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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
Glypto
Utente V.I.P.
Città: Fossano
Prov.: Cuneo
Regione: Piemonte
443 Messaggi Flora e Fauna |
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D21
Moderatore Tutor
Città: Cuneo
Regione: Piemonte
6702 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 gennaio 2010 : 16:42:39
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Ciao conterraneo Nutrire gli uccelli in inverno è cosa buona e giusta purchè... eh si, ci sono delle condizioni
Per iniziare bisogna dire che gli uccelli, con noi o senza di noi, se la cavano bene ugualmente, a parte certi inverni rigidissimi dove il cibo scarseggia davvero... In ogni caso il nostro aiuto sarà ben accetto e male non farà (ecologicamente parlando).
Bisogna però impegnarsi seriamente in un aiuto continuativo: una volta iniziato non si può interrompere di colpo, altrimenti i nostri ospiti alati non sapranno più dove cercare cibo (e le altre zone trofiche saranno già state prese da altri esemplari).
Si può distribuire cibo dal tardo autunno fino alla fine dell'inverno, ma non dopo: infatti quando inizia la stagione riproduttive serviranno ben altri alimenti, che noi non potremo fornire.
Come cibo vanno bene le briciole di pare e i biscotti per gli uccelli granivori, ma anche e soprattutto cibi grassi e dolci, che danno calorie: panettone, briciole di torte, cose così. Per gli insettivori quali cincie e simili si può mettere grasso di rognone, magari fuso e poi mischiato a briciole varie, e infine lasciato rapprendere. Anche i semi oleosi vanno benissimo: arachidi (non tostate nè salate: devono essere ancora nel guscio), semi di girasole (ambitissimi! ), panico, granaglie varie. Perfino noci e castagne!
Altri sapranno dirti di più. Ciao
Dario.
"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.) |
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D21
Moderatore Tutor
Città: Cuneo
Regione: Piemonte
6702 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 gennaio 2010 : 16:47:36
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Mi auto-rispondo per completare il discorso... La faccenda diventa diversa per quegli uccelli contro cui si combatte da sempre, cioè piccioni, cornacchie, e simili. Diversi Comuni vietano espressamente di dar loro da mangiare, tanto che ci sono pure multe! In questi casi forse è meglio lasciarli arrangiare da soli, perchè tenderebbero per loro natura a diventare in sovrannumero causando problemi non solo alla città () ma anche agli altri animali.
Dovendo scegliere, meglio aiutare i piccoli uccelli "canori", quelli tipici di parchi e giardini, i passeriformi più esposti ai rischi di un inverno rigido.
Cornacchie e piccioni, gabbiani e simili troveranno cibo perfino nelle discariche...
Dario.
"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.) |
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gigi58
Moderatore Trasversale
Città: Trapani
Prov.: Trapani
Regione: Sicilia
17657 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 gennaio 2010 : 16:51:55
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| Messaggio originario di D21: Cornacchie e piccioni, gabbiani e simili troveranno cibo perfino nelle discariche...
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Trovano, non troveranno, sono animali molto adattabili ed opportunisti e nel breve raggiungono popolazioni numericamente ben superiori a quelle tipiche di una volta
Gigi |
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falcodipalude
Utente V.I.P.
Città: Adria - Delta del Po
Prov.: Rovigo
Regione: Veneto
144 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 gennaio 2010 : 22:41:08
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Posto una scarsissima foto della mia mangiatoia a base di semi di girasole e semi per canarini (spesa 10 euri e vai avanti per tutto l'inverno) più bricciole e dolci vari. La ressa tra passeri, cinciallegre, verdoni, fringuelli, pettirosso, ecc.. ... è emozionante a 2 metri dalla finestra di casa ... Immagine: 45,59 KB
Nicola
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macromicro
Utente Super
Città: Piovene Rocchette
Prov.: Vicenza
Regione: Veneto
7113 Messaggi Macrofotografia |
Inserito il - 21 gennaio 2010 : 09:49:28
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A che altezza l'hai posta?Non ci sono pericoli di predatori tipo gatti?
Gianfranco |
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falcodipalude
Utente V.I.P.
