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 Il sogno da sempre in Digiscoping - Aquila del Bonelli
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claudiom
Utente Senior

Città: bentivoglio
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 20 giugno 2012 : 20:02:35 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Aves Ordine: Falconiformes Famiglia: Accipitridae Genere: Aquila Specie:Aquila fasciata
Questa è l'emozione più forte che mi sono portato a casa, dall' Extremadura.

La realizzazione di questo scatto, obbliga ad alcuni chiarimenti, in quanto notizie incomplete, e la non corretta conoscenza dei fatti, su altri forum, su foto come questa, hanno creato non poche polemiche.

Innanzi tutto, per realizzare foto come questa, con l'aquila a terra, viene utilizzata una preda viva, un piccione.
In Spagna, dove la Bonelli ha attraversato momenti piuttosto difficili, sono anni che sono stati messi in atto alcuni programmi di sostegno a questo soggetto. Ossia, ci sono un certo numero di luoghi, dove viene dato un ausilio alla sua alimentazione, facendogli catturare dalle 2 a 3 volte la settimana una preda posizionata da persone che tengono monitorata continuamente una coppia. Ne caso conosciuto da me, una guardia forestale del Parque di Monfrague.
Pertanto la prima cosa da dire, è che la preda non viene "sacrificata" perchè c'è un fotografo, ma questo avviene indipendentemenete dalla presenza o meno dello stesso.
Solo una preda viene posizionata, il secondo soggetto della coppia è obbligato a cacciare.
Se il fotografo non c'è, viene data la possibilità all'aquila di asportare la preda e portarla via, per consumarla dove desidera.
Se fosse sempre obbligata a consumarla a terra, in breve tempo, ignorerebbe qualsiasi preda, perchè non ama consumare a terra. In questi momenti potenzialmente è vulnerabile.
Quando la femmina è in nidificazione, o ci sono pulli nel nido, la preda viene lasciata asportabile. Come ho detto non si superano le 2/3 volte a settimana in questo supporto all'alimetazione. L'aquila deve mantenere intatte le sue caratteristiche di predatore. Infatti alcune volte, la preda non viene catturata, perchè tutti e due i soggetti si alimentano autonomamente.
I piccioni usati, sono frutto di catture in zone dove sono diventati infestanti, tipo le città, e vengono dati gratuitamente per questo progetto. L'alternativa a questo sarebbe quella di essere gasati.
In questi anni questo progetto, sta dando buoni risultati e il numero aumenta lentamente.
Qualcuno può obbiettare che dietro c'è sempre un aspetto commerciale, e questo è sicuramente vero, il capanno si paga. Ma onestamente non ci vedo nulla di male, qualche soldino per queste inaziative non fa mai male, e comunque non si arriverebbe mai a riempirlo 7 gg la settimana, per i motivi che ho detto sopra.
Personalmente penso, che se un iniziativa del genere, si potesse adottare anche nella ns. Sicilia, dove per la protezione della Bonelli, sono necessari campi continui di osservazione, sempre da parte di volontari, si avrebbe l'opportunità di un monitoraggio meno problematico, e qualche fondo da investire.

La mia esperienza è durata più o meno 90 secondi, la Bonelli non ha avuto l'opportunità di consumare la preda, perchè una Volpe dispettosa, ha pensato bene di arrivare in quel momento, e portarsi via il piccione.
Ci sono rimasto un pò male, e questo è uno dei pochissimi scatti che sono riuscito a fare.
Ma l'emozione e la meraviglia sono stati enormi.

Se ho dimenticato qualcosa, e avete domande, vi risponderò volentieri.
Claudio.
Immagine:
Il sogno da sempre in Digiscoping - Aquila del Bonelli
255,03 KB

Modificato da - gigi58 in Data 20 giugno 2012 21:52:11

salvob
Utente Senior


Città: Trabia
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


1569 Messaggi
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Inserito il - 20 giugno 2012 : 20:36:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La foto è molto bella ovviamente.
La situazione ha un non so chè di innaturale

Ma quindi fammi capire, quando ci sono i fotografi la preda non viene asportata? Cioè? Viene legato il piccione a terra?

