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ATTENZIONE! Considerata la situazione in cui versa la grande maggioranza delle acque pubbliche italiane, il Forum di Natura Mediterraneo ricorda che l’immissione non autorizzata di qualsiasi specie di pesce in acque pubbliche è illegale in quanto può mettere a rischio gli equilibri ambientali e minacciare gravemente la biodiversità. Particolare pericolo è rappresentato dall'introduzione di qualunque specie alloctona.
In linea di principio sono da preferirsi immagini di pesci nel loro ambiente naturale o collocati temporaneamente in un acquario fotografico. Le foto di pesci morti sono in generale permesse solo in caso di individui deceduti per cause naturali (es: morie dovute a crisi anossiche o ad essiccazione di bacini, predazione, ecc.). Foto di individui morti dopo essere stati pescati sono ammesse solo in presenza di un reale interesse scientifico della cattura e comunque possono essere pubblicate solo dopo consultazione dei moderatori della sezione. Le foto di individui pescati (fotografati su nasse, retini o in mano) sono ammesse quando si tratti di individui in buona salute e ritratti nei pressi dell’ambiente di cattura, dunque non è possibile (in assenza di interesse scientifico, sempre previo consenso dei moderatori) pubblicare foto di pesci vistosamente feriti (eccettuate naturalmente le normali ferite dovute all’amo), colpiti con il raffio, tenuti tra le mani asciutte o fotografati in ambienti evidentemente lontani dal luogo di cattura (parcheggi, abitazioni, cucine, etc.). Non è inoltre consentito pubblicare nella sezione fotografie di pesci trattenuti in maniera scorretta (ad. es. per gli occhi).


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betalfa
Utente V.I.P.

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Inserito il - 20 luglio 2011 : 08:59:36 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Quello dei bracconieri dell'Est è un fenomeno vecchio, almeno qui a Roma, qui da anni pescano e catturano pesci e uccelli acquatici nei laghi delle ville comunali.

Link

Modificato da - etrusko in Data 13 dicembre 2011 12:02:11

etrusko
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Città: Arcille
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Inserito il - 20 luglio 2011 : 20:38:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non sono riuscito ad aprire il link ma comunque, se questi bracconieri catturano solo siluri (e soprattutto se ne catturano tanti) mi sento di poter essere piuttosto clemente .

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betalfa
Utente V.I.P.

Città: Berluskonistan
Prov.: Estero


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Inserito il - 20 luglio 2011 : 21:59:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non sarei tanto clemente dato che usano degli elettrostorditori e la fauna ittica ha avuto una riduzione indiscriminata complessiva delle 40%, oltre a furti di natanti, minacce ai guardiapesca ecc.
Inoltre dal servizio vedrai che Guardia forestale e Polizia provinciale non intervengono, il che conferma l'inefficienza dello Stato, in questo e altri campi.
Se non sbaglio, il siluro in epoche passate era una specie autoctona.
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Dr Skazz
Utente Senior


Città: Girona (Spagna)


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Inserito il - 20 luglio 2011 : 22:14:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il fenomeno è molto diffuso al nord, per ora non molto al centro-sud.
Non mi è ben chiaro se si tratti sempre e comunque di bracconaggio o se qualche volta vengano rilasciati dei permessi con la scusa di far fuori specie alloctone. Di sicuro vengono utilizzati metodi poco consoni e per nulla selettivi, così che, ammesso che in quelle acque rimanga qualcosa di autoctono da preservare, ecco che tutto ciò va a farsi benedire.
E' in corso da anni una crociata contro questo fenomeno, che per lo più si limita a cavalcare il solito ambientalismo/animalismo di cartapesta del Gruppo Siluro Italia e simpatizzanti, capitanati dal giustiziere aviatore, Sir Roberto Ripamonti carpista, altrimenti detto Simpatia-portami-via. Uno che ogni volta che scrive un articolo sui pesci ci tiene a precisare di essere un pilota di aerei militari e non un biologo. E difatti si vede quanto ci capisce. Se ognuno stesse nel suo senza dire castronerie non sarebbe meglio per tutti?
Scusate se sono andato fuori tema, ma quando ce vo' ce vo'...

"Will the northern lights still play as we walk our distant days
Ocean sky, sea of blue, let the sun wash over you"

Modificato da - Dr Skazz in data 20 luglio 2011 22:17:16
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Dr Skazz
Utente Senior


Città: Girona (Spagna)


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Inserito il - 20 luglio 2011 : 22:19:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di betalfa:

Se non sbaglio, il siluro in epoche passate era una specie autoctona.


