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ATTENZIONE! A causa dello stato di grave minaccia nel quale si trovano attualmente gli anfibi, dovuta non solo all'alterazione degli habitat, ma anche alle patologie legate alla chitridiomicosi e alla possibilità che appassionati e studiosi di anfibi possano diventare vettori involontari del contagio durante le escursioni, invitiamo tutti gli utenti del forum ad avere particolare cura quando ricercano o fotografano questi animali. Considerata inoltre la delicatezza necessaria nel maneggiare gli anfibi, onde evitare emulazioni da parte di persone inesperte, che potrebbero causare danni agli animali, invitiamo gli utenti a non postare foto di esemplari tenuti in mano. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori.
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 Il mistero delle salamandrine romane
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stefanovet1958
Utente Super


Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


8074 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 maggio 2011 : 18:59:45 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

E’ da un po’ che voglio porre un quesito agli esperti di anfibi: Sono cresciuto in un quartiere romano sulla via Tiburtina che ai tempi della mia infanzia era un vero paradiso erpetologico , un pezzo di campagna romana che ora non esiste più ! Non ricordo in quali stagioni, ma probabilmente a primavera, puntualmente si trovavano delle Salamandrina perspicillata ( che noi bambini chiamavamo semplicemente salamandrine ) alla base del muro in blocchi di tufo che segnava il confine con la via Tiburtina Il bello e che lì non c’era una goccia d’acqua !!. Mi sono sempre domandato se quelle erano ciò che restava di una popolazione relitta, o se continuavano a riprodursi, magari in qualche micro raccolta idrica che si formava all’interno del muro. Non so quanti anni possa vivere una Salamandrina, ma il quartiere è stato costruito nel 1953 e le “raccolte” si sono succedute almeno fino al 1968
Metto una foto tratta da Google map della zona “da salamandrine” sicuro che ormai lì al massimo sopravvive solo qualche Podarcis muralis della ssp nigriventris (noi le chiamavamo “carbonare” per distinguerle dalle Podarcis siculus le nostre “pratarole”)

Quartiere "INA CASA" Via Tiburtina

Ciao
Stefano
Immagine:
Il mistero delle salamandrine romane
195,53 KB

perfect
Utente Senior

Città: Roma


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Flora e Fauna

Inserito il - 11 maggio 2011 : 21:35:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Il fatto è molto interessante! E' possibile risalire almeno al civico della via Tiburtina del luogo di cui si sta parlando? In questo modo si possono utilizzare le vecchie carte igm e vedere cosa c'era negli immediati paraggi nel passato :)


p.s. nella mia follia ho trovato il luogo confrontando gli edifici vediamo che esce fuori!
Dario

Modificato da - perfect in data 11 maggio 2011 21:38:40
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perfect
Utente Senior

Città: Roma


1790 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 maggio 2011 : 22:21:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Utilizzando le vecchie cartine IGM del luogo (che generalmente mi sembra risalgano al periodo a cavallo tra le due guerre la situazione appare quella che vi mostro in queste due immagini:

Immagine:
Il mistero delle salamandrine romane
143,05 KB

Esattamente sotto il sito riportato da Stefano la cartografia mostra l'inizio di un piccolo corso d'acqua che però da quanto mi sembra di capire, al tempo delle osservazioni era già bello che interrato.


Dario
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perfect
Utente Senior

Città: Roma


1790 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 maggio 2011 : 22:23:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Osservando l'area nei dintorni del sito sempre dalla cartina IGM, si nota la grandissima presenza di acqua, sia come corsi d'acqua chiamiamoli naturali, che come canali di bonifica (non lontano esiste ancora una piccola parte di palude che è la Cervelletta!) e sopratutto pozzi e fontanili di varia natura (identificati con i cerchietti e i rettangolini blu).