<<Gli uomini? Ne esistono credo, sei o sette. Li ho visti molti anni fà. Ma non si sa mai dove trovarli. Il vento li spinge qua e là. Non hanno radici e questo li imbarazza molto>> - Il piccolo principe
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claudiom
Utente Senior

Città: bentivoglio
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


1303 Messaggi
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Inserito il - 20 giugno 2012 : 21:04:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sì Salvo,
la preda è sempre in ogni caso legata, fotografo o non fotografo.
La differenza sta nel fatto, che se c'è il fotografo, adottano un modo di legare per cui la preda non può essere asportata.
Nel caso contrario, il vincolo a terra è molto leggero, e la preda può essere asportata.
Dimenticavo di dire, che di tanto in tanto, anche se non c'è il fotografo, fanno in modo che l'aquila debba consumare la preda lì, costatando dallo spiumamento, che sia stata proprio lei a predare, e non ad esempio la Volpe.
Claudio

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LeonardoGR
Utente Senior

Città: Grosseto
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


1341 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 20 giugno 2012 : 21:55:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
che spettacolo !

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francesco longo
Utente Super


Città: Partinico
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


6632 Messaggi
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Inserito il - 20 giugno 2012 : 22:13:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Foto meravigliosa

Franco
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Franziscu
Utente Senior

Città: Carmagnola
Prov.: Torino

Regione: Piemonte


4964 Messaggi
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Inserito il - 20 giugno 2012 : 22:57:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Complimenti per la bellissima foto e per l'interessante argomentazione.
ciao
Gianfranco

"La gratuità è l'autodifesa della vita"R. Vaneigem
"La sola invenzione buona degli uomini è il punto interrogativo."Louis Scutenaire
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PAGLIAGA
Utente Super

Città: CREMA
Prov.: Cremona

Regione: Lombardia


13051 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 20 giugno 2012 : 23:02:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La foto è stupenda, complimenti.
Capisco benissimo anche la tua emozione.
Ciao


Gabriele
Crema ( Cr )

Visita il mio sito
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D21
Moderatore Tutor


Città: Cuneo

Regione: Piemonte


6702 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 21 giugno 2012 : 01:02:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per evitare il problema delle volpi non basterebbe un recinto, anche basso, tutto attorno, messo in modo che non appaia nelle foto? O si vuole proprio mantenere una situazione che, nella sua artificiosità, sia comunque simile a quanto avviene in natura?

Dario.
"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira,
nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.)
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claudiom
Utente Senior

Città: bentivoglio
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


1303 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 21 giugno 2012 : 07:52:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
X Dario:
a questo non saprei risponderti con precisione, ma immagino sia logisticamente abbastanza difficile visto la vastità dell'area, e comunque una recinzione credo non fermerebbe le Volpi, che sicuramente sono in grado di scavare un passaggio per passarci sotto.
Il guardiaparco mi ha raccontato di un altro sito, che è stato abbandonato dalla Bonelli, per la presenza continua di una Mangusta.
In quel sito, stanno pensando di realizzare una posizione sopraelevata, direi sopra qualche albero, per renderla più sicura. Come ho detto, questa attività, non è fatta principalmente in funzione della fotografia, ma della tutela della Bonelli.

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gigi58
Moderatore Trasversale


Città: Trapani
Prov.: Trapani

Regione: Sicilia


17657 Messaggi
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Inserito il - 21 giugno 2012 : 08:08:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
certo che ha uno sguardo che trasuda fierezza

Gigi
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papuina
Utente Senior


Città: SAN PIETRO IN CASALE
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


4515 Messaggi
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Inserito il - 21 giugno 2012 : 10:42:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Un'aquila col rimmel negli occhi......
bellissima foto e aquila
Beppe

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frank63
Utente Senior

Città: roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 21 giugno 2012 : 15:36:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Me fai morì ogni volta che vedo le tue foto, sempre magnifiche

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Martos
Utente Senior

Città: Poggio a Caiano
Prov.: Prato

Regione: Toscana


1397 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 21 giugno 2012 : 16:55:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Soggetto splendido,tecnica sopraffina e questo è il risultato.
Complimenti davvero.
Ciao
------------
Carlo


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nicola
Utente Senior


Città: Castellana Grotte
Prov.: Bari

Regione: Puglia


2290 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 21 giugno 2012 : 17:26:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Una sola parola bravooooooooooooooo


------------------------------------------------------------------------
Ogni essre vivente ha il diritto di vivere e di compiere il ciclo della vita.
Nicola Nitti.