Città: Adria - Delta del Po
Prov.: Rovigo
Regione: Veneto
144 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 gennaio 2010 : 11:13:05
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E' circa a un due metri di altezza, il problema gatti esiste se ci sono i gatti che il mio alano tiene alla larga .... cmq una tecnica antigatto è quella di mettere un imbuto rovescito il lamiera attorno al palo poco più sotto della mangiatoia. Ciao
Nicola
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falcodipalude
Utente V.I.P.
Città: Adria - Delta del Po
Prov.: Rovigo
Regione: Veneto
144 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 gennaio 2010 : 21:02:21
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Ecco invece come d'estate la mangiatoia diventa per il gatto un buon dormitorio anti-alano. Saluti Immagine: 67,65 KB
Nicola
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CP
Utente Senior
Città: Modena
Prov.: Modena
Regione: Emilia Romagna
1446 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 gennaio 2010 : 21:25:00
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Io la mangiatoia tipo quella delle foto la tengo appesa al filo per stendere, una mangiatoia che si avvita alle bottiglie di plastica ad una catenella appesa ad un ramo grosso e una mangiatoia a tubo appesa ad un gancio in un piccolo ramo. Il risultato che i miei due gatti mangiano bocconcini e crocchette
Non dimentichiamoci della frutta fresca tipo mele pere ecc.
Ciao, barcollo ma non mollo
CP |
Modificato da - CP in data 21 gennaio 2010 21:32:52 |
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orsobblu
Moderatore
Città: Camorino (Svizzera)
7289 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 gennaio 2010 : 21:36:06
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Non so se sia ancora in commercio.
Consiglierei di dare un'occhiata a Burton Robert, Amici con le ali, Mondadori, Milano 1990 (ISBN 88-04-33643-9)
Ciao!
Alessandro (orsobblu)
"La découverte du monde commence dans ton jardin" (X. Moirandat) |
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Luciano54
Moderatore
Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena
Regione: Emilia Romagna
4965 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 gennaio 2010 : 14:35:47
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Non vedo molte differenze dal foraggiare gli ungulati, .. o dal nutrire le volpi con gli avanzi .. e non la reputo una pratica molto "corretta". Penso che in larga misura sia un atteggiamento un po' egoistico, finalizzato alla possibilità di osservare meglio degli animali selvatici. Ciaoo
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Carlmor
Moderatore Trasversale
Città: Varese
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
8940 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 gennaio 2010 : 15:11:58
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| Messaggio originario di Luciano54:
Non vedo molte differenze dal foraggiare gli ungulati, .. o dal nutrire le volpi con gli avanzi .. e non la reputo una pratica molto "corretta". Penso che in larga misura sia un atteggiamento un po' egoistico, finalizzato alla possibilità di osservare meglio degli animali selvatici. Ciaoo
Link
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Non sono molto d'accordo con questa tua affermazione Luciano, secondo me bisogna valutare il contesto in cui si dà da mangiare agli animali. Sugli ungulati, che frequentano tutto sommato ambienti naturali o semi naturali sono d'accordo con te. Ma nel caso degli uccelli si tratta solitamente di animali che vivono in un contesto urbano, dove le risorse naturali sono state alterate o eliminate, quindi un aiuto fornito a questi animali in un periodo poco favorevole lo trovo tutto sommato positivo, perchè favorisce la presenza e la sopravvivenza di specie un po' diverse dai "soliti" piccioni e cornacchie
Carlo
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Amtb82
Utente V.I.P.
Città: Lugano
Regione: Switzerland
180 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 gennaio 2010 : 15:53:47
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Sono d’accordo con Carlo. Anche io ho una mangiatoia per uccellini in giardino, ed è molto piacevole vedere come noi possiamo interagire con la natura, della quale facciamo parte, in maniera positiva.