Questo è stato sostenuto da qualcuno in questo forum, ma il dato è privo di fondamento.

"Will the northern lights still play as we walk our distant days
Ocean sky, sea of blue, let the sun wash over you"

Modificato da - Dr Skazz in data 20 luglio 2011 22:20:09
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etrusko
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Inserito il - 21 luglio 2011 : 10:29:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anche il leone, l'orso delle caverne, la iena e svariati elefanti, rinoceronti ed ippopotami hanno popolato l'Italia più o meno nella stessa epoca in cui lo avrebbe fatto il baffone. Facciamo in bel progettino di reintroduzione di tutte queste specie?

Il siluro è semplicemente una specie aliena tra le più devastanti per l'ambiente dei nostri fiumi e per le specie autoctone. Non mi si venga a dire che preda soprattutto specie alloctone, non potrebbe fare altrimenti, anche volendo, visto che la biomassa ittica dei bacini che popola è composta essenzialmente (per non dire totalmente) da alloctoni.
Probabilmente anche a me piacerebbe pescare il siluro ma questo non può autorizzarmi a cercare di difenderlo. Ne va della biodiversità dei nostri fiumi.
Insisto, negli ambienti popolati da siluri la fauna ittica autoctona è ridotta al lumicino per cui questo bracconaggio (che comunque condanno eticamente) è molto meno dannoso di quello effettuato in ambienti integri a danno di specie minacciate.

Insomma: le poche risorse per la salvaguardia della fauna ittica personalmente preferirei che venissero impiegate per andare a beccare quei bracconieri che catturano trote autoctone, anguille, ceche, gamberi e granchi di fiume, tutte specie fortemente minacciate.

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Estuans Interius
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Biologia Marina

Inserito il - 21 luglio 2011 : 11:00:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Inoltre pur essendo completamente ignorante di ittiofauna dulcaquicola, mi disturba profondamente l'asserzione che "questo predatore, presente nelle acque da anni, è diventato parte integrante dell'ecosistema". Questo naturalmente lo dicono quelli del Gruppo siluro Italia, in barba a chi studia da anni l'ecologia e la biologia di questa specie affascinante e deleteria, e che non si sente di asserire nulla di simile.
Onestamente mi danno più fastidio quelli che pescano i siluri per sport e quindi li vogliono vivi e praticano il catch & release che non i bracconieri che li fanno fuori. Che poi i sistemi siano aspecifici e tendano a far fuori qualsiasi pesce si trovi nei dintorni, è un altro discorso.

Joachim
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betalfa
Utente V.I.P.

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Inserito il - 21 luglio 2011 : 18:35:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Come al solito il discrorso autoctono-alloctono è molto complesso, basti dire che da vari studi tutte le Testudo presenti in Italia sono alloctone e diffuse dall'uomo.
Solo il Sicilia la T.h.hermanni ''italica'' era autoctona alla fine del Pleistocene e in Liguria forse lo era la scomparsa T.h.hemanni ''varoise''.
Viviamo una era geologicamente breve, calda e di reiquilibrio post glaciale, molte specie erano o sono destinate ad essere soppiantate.
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etrusko
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Inserito il - 21 luglio 2011 : 19:15:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La situazione autoctono-alloctono è complicata principalmente perchè attorno agli alloctoni girano interessi sportivi ed economici non da poco ai cui detentori l'ipotesi "eradicazione" (che se fosse fattibile sarebbe la soluzione di elezione) da molto fastidio.
Le Testudo saranno anche alloctone, così come l'istrice e chissa quante altre specie ma resta il fatto che non si tratta di superpredatori evoluti in ambienti di dimensioni e produttività non paragonabili ai nostri come il siluro, l'aspio, ecc...
Il requilibrio post glaciale di certo comprenderà un riassetto delle specie ma sarebbe in senso "caldo" e di certo non porterebbe all'arrivo di specie provenienti dall'Europa centrale come il siluro, l'aspio, la sandra, il gardon, la breme, ecc...(che, detto per inciso, non potrebbero mai naturalmente attivare in Italia per via naturale dato che non potrebbero superare le Alpi).
Il discorso alloctoni secondo me è semplicissimo: abbiamo fatto un macello indicibile in virtù del quale stiamo perdendo la maggioranza della biodiversità ittica, peraltro in massima parte endemica.