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musbeppe957
Utente Senior


Città: Carmagnola
Prov.: Torino

Regione: Piemonte


2792 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 21 giugno 2012 : 17:51:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bellissimo scatto a questo stupendo animale!
Importante anche la descrizione che hai fatto!
Beppe

L'uomo tra gli animali è il più stupido! Prima distrugge l'ambiente dove vive, poi cerca di porvi rimedio
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FederArt
Utente Senior


Città: Lanciano
Prov.: Chieti

Regione: Abruzzo


1318 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 21 giugno 2012 : 18:27:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di musbeppe957:

Bellissimo scatto a questo stupendo animale!
Importante anche la descrizione che hai fatto!
Beppe


quoto al 100%

ciao
federico
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Ago
Utente Senior


Città: Crema
Prov.: Cremona

Regione: Italy


1936 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 22 giugno 2012 : 16:39:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ognuno è libero di "pensare" a proprio modo ma penso che dopo una spiegazione del genere ... tanto di cappello all'iniziative e grazie al superfotografo. Grazie e ciao.
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Sestilia
Utente Senior


Città: Sesta Godàno
Prov.: La Spezia

Regione: Liguria


800 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 23 giugno 2012 : 00:24:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Magnifica, affascinante, impressionante.
Molto interessante anche quanto hai scritto: non esprimo pareri che non sono in grado di dare, ma immagino che sappiano quello che fanno e l'aumento degli individui, anche se lento, sembra premiare i loro sforzi.
Trovo giusto che si paghi il capanno: un tale spettacolo e una tale emozione valgono un contributo economico, soprattutto se va a beneficio di iniziative a favore delle specie a rischio di estinzione.
Ciao !
:)

Sestilia

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claudiom
Utente Senior

Città: bentivoglio
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


1303 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 23 giugno 2012 : 09:09:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie a tutti come sempre di cuore.
Noto che gli interventi, pur essendo un argomento un poco spinoso, sono tendenzialmente positivi. Probabilmente chi non approva questa pratica da parte di queste associazioni spagnole, non si è espresso.
Per parte mia spero di essere stato il più preciso possibile.

Tenete presente che nonostante gli sforzi e l'impegno, evidentemente, questi esemplari sono comunque sempre molto delicati. La coppia in questione ad esempio, mi è stato riportato dal guardiaparco, non è riuscita a portare a termine la covata. La femmina, è stata in cova più di 70 gg. quando la normalità e di circa 38/39 gg. senza nessun risultato.
Con l'ornitologo che segue il progetto, avrebbero voluto recuperare le uova, e sottoporle ad analisi, ma anche per loro, la mancanza di fondi è un problema cronico.
Se in qualche modo con il mio contributo, ho dato una mano al sostegno di questa merviglia, sono felicissimo, e penso di non aver speso mai meglio il mio denaro. Portandomi a casa anche, un emozione che non potrò dimenticare.

La Spagna, come la ns.Italia, è un paese pieno di contraddizioni, anche in campo ambientalistico e con il rapporto con gli animali. Diversamente da noi, ha la fortuna di avere territori immensi, non ancora compromessi. Ma la fortuna probabilmente c'entra poco. Ho visitato anche altre zone, e non credo sia un caso, che l'impatto antropico, sia enormemente inferiore al ns. con gli effetti positivi che potete immaginare.
Ho avuto la sensazione, che abbiano capito che dalle ricchezze naturali,e nel loro rispetto, si possa ottenere un turismo culturale e consapevole, con un legittimo e salutare ritorno economico.
Ci sono tante zone in Italia, che potrebbero essere sfruttare e rivalutate in questo senso, e sono sicuro che se fossero gestite da persone preparate e appassionate, con regole e comportamenti seri, gioverebbe moltissimo all'equilibrio di particolari ecosistemi.