Ciao, Andrea
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Luciano54
Moderatore
Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena
Regione: Emilia Romagna
4965 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 22 gennaio 2010 : 22:16:48
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| Messaggio originario di Amtb82: .... è molto piacevole vedere come noi possiamo interagire con la natura, della quale facciamo parte, in maniera positiva .... |
Proprio quello che intendevo dire ... lo facciamo prevalentemente per nostro piacere ... e decidiamo noi che ciò sia positivo. Provo a fare un esempio .... metto delle mangiatoie in giardino ... e invece del solito pettirosso ... qualche passero e poco altro ... mi ritrovo una quantità di cince .... dei fringuelli ... ecc. Per problemi vari (o anche per giorni di vacanza) lascio "sguarnite" le mangiatoie; ..... non sono molto convinto che il pettirosso sia contento della presenza di tanti altri bellissimi uccellini ... a contendergli le risorse alimentari di quello che lui considerava il suo territorio di svernamento.
Io ho la mia filosofia ... non pretendo sia la migliore e non voglio imporla ... mi limito ad esporla; penso che se l'uomo non interviene, la natura segue il suo corso ... ed è sicuramente il migliore possibile; quando interveniamo noi ... in qualsiasi modo .... il migliore risultato auspicabile è comunque quello di perseguire il più possibile questo corso naturale ... ma è decisamente utopistico; ergo: se non intervengo ... è come se avessi fatto il miglior intervento posssibile! Ciaoo.
Link |
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Amtb82
Utente V.I.P.
Città: Lugano
Regione: Switzerland
180 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 gennaio 2010 : 22:34:57
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Ciao Luciano, tranquillo siamo qui per confrontarci… anche io ho la mia filosofia, e differisce dalla tua, ma non c’è nessun problema! (sperando però di non andare off-topic!)
Io non vedo grosse differenze nel piacere dell’osservare un animale lontano al cannocchiale, e guardare dalla finestra un nugolo di uccellini che si nutrono di ciò che noi gli abbiamo preparato. Anzi, quante persone (a parte coloro che frequentano questo forum!) conoscono il nome o l’aspetto degli animali che abitualmente frequentano i nostri giardini? Ma tutti hanno visto un panda, o un canguro, in foto o in televisione. Se questo servisse a farci conoscere, e quindi apprezzare, in maniera maggiore la nostra fauna, ben venga! Inoltre, l’esempio che citi della competizione, è ciò che avviene quotidianamente in qualsiasi ambiente… io non me ne preoccuperei!
Tuttavia noi, in un modo o nell’altro, dobbiamo per forza interagire con la natura. A cominciare da quando una zanzara ci ronza attorno e cerca di pungerci… la scacciamo, ma così facendo magari condanniamo a morte lei, e la sua prole che invano aveva cercato di nutrire. Questo per dire che ci sono un’infinità di sfaccettature del nostro rapportarci con l’ambiente naturale, ma non tutte vanno viste come negative. L’uomo deve essere parte integrante della natura, ma in maniera oculata ed intelligente. Mettere una mangiatoia in giardino in inverno, a mio parere, rientra in questi casi.
Andrea
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enotria
Utente Senior
Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
1322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 gennaio 2010 : 00:46:15
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Interessanti punti di vista, vorrei però mettervi in guardia da un comportamento come quello della mia Signora che, da brava "azdora" ferrarese, non contenta di aver prima rimpinzato ben bene il marito ed i figli ed aver allevato i cani più obesi del quartiere, ha ora provveduto a elargire pane sbriciolato, semi di cereali, frutta e quant'altro agli uccellini del giardino.
La situazione attuale è che abbiamo delle tortore che vengono scambiate per colombacci, galinelle che sembrano faraone ed il pettirosso che è talmente ciccio da dover correre per due metri prima di riuscire ad involarsi.
Per ricondurre alla ragione la mia dolce metà, le ho fatto osservare la frequente presenza in gardino di mucchietti di penne, triste indicatore di un gatto che senza fatica si è pappato una fin troppo facile preda.
Imperturbabile nella sua filosofia, ora ho in giardino anche il piatto per i gatti di passaggio, ormai talmente bolsi da non degnare più di uno sguardo le tortore ed i passeri.
Per fortuna i disastri ecologici di mia moglie si limitano al nostro giardino, mi vengono i brividi solo a pensare se un simile comportamento etologico dovesse diffondersi in Natura.