Immagine:
Il mistero delle salamandrine romane
180,05 KB

Dario

Modificato da - perfect in data 11 maggio 2011 22:37:54
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perfect
Utente Senior

Città: Roma


1790 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 maggio 2011 : 22:36:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La zona poco a Sud del sito di osservazione è ancora oggi ricca di acqua. Ci passa sopra il cavalcavia della Roma-Aquila ed è stata soggetta come in altre parti della città a diversi orti abusivi, che comunque anche loro in parte permettono la vita degli anfibi, è ad esempio segnalato il rospo smeraldino anche se io personalmente lì non l'ho mai osservato.

Traendo delle considerazioni direi che l'ambiente che si può interpretare da queste cartine potrebbe tranquillamente aver permesso la riproduzione della Salamandrina, dopo tutto si trattava di ruscelli, fontanili e pozzi. Ciò che mi lascia molto perplesso è dove avrebbero potuto vivere gli adulti che invece notoriamente hanno necessità di condizioni di tipo boschivo.
Lì di boschi non se ne vedono molti e non ce ne erano molti nei dintorni della città già a quel tempo, se nonchè osservando bene, ne sono riportati tutt'intorno il forte Tiburtino ed anche verso sinistra praticamente sotto il sito dell'osservazione segnato con il quadratino rosso. (Gli alberi sono riportati sulla cartina con quei cerchietti neri ammassati insieme)

L'osservazione risulta molto interessante perchè a grandi linee ricalca come periodo temporale quelle fatte da alcuni autori per la Salamandra alla Caffarella. Ciò che noto è che i due ambienti sono molto simili, la Caffarella si trova a neanche 2km verso sud, in entrambi gli ambienti questi due animali sono scomparsi, con la differenza che la Caffarella praticamente è rimasta come era negli anni '30 mentre lì al Tiburtino la situazione ambientale è stata stravolta dalle costruzioni.
Mi viene da pensare anche a me che in entrambi i casi si trattasse di piccole popolazioni già relitte a quel tempo...

Dario

Modificato da - perfect in data 11 maggio 2011 22:41:19
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Istrice
Amministratore


Città: Ostia
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 11 maggio 2011 : 22:39:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
wow che analisi Perfect
esemplare!!!
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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


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Flora e Fauna

Inserito il - 11 maggio 2011 : 22:59:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Analisi stupefacente davvero.
Un autentico trattatello di storia ambientale...

Ma davvero c'erano le salamandre a Roma?
Certo è tutto molto triste. Stiamo devastando l'Italia.

Barbaxx
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stefanovet1958
Utente Super


Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


8074 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 maggio 2011 : 00:22:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ma è proprio tutto vero!!! Grande Dario, sei proprio "PERFECT" questa è una foto aerea del quartiere in costruzione, penso sia del 1955

Immagine:
Il mistero delle salamandrine romane
76,29 KB

sulla Tiburtina esistevano delle vecchie case coloniche e c'era un fontanile con l'acqua gelata anche d'agosto,ma non ricordo d'averci trovato mai niente.
La zona poco a Sud del sito di osservazione è ancora oggi ricca di acqua. Ci passa sopra il cavalcavia della Roma-Aquila ed è stata soggetta come in altre parti della città a diversi orti abusivi, che comunque anche loro in parte permettono la vita degli anfibi, è ad esempio segnalato il rospo smeraldino anche se io personalmente lì non l'ho mai osservato.