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ORIGINARIO
Utente nuovo

Città: roma


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Inserito il - 21 luglio 2011 : 21:32:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
il fatto che siamo in un periodo postglaciale non giustifica la schifezza di immissioni che sono state fatte negli anni e che si continuano a fare oggi, per di più molte specie sono pure tutelate

per quanto riguarda i tizi in questione, di certo non condivido che vadano a rubare, comunque il danno che fanno loro ai pesci non è superiore al danno che fanno i simpatici amici degli alloctoni immettendoceli e salvaguardandoli...la differenza è che i primi sono in questo caso fuorilegge, gli altri invece sono "autorizzati" a inquinare geneticamente le nostre acque
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etrusko
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Inserito il - 21 luglio 2011 : 23:42:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Autorizzati? E da chi?
Per quanto ne so è illecito immettere qualunque specie aliena nelle acque pubbliche. Dal punto di vista strettamente ecologico è molto più grave immettere specie aliene nel reticolo idrografico che prelevarle seppur illegalmente e con tecniche non selettive.

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Dr Skazz
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Inserito il - 22 luglio 2011 : 00:35:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di etrusko:

Autorizzati? E da chi?
Per quanto ne so è illecito immettere qualunque specie aliena nelle acque pubbliche. Dal punto di vista strettamente ecologico è molto più grave immettere specie aliene nel reticolo idrografico che prelevarle seppur illegalmente e con tecniche non selettive.

No all'autostrada in Maremma!


Beh oltretutto nel caso dei bracconieri c'è dell'altro, come i furti, le minacce, il giro illegale di "merci", il maltrattamento di animali, eccetera. Quindi la situazione è abbastanza complessa, si tratta di vera e propria criminalità a tutto tondo.

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betalfa
Utente V.I.P.

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Inserito il - 22 luglio 2011 : 08:35:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ripeto il discorto alloctono e dei suoi squilibri è molto complesso e so bene agli squilibri che può provocare, tra i tanti l'estizione di altre specie autoctone.
In questi giorni mi piange il cuore a vedere centinaia di Fenix morte per colpa del punteruolo rosso.
La Fenix è alloctona, ma come il cipresso in Toscana o il pino a Roma, da secoli caratterizza il paesaggio di tante zone d'Italia.
(tutte specie alloctone).
Inoltre spesso ragioniamo come se i confini nazionali siano anche i limiti di diffusione, molte specie che riteniamo autoctone sono alloctone a livello locale.
Le specie alloctone sono in gran parte una risorsa e sono state essenziali per lo sviluppo della nostra civiltà e l'autocticità è stata alterata fin dal neolitico.
Per dirne una , senza l'amerinda manioca la denutrizione in Africa avrebbe aspetti ben più drammatici.
Faccio esempi con le piante, ma potri farli anche con gli animali.

Si fa prima a fare una lista delle specie autoctone che delle alloctone, inoltre i termine biodiversità viene spesso utilizzato in una accezione scorretta, vuol dire diversità della specie viventi, e l'aumento delle specie presenti in una tale area, se non compromette l'esistenza di altre, è linguisticamente parlando biodiversità.
La vera grande minaccia all'ambiente è data dall'esplosione demografica e consumistica della nostra specie. Ma ciò avviene da meno di un secolo, in termini geologici un nulla, sicuramente prima o poi ci sarà un riassetto probabilmente molto drammatico per noi.
La Natura saprà tornare all'equilibrio come è avvenuto svariate volte.

Modificato da - betalfa in data 22 luglio 2011 08:47:44
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Estuans Interius
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Biologia Marina

Inserito il - 22 luglio 2011 : 09:15:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di betalfa:


La Natura saprà tornare all'equilibrio come è avvenuto svariate volte.



Sicuramente, ma sarà un equilibrio ben differente da quello cui eravamo abituati, in effetti già ora il Po sembra una succursale del Danubio. Appunto perché il discorso alloctoni è complesso sarebbe preferibile non liquidare il tutto con "ormai è diventato parte dell'ecosistema".
Magari saranno soltanto campanilismi biologici, ma io continuo a preferire barbi originari a barbi d'importazione, e lì praticamente si ha soltanto uno shift di pool genico, non di nicchia trofica. Figuriamoci con il siluro.

Joachim
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ugandensis
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Flora e Fauna

Inserito il - 22 luglio 2011 : 09:20:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Dr Skazz:
.... Questo è stato sostenuto da qualcuno in questo forum, ma il dato è privo di fondamento.

