|
|
|
Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
|
|
|
Autore |
Discussione |
|
nimispl
Utente Senior
Città: Trieste
Prov.: Trieste
Regione: Friuli-Venezia Giulia
2313 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 aprile 2012 : 10:12:17
|
Nella Riserva Naturale Regionale della Val Rosandra presso Trieste è stato perpetrato uno dei peggiori scempi ambientali che mi sia capitato di vedere nell’area di Trieste, la completa distruzione dell’unico esempio di alneto del Carso Triestino, per giunta in un sito SIC e zona ZPS. L’intervento faceva parte della operazione elettoralistica ‘Alvei Puliti’ a cura della Protezione Civile e del relativo assessore competente (?). Per saperne di più vi metto sotto un paio di link ed una mia dichiarazione richiestami dal quotidiano locale. Link Link --- L’intervento effettuato in Val Rosandra si configura come un vero e proprio disastro ambientale. Ricordo che la Valle, oltre ad essere parte di una Riserva Naturale Regionale, è inserita a nell’area SIC (Sito di Interesse Comunitario) ‘Carso Triestino e Goriziano’ e nella Zona di Protezione Speciale ‘Aree carsiche della Venezia Giulia’ ed è pertanto sotto tutela europea. L’intervento ha completamente distrutto un habitat prioritario: il bosco ripariale ad ontano nero (Alnus glutinosa),. Questo costituisce una valida difesa delle rive, tanto che la sua presenza viene considerata una caratteristica che aumenta notevolmente il valore dell’ Indice di Funzionalità Fluviale, adottato anche dall’ARPA regionale per monitorare lo stato dei corsi d’acqua della Regione. La completa scopertura del suolo derivante dal taglio drastico effettuato in Val Rosandra priverà questo tratto del torrente del suo presidio forestale, accelerando il disseccamento del suolo e l’erosione delle rive. L’impatto derivante dalla distruzione di un ambiente unico nel nostro territorio sulla biodiversità, sia animale che vegetale, sarà elevato: il drastico intervento ha già modificato il delicato habitat di molti animali acquatici ed è stato effettuato proprio durante il periodo di nidificazione degli uccelli. Al di là delle considerazioni ecologiche, l’intervento ha distrutto un sito esteticamente splendido, un’oasi d’ombra che gli escursionisti trovavano al ritorno alla fine della passeggiata per gli assolati ghiaioni. Gli ontani ricresceranno lentamente, ma al posto dello splendido boschetto a galleria all’imboccatura del sentiero principale della Val Rosandra per almeno 20 anni crescerà un cespuglieto impenetrabile. Lo scriteriato intervento, effettuato all’insaputa della Commissione Scientifica della Val Rosandra di cui faccio parte, prescindeva completamente dall’analisi delle funzionalità e dei servizi ecologici della vegetazione riparia, partendo dall’assunto grossolano che essa sia qualcosa di dannoso, da eliminare per mettere in sicurezza il torrente. Il risultato è stato un danno ecologico e paesaggistico difficilmente rimediabile in tempi brevi. Pier Luigi Nimis Professore Ordinario di Botanica Dipartimento di Scienze della Vita
|
|
RockHoward
Utente Super
Città: Udine
Prov.: Udine
Regione: Friuli-Venezia Giulia
10290 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 aprile 2012 : 10:23:54
|
un vero scempio. Anch'io ho avuto modo di vedere in TV alcuni servizi e ho fatto le tue stesse considerazione sull'operato da completi incompetenti.
Ciao Nicola -- Un fiore schiacciato sotto ai piedi si vendica donando l'ultimo suo profumo. (Anonimo) |
|
|
limbarae
Moderatore
Città: Berchidda
Prov.: Olbia - Tempio
Regione: Sardegna
12842 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 aprile 2012 : 11:41:12
|
Ci sono sempre delle menti eccelse a sovrintendere e decidere su questi delicati ecosistemi. In Italia siamo sempre in buone mani... Che schifo!
"Non c'è nulla di più fragile dell'equilibrio dei bei luoghi". Marguerite Yourcenar
|
|
|
Edaphon
Utente Senior
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
598 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 aprile 2012 : 14:00:56
|
Ho seguito la vicenda su altri siti/blog e sono davvero senza parole. Trattandosi di un SIC-ZPS andava obbligatoriamente predisposta la Valutazione di Incidenza. Ho letto che i responsabili avrebbero addotto motivi di urgenza e di pubblica sicurezza, ma anche se fosse questo il caso la legge prescrive che deve essere comunque assicurato un alto livello di protezione. A mio modesto parere, si configura il reato di danno ambientale, inteso come "il deterioramento, in confronto alle condizioni originarie, provocato: a) alle specie e agli habitat naturali protetti dalla normativa nazionale e comunitaria [...]; b) alle acque interne, mediante azioni che incidano in modo significativamente negativo sullo stato ecologico, chimico e/o quantitativo oppure sul potenziale ecologico delle acque interessate [...]"
Andrebbe presentato un esposto alla procura competente. Tra l'altro, l'Europa potrebbe aprire anche una procedura di infrazione in quanto Sito di interesse comunitario.
Quando imparerà l'Italia ad affidare la conservazione della natura a gente del mestiere? |
|
|
nimispl
Utente Senior
Città: Trieste
Prov.: Trieste
Regione: Friuli-Venezia Giulia
2313 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 aprile 2012 : 13:21:22
|
L'unica cosa positiva è stata la mobilitazione dei Triestini. Circa 2000 persone alla manifestazione del 1 Aprile, domani altra manifestazione in Piazza Unità, Facebook che sta letteralmente esplodendo di messaggi ed iniziative. Potete aiutarci postando i vostri commenti e condividendo link qui: Link o qui: Link Dichiarazioni ufficiali da parte di Enti ed Organizzazioni possono essere inviate a: comitatovalrosandra@gmail.com e sarebbero davvero molto utili un cordiale saluto a tutti PL Nimis |
|
|
|
Discussione |
|
|
|
Natura Mediterraneo |
© 2003-2024 Natura Mediterraneo |
|
|
Leps.it | Herp.it | Lynkos.net
|