data la mia età,(1958)prima della costruzione della Roma l'Aquila io scorrazzavo per quei prati, e nella zona dove oggi c'è il cavalcavia, c'era una delle più belle risorgive che si possa immaginare: quella era la nostra "marana" con l'acqua sempre limpida e piena di piante: non era grande, lunga una quindicina di metri e larga un paio, ma nell'acqua nuotavano spinarelli (per noi solo "pesciolini") grossi Triturus carnifex ( gia li chiamavamo "crestati")e più piccoli Lissotriton vulgaris ( i "puntinati") le raganelle non erano comuni, o meglio erano difficili da trovare, perchè si nascondevano sempre in un canneto impraticabile. non ricordo come le chiamavamo (forse proprio perchè erano quasi introvabili, ma per noi le "raganelle" erano i piccoli del ramarro che chiamavamo"ragano")Gli smeraldini (i "rospi verdi") erano meno abbondanti di quelli comuni che divennero addirittura infestanti, negli anni "70 quando costruirono il cavalcavia. Si creò una sorta di laguna e i rospi si riprodussero per più anni in modo massiccio: tutta la zona della Tiburtina fu letteralmente invasa da milioni di minuscoli rospetti che si ritrovavano dovunque!!!! mai visto nulla di simile. Ritornando alle salamandrine, l'unica zona dove le trovavamo era lungo quel muro, e solo quello! mai trovata una nella zona dell'odierno cavalcavia che collega con la Roma l'Aquila. Da lì in compenso nell'unico "boschetto" (poco più di una decina d'alberi tra olmi e salici)dell'area, arrivò un unica grande e solitaria salamandra catturata dai ragazzi più grandi. quello è uno dei tanti ricordi che mi è rimasto indelebile nella memoria, perchè ricordo lo stupore di tutti nel vedere quell'animale che nessuno aveva mai visto. L'immagine che ho ( avrò avuto 9 anni) è legata alle macchie, che non erano gialle brillanti ma quasi bianche . Nessuno aveva mai visto una salamandra Pochi anni dopo la "marana" fu cementificata, e con loro i tritoni le bisce i biacchi e i ramarri che nonostante le perdite di centinaia e centinaia di effettivi ogni anno legati alle "cacce scellerate" di generazioni di adolescenti si riproducevano ogni anno apparentemente senza mostrare segni di flessione apparente.
ciao
Stefano
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Mauro Grano
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 12 maggio 2011 : 07:21:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ragazzi mi state commovendo !!
Come Stefano anche io sono del '58 e conosco molto bene quella zona. Mi ricordo che prima della costruzione dei cavalcavia dell'autostrada Roma-L'Aquila, andavo a giocare nei prati, attraversando non senza rischi la linea ferroviaria, che stavano a ridosso di Via della Serenissima e appunto arrivavano alla Tiburtina. Ricordo sorgenti di acqua cristallina e gelata dal colore turchese !!


Mauro
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Mauro Grano
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


3855 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 12 maggio 2011 : 07:23:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Barbaxx:

Analisi stupefacente davvero.
Un autentico trattatello di storia ambientale...

Ma davvero c'erano le salamandre a Roma?
Certo è tutto molto triste. Stiamo devastando l'Italia.

Barbaxx


La salamandrina per fortuna ancora c'è e proprio dentro Roma !!

Mauro
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 maggio 2011 : 09:24:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono rimasto affascinato da questi racconti, e anche un po' malinconicamente rattristato.
Penso a quei tempi, in cui se qualcuno avesse detto di tutelare un fontanile o una di quelle raccolta d'acqua, sarebbe stato giudicato pazzo o fuori dal mondo.
L'edilizia avrebbe potuto svilupparsi ugualmente, magari lasciando quasi intatto un piccolo parco acquatico in mezzo al verde, dando più valore alle abitazioni in costruzione. Economicamente i costruttori sono stati anche poco lungimiranti...
Ma adesso le cose sono cambiate. Se adesso chiunque di noi osserva un sito che merita di essere difeso (e di esempi cominciano ad esserci), non si lasci intimidire dalla macchina economica dell'edilizia e si dia da fare per salvare il salvabile (e l'aiuto da parte nostra, nei limiti del possibile, ci sarà).
Io mi sto impegnando, come ho detto diverse volte, per la tutela di una sorgente, dove è in costruzione un parcheggio e un'area ricettivo-turistica (piscina, affittacamere, bagni) lungo la costa urbana. Negli anni '80 ci andavo a vedere i ranocchi; la vasca era piena di Callitriche (penso hamulata) - non sapevo che si chiamasse così - che il contadino ogni tanto la sfoltiva col forcone. Se amo gli anfibi, il merito è di quel posto. Adesso è tutto distrutto, la sorgente provvisoriamente intubata, ma presto, quasi ultimati i lavori, dovrebbero provvedere a ricostruire una vasca-laghetto seguendo, spero, il mio progetto. Vi assicuro che starò loro addosso affinché le cose vengano fatte nel modo migliore, per il bene anche della mia città. E'dura, ma io sono ancora più duro. E' dal 2005 che sto dietroa 'sta cosa e non mollerò. Spero presto di aprire un post, ma a risultati ottenuti...
Insomma, quello che è successo in tanti quartieri di Roma e più o meno in tutta Italia, non deve più succedere: adesso ci simo noi. E non siamo pochi...