Cordiali saluti
Andrea ---> Link
Ogni oggetto ha la sua storia, . . . io non vendo oggetti, . . . . . . io racconto storie. (Enotria) |
Modificato da - enotria in data 23 gennaio 2010 00:58:33 |
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Andrea Boscherini
Moderatore
Prov.: Forlì-Cesena
Regione: Emilia Romagna
5114 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 gennaio 2010 : 01:18:26
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Parlando con la mia scarsa esperienza di 22enne, ritengo che bisogna valutare ogni circostanza,sennò si rischia poi ( involontariamente ) di cadere in auto-contraddizione....cosa che farò ripetutamente nel mio intevento!
Innanzitutto,apro dicendo che pure io in inverno,1 o 2 volte a settimana, lancio qualche mollica agli uccellini....e non mi dispiace... non metto una mangiatoia,ma butto le granaglie direttamente sulla neve....e così ( forse ) evito la dipenenza al "posto"... Io abito nelle campagne romagnole del casentino,dove l'ecosistema naturale è piuttosto integro,quindi non ci sono grossi squilibri..questo farebbe si che il mio aiuto agli uccellini potrebbe essere "superfluo"... ma mi viene da pensare che se non ci ha pensato il cemento a limitare gli uccelli ci pensano i cacciatori/bracconieri...quindi un aiutino in più non mi disdegna darlo.. ma rischio di squilibrare qualcosa che magari già in parte è troppo squilibrato...e non sò se sarà nel bene o nel male verso chi/cosa.. sono due cose da valutare
In città la situazione è diversa,l'uomo ha distrutto tutto,rovinando l'equilibrio...quindi una mano ai volatili non sarebbe male.. c'è però da dire che molti uccelli hanno sfruttato la situazione creata dall'urbanizzzazione..nel senso che,stare vicini alle città o dentro di esse implica un assenza di predatori come sparvieri e falchi ( fatti casi di introduzioni volontarie dall'uomo..)...e nutrirsi di ogni bendidio lasciato dall'uomo a terra.. e cosi alcune specie proliferano nei giardinetti,sfruttando l'occasione,avendo ricevuto un equilibrio che,se pur da principio non naturale,ora,nel contensto se pur orribile di cemento e smog,si è comunque "naturalizzato".. quindi da un lato sembrerebbero avvantaggiati da questo rispetto ad altre specie limitrofe..quindi nutrire loro potrebbe in qualche modo squilibrare i rapporti numerici/territoriali rispetto a specie più diffidenti/rare che si trovano nelle vicinanze... Facendo un esempio ( a caso ):
In città in un territorio limitato,senza predatori naturali,ci sono 20 uccelli appartenenti alla Specie A e 20 uccelli appartenenti alla specie B... mettiamo il caso che,per assurdo,le due specie sono dirette competitrici del territorio/cibo... noi somministriamo del cibo nelle mangiatoie... I 20 individui della specie A,più coraggiosi per indole dei B,vengono tutti a mangiare....e grazie al nostro cibo,tutti e 20 superano l'inverno senza rischio di morire di fame e pieni di energie per i nutrienti ricevuti...la selezione naturale non c'è stata. i 20 della specie B invece,più diffidenti,non vanno a mangiare e,come natura ha selezionato,4 di questi 20 muoiono di fame e per le mancate energie ricevute... se la cosa continua per anni,in assenza di predatori,gli individui della specie A ( che non hanno subito la normale selezione naturale ) saranno il triplo di quelli della specie B,che saranno costretti per competizione di cibo/territorio,a cambiare zona...e magari saranno soggetti a predatori ed azioni diverse che potrebbero portarli al crollo definitivo... e magari poi si crea un sovrannumero di predatori nella zona,richiamati dalla popolazione sfuggita,e bla bla bla...
Questo è un esempio dei tanti a disposizione,che può valere come non valere...Insomma...bisogna valutare ogni cosa, " da foce a valle "... ogni evento non è singolo,ma può essere una lunga catena.. per questo è difficilissimo trovare una soluzione che crei oi mantenga l'equilibrio..
certo è che uno di voi potrebbe giustamente dire ma chissene frega di questa ipotesi,io do da mangiare agli uccellini perchè mi piace e basta,e li voglio aiutare ( e lo capisco pure perchè in certi casi lo faccio pure io..)
