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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
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uloin
Moderatore
Città: Alghero
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
7301 Messaggi Fotografia Naturalistica |
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Mantis
Moderatore
Città: Bologna
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
2214 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 settembre 2006 : 12:02:15
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Ciao Pietro, purtroppo la tua specie non corrisponde a quella da te suggerita (le carene laterali ad X del pronoto non sono interrotte ma continue e mancano le tre macchie nere sulla parte superiore dei femori posteriori). E' comunque appartenente alla sottofamiglia Gomphocerinae (fam. Acrididae) e avendo consideranto tutti i caratteri discriminatori, sono giunto alla conclusione che appartenga al genere Glyptobothrus. Le uniche 2 specie concorrenti sono l'endemico Glyptobothrus apicalis, per il quale non ho potuto effettuare un confronto per mancanza di immagini, e il più comune Glyptobothrus brunneus (per il quale propendo), dotato di grandissima variabilità cromatica (osservate la forma vinaccia della specie postata da Ale).
Le foto con disegno più somigliante al tuo individuo puoi vederle qui e qui.
Carmine
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uloin
Moderatore
Città: Alghero
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
7301 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 21 settembre 2006 : 18:05:19
Classe: Hexapoda Ordine: Orthoptera Famiglia: Acrididae Genere: Calliptamus Specie:Calliptamus sp.
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Grazie Carmine per la tua tempestività e precisione. Mi incuriosisce tantissimo identificare il Dociostaurus maroccanus. Ne ho sentito parlare tanto dai nostri anziani che hanno visto il suolo completamente ricoperto da questi insetti, ma al lato pratico nessuno di loro riesce a ricomoscerlo. Vado per tentativi e, confidando nella tua pazienza, ti propongo un'altro ortottero sospetto.
Calliptamus sp. 164,67 KB
Saluti
Pietro |
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Mantis
Moderatore
Città: Bologna
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
2214 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 settembre 2006 : 20:45:04
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Ciao Pietro, prova a guardare sul web, ci saranno sicuramente diverse immagini della specie che cerchi.
Per quanto riguarda quest'ultima che hai postato, si tratta di un Calliptamus sp., e quasi sicuramente del C. italicus, essendo presente, nella tua isola, anche il barbarus. Purtroppo per una sicura distinzione sarebbe necessario l'esame dei genitali.
Carmine |
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uloin
Moderatore
Città: Alghero
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
7301 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 22 settembre 2006 : 13:56:51
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Grazie ancora Carmine. Come avrai capito, da buon dilettante. sono carente nei “fondamentali”. Gli ortotteri poi mi incuriosiscono ma mi disorientano, dovrò procurarmi un buon testo (magari il Fontana) e studiarci su. Ho già percorso la strada del Web ma il riconoscimento per confronto è praticamente impossibile, immagini della stessa specie hanno spesso colorazioni completamente diverse. Immagino che per una corretta determinazione sia necessario conoscere le chiavi identificative delle singole specie. Quanto al “grillastro” ero certo di averlo in archivio tra i miei non classificati, probabilmente mi sbagliavo. Comunque non rimarrai senza occupazione, non mi arrendo facilmente e senza nessuna pietà per gli amici del forum, d’ora in poi fotograferò tutte le cavallette che incontrerò.
Ti saluto
Pietro |
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Mantis
Moderatore
Città: Bologna
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
2214 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 settembre 2006 : 19:46:04
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Ciao Pietro, comprendo benissimo questa tua confusione riguardo agli Ortotteri, ma ti assicuro che è del tutto normale. Purtroppo è un ordine di insetti in cui la maggior parte delle specie presenta una grande variabilità cromatica. Infatti non sempre sono sufficienti i caratteri morfologici per giungere ad una determinazione certa a livello specifico, ma può essere necessario un attento esame degli organi genitali.
E comunque voglio specificare che neanch'io sono un esperto, è solo che come te ne sono particolarmente attratto e da tempo sto cercando di approfondire la loro conoscenza, anche se lo scarso materiale disponibile su questo gruppo rendono ancor più arduo questo percorso.
Comunque, nel caso del Dociostaurus maroccanus, gli elementi chiave che permettono di separarne quantomeno il genere, te li illustrerò utilizzando una chiara foto di Aldo (che mi ha gentilmente accordato l'autorizzazione) di un Dociostaurus genei.
Dociostaurus genei: 204,02 KB
Come puoi osservare dalle frecce, le caratteristiche morfologiche principali da tener presente, sono le carene (biancastre) che dovranno essere fortemente inclinate ad X ed interrotte verso il centro, a differenza di altri generi, ad esempio Dirshius, in cui sono continue e completano tale X (guarda come esempio le linee tratteggiate).
Sul bordo superiore dei femori posteriori dovranno essere presenti 3 macchie di colore scuro.
Per risalire alla specie, nel caso della tua isola, è piuttosto semplice essendo presenti solo 2 specie di questo genere (la check list segnala per la Sardegna anche la specie nella foto, ma le sue segnalazioni sono da attribuire al D. jagoi): il Dociostaurus maroccanus, appunto, e il Dociostaurus jagoi occidentalis, che sono distinguibili sulla base del colore delle tibie, che se di colore rossastro allora trattasi della prima specie, se di colore bluastro (come in questa foto), allora sarai in presenza della seconda.
Riassumendo: - osservare le carene del pronoto se sono interrotte (e ovviamente fortemente inclinate). - controllare se sono presenti le 3 macchie scure sui femori posteriori. - guardare il colore delle tibie posteriori: bluastre = D. jagoi, rossastre = D. maroccanus.
Spero di esserti stato di aiuto.
Carmine |
Modificato da - Mantis in data 22 settembre 2006 19:54:40 |
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Carlmor
Moderatore Trasversale
Città: Varese
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
8940 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 settembre 2006 : 20:33:49
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tanto di cappello carmine decrizione veramente interessante e chiara grazie
Carlo
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uloin
Moderatore
Città: Alghero
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
7301 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 22 settembre 2006 : 20:42:23
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Grazie infinite Carmine, hai centrato in pieno ciò che andavo cercando e lo hai chiarito in modo preciso e soprattutto accessibile a tutti, anche ai dilettanti. Ti saluto e consentimi di evocarti ancora qualora mi trovassi in difficoltà.
Pietro |
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Mantis
Moderatore
Città: Bologna
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
2214 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 settembre 2006 : 20:49:25
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Ma ci mancherebbe, Pietro. Spero solo di risultare utile nella maggior parte delle prossime proposte di identificazione, ma con l'aiuto degli altri (come ad esempio Carlo, che ringrazio per i complimenti ) sicuramente qualche altra specie avrà un nome .
Carmine |
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Mantis
Moderatore
Città: Bologna
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
2214 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 18 giugno 2007 : 13:42:39
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| Messaggio originario di uloin:
Glyptobothrus sp. 136,3 KB
Saluti
Pietro
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Rettifico la mia stessa identificazione della specie di questa foto, trattandosi di un Aiolopus thalassinus e non di un Chorthippus (Glyptobothrus) sp. come avevo erroneamente supposto.
Carmine
Dare un nome agli organismi che osserviamo, identificarli, riconoscerli, è innanzitutto un esercizio che appaga l'innato desiderio di scoperta e conoscenza, insito nell'animo umano (Fontana - Cavallette, grilli, mantidi e insetti affini del Veneto). |
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