Ric


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Barbaxx
Moderatore


Città: Bolzano
Prov.: Bolzano

Regione: Trentino - Alto Adige


5997 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 maggio 2011 : 09:53:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Mauro Grano:

La salamandrina per fortuna ancora c'è e proprio dentro Roma !!


Sì, lo so, mi era giunta voce...
speriamo che duri. Si trova in un parco urbano, vero?

Barbaxx
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Mauro Grano
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 12 maggio 2011 : 12:32:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Si !

Mauro
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Patrick_S
Utente Senior


Città: Switzerland

Regione: Switzerland


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Flora e Fauna

Inserito il - 12 maggio 2011 : 12:36:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Veramente molto interessante il racconto, così come l'analisi di Dario!

Sì, la salamandrina sopravvive ancora a Roma in un sito che credo sia abbastanza noto...




Patrick Scimè
Link
Specie e sottospecie del genere Salamandra
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perfect
Utente Senior

Città: Roma


1790 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 maggio 2011 : 18:13:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di stefanovet1958:
Da lì in compenso nell'unico "boschetto" (poco più di una decina d'alberi tra olmi e salici)dell'area, arrivò un unica grande e solitaria salamandra catturata dai ragazzi più grandi. quello è uno dei tanti ricordi che mi è rimasto indelebile nella memoria, perchè ricordo lo stupore di tutti nel vedere quell'animale che nessuno aveva mai visto. L'immagine che ho ( avrò avuto 9 anni) è legata alle macchie, che non erano gialle brillanti ma quasi bianche . Nessuno aveva mai visto una salamandra


Ma questa è una segnalazione interessantissima
Che io sappia l'ultima segnalazione "ufficiale" di Salamandra per l'area romana all'interno del GRA è quella di Capula appunto alla Caffarella del 1963 se non sbaglio, con la tua saremmo all'incirca nel '68.
Mi ha colpito molto il fatto che tu abbia parlato di sorgenti di acqua fredda anche in estate, dovrebbe essere stata la costante fondamentale per permettere eventualmente la riproduzione di Salamandra alla fantastica quota di 35 metri sul livello del mare
Veramente interessante! Ma anche molto triste

Dario
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stefanovet1958
Utente Super


Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


8074 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 maggio 2011 : 22:11:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Mauro Grano:

Ragazzi mi state commovendo !!
Come Stefano anche io sono del '58 e conosco molto bene quella zona. Mi ricordo che prima della costruzione dei cavalcavia dell'autostrada Roma-L'Aquila, andavo a giocare nei prati, attraversando non senza rischi la linea ferroviaria, che stavano a ridosso di Via della Serenissima e appunto arrivavano alla Tiburtina. Ricordo sorgenti di acqua cristallina e gelata dal colore turchese !!


