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mauretto
Moderatore


Città: pergine valsugana
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Micologia

Inserito il - 21 ottobre 2010 : 14:17:21 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Salve a tutti.
Ho pensato di chiedere il vostro aiuto immaginando che molti di voi, in passato o nel presento, siano dimestici di terrari e relativo riscaldamento dell'ambiente.
E' mia intenzione tentare la coltivazione di un paio di specie fungine, nella fattispecie di Ganoderma, funghi che vegetano su residui legnosi.
Ho già progettato la camera di coltura, un recipiente di circa 80L di capienza, sul fondo del quale metterò un paio di L di acqua per saturare di umidità il tutto.
Pensavo infatti di usare come riscaldatore un riscaldatore da acquari, da mettere a mollo in quest'acqua.
Il fatto è che vorrei avere la possibilità di poter portare anche a 26° la T, e non so se questo cosetto che la possa fare o meno...
L'ho acceso ed è funzionante, almeno credo di si perchè del calore lo emana una volta acceso.
Vi mando le foto, così mi dite se è adatto solo all'ampolla del pesce rosso o posso provare a fare quanto nelle mie intenzioni.
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mauretto
Moderatore


Città: pergine valsugana
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Micologia

Inserito il - 21 ottobre 2010 : 14:17:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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mauretto
Moderatore


Città: pergine valsugana
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Micologia

Inserito il - 21 ottobre 2010 : 14:19:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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Mauro Grano
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 21 ottobre 2010 : 14:37:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao,
quello è un comune termoriscaldatore per acquari e quindi dovrai far in maniera che rimanga sempre immerso nell'acqua. Controlla sempre il livello dell'acqua ed eventulmente metti anche una micropompa che crei un minimo di ricircolo onde evitare la fastidiosa patina galleggiante. Il calcare dalla tue parti non dovrebbe costituire un problema.

Mauro
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mauretto
Moderatore


Città: pergine valsugana
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Micologia

Inserito il - 21 ottobre 2010 : 14:38:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
azz al calcare non avevo pensato...
Io vivo a Bologna, la PATRIA del calcare.

Però il processo completo dovrebbe richiedere meno di 2 mesi.

Quindi va bene quell'affarino?
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sirtalis
Utente Senior


Città: Napoli
Prov.: Napoli

Regione: Campania


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Flora e Fauna

Inserito il - 21 ottobre 2010 : 14:46:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao.

questo è un riscaldatore per acquari,quindi va messo in acqua,come vuoi fare,e non all'aria.Infatti certi modelli,specie i meno recenti, fuori dall'acqua quando sono ben caldi non possono stare o si danneggiano.

secondo me lo puoi usare per scaldare l'acqua di questa vasca a patto che lo fai dentro casa,sulle confezioni c'è ribadito che non possono essere usati all'esterno,e che usi un termometro per acquari per controllare la temperatura raggiunta,perchè anche se dovrebbe avere il termostato incorporato non si può mai sapere se è ben tarato.

inoltre assicurati che l'ampolla di vetro non esca fuori dall'acqua mentre è in funzione.

di solito per 60-70 litri d'acqua con un riscaldatore simile si riescono a mantenere tranquillamente i 26°,se è di 100W.

questo quanti W è?

se ad esempio sono troppi W in rapporto ad i litri potresti avere il problema di avere acqua anche oltre i 30°.
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Mauro Grano
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


3855 Messaggi
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Inserito il - 21 ottobre 2010 : 14:48:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mauretto:

azz al calcare non avevo pensato...
Io vivo a Bologna, la PATRIA del calcare.

Però il processo completo dovrebbe richiedere meno di 2 mesi.

Quindi va bene quell'affarino?


Mi ero fidato del profilo Trentino !!!

Mauro
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sirtalis
Utente Senior


Città: Napoli
Prov.: Napoli

Regione: Campania


1867 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 21 ottobre 2010 : 14:51:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
il calcare potrebbe incrostarsi sullo strumento e limitare la sua funzione ma basta pulirlo appena si vede sporco.

oppure usa acqua di osmosi in modo che limiti il problema.
se ti serve l'acqua più "dura",magari per qualche organismo,puoi tagliare l'acqua di osmosi inversa con l'acqua del rubinetto.