Scusate il pippone, Claudio.

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salvob
Utente Senior


Città: Trabia
Prov.: Palermo

Regione: Sicilia


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Inserito il - 23 giugno 2012 : 22:12:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di claudiom:

Grazie a tutti come sempre di cuore.
Noto che gli interventi, pur essendo un argomento un poco spinoso, sono tendenzialmente positivi. Probabilmente chi non approva questa pratica da parte di queste associazioni spagnole, non si è espresso.


Io sono tra quelli che non si sono espressi del tutto
Se devo essere sincero ancora non mi sono fatto un'opinione ben precisa su questa pratica (che sconoscevo e che mi ha lasciato di stucco ).
Parto dal presupposto che evito di parlare di etica (argomento sempre spinoso e dalle idee spesso confuse) riguardo al decidere se sia giusto o meno tenere legato ad un filo un piccione, che si vede piombare addosso un'aquila del Bonelli.

L'idea apparentemente è davvero lodevole. Si forniscono all'aquila prede facili con costanza ma dilazionate nel tempo. Si riduce un po il numero dei piccioni. Si ha anche un piccolo introito finanziario.

Ma davvero in Extremadura c'è questa cronica mancanza di prede?
A quanto pare è una regione molto più selvaggia e molto più grande rispetto ad altri territori dove nidificano le Bonelli, l'impatto antropico è nettamente minore. C'è però una maggior competizione tra i grandi rapaci ed in particolare tra l'Aquila del Bonelli e l'Aquila reale perchè per densità così alte i siti di nidificazione ottimali sono ovviamente molto contesi da questi superpredatori.
E la Bonelli spesso ha la peggio.



Personalmente penso, che se un iniziativa del genere, si potesse adottare anche nella ns. Sicilia, dove per la protezione della Bonelli, sono necessari campi continui di osservazione, sempre da parte di volontari, si avrebbe l'opportunità di un monitoraggio meno problematico, e qualche fondo da investire.


In Sicilia il problema è ben diverso. Delle persone molto "simpatiche" aspettano ogni anno il momento buono e si fregano i pulli delle poche coppie siciliane rimaste. Ci sarebbe quindi un forte lato negativo in questo caso, inteso come "pubblicizzazione" massima del sito ove poter trovare le Bonelli.


I piccioni usati, sono frutto di catture in zone dove sono diventati infestanti, tipo le città, e vengono dati gratuitamente per questo progetto. L'alternativa a questo sarebbe quella di essere gasati.



La coppia in questione ad esempio, mi è stato riportato dal guardiaparco, non è riuscita a portare a termine la covata. La femmina, è stata in cova più di 70 gg. quando la normalità e di circa 38/39 gg. senza nessun risultato.
Con l'ornitologo che segue il progetto, avrebbero voluto recuperare le uova, e sottoporle ad analisi, ma anche per loro, la mancanza di fondi è un problema cronico.


Nessuno ha pensato che i piccioni di aree urbanizzate hanno un bioaccumulo di metalli pesanti (piombo, cadmio, mercurio, cromo ecc...) veramente incredibile?
Ovviamente nelle Bonelli, che sono dei superpredatori al top della catena alimentare, questo accumulo è amplificato perchè assorbono tutto ciò dalle loro prede (e 2-3 piccioni a settimana in questo senso non sono pochi!).
I metalli pesanti incidono inoltre pesantemente sullo sviluppo dell'embrione e rendono il guscio dell'uovo molto più fragile.

Ripeto l'idea è davvero notevole.
Alla fine, sia chiaro, è un aiuto che si dà alla popolazione, ma gli aiuti seri di conservazione sono ben altri. Però ammetto che rende possibile vedere uno dei predatori più belli del mediterraneo senza arrecare stress inutile. Offre la possibilità a tutti di conoscerlo da vicino. Inoltre ci sono i pro che avevo elencati all'inizio e cioè più prede potenziali, meno piccioni, più soldi per la conservazione. Ma mi chiedo se qualcuno ha pensato agli eventuali lati negativi e al loro peso in confronto a quelli positivi.

