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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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ATTENZIONE! Poiché la manipolazione dei rettili è potenzialmente dannosa e sempre causa di stress agli animali, soprattutto se operata da persone inesperte, invitiamo tutti gli utenti di questa sezione a non postare foto di esemplari 'maneggiati'. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori. Grazie a tutti per la collaborazione
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Autore |
Discussione |
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mauretto
Moderatore
Città: pergine valsugana
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
4540 Messaggi Micologia |
Inserito il - 21 ottobre 2010 : 14:17:21
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Salve a tutti. Ho pensato di chiedere il vostro aiuto immaginando che molti di voi, in passato o nel presento, siano dimestici di terrari e relativo riscaldamento dell'ambiente. E' mia intenzione tentare la coltivazione di un paio di specie fungine, nella fattispecie di Ganoderma, funghi che vegetano su residui legnosi. Ho già progettato la camera di coltura, un recipiente di circa 80L di capienza, sul fondo del quale metterò un paio di L di acqua per saturare di umidità il tutto. Pensavo infatti di usare come riscaldatore un riscaldatore da acquari, da mettere a mollo in quest'acqua. Il fatto è che vorrei avere la possibilità di poter portare anche a 26° la T, e non so se questo cosetto che la possa fare o meno... L'ho acceso ed è funzionante, almeno credo di si perchè del calore lo emana una volta acceso. Vi mando le foto, così mi dite se è adatto solo all'ampolla del pesce rosso o posso provare a fare quanto nelle mie intenzioni. Immagine: 276,77 KB
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mauretto
Moderatore
Città: pergine valsugana
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
4540 Messaggi Micologia |
Inserito il - 21 ottobre 2010 : 14:17:49
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Immagine: 181,66 KB |
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mauretto
Moderatore
Città: pergine valsugana
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
4540 Messaggi Micologia |
Inserito il - 21 ottobre 2010 : 14:19:06
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Immagine: 220,4 KB |
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Mauro Grano
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3855 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 ottobre 2010 : 14:37:24
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Ciao, quello è un comune termoriscaldatore per acquari e quindi dovrai far in maniera che rimanga sempre immerso nell'acqua. Controlla sempre il livello dell'acqua ed eventulmente metti anche una micropompa che crei un minimo di ricircolo onde evitare la fastidiosa patina galleggiante. Il calcare dalla tue parti non dovrebbe costituire un problema.
Mauro |
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mauretto
Moderatore
Città: pergine valsugana
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
4540 Messaggi Micologia |
Inserito il - 21 ottobre 2010 : 14:38:51
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azz al calcare non avevo pensato... Io vivo a Bologna, la PATRIA del calcare.
Però il processo completo dovrebbe richiedere meno di 2 mesi.
Quindi va bene quell'affarino? |
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sirtalis
Utente Senior
Città: Napoli
Prov.: Napoli
Regione: Campania
1867 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 ottobre 2010 : 14:46:05
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ciao.
questo è un riscaldatore per acquari,quindi va messo in acqua,come vuoi fare,e non all'aria.Infatti certi modelli,specie i meno recenti, fuori dall'acqua quando sono ben caldi non possono stare o si danneggiano.
secondo me lo puoi usare per scaldare l'acqua di questa vasca a patto che lo fai dentro casa,sulle confezioni c'è ribadito che non possono essere usati all'esterno,e che usi un termometro per acquari per controllare la temperatura raggiunta,perchè anche se dovrebbe avere il termostato incorporato non si può mai sapere se è ben tarato.
inoltre assicurati che l'ampolla di vetro non esca fuori dall'acqua mentre è in funzione.
di solito per 60-70 litri d'acqua con un riscaldatore simile si riescono a mantenere tranquillamente i 26°,se è di 100W.
questo quanti W è?
se ad esempio sono troppi W in rapporto ad i litri potresti avere il problema di avere acqua anche oltre i 30°. |
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Mauro Grano
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3855 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 ottobre 2010 : 14:48:26
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| Messaggio originario di mauretto:
azz al calcare non avevo pensato... Io vivo a Bologna, la PATRIA del calcare.
Però il processo completo dovrebbe richiedere meno di 2 mesi.
Quindi va bene quell'affarino?
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Mi ero fidato del profilo Trentino !!!
Mauro |
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sirtalis
Utente Senior
Città: Napoli
Prov.: Napoli
Regione: Campania
1867 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 ottobre 2010 : 14:51:36
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il calcare potrebbe incrostarsi sullo strumento e limitare la sua funzione ma basta pulirlo appena si vede sporco.
oppure usa acqua di osmosi in modo che limiti il problema. se ti serve l'acqua più "dura",magari per qualche organismo,puoi tagliare l'acqua di osmosi inversa con l'acqua del rubinetto. |
Modificato da - sirtalis in data 21 ottobre 2010 14:53:33 |
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mauretto
Moderatore
Città: pergine valsugana
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
4540 Messaggi Micologia |
Inserito il - 21 ottobre 2010 : 14:59:12
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L'acqua da riscaldare è nell'ordine dei pochi litri, quel che conta è che la temperatura interna alla vasca di plastica sia sui 26°, per il termostato non è un gran problema perchè il fungo dovrebbe poter vegetare bene in un intervallo di T piuttosto ampio, dell'ordine anche dei 4-6°, spero che il termostatino dello strumento non abbia una tale possibilità d'escursione... Per l'H2O in effetti potrei usare quella distillata, tanto serve solo per saturare l'ambiente.
