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 SPECIE ALIENE
 Nutria, animale da eradicare?  Specie aliena Specie aliena
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milvus milvus
Utente Senior


Città: Banzi
Prov.: Potenza

Regione: Basilicata


936 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 23 settembre 2011 : 15:19:32 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

ciao a tutti, negli ultimi giorni, sono stato coinvolto in una discussione su facebook, riguardante la nutria e le specie alloctone, e l' utilita della caccia per la loro eradicazione, ho avuto a che fare con degli animalisti, quindi ovviamente contrari anche alla caccia per eradicare questa specie.

io so che la nutria anche essendo erbivora, non disdegna la carne, come quasi tutti i roditori, e che occasionalmente può predare nidi sia di altri mammiferi, che di uccelli, senza considerare che la sua aggressività può arrecare disturbo ad altre specie autoctone, come anche la lontra. queste erano le mie tesi, e per diminuire la popolazione ho proposto l' abbattimento e la sterilizzazione(comunque di difficile attuazione), visto che non ci sono predatori in grado di controllarne la popolazione, come in sua america. e mi è stato risposto che sarebbe meglio catturarle e riportarle nella zona di origine..... il che mi fa pensare di aver discusso con gente che non ha la minima conoscenza di equilibrio ambientale

volevo sapere cosa ne pensate, visto che vi ritengo molto acculturati sulla faccenda dell' ecologia e della biodiversità. io purtroppo, anzi, per fortuna non posso osservare questo animale visto che non è presente nella mia zona

Associazione Studi Naturalistici Alto Bradano
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Modificato da - Neto in Data 12 febbraio 2014 13:19:16

zanpaolo
Utente V.I.P.

Città: Tel Aviv


355 Messaggi
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Inserito il - 25 settembre 2011 : 11:56:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ci sono state molte discussioni in passato su questo argomento. Io penso che le eradicazioni sarebbero desiderabili a fronte di danni concreti . Forse sarebbe più efficace un controllo sul traffico di merce, molti semi,spore,piccoli animali arrivano insieme ai materiali più vari.
Tutte ciò è anche un'utopia. Non c'è nessun interesse comune a che non si diffondano specie non autoctone. I danni che fanno le specie non autoctone sono quasi ignorati da chi non si interessa di natura.
Qualche "scienziato" ultimamente ha perfino dichiarato che questi incidenti fanno bene alla biodiversità. Secondo me invece importare specie selvartiche di altre località e lasciarle diffondere va a diminuire la biodiversità che trova uno dei suoi pilastri nell'isolamento geografico. E comunque queste introduzioni involontarie hanno preso una velocità assurda.

Nello specifico per quanto riguarda le nutrie penso che ormai sia un utopia eradicarle, bisogna comunque tenerle sotto controllo a causa di danni riconosciuti (soprattutto usura argini).
Forse sarebbe il caso di pensare di renderle specie cacciabile e di consentire di vendere le pellicce degli animali cacciati per creare un'interesse alla caccia.

Tra l'altro mi sembrava di avere letto che le nutrie sono in competizione con arvicola terrestre.

Saluti da Paolo.
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32907 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 settembre 2011 : 12:26:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono d'accordo.
Non mi piace la caccia per principio, ma, ragionando in maniera pragmatica, appare come uno dei pochi metodi capaci di controllare le specie alloctone o comunque infestanti che mettono in pericolo la biodiversità di un territorio.
Infatti, tutte le metodologie alternative, che prevedono abbattimento o cattura da parte di dipendenti degli enti preposti, sono difficili da realizzare in maniera incisiva e sistematica e sono estremamente costose, per cui alla fine nessuno ha interesse ad attuarle.
La caccia, invece, a prescindere dalle questioni di principio, non costa niente allo stato e può essere invece un motore che fa circolare soldi. Quindi, non ci sarebbe bisogno di spingere, ma basterebbe "consentire".
Purtroppo, se si accetta la caccia come principio, si rischia di tornare nella situazione di qualche decennio fa quando c'era gente che vagava per boschi, fiumi e campagne sparando a tutto quello che si muoveva.
Il problema secondo me, è la difficoltà di regolamentazione e controllo. E qui mi fermo per non urtare la suscettibilità di qualcuno .....

luigi
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milvus milvus
Utente Senior


