Autore |
Discussione |
|
ettore2
Utente Senior
Città: GENOVA
Prov.: Genova
Regione: Liguria
3714 Messaggi Fotografia Naturalistica |
|
ettore2
Utente Senior
Città: GENOVA
Prov.: Genova
Regione: Liguria
3714 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 03 novembre 2007 : 11:08:11
Classe: Dicotyledones Ordine: Lamiales Famiglia: Oleaceae Genere: Ligustrum Specie:Ligustrum lucidum
|
2 - Frutti di Ligustrum lucidum (Ligustro lucido) 181,03 KB |
Modificato da - Centaurea in data 15 febbraio 2012 20:35:22 |
|
|
ettore2
Utente Senior
Città: GENOVA
Prov.: Genova
Regione: Liguria
3714 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 03 novembre 2007 : 11:11:25
Classe: Dicotyledones Ordine: Sapindales Famiglia: Anacardiaceae Genere: Pistacia Specie:Pistacia lentiscus
|
3 - Frutti di Pistacia lentiscus (Lentisco) 204,5 KB |
Modificato da - Phobos in data 05 novembre 2007 18:47:00 |
|
|
ettore2
Utente Senior
Città: GENOVA
Prov.: Genova
Regione: Liguria
3714 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 03 novembre 2007 : 11:13:53
|
4 - Frutti di Rosa sp. 94,7 KB |
Modificato da - limbarae in data 14 ottobre 2011 20:15:36 |
|
|
eliozoo
Utente Senior
Città: Roma
Regione: Lazio
2153 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 03 novembre 2007 : 11:34:43
|
1° e 3° foto: Pistacia terebinthus (Anacardiaceae); 2° foto: Ligustrum lucidum (Oleaceae); 4° foto: Rosa sp. (Rosaceae).
Ciao!
Eliozoo |
|
|
ametista
Moderatore
Prov.: Padova
Regione: Veneto
6209 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 03 novembre 2007 : 12:22:30
|
| 1° e 3° foto: Pistacia terebinthus (Anacardiaceae); |
sbaglierò... ma io avrei detto per la prima foto fiori maschili di Pistacia lentiscus, e relative bacche nella terza foto. ma in realtà nella terza mi sembra di vedere un rachide con foglie paripennate (--> lentisco) e uno con foglie imparipennate (--> terebinto)... spero di non essere la sola a vederli... oppure mi sono rimbecillita del tutto?!
|
|
|
ettore2
Utente Senior
Città: GENOVA
Prov.: Genova
Regione: Liguria
3714 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 04 novembre 2007 : 10:33:28
|
Cara Ametista, da ignorante in materia ho prima cercato su Internet il significato di alcuni termini (... non di tutti) ed ora credo di dover convenire con te. Vedo addirittura due rachidi con foglie paripennate e due con foglie imparipennate. Forse qualcuno potrà aiutare ... Ciao. Ettore |
Modificato da - ettore2 in data 04 novembre 2007 10:35:06 |
|
|
Phobos
Utente Super
Città: Cellatica
Prov.: Brescia
Regione: Lombardia
7290 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 novembre 2007 : 10:56:08
|
Ciao a tutti.
Personalmente, a prescindere dall' essere pari o impari pennate, in entrambe le immagini mi sembra di vedere solo ed esclusivamente foglie con il rachide alato e con i vari segmenti mucronati. Questi due caratteri porterebbero indiscutibilmente a Pistacia lentiscus (il Terebinto infatti ha il rachide non alato e i suoi segmenti fogliari non sono mucronati). Presumo che Eliozoo si sia semplicemente confuso pensando Lentisco ma scrivendo Terebinto. Perciò, riassumendo, secondo me dovrebbero essere fiori maschili nella prima immagine e drupe, che da rosse diventeranno nere, nella terza ... ma sempre e solo di Pistacia lentiscus.
Un saluto da phobos. |
|
|
Infrarossi
Utente Senior
Città: Termoli
Prov.: Campobasso
Regione: Molise
1382 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 novembre 2007 : 11:10:07
|
| Messaggio originario di ettore2:
Immagine n. 4 94,7 KB
|
Questi sono cinorrodi e non bacche. Ciao, Franco. |
Modificato da - Infrarossi in data 04 novembre 2007 11:11:15 |
|
|
UFO74
Utente Senior
Città: Mele
Prov.: Genova
Regione: Liguria
2549 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 novembre 2007 : 11:21:31
|
Aggiungo anche che Pistacia terebinthus L. è specie decidua che inizia la fioritura (da noi solitamente nella seconda metà di marzo) subito prima dell'emissione delle foglie. Viceversa Pistacia lentiscus L. è un frutice sempreverde. Sebbene siano ambedue specie termofile, Pistacia lentiscus L. lo è di più ed in Liguria è presente esclusivamente nella fascia litoranea, risalendo le prime pendici collinari fino a 200-300 m di altitudine (nell'Imperiese fino a 500 m), è inoltre raro nella zona centrale del Golfo di Genova (completamente assente nel tratto compreso tra Varazze e Genova città, ricompare poi sui pendii collinari litoranei del Levante genovese e del Golfo Paradiso), nel Tigullio e nello Spezzino è invece frequente ma localizzato sui versanti esposti a solatio e con suolo meno evoluto, è invece comunissimo nel medio ed estremo Ponente, dove si spinge alle altitudini maggiori e penetra nelle vallate allontanandosi fino a 15 Km dal mare (bassa Valle Roya, Val Nervia e Valle Argentina).