Da un lato pure io amo tirare qualche briciola agli amici uccelli,ma dall'altro sono pienamente d'accordo ad esempio a chi la pensa come Luciano sul discorso che dare da mangiare a uccelli è come,a livello "etico",dare da mangiare a ungualti,rettili o anfibi..e chi si favorisce in realtà?? quindi il tutto sta nel capire,secondo me,cosa vuole dire la parola "equilibrio naturale"....
una mano agli amici animali è sempre piacevole darla..bisogna poi capire piacevole per chi..... e capire se il gesto personale può squilibrare un piccolo ecosistema in equilibrio..perchè va ricordato che non siamo solo noi nel singolo a farlo...e allora non ci sarebbe problema...ma potremmo essere 10,100,1000,10000,etc.....ed allora la cosa cambia! anche se,ripeto,rimango dell'idea che non è certo chi nutre gli uccellini il problema vero e proprio dello squilibrio,ma chi deforesta e gli spara contro con rose di piombo!
Insomma.....da come avrete notato,pure io non ho le idee chiarissime sul da farsi... Cerco solo di vederla nel modo più naturale (per quanto possibile) e di integrare con esso ( per quanto possibile ) le mie voglie di aiutare la natura... Io adoro ogni animale...per questo tendo a valutare tutto! non è molto facile a volte equilibrare emozione e scienza!
"Gli animali,dai più piccoli ai più grandi,sono tutti uguali di fronte agli occhi della natura: hanno tutti lo stesso diritto di vivere o morire. Rispettiamo ogni forma di vita vivente."
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Modificato da - Andrea Boscherini in data 23 gennaio 2010 02:02:47 |
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Amtb82
Utente V.I.P.
Città: Lugano
Regione: Switzerland
180 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 gennaio 2010 : 09:48:32
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Discussione davvero molto interessante!
A mio parere il punto centrale di tutta la questione è che noi interagiamo già moltissimo ed involontariamente con la natura, pertanto il “danno” che potremmo causare con una mangiatoia è una cosa infinitesimamente meno importante. Pensate, ad esempio, alle discariche: quanti uccelli si portano su di esse per nutrirsi? Ma se venissero chiuse, o se in qualche giorno si interrompesse il flusso di rifiuti, i gabbiani (per citare un specie) non morirebbero, ma magari cambierebbero solo temporaneamente zona. O ancora, limitiamo i territori di quella fauna selvatica che non si sovrappone a noi (o, da un punto di vista più ecologico, alla nostra specie) con le strade, le case, le nostre attività. Per non citare chiaramente situazioni più gravi, come quelle di inquinamento, e così via.
Andrea, citi l’esempio di una specie di uccelli A che prevarrebbe su B perché quest’ultima ha pagato i rigori dell’inverno, ma gli individui sopravvissuti saranno certamente i più forti ed i più sani, in grado di dare una progenie a sua volta migliore da un punto di vista competitivo. Tutto ciò è quello che accadrebbe anche nella natura, nel caso di risorse limitate, ed inoltre a mio modestissimo parere gli equilibri tra le popolazioni vanno sempre visti a grande scala, in quanto sarebbe più corretto parlare di un “non-equilibrio” costante.
Tornando alla domanda d’apertura del topic, se sia “ecologicamente” corretto oppure no dar da mangiare agli uccellini, penso che al di là del piacere personale nel farlo, e facendo un confronto con situazioni già conosciute in natura… sono davvero numerosi i casi in cui qualche specie si ciba degli avanzi di qualcun’altra. Restano pertanto valide le indicazioni di D21, perché così facendo agiremo nel modo più eticamente corretto.
Ciao, Andrea
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Luciano54
Moderatore
Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena
Regione: Emilia Romagna
4965 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 23 gennaio 2010 : 11:23:54
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Innanzitutto sono contento che la mia "provocazione" abbia avuto come conseguenza questa serie di bellissimi post con vari e diversi punti di vista ... e non credo proprio che siamo off topic, ... penso che siamo piu che mai "in topic" Mi sembra evidente che ciascuno di noi ha un suo modo di vedere la cosa ... e molti (io compreso ) con diversi dubbi, ,... come ha ben messo in evidenza Andrea Boscherini Penso però che più che andare a cercare le varie sfaccettature del gettare occasionalmente qualcosa agli uccelli .... o del lasciare volutamente residui alimentari a disposizione di chi potrà poi utilizzarli ... invece di gettarli nei rifiuti generici, .. occorra valutare se sia o meno il caso di allestire veri e propri punti di alimentazione, .... in questo caso io ho espresso la mia avversione per il fatto che si ingenerano meccanismi che comunque non conosciamo ... e dei quali non possiamo quindi prevedere l'evoluzione; ..... infatti, contrariamente a quanto detto da Andrea .... in risposta ad Andrea ... (ma quanti Andrea abbiamo???)