Modificato da - sirtalis in data 21 ottobre 2010 14:53:33
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mauretto
Moderatore


Città: pergine valsugana
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Micologia

Inserito il - 21 ottobre 2010 : 14:59:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'acqua da riscaldare è nell'ordine dei pochi litri, quel che conta è che la temperatura interna alla vasca di plastica sia sui 26°, per il termostato non è un gran problema perchè il fungo dovrebbe poter vegetare bene in un intervallo di T piuttosto ampio, dell'ordine anche dei 4-6°, spero che il termostatino dello strumento non abbia una tale possibilità d'escursione...
Per l'H2O in effetti potrei usare quella distillata, tanto serve solo per saturare l'ambiente.

ecco però il primo problema: leggendo un mini-protocollo di coltivazioen, pare che l'umidità sia ideale tra 85 e 90%: secondo voi può essere sufficiente lasciare un paio di piccoli sfiati perchè non superi questa soglia?
e se si, di quale diametro e posti dove, in alto o in basso?
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ugandensis
Utente Senior

Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


1263 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 21 ottobre 2010 : 15:10:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ma non è un po' farraginoso questo sistema?
Con un tappetino riscaldante posto sotto il contenitore (esternamente) e un piccolo termostato interno al recipiente, al quale vai a collegare l'alimentazione del tappetino, ottieni un risultato più "pulito".
E' roba che ormai costa pochi euro, e ti evita di improvvisare soluzione autocostruite (simpatiche ma a volte poco pratiche). Ad esempio in un setup come quello da te ipotizzato l'acqua ti evapora alla velocità della luce, perchè il risc (qualunque vattaggio sia) è sovradimensionato per quei pochi litri, e tu sei costretto a rabbocchi continui... e senza sgarrare, a rischio di sentire la provetta che fa CRACK.
Un po' macchinoso.

"...ho visto nina volare/ fra le corde dell'altalena/
un giorno la prenderò/
come fa il vento alla schiena.."
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enotria
Utente Senior


Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara

Regione: Emilia Romagna


1322 Messaggi
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Inserito il - 21 ottobre 2010 : 16:56:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Se quello che tu vuoi fare è una specie di serra di coltivazione ridotta ai minimi termini, il problema resta lo stesso complicato, semplicemente perché sono diversi i parametri e le varianti che devi tenere sotto controllo.
Il problema poi si aggrava proprio a causa delle minime dimensioni dell'ambiente climatizzato: più piccolo è l'ambiente, minore sarà la tolleranza ai tuoi errori.

Ad ogni modo puoi utilizzare per riscaldare substrato ed ambiente del cavetto riscaldante per acquari che stenderai sul fondo e collegato ad un buon termostato.
Per l'umidità stessa cosa, solo che userai una specie di piccolo phon ad aria tiepida che possa ricambiare l'aria ed il comando sarà dato da un sensore di umidità (blocco di gesso con elettrodi) o di bagnatura (foglia elettronica).

Magari, se hai un minimo di conoscenza di programmazione e di elettronica, è il campo di lavoro ideale per una schedina a processore tipo "Arduino" o simili. In questo caso potresti tenere sotto controllo decine di parametri con tutte le varianti che vuoi.

Auguri di buon lavoro a te e cordiali saluti a tutti gli altri.

Andrea ---> Link

Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
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aspis
Moderatore

Città: Bari
Prov.: Bari

Regione: Puglia


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Inserito il - 21 ottobre 2010 : 18:49:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Concordo con Ugandendis sul tappetino riscaldante posto sotto il contenitore (esternamente) e un piccolo termostato interno al recipiente, anche sotto il profilo della sicurezza
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mauretto
Moderatore


Città: pergine valsugana
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Micologia

Inserito il - 21 ottobre 2010 : 19:43:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
azz...
io avevo progettato il tutto tenendo conto del materiale a mia disposizione, inoltre il discorso rumore(eventuale ventola) è da bandire a priori in quanto l'installazione sarebbe nella mia camera da letto.

Se avete idee sono logicamente ben accette tutte quante!
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ugandensis
Utente Senior

Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


1263 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 21 ottobre 2010 : 21:58:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Oltretutto mi sovviene che il termoriscaldatore in questione riscalda l'acqua, mica l'aria. Lo scambio di calore per induzione tra i due mezzi è trascurabile, e tutto si risolve in una smodata evaporazione, ma insomma senza un significativo scambio termico fra i due mezzi.
In altre parole: non serve.
Il tappetino (o cavetto in alternativa, ma meglio il tappetino) invece trasmette calore alla struttura nel suo complesso.
Poi.
Siccome il calore viene dal basso (e in basso c'è acqua, anche se stavolta non viene riscaldata direttamente dall'interno ma dall'esterno, perchè sarà l'ambiente a scaldare lei e non viceversa), avrai comunque una prevedibile evaporazione, che manderà l'umidità in saturazione se l'ambiente fosse chiuso...
Ma noi siamo furbi, e quindi andiamo ad approntare sul coperchio una o più aperture regolabili, tipo finestrelle con coperchio scorrevole da inventare a tua cura, per regolare lo scambio gassoso con l'esterno e quindi l'umidità percentuale: un igrometro ti indicherà quanto devi aprirle.
Trovi tutto nei negozi specializzati, ma prima ti consiglio un'occhiata su ebay.


"...ho visto nina volare/ fra le corde dell'altalena/
un giorno la prenderò/
come fa il vento alla schiena.."
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