<<Gli uomini? Ne esistono credo, sei o sette. Li ho visti molti anni fà. Ma non si sa mai dove trovarli. Il vento li spinge qua e là. Non hanno radici e questo li imbarazza molto>> - Il piccolo principe

Modificato da - salvob in data 23 giugno 2012 22:13:54
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claudiom
Utente Senior

Città: bentivoglio
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 24 giugno 2012 : 12:38:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Salvo,
il tuo intervento è bellissimo e pieno di spunti interessantissimi.
Con una sola esperienza, è chiaro che non ho tutte le risposte ai quesiti che poni, qualche ipotesi posso avanzarla.
Tu ti chiedi se le prede fornite non siano un potenziale pericolo, per la concentrazione di metalli pesanti nelle loro carni, e se nessuno si sia posto questa domanda.
Direi che se la pongono eccome, come ho accennato, avrebbero l'esigenza di poter analizzare le uova che non hanno prodotto risultati, ma le scarsissime risorse anche per loro, hanno impedito questo intervento.
Non so da dove provengano i piccioni, ma se dovessero pervenire da città tipo Truillo o Caceres, mi viene da pensare che i pericoli a cui accenni sono davvero molto limitati. Bisogna davvero farsi un giro in Extremadura per vedere con gli occhi, come entrare in quella regione, dia la sensazione di entrare in luoghi dove i lenti ritmi della natura e dell'uomo, non siano stati snaturati, dove il problema antropizzazione non esiste, e il territorio sia uguale da secoli, dove gli allevamenti di bestiame allo stato brado, siano gli unici naturali elementi di "disturbo".
Minuscoli villaggi con bassissima densità, piccoli paesi poco più grandi, a distanze di decine e decine di km. ed in mezzo solo la "steppa" e la dehesa, piccole fattorie, su enormi appezzamenti di terreno, che praticamente hanno impatto zero sul territorio.

Questi progetti hanno ormai qualche hanno di vita, e probabilmente sono in evoluzione, in relazione anche ai dubbi che tu avanzi.
Un dato certo però ce l'hanno, ed è quello che dall'inizio di questo progetto, i risultati positivi ci sono stati, il numero della Bonelli, ha ricominciato lentamente a crescere. Chiaramente correzioni in corso d'opera li potranno apportare. Perchè questi aspetti li stanno affrontando in un modo molto serio, e non ti nascondo, ma questa è una mia opinione, che l'aspetto economico legato al turismo naturalistico, sia un elemento non secondario a tutte le loro iniziative.

Purtroppo conosco bene il problema della Bonelli in Sicilia. Ti dirò che cercare ti tenere segreti i siti di nidificazione, a certi personaggi, sia una mera illusione. E' probabile che ne sappiano addiritturà di più, di chi questo soggetto lo studia e lo protegge.
Diciamo che io penso che in questo caso, il fotografo potrebbe essere un "ausilio" al controllo dei nidi quando presenti nel capanno, scaricando un poco l'impegno di tutti quegli impagabili volontari, che devono monitorare i siti 24 ore su 24.
Avanzo un altra ipotesi: la stragrande maggioranza delle persone, non conosce minimamente nè questo soggetto, nè il fatto che sia presente sul ns.territorio. Poter mostrare qualche immagine in più di questa meraviglia, non potrebbe ad esempio servire ad una sensibilizzazione verso i problemi di questo rapace. Le persone sensibili e amanti della natura, come sai bene sono veramente tante, e fortunatamente sempre di più, e spesso la maggior conoscenza crea cicli virtuosi.
Voglio essere positivo, e non pensare invece, che la maggior conoscenza sia invece frutto di maggiori pericoli per questi soggetti putroppo per qualcuno economicamente così pregiati.
Facciamoli fuori questi mascalzoni, in senso lato s'intende, dandogli la certezza che li conosciamo e li teniamo d'occhio.
Lunga, lunghissima ed eterna vita ai ns. amici volatili.

Grazie Claudio.

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