Città: Banzi
Prov.: Potenza

Regione: Basilicata


936 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 settembre 2011 : 14:01:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao a tutti, innanzitutto grazie per le risposte

la discussione su facebook, era nata da un articolo in cui si diceva che era permesso cacciare animali "nocivi" anche all' interno dei parchi, dove questi venissero considerati tali, per nocivi si faceva l' esempio delle nutrie, e dei cinghiali

anche io sono contrario alla caccia, però dobbiamo constatare che siamo in un epoca in cui, a causa dell uomo, l' equilibro ecologico è un po dissestato, ci sono specie alloctone, che non hanno predatori, e quindi no c'è nessun controllo della popolazione, e specie autoctone (o quasi, come il cinghiale) che è rimasto senza predatori, e quindi l' unico modo per ristabilire l' equilibrio, è o riportare i predatori, che comunque non è una cosa facile, e non è possibile dappertutto, e cacciare gli alloctoni, o sterilizzare tutta la popolazione.

di contro, durante la discussione hanno proposto di liberare dei maschi sterilizzati, che comunque avrebbero difeso il territorio senza potersi riprodurre, il che mi sembra un palliativo, che non potrà mai controllare la situazione.

spesso le specie autoctone piu "criticate" fanno meno danni di quelle che passano inosservate come il siluro, che era presente nel danubio ed è stato importato anche in italia, non lo ritengo molto dannoso in quanto essendoci le stesse specie di pesci nel danubio e nei fiumi italiani, ha un posto nella catena alimentare, che non cambia l'equilibrio (scusate l' esempio ittilogico), a differenza della nutria, che nonostante non sia in cima alla catena alimentare, ha un grosso impatto sull ecosistema. come si puo definire questa situazione???

Associazione Studi Naturalistici Alto Bradano
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perfect
Utente Senior

Città: Roma


1790 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 26 settembre 2011 : 19:06:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Che io sappia, e spero che qualcuno confermi o smentisca, la nutria è esclusivamente vegetariana e dubito che si sia mai incontrata con una lontra...

Dopodichè su questi alloctoni c'è ormai un gran parlare ma ho quasi l'impressione che si chiacchieri molto e ci siano pochi studi reali fatti su casi concreti...

Prendete il caso della nutria: è detestata da tutti ed amata al massimo da qualche animalista, e spesso ho letto, viene vista come una distruttrice senza fine.
A mio avviso prendendo in considerazione gli ambienti in cui questa si è naturalizzata in Italia, il problema principale non è tanto lei quanto ben altri. Nel senso che troviamo la nutria in ambienti tipicamente di pianura con presenza di abbondante acqua, io in questa tipologia ambientale vedo ben più pressante l'inquinamento delle acque e la continua erosione e perdita di territorio a causa dell'edificazione piuttosto che la presenza di una nutrita popolazione di nutria che tutto sommato, specie i più giovani, finiscono anche per sfamare altri animali.

Sono contro gli alloctoni sempre e comunque ma credo sia necessario valutare bene quali componenti delle problematiche ambientali hanno più o meno peso.

Dario

Modificato da - perfect in data 26 settembre 2011 19:08:04
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milvus milvus
Utente Senior


Città: Banzi
Prov.: Potenza

Regione: Basilicata


936 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 26 settembre 2011 : 19:12:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di perfect:

Che io sappia, e spero che qualcuno confermi o smentisca, la nutria è esclusivamente vegetariana e dubito che si sia mai incontrata con una lontra...

Dopodichè su questi alloctoni c'è ormai un gran parlare ma ho quasi l'impressione che si chiacchieri molto e ci siano pochi studi reali fatti su casi concreti...

Prendete il caso della nutria: è detestata da tutti ed amata al massimo da qualche animalista, e spesso ho letto, viene vista come una distruttrice senza fine.
A mio avviso prendendo in considerazione gli ambienti in cui questa si è naturalizzata in Italia, il problema principale non è tanto lei quanto ben altri. Nel senso che troviamo la nutria in ambienti tipicamente di pianura con presenza di abbondante acqua, io in questa tipologia ambientale vedo ben più pressante l'inquinamento delle acque e la continua erosione e perdita di territorio a causa dell'edificazione piuttosto che la presenza di una nutrita popolazione di nutria che tutto sommato, specie i più giovani, finiscono anche per sfamare altri animali.