ecco però il primo problema: leggendo un mini-protocollo di coltivazioen, pare che l'umidità sia ideale tra 85 e 90%: secondo voi può essere sufficiente lasciare un paio di piccoli sfiati perchè non superi questa soglia? e se si, di quale diametro e posti dove, in alto o in basso? |
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ugandensis
Utente Senior
Città: Firenze
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
1263 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 ottobre 2010 : 15:10:42
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Ma non è un po' farraginoso questo sistema? Con un tappetino riscaldante posto sotto il contenitore (esternamente) e un piccolo termostato interno al recipiente, al quale vai a collegare l'alimentazione del tappetino, ottieni un risultato più "pulito". E' roba che ormai costa pochi euro, e ti evita di improvvisare soluzione autocostruite (simpatiche ma a volte poco pratiche). Ad esempio in un setup come quello da te ipotizzato l'acqua ti evapora alla velocità della luce, perchè il risc (qualunque vattaggio sia) è sovradimensionato per quei pochi litri, e tu sei costretto a rabbocchi continui... e senza sgarrare, a rischio di sentire la provetta che fa CRACK. Un po' macchinoso.
"...ho visto nina volare/ fra le corde dell'altalena/ un giorno la prenderò/ come fa il vento alla schiena.." |
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enotria
Utente Senior
Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
1322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 ottobre 2010 : 16:56:19
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Se quello che tu vuoi fare è una specie di serra di coltivazione ridotta ai minimi termini, il problema resta lo stesso complicato, semplicemente perché sono diversi i parametri e le varianti che devi tenere sotto controllo. Il problema poi si aggrava proprio a causa delle minime dimensioni dell'ambiente climatizzato: più piccolo è l'ambiente, minore sarà la tolleranza ai tuoi errori.
Ad ogni modo puoi utilizzare per riscaldare substrato ed ambiente del cavetto riscaldante per acquari che stenderai sul fondo e collegato ad un buon termostato. Per l'umidità stessa cosa, solo che userai una specie di piccolo phon ad aria tiepida che possa ricambiare l'aria ed il comando sarà dato da un sensore di umidità (blocco di gesso con elettrodi) o di bagnatura (foglia elettronica).
Magari, se hai un minimo di conoscenza di programmazione e di elettronica, è il campo di lavoro ideale per una schedina a processore tipo "Arduino" o simili. In questo caso potresti tenere sotto controllo decine di parametri con tutte le varianti che vuoi.
Auguri di buon lavoro a te e cordiali saluti a tutti gli altri.
Andrea ---> Link
Ogni oggetto ha la sua storia, . . . io non vendo oggetti, . . . . . . io racconto storie. (Enotria) |
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aspis
Moderatore
Città: Bari
Prov.: Bari
Regione: Puglia
2622 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 ottobre 2010 : 18:49:40
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Concordo con Ugandendis sul tappetino riscaldante posto sotto il contenitore (esternamente) e un piccolo termostato interno al recipiente, anche sotto il profilo della sicurezza |
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mauretto
Moderatore
Città: pergine valsugana
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
4540 Messaggi Micologia |
Inserito il - 21 ottobre 2010 : 19:43:05
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azz... io avevo progettato il tutto tenendo conto del materiale a mia disposizione, inoltre il discorso rumore(eventuale ventola) è da bandire a priori in quanto l'installazione sarebbe nella mia camera da letto.
Se avete idee sono logicamente ben accette tutte quante! |
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ugandensis
Utente Senior
Città: Firenze
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
1263 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 ottobre 2010 : 21:58:38
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Oltretutto mi sovviene che il termoriscaldatore in questione riscalda l'acqua, mica l'aria. Lo scambio di calore per induzione tra i due mezzi è trascurabile, e tutto si risolve in una smodata evaporazione, ma insomma senza un significativo scambio termico fra i due mezzi. In altre parole: non serve. Il tappetino (o cavetto in alternativa, ma meglio il tappetino) invece trasmette calore alla struttura nel suo complesso. Poi. Siccome il calore viene dal basso (e in basso c'è acqua, anche se stavolta non viene riscaldata direttamente dall'interno ma dall'esterno, perchè sarà l'ambiente a scaldare lei e non viceversa), avrai comunque una prevedibile evaporazione, che manderà l'umidità in saturazione se l'ambiente fosse chiuso... Ma noi siamo furbi, e quindi andiamo ad approntare sul coperchio una o più aperture regolabili, tipo finestrelle con coperchio scorrevole da inventare a tua cura, per regolare lo scambio gassoso con l'esterno e quindi l'umidità percentuale: un igrometro ti indicherà quanto devi aprirle. Trovi tutto nei negozi specializzati, ma prima ti consiglio un'occhiata su ebay.
"...ho visto nina volare/ fra le corde dell'altalena/ un giorno la prenderò/ come fa il vento alla schiena.." |
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