[quote]Messaggio originario di Amtb82: .... Andrea, citi l’esempio di una specie di uccelli A che prevarrebbe su B perché quest’ultima ha pagato i rigori dell’inverno, ma gli individui sopravvissuti saranno certamente i più forti ed i più sani ..... [quote]
... non credo proprio che saranno i più forti a sopravvivere .... forse saranno semplicemente i più fortunati (capitati in un giardino dotato di mangiatoie) o al massimo i più opportunisti (più veloci ad abituarsi alla presenza dell'uomo e a mangiare in luoghi solitamente rifuggiti).
Ovviamente sono sempre punti di vista .... e lungi dall'avere qualcuno la verità in tasca ... ben vengano questi scambi di opinione ... che quando svolti serenamente (come in questo caso) aiutano ciascuno di noi a valutare anche l'altrui pensiero .... senza aprioristiche e rigide prese di posizione. Ciaoo.
Link |
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orsobblu
Moderatore
Città: Camorino (Svizzera)
7289 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 23 gennaio 2010 : 13:51:52
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Sono abbastanza d'accordo con Luciano. Le raccomandazioni che ho avuto fino a qui, sono quelle di nutrire gli uccelli solo quando il terreno è completamente innevato o gelato. Un eccessiva disponibilità di nutrimento, a mio modo di vedere, non solo contrasta con la normale selezione, ma rischia di favorire quelle specie più opportuniste o aggressive. Penso in particolare a passeri e fringuelli. (Ho notato che i passeri riescono comunque a beccare quello che cade dalla mangiatoia). Per quanto riguarda poi il tipo di mangime, credo che dovrebbero essere evitati il pane, il panettone e simili, che si gonfiano nello stomaco degli uccelli, e privilegiati i semi, la frutta, eventualmente gli avanzi di riso o le cotiche dello speck che verranno piluccate da tutti quegli uccellini alla ricerca dell'energia che il grasso può loro fornire.
Ho detto delle scemate?
Ciao!
Alessandro (orsobblu)
"La découverte du monde commence dans ton jardin" (X. Moirandat) |
Modificato da - orsobblu in data 23 gennaio 2010 13:54:17 |
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CP
Utente Senior
Città: Modena
Prov.: Modena
Regione: Emilia Romagna
1446 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 gennaio 2010 : 17:18:42
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Premetto che non ho letto tutte le risposte comunque: io non metto le mie mangiatoie per poter osservare gli uccelli dalla finestra (per osservarli ho binocolo cannocchiale ecc.) e non ho mai fatto foto agli uccelli che ne usufruiscono (preferisco lasciarli in pace per evitare inutili voli) Cerco di differenziare le mangiatoie in modo che sia gli insettivori che i granivori se ne avvalgono Per Luciano: io sono daccordo a dare foraggio agli ungulati e carnai alle volpi Per Alessandro: sul pane concordo, anche se è meglio di niente, ma le calorie del panettone...lo Speck mi sembra un po troppo speziato meglio strutto burro margarina Parli di passeri, da me da 20 di due anni fa sono "AUMENTATI A 2/3" (in centro citta sono spariti anche davanti ai negozi di alimentri) Per A. Boscherini: il Passero d'Italia/Europeo è sempre stato un avido fruitore delle mangiatoie ma non mi sembra abbia avuto effetto sul calo generale di molti passeriformi Passero compreso (forse troppe coltivazioni intensive e abuso di pesticidi?) Per Alessandro? il "tuo" pettirosso non è grassoccio ma una palla piumata molto curiosa che si lascia avvicinare con facilità per questo stenta a volare via
Ciao, barcollo ma non mollo
CP |
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