Sono contro gli alloctoni sempre e comunque ma credo sia necessario valutare bene quali componenti delle problematiche ambientali hanno più o meno peso.

Dario


è ovvio che bidogna conoscere bene le problematiche, anche l' istice e vegetariano, ma se capita, puo mangiare anche altro, vermi,e piccoli animali, come tutti i roditori, ovvimente non si mette a cacciare

riguaro la lontra, non dico che sia vittima della nutria, ma che condividendo lo stesso ambiente, potrebbe anche esserne disturbata visto che la nutria è molto meno timida

Associazione Studi Naturalistici Alto Bradano
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zanpaolo
Utente V.I.P.

Città: Tel Aviv


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Inserito il - 28 settembre 2011 : 12:01:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'anno scorso la Provincia di Padova ha avviato una campagna di abbattimenti delle nutrie della zona anche con l'uso del fucile e di volontari "reclutati".
Tempo dopo in una intervista l'assessore competente diceva che questa iniziativa era andata bene e che non sarebbe possibile rendere le nutrie specie cacciabile soprattutto per un problema di abbandono delle carcasse e che la provincia aveva avuto problemi a smaltirne diverse tonnellate.

Saluti da Paolo
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filtros
Utente V.I.P.


Città: Formigine
Prov.: Modena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 28 settembre 2011 : 12:10:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Rendere una specie cacciabile, l'esperienza insegna, significa creare una situazione dove anche chi spara a tutto purchè si muova può avere un alibi forte.
Fare prelevamenti/abbattimenti controllati ed eseguiti da personale ben definito è altra cosa.....di certo l'uomo fa meno danni quando preleva che quando introduce.

Laddove alcune popolazioni di nutrie possono creare seri danni (che andrebbero provati e studiati bene) il controllo della popolazione può essere la soluzione migliore, per quanto sia contro la caccia come forma di """sport"???"""...

Di certo la nutria non ha colpe, nè per il suo sovrapopolamento nè per la fine che molte potrebbero fare.....

Del resto abbattere chi introduce specie alloctone è proibito....come fare??

Luciano Vaccari
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zanpaolo
Utente V.I.P.

Città: Tel Aviv


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Inserito il - 01 ottobre 2011 : 12:11:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La nutria credo faccia danni soprattutto agli argini artificiali. Non credo che faccia grandi danni all'ambiente naturale.
Se non sbaglio, avevo letto che usa gli stessi ambienti e lo stesso cibo della autoctona arvicola terrestre, animale poco amato e comunemente confuso con gli alloctoni ratti. Non credo che la nutria quasi vegetariana sia un vero problema per le lontre o per i nidi di uccelli.


Saluti da Paolo
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beringei
Utente Senior

Città: prato
Prov.: Prato

Regione: Toscana


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Inserito il - 11 ottobre 2011 : 04:22:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non diciamo eresie!la nutria che disturba la lontra?allora anche il castoro,dove è presente dovrebbe farlo!?
Io non credo che le Nutrie facciano grandi danni agli uccelli acquatici,almeno dove le incontro io.Convivono con tanti germani ,gallinelle d'acqua etc lungo fiumi e canali che ho visto dalle mie parti.Potrà capitare che qualche esemplare schiacci involontariamente le uova di alcuni nidi,ma che predi volontariamente mi risulta strano,anche perchè se fosse così ci sarebbero molti meno uccelli che nidificano a terra.
Anche il danno alla vegetazione riparia non lo vedo,visto che i consorzi di bonifica devono periodicamente sfalciarla,e ricresce repentinamente ogni volta quindi...

Non sono d'accordo sul fatto che il siluro sia meno dannoso della nutria.E' un enorme predatore e di conseguenza ha un gran impatto sulla fauna dei fiumi.Ma ormai per come sono ridotti alcuni corsi d'acqua può cibarsi solo di alloctoni,o quasi.