"Will the northern lights still play as we walk our distant days
Ocean sky, sea of blue, let the sun wash over you"


Quel qualcuno ero io, che avevo detto una cagata sulla base di un fossile che ormai gira sul web da anni, inizialmente attribuito al Cadore ma che probabilmente viene da tutt'altra parte. Ho già fatto outing in proposito e mi sono autosmerrdato facendo pubblica ammenda in tempi non sospetti, proprio su questo forum.
Il punto è un altro:
Qua siamo al paradosso: mi par di capire che il vento che tira è "meglio l'ungherese che ruba motori, barche e attrezzature, pesca di frodo con metodi illegali, ammazza tutto, ti minaccia fisicamente (e di episodi del genere il web è pieno).... piuttosto che quello che va a pesca la domenica con moglie e figli, prende un pesce e lo rilascia dove lo ha trovato".
Signori miei, non sentite anche voi un certo odore di sacro fuoco?

"...ho visto nina volare/ fra le corde dell'altalena/
un giorno la prenderò/
come fa il vento alla schiena.."

Modificato da - ugandensis in data 22 luglio 2011 09:21:36
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n/a
deleted


Città: Firenze
Prov.: Firenze


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Inserito il - 22 luglio 2011 : 11:06:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
sacro fuoco di che?
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ORIGINARIO
Utente nuovo

Città: roma


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Inserito il - 22 luglio 2011 : 11:56:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
etrusko quel qualcuno autorizzato non sono di certo i pescatori che immettono pesci illegalmente, ma mi riferisco ad associazioni e istituzioni varie che cercano di salvaguardarli...

Ripeto il discorto alloctono e dei suoi squilibri è molto complesso e so bene agli squilibri che può provocare, tra i tanti l'estizione di altre specie autoctone.
In questi giorni mi piange il cuore a vedere centinaia di Fenix morte per colpa del punteruolo rosso.
La Fenix è alloctona, ma come il cipresso in Toscana o il pino a Roma, da secoli caratterizza il paesaggio di tante zone d'Italia.
(tutte specie alloctone).
Inoltre spesso ragioniamo come se i confini nazionali siano anche i limiti di diffusione, molte specie che riteniamo autoctone sono alloctone a livello locale.
Le specie alloctone sono in gran parte una risorsa e sono state essenziali per lo sviluppo della nostra civiltà e l'autocticità è stata alterata fin dal neolitico.
Per dirne una , senza l'amerinda manioca la denutrizione in Africa avrebbe aspetti ben più drammatici.
Faccio esempi con le piante, ma potri farli anche con gli animali.

Si fa prima a fare una lista delle specie autoctone che delle alloctone, inoltre i termine biodiversità viene spesso utilizzato in una accezione scorretta, vuol dire diversità della specie viventi, e l'aumento delle specie presenti in una tale area, se non compromette l'esistenza di altre, è linguisticamente parlando biodiversità.
La vera grande minaccia all'ambiente è data dall'esplosione demografica e consumistica della nostra specie. Ma ciò avviene da meno di un secolo, in termini geologici un nulla, sicuramente prima o poi ci sarà un riassetto probabilmente molto drammatico per noi.
La Natura saprà tornare all'equilibrio come è avvenuto svariate volte.


ho capito il concetto ma non possiamo paragonare le cose che hai appena scritto con lo schifo che si sta facendo nelle acque dolci! Non c'è nessuna utilità naturale o umanitaria a immettere pesci dannosi nelle nostre acque, quindi non possiamo paragonare l'introduzione alloctona del pomodoro con l'immissione del siluro in Italia ecco perchè il problema va trattato diversamente e il prima possibile...

per ugadensis: ladri e delinguenti non sono certo ben visti, e nessuno li difende, si è solo cercato di dire che il loro danno "impatto ambientale" alle acque è sicuramente inferiore del danno che fa chi fa immissioni e difende gli alloctoni
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Estuans Interius
Moderatore

Città: Pisa
Prov.: Pisa

Regione: Toscana


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Biologia Marina

Inserito il - 22 luglio 2011 : 13:08:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Riguardo l'intervento di Ugandensis: nessuno considera giuste minacce e furti, ma su questo forum credo sia il caso di considerare semplicemente il fattore impatto ambientale.
Intorno al siluro, comunque, girano affari ed interessi tali che eviterei di minimizzare la situazione al tizio che la domenica va a pescare con moglie e figli, prende un pesce e lo ributta.

Joachim
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marz
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Città: Bergamo

Regione: Lombardia


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Inserito il - 22 luglio 2011 : 19:51:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono per il rispetto della legalità e sapere che di notte nel Po od in altri fiumi italiani si aggirano personaggi che pescano di frodo o commettono altri reati minori non mi fa certamente piacere. E questo indipendentemente dalla loro nazionalità.