Mauro


Chissà, forse ci saremo anche incontrati più di 40 anni fa su quei prati.....magari a pescare tritoni ( lo facevamo tutti a quel tempo)
ciao
Stefano
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stefanovet1958
Utente Super


Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


8074 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 maggio 2011 : 22:26:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di perfect:

Messaggio originario di stefanovet1958:
Da lì in compenso nell'unico "boschetto" (poco più di una decina d'alberi tra olmi e salici)dell'area, arrivò un unica grande e solitaria salamandra catturata dai ragazzi più grandi. quello è uno dei tanti ricordi che mi è rimasto indelebile nella memoria, perchè ricordo lo stupore di tutti nel vedere quell'animale che nessuno aveva mai visto. L'immagine che ho ( avrò avuto 9 anni) è legata alle macchie, che non erano gialle brillanti ma quasi bianche . Nessuno aveva mai visto una salamandra


Ma questa è una segnalazione interessantissima
Che io sappia l'ultima segnalazione "ufficiale" di Salamandra per l'area romana all'interno del GRA è quella di Capula appunto alla Caffarella del 1963 se non sbaglio, con la tua saremmo all'incirca nel '68.
Mi ha colpito molto il fatto che tu abbia parlato di sorgenti di acqua fredda anche in estate, dovrebbe essere stata la costante fondamentale per permettere eventualmente la riproduzione di Salamandra alla fantastica quota di 35 metri sul livello del mare
Veramente interessante! Ma anche molto triste

Dario


Queste 2 salamandre provenienti da una zona non nota della campagna romana, sono del 1891, penso siano tutto ciò che resta di un antica popolazione .
ciao
Stefano
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saltimpalo
Utente Senior

Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 12 maggio 2011 : 23:20:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Riccardo Banchi:

Sono rimasto affascinato da questi racconti, e anche un po' malinconicamente rattristato.
Penso a quei tempi, in cui se qualcuno avesse detto di tutelare un fontanile o una di quelle raccolta d'acqua, sarebbe stato giudicato pazzo o fuori dal mondo.
L'edilizia avrebbe potuto svilupparsi ugualmente, magari lasciando quasi intatto un piccolo parco acquatico in mezzo al verde, dando più valore alle abitazioni in costruzione. Economicamente i costruttori sono stati anche poco lungimiranti...
Ma adesso le cose sono cambiate. Se adesso chiunque di noi osserva un sito che merita di essere difeso (e di esempi cominciano ad esserci), non si lasci intimidire dalla macchina economica dell'edilizia e si dia da fare per salvare il salvabile (e l'aiuto da parte nostra, nei limiti del possibile, ci sarà).
Io mi sto impegnando, come ho detto diverse volte, per la tutela di una sorgente, dove è in costruzione un parcheggio e un'area ricettivo-turistica (piscina, affittacamere, bagni) lungo la costa urbana. Negli anni '80 ci andavo a vedere i ranocchi; la vasca era piena di Callitriche (penso hamulata) - non sapevo che si chiamasse così - che il contadino ogni tanto la sfoltiva col forcone. Se amo gli anfibi, il merito è di quel posto. Adesso è tutto distrutto, la sorgente provvisoriamente intubata, ma presto, quasi ultimati i lavori, dovrebbero provvedere a ricostruire una vasca-laghetto seguendo, spero, il mio progetto. Vi assicuro che starò loro addosso affinché le cose vengano fatte nel modo migliore, per il bene anche della mia città. E'dura, ma io sono ancora più duro. E' dal 2005 che sto dietroa 'sta cosa e non mollerò. Spero presto di aprire un post, ma a risultati ottenuti...
Insomma, quello che è successo in tanti quartieri di Roma e più o meno in tutta Italia, non deve più succedere: adesso ci simo noi. E non siamo pochi...





Ric





Ciao Riccardo. Quoto tutto quello che hai scritto e complimenti per la tua dedizione a tutela dell'ambiente. Purtroppo adesso sono (spero per poco tempo ancora) senza adsl e quindi scrivo poco.
A presto!

Ciao Francesco


Oggi è molto difficile amare la natura planiziale perchè sai benissimo che ciò che vedi oggi....domani potrebbe essere coperto da asfalto o cemento; ma non demordo ed ho la certezza che questi signori stanno già arretrando e grande è la loro rovina!
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