Modificato da - beringei in data 11 ottobre 2011 04:23:29
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etrusko
Moderatore

Città: Arcille
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Inserito il - 11 ottobre 2011 : 08:23:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La mia esperienza mi insegna che la nutria è una specie che può produrre danni molto gravi alla vegetazione acquatica modificando in maniera sostanziale le caratteristiche ambientali di canali, laghi e stagni. Ho osservato qui in Maremma diversi casi di vera e propria "desertificazione" delle rive e di eliminazione pressochè totale dei canneti: le conseguenze sulle comunità di pesci, anfibi, rettili e soprattutto uccelli (per non parlare di invertebrati e piante) sono ovvie. Ciò nonostante ci sono diverse situazioni, la maggioranza, dove la presenza della nutria non sembra influire più di tanto sulla vegetazione acquatica. L'intervento di contenimento quindi non è sempre necessario. Certo che se una popolazione consistente si insedia in un canneto dove nidifica il tarabuso qualcosa bisognerà pur fare visto che dubito che esistano predatori naturali in grado di esercitare una significativa azione di contenimento.

Il paragone con il siluro non è il più calzante che si potreva trovare...il siluro è un superpredatore che danneggia le popolazioni di pesci autoctoni principalmente mangiandoseli e non modificando l'habitat. Questo pescione ha avuto effetti pesantissimi sulle popolazioni nostrali (non dimentichiamo che la fauna ittica del Po ed italiana in generale è composta in larga maggioranza di specie endemiche e che le specie in comune con il bacino danubiano sono pochissime) la cui reale entità peraltro è difficile da valutare a causa della presenza di decine di altre specie invasive che hanno creato ex novo una comunità composta quasi esclusivamente da alloctoni perlopiù di provenienza danubiana, quindi coevoluti col gattone. I pesci nostrani si sono evoluti in condizioni di assenza di predatori di queste dimensioni e con queste caratteristiche e risentono moltissimo della presenza del siluro. Inoltre per abbattere numericamente le popolazioni il siluro (e la "corte" di alloctoni ad esso associata) almeno in ambienti vasti c'è ben poco da fare, non così è per la nutria per la quale un'eradicazione dagli ambienti dove si rendesse dannosa è sicuramente fattibile.



No all'autostrada in Maremma!
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Frustone
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Città: Siena
Prov.: Siena

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Inserito il - 11 ottobre 2011 : 09:18:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di etrusko:

Inoltre per abbattere numericamente le popolazioni il siluro (e la "corte" di alloctoni ad esso associata) almeno in ambienti vasti c'è ben poco da fare, non così è per la nutria per la quale un'eradicazione dagli ambienti dove si rendesse dannosa è sicuramente fattibile.


Dissento fortemente, il Siluro se si vuole (ma più che altro se ci sono i quattrini) si toglie eccome e non solo da ambienti chiusi, (vedi l'eradicazione dal lago di Varese) ma anche su aperti, vedi Fiume Ticino e finalmente (FINALMENTE) l'ARNO fiorentino e aretino proprio in questi giorni.
Ridi e scherza gli alloctoni sono riusciti a estinguere il cavedano (!) in tutto il medio corso del PO.

Quindi figurati se non sono per l'eradicazione della Nutria che è un animale troppo tollerato, come dici tu modifica anche l'habitat, incidendo sulla vegetazione e essendo molto territoriale secondo me (ma anche secondo altri) non è un animale adatto a convivere con le lontre.
ciao

Massimo

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.........lui il Frustone,una grande prova per lui,non è una presa per il c...,era reduce da guai fisici ma è venuto su alla grande!

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etrusko
Moderatore

Città: Arcille
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


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Inserito il - 11 ottobre 2011 : 09:56:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ma siamo sicuri che nutrie e lontre si possano incontrare? Per quanto ne so io (cioè molto poco ) la lontra, almeno in Italia, si trova in corpi d'acqua dalle caratteristiche opposte a quelle che frequenta il "tarpone argentino".

Massimo, sai bene quanto spero di poterti dare ragione sull'eradicabilità del siluro, mi interesserebbe molto leggere qualcosa sulla situazione dell'Arno. Però rispondimi in privato, sennò ci prendono (giustamente) a nocchini!

No all'autostrada in Maremma!
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 11 ottobre 2011 : 10:33:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di etrusko:

Ma siamo sicuri che nutrie e lontre si possano incontrare? Per quanto ne so io (cioè molto poco ) la lontra, almeno in Italia, si trova in corpi d'acqua dalle caratteristiche opposte a quelle che frequenta il "tarpone argentino".

Massimo, sai bene quanto spero di poterti dare ragione sull'eradicabilità del siluro, mi interesserebbe molto leggere qualcosa sulla situazione dell'Arno. Però rispondimi in privato, sennò ci prendono (giustamente) a nocchini!