Questo però è un forum naturalistico e quindi il problema deve essere affrontato principalmente sotto l' aspetto naturalistico. Vista a posteriori, l' introduzione del pesce siluro nelle acque italiane è assimilabile ad un atto di terrorismo ambientale, per le conseguenze devastanti che ha provocato sulla fauna ittica di alcuni fiumi italiani.

C' è uno squallido giro di affari che ruota intorno alla cosiddetta pesca sportiva del pesce siluro. Questo giro d' affari è infinitamente più pericoloso (dal punto di vista ambientale) dei pescatori di frodo ungheresi, ha già dimostrato in passato di essere in grado di condizionare (parzialmente) i media e deve essere contrastato da chiunque abbia a cuore la tutela della fauna ittica italiana.

Vedo con vero piacere che nel forum l' atteggiamento nei confronti della problematica è molto cambiato rispetto al passato e che la grande maggioranza degli intervenuti nella discussione ha maturato la consapevolezza della gravità della problematica.



Giuseppe

Modificato da - marz in data 22 luglio 2011 20:43:14
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milofin
Utente Junior

Città: Helsinki


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Flora e Fauna

Inserito il - 23 luglio 2011 : 01:36:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di betalfa:

Non sarei tanto clemente dato che usano degli elettrostorditori e la fauna ittica ha avuto una riduzione indiscriminata complessiva delle 40%, oltre a furti di natanti, minacce ai guardiapesca ecc.


Accidenti, tu citi un 40% e nell'articolo si riporta addirittura il 50%.

Una qualche fonte a cui attingete o sono numeri per far sensazione?

Messaggio originario di Estuans Interius:

Inoltre pur essendo completamente ignorante di ittiofauna dulcaquicola, mi disturba profondamente l'asserzione che "questo predatore, presente nelle acque da anni, è diventato parte integrante dell'ecosistema". Questo naturalmente lo dicono quelli del Gruppo siluro Italia, in barba a chi studia da anni l'ecologia e la biologia di questa specie affascinante e deleteria, e che non si sente di asserire nulla di simile.


Generalmente no ma se si cerca si trova sempre chi afferma cose del genere anche in ambito scientifico.
D'altra parte con il disastro in cui versano la maggior parte delle acque italiane e' anche facile dimenticarsi di com'erano e rassegnarsi.
Ti dico la verita', col vento che tira non mi stupisce.

Messaggio originario di betalfa:
Viviamo una era geologicamente breve, calda e di reiquilibrio post glaciale, molte specie erano o sono destinate ad essere soppiantate.


Non vado avanti a citare ma di perle come questa e' pieno. I confini nazionali spesso sono anche quelli geografici almeno per i pesci (che non volano) visto che l'italia ha tante belle montagne. L'introduzione di specie e la transfaunazione di altre rientra negli impatti antropici e non c'entra nulla con glaciazioni o altro.

Dal lato sociale il bracconaggio e' una piaga che ci affligge. E' un crimine tanto quanto gli altri e va punito e perseguito, non c'e' sconto nemmeno se portano via siluri.
Dal lato naturalistico i bracconieri seguono il siluro e lo pescano in ambienti dove ormai e' rimasto ben poco d'altro. Questo grazie ad un'altra serie di crimini contro l'ambiente tra cui soprattutto l'immissione.

Insomma in conclusione bene anzi benissimo che si fermi il bracconaggio, non solo quello ungherese ma anche quello che interessa zone ancora integre. Basta che per perorare la causa non si distorca ecologia e biologia ad uso e consumo.

If wishes were fishes we'd all cast nets

Modificato da - milofin in data 23 luglio 2011 01:50:13
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 23 luglio 2011 : 17:36:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di betalfa:

.../Se non sbaglio, il siluro in epoche passate era una specie autoctona.


Questo è quello che si semina (o meglio si raccoglie) dicendo cose non vere e soprattutto diffondendo mala informazione.

Betalfa, non ha colpa intendiamoci, ma quanti "là fuori" prendono per vere notizie quasi inventate o cmq prive di ogni fondamento.

Non rientro in polemica con Ugandensis,il quale per altro e molto coraggiosamente tra l'altro ha già preso le distanze dalla notizia del fossile.

E' bene ribadire che il siluro non è MAI stato un pesce autoctono nella nostra bella penisola, nè tanto meno ne abbiamo presenze fossili, mai e poi mai in Cadore...

Come ogni anno sono appena tornato proprio da quelle valli e grazie al Padre Eterno manco sanno cosa è un siluro.

Rimango perplesso sul perchè però questa notizia (oramai smontata da tutto il mondo dell'ittiologia) e quella foto ancora campeggiano in un sito di pesca al siluro del centro Italia...
Chissà!

Massimo
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