In questo caso, di solito, un maschio controlla e marca un territorio e tiene lontani gli antri maschi. Se una femmina entra nel suo territorio lui lo interpreta come intenzione di accoppiarsi con lui.

Si intende che quelli che ho riportato sono comportamenti molto indicativi; ci sarebbero varianti, eccezioni e precisazioni da fare, per le quali io non sono competente. Comunque, già all'interno del gruppo limitato dei mammiferi si nota una grande varietà di modelli comportamentali.
Il che conferma l'ipotesi che si siano sviluppati casualmente. Non è detto che un modello sia l'ottimo per una determinata specie; forse ce ne sarebbero di migliori, ma se funziona, si perpetua nel tempo. D'altra parte, si nota come animali dalla biologia molto simile come lupi e licaoni abbiano "inventato" modelli piuttosto diversi.

luigi


Modificato da - elleelle in data 30 settembre 2012 12:01:45
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

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Tutti i Forum

Inserito il - 01 ottobre 2012 : 00:31:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Condivido. La grande variabilità nei comportamenti riproduttivi dei mammiferi, pur in un quadro complessivo che vede la rarità della monogamia, ci aiuta a capire come il caso giochi nell' evoluzione delle specie un ruolo essenziale.

Come curiosità, oltre ai tuoi esempi, potrei anche citare il caso delle iene, dove non c'è un maschio dominante, ma una femmina dominante . Oppure quello di alcune antilopi (ma credo che il comportamento sia abbastanza diffuso anche in altre specie) in cui c'è un maschio dominante che si procura una specie di guardiano dell' harem, ovvero un giovane maschio che lo aiuta nella difesa del territorio, ed al quale concede saltuariamente qualche femmina da montare.

Ma perchè in natura tra i mammiferi si è affermato (pur con tutte le numerose eccezioni di cui abbiamo parlato) il modello poligamico, in cui un maschio dominante, selezionato attraverso lotte con gli altri maschi, ha l' esclusiva (o quasi) dei rapporti sessuali di un gruppo di femmine e riesce quindi ad assicurarsi il maggior numero di discendenti?

La risposta, evolutivamente parlando, è abbastanza semplice. I piccoli che nascono ereditano il 50% del patrimonio genetico da un padre che ha dimostrato di essere il più forte e sano, mentre la varietà genetica è assicurata dal fatto che il restante 50% è fornito dalle femmine dell' harem, tutte diverse. C'è poi da considerare che il maschio dominante prima o poi verrà scalzato da qualche giovane "rampante" e ciò assicurerà ulteriore variabilità genetica.



Giuseppe

Modificato da - marz in data 01 ottobre 2012 01:21:08
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

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32995 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 01 ottobre 2012 : 09:29:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io aggiungerei un'altra considerazione importante.
Il fatto che questi modelli garantiscono comunque un buon successo riproduttivo - che è il vero fattore di selezione - non solo in termini qualitativi (variabilità genetica) ma anche quantitativi (numerosità della prole).
Infatti, il numero dei figli che nascono dipende essenzialmente dal numero delle femmine attive; non dal numero dei maschi che partecipano al processo riproduttivo. Anche nelle fasi successive della crescita i maschi non darebbero un contributo importante, se non difendendo il branco; cosa che possono fare comunque anche i non dominanti.
Nel caso delle femmine alfa (lupi e licaoni) che sono le uniche a riprodursi, sembrerebbe che il numero dei figli si riduca, ma probabilmente questo fatto è compensato dal fatto che, aiutati da tutto il branco, hanno probabilità di sopravvivenza molto maggiori. D'altra parte, queste specie sono molto prolifiche e una femmina può partorire anche più di 10 figli alla volta.

Però, non vorrei che diventasse un dialogo invece di una discussione, e così mi fermo per un po' e aspetto altri interventi ....

luigi

Modificato da - elleelle in data 01 ottobre 2012 09:43:19
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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


8788 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 02 ottobre 2012 : 20:19:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Eh, Luigi, un tempo questi argomenti avrebbero suscitano reazioni. Adesso parrebbe che sono tutti d' accordo. Meglio così.

Arriviamo ad una prima parzialissima e provvisoria conclusione. Topolino si fidanza con Minnie solo nella antropomorfizzazione dei cartoni animati .

In natura, Topolino, come qualsiasi altro topo, lotta con gli altri topi maschi per il possesso delle femmine e, a meno che non prevalga nella lotta, non si accoppia con nessuna (e tanto meno con Minnie). Se invece prevale nella lotta si accoppia con Minnie, con Lisa, con Giuseppina, con Katia e così via...

In altri termini, in natura, tra i mammiferi, solo il maschio dominante, selezionato attraverso varie lotte con gli altri maschi, trasmette, attraverso l' accoppiamento, il proprio patrimonio genetico alla future generazioni. Ovviamente per le femmine è diverso, in quanto ognuna dà il proprio 50% genetico alla prole. Ci sono eccezioni e varianti, ma il modello prevalente nei mammiferi (a differenza di quanto succede, ad esempio, negli uccelli) è questo.

Aggiungerei anche un concetto evolutivo semplicissimo, ma che spesso viene ignorato. Un individuo potrà anche essere il più forte (er mejo, come si direbbe a Roma), ma, se per una qualsiasi ragione non genera discendenti, le sue caratteristiche biologiche verranno irrimediabilmente perse. Dal punto di vista evolutivo il vincente non è il più bello, il più forte, il più sano, il più grande e così via. Dal punto di vista evolutivo il vincente è semplicemente chi lascia la maggiore quantità di discendenti.

Il ruolo evolutivo dell' ambiente (tramite la selezione naturale) è in definitiva quello di concedere prolificità differenziate a gruppi diversi di individui. E' evidente che negli uomini non è (più) così, ma questo lo vedremo nella seconda parte.



Giuseppe
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nanni
Utente Senior

Città: Napoli


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Fotografia Naturalistica

Inserito il - 03 ottobre 2012 : 13:44:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il ruolo evolutivo dell' ambiente (tramite la selezione naturale) è in definitiva quello di concedere prolificità differenziate a gruppi diversi di individui. E' evidente che negli uomini non è (più) così, ma questo lo vedremo nella seconda parte.


Sembra infatti che i paesi del terzo mondo, in apparenza i più deboli, non accusino cali demografici...

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marz
Utente Super

Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 04 ottobre 2012 : 01:38:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non ho avuto tempo per preparare altri interventi. Casualmente però questa mattina sul sito on line de "La Repubblica" ho trovato questo filmato che vorrei vedeste.

Il bramito del cervo è un' emozione forte che offre la natura. E' difficile sostenere, come fa il giornalista, che il cervo si innamori (almeno nel significato che abitualmente diamo a questo termine). Il cervo viene eccitato sessualmente da alcune sostanze chimiche (i feromoni) che le femmine emettono durante l' estro.

Non sono un esperto di cervi, ma il filmato è emozionante e credo renda bene l' idea della tempesta ormonale provocata dai feromoni.

Link




Giuseppe

Modificato da - marz in data 04 ottobre 2012 01:43:41
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