No all'autostrada in Maremma!


Senti sul siluro le notizie su Firenze e Arezzo (ARNO) le trovi facilmente in rete e son quello che ho io.

Nutria e Lontra? Come no.
Le ultime che avevamo che vivano prima in Farma fin al finire degli '80 e poi in Merse dal 90 al 99 circa purtroppo videro arrivare la Nutria...

Habitat diversi e inadatti per la Nutria? Sulla carta ti darei ragione, se non che la Tarpona è oramai in tutta l'asta del Merse, (alto e basso corso) e vista e fotografata anche nella Farma, una ha la tana persino vicino al trampolino (dò per scontato che tu conosca il sito, Iesa hai presente senz'altro) come al solito da mia abitudine sono pronto a portartici rimarrai sbigottito.
La Nutria ha un'adattabilità sorprendente, oramai io non mi stupisco più, è capace di abitare acque splendidamente integre e al tempo stesso la vedi in periferia in acque putride, è chiaro che la sua adattabilità è la sua arma vincente.

Massimo

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.........lui il Frustone,una grande prova per lui,non è una presa per il c...,era reduce da guai fisici ma è venuto su alla grande!

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Modificato da - Frustone in data 11 ottobre 2011 10:37:07
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etrusko
Moderatore

Città: Arcille
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


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Inserito il - 11 ottobre 2011 : 12:35:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non dubito che sia vero, ripeto che sui mammiferi non sono granchè preparato (eufemismo)

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milvus milvus
Utente Senior


Città: Banzi
Prov.: Potenza

Regione: Basilicata


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Flora e Fauna

Inserito il - 11 ottobre 2011 : 19:42:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao, ritorno a questa discussione dopo che l' avevo persa per un po... riguardo al disturbo alla lontra, intendevo sia modificando l' habitat, e sia fisicamente (ma forse questo è solo un mio pensiero) penso che un mammifero sia piu facile da controllare rispetto ai pesci, perché è piu difficile fare selezione in acqua, a meno che non si prosciughi un fiume o una diga, non penso si riesca a risolvere facilmente e cosi si creerebbero danni a molte altre specie, credo che quello che influisca più sulle specie sia la perdita degli habitat, o la competizione per la nicchia ecologica, piu che la predazione diretta(escluso il luccio che in natura on avrebbe predatori a parte alcuni mammiferi), non credo sia vero che un siluro debba mangiare metà del suo peso ogni giorno... lo ritengo fisicamente impossibile, ovvio che su una popolazione autoctona cresciuta senza questo super predatore crei molti danni, ho sentito, non ricordo dove, che la nutria a volte preda anche i nidi, sia con le uova che con i piccoli, se trovo la fonte ve la posto.

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albill
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Prov.: Brescia

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 11 ottobre 2011 : 22:25:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di zanpaolo:

La nutria credo faccia danni soprattutto agli argini artificiali. Non credo che faccia grandi danni all'ambiente naturale.
Se non sbaglio, avevo letto che usa gli stessi ambienti e lo stesso cibo della autoctona arvicola terrestre, animale poco amato e comunemente confuso con gli alloctoni ratti. Non credo che la nutria quasi vegetariana sia un vero problema per le lontre o per i nidi di uccelli.


Saluti da Paolo



credo che la nutria faccia ai nidi danni più che altro dovuti alla distruzione del nido stesso e alla rottura delle uova nei nidi galleggianti...non tanto episodi di predazione diretta..ma alla fine il risultato è lo stesso.

Alberto
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


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Flora e Fauna

Inserito il - 11 ottobre 2011 : 22:34:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di beringei:
.... Non diciamo eresie!la nutria che disturba la lontra?allora anche il castoro,dove è presente dovrebbe farlo!?
Io non credo che le Nutrie facciano grandi danni agli uccelli acquatici,almeno dove le incontro io.Convivono con tanti germani ,gallinelle d'acqua etc lungo fiumi e canali che ho visto dalle mie parti.Potrà capitare che qualche esemplare schiacci involontariamente le uova di alcuni nidi,ma che predi volontariamente mi risulta strano,anche perchè se fosse così ci sarebbero molti meno uccelli che nidificano a terra.
Anche il danno alla vegetazione riparia non lo vedo,visto che i consorzi di bonifica devono periodicamente sfalciarla,e ricresce repentinamente ogni volta quindi...


Per non essere eretici ... dobbiamo quindi riconoscere che la nutria non produce alcun danno; anzi, .... organizza piacevoli gite lungo fiumi e canali ... con galinelle d'acqua germani ecc; ... agevola il lavoro dei consorzi di bonifica, aiutandoli a sfalciare l'erba delle rive ... e ossigenando gli argini con opportuni fori di areazione; ... insomma una vera manna venuta ad apportare enormi benefici alla fauna autoctona e all'uomo!


Ciaoo (un eretico)
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filtros
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Prov.: Modena

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Inserito il - 12 ottobre 2011 : 11:05:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Al di là di ogni ragionevole dubbio e di quanto affermate, rimane il fatto che di principio(poi varia da caso a caso) un animale introdotto laddove non vi sono suoi naturali predatori( quindi nessun altro animale che entri in gioco per stabilire equilibri coabitativi) a più possibilità di crescere come popolazione e, se adattato, a generare squilibri.

Il siluro non ha predatori e allo stesso tempo si adatta a molti ambienti....nel Po e in tanti altri nostri fiumi NON dovrebbe starci....però molto di quello che si racconta a suo carico sono leggende, tant'è che si parla sempre solo di lui, ma pochi conoscono il problema dato da altre specie più piccole, sempre introdotte al fine di poterli pescare "sportivamente", pesci che poi si sono rivelati veri divoratori di uova di specie nostrane, con i danni che tutti possiamo immaginare o, peggio, notare..

Tornando alla nutria...magari se si introducessero degli alligatori nelle nostre acque si potrebbe ricreare un equilibrio....

Scusate la battutaccia!
Luciano Vaccari

Modificato da - filtros in data 12 ottobre 2011 11:09:10
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milvus milvus
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Flora e Fauna

Inserito il - 12 ottobre 2011 : 12:31:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
infatti credo che più del siluro creino più danni il persico sole, che mangia le uova di altri pesci, tranne quelli che difendono il nido, e il persico trota, che oltre a difendere il nido, e quindi limitare la predazione sulle uova, la sua nicchia si sovrappone (estendendola anche, perché mangia prede della stessa dimensione e anche più grandi rispetto al persico reale) a quella del persico reale, che vedo un po in difficoltà, almeno dalle mie zone.. poi se si continuano a catturare e portarli a casa la cosa non migliora.. ma qui si parla di mammiferi, anche il castoro come la nutria può fare gli stessi danni, ma il castoro si è evoluto in quell'ambiente e il tasso di riproduzione di è evoluto in base alle caratteristiche di quell'ambiente, in cui era presente anche la lontra, io credo che no vi siano osservazioni riguardo la convivenza tra nutria e lontra, perché la lontra è poco presente

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perfect
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Città: Roma


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Flora e Fauna

Inserito il - 12 ottobre 2011 : 14:08:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di milvus milvus:

infatti credo che più del siluro creino più danni il persico sole, che mangia le uova di altri pesci, tranne quelli che difendono il nido, e il persico trota, che oltre a difendere il nido, e quindi limitare la predazione sulle uova, la sua nicchia si sovrappone (estendendola anche, perché mangia prede della stessa dimensione e anche più grandi rispetto al persico reale) a quella del persico reale, che vedo un po in difficoltà, almeno dalle mie zone.. poi se si continuano a catturare e portarli a casa la cosa non migliora.. ma qui si parla di mammiferi, anche il castoro come la nutria può fare gli stessi danni, ma il castoro si è evoluto in quell'ambiente e il tasso di riproduzione di è evoluto in base alle caratteristiche di quell'ambiente, in cui era presente anche la lontra, io credo che no vi siano osservazioni riguardo la convivenza tra nutria e lontra, perché la lontra è poco presente

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Io credo che in Basilicata, così come in buona parte dell'Italia centrale, tu possa annoverare tra gli esotici anche il Persico Reale.

Per quanto riguarda l'incontro lontra/nutria, credo che il problema principale sia dato dal fatto che oggi, in pianura, la lontra sia praticamente estinta, salvo rarissimi casi, mentre la nutria si naturalizza principalmente in zone di pianura. Diciamocelo francamente, per far tornare la lontra in Italia io direi che la presenza della nutria sia proprio l'ultimo dei problemi.

Dario
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