Ciao Umberto |
|
|
ametista
Moderatore
Prov.: Padova
Regione: Veneto
6209 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 novembre 2007 : 11:49:09
|
renato grazie!! mi hai salvata certo che se non avessi menzionato tu il mucrone, io non me ne sarei nemmeno accorta della sua presenza... avrei dovuto osservare meglio le foglie. grazie di nuovo! adios |
|
|
ettore2
Utente Senior
Città: GENOVA
Prov.: Genova
Regione: Liguria
3714 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 04 novembre 2007 : 18:58:06
|
Ad UFO74 confermo che le immagini in questione sono state scattate "sui pendii collinari litoranei del Levante genovese" (più precisamente in Loc. San Bernardo - Bogliasco). Per quanto riguarda gli altri commenti sono stato costretto ad una intensa attività di acculturamento sui termini usati. Segnalo pertanto il seguente sito ove gli ignoranti come il sottoscritto (... ma sono una rarità) potranno trovare le spiegazioni del caso: Link
Saluti a tutti. Ettore |
|
|
Phobos
Utente Super
Città: Cellatica
Prov.: Brescia
Regione: Lombardia
7290 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 novembre 2007 : 19:34:59
|
Ciao Ettore.
| Per quanto riguarda gli altri commenti sono stato costretto ad una intensa attività di acculturamento sui termini usati. Segnalo pertanto il seguente sito ove gli ignoranti come il sottoscritto (... ma sono una rarità) potranno trovare le spiegazioni del caso: Link |
Ti abbiamo fatto lavorare eh? Scherzi a parte, hai perfettamente ragione a lamentarti della terminologia usata senza dare spiegazioni in merito ... e penso di dovermi scusare con te ... Il problema è che spesso, erroneamente, viene spontaneo dare per scontato che siano termini conosciuti. In ogni caso ti ringrazio personalmente per il link all' utile glossario botanico. Penso che sia uno strumento utile per tutti, me compreso.
Un saluto da phobos. |
|
|
ametista
Moderatore
Prov.: Padova
Regione: Veneto
6209 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 novembre 2007 : 20:25:53
|
beh ettore, almeno hai involontariamente imparato alcuni bellissimi termini botanici... che ti potranno sempre essere utili
ciao!
|
|
|
eliozoo
Utente Senior
Città: Roma
Regione: Lazio
2153 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 novembre 2007 : 17:21:06
|
| Messaggio originario di Phobos:
Ciao a tutti.
Personalmente, a prescindere dall' essere pari o impari pennate, in entrambe le immagini mi sembra di vedere solo ed esclusivamente foglie con il rachide alato e con i vari segmenti mucronati. Questi due caratteri porterebbero indiscutibilmente a Pistacia lentiscus (il Terebinto infatti ha il rachide non alato e i suoi segmenti fogliari non sono mucronati). Presumo che Eliozoo si sia semplicemente confuso pensando Lentisco ma scrivendo Terebinto. Perciò, riassumendo, secondo me dovrebbero essere fiori maschili nella prima immagine e drupe, che da rosse diventeranno nere, nella terza ... ma sempre e solo di Pistacia lentiscus.
Un saluto da phobos.
|
Caro Renato, hai proprio ragione: scusate del lapsus.
Ciao!
Eliozoo |
|
|
nimispl
Utente Senior
Città: Trieste
Prov.: Trieste
Regione: Friuli-Venezia Giulia
2313 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 novembre 2007 : 21:02:31
|
...a questo punto aggiungo due considerazioni sulla terminologia botanica (copiate da me stesso): Come tutti i linguaggi, anche quello botanico ha profonde radici nel passato. Ogni botanico tende ad adottare gli stessi termini appresi da studente da parte professori che li avevano appresi da altri professori quand'erano essi stessi studenti. In poche generazioni si arriva a Linneo. Termini ereditati da più di due generazioni possono facilmente generare dei linguaggi iniziatici. Si possono distinguere tre casi principali: 1) Uso di termini obsoleti. Il linguaggio botanico tradizionale deriva largamente dal Greco e dal Latino. Formato in periodi in cui i botanici conoscevano almeno una delle due lingue antiche, esso suona muto per molti lettori odierni. Ad esempio, il termine 'cordata' relativo ad una foglia, deriva dal latino cor-cordis, che significa cuore, e quindi significa 'cuoriforme'. Molti lettori odierni l'associano invece ad una corda. In altri casi un termine diventa incomprensibile per altri motivi. Ad esempio, il termine 'lesiniforme' (a forma di lesina) era di facile comprensione in passato: tutti conoscevano un calzolaio ed i suoi strumenti, tra cui la lesina, simile ad un punteruolo, appuntita ma allargata in basso. Chi di noi ha mai visto una lesina? E tuttavia si continua tranquillamente con il "lesiniformi". Molti termini desueti sono facilmente traducibili in Italiano moderno, ad es. acaule (senza fusto), afillo (senza foglie), cordato (cuoriforme), crenato (con denti ottusi), etc. 2) Uso giustificato di termini diversi per cose simili. Le foglie delle Felci vengono spesso chiamate 'fronde'. L'uso di un termine diverso è giustificato, in quanto esse hanno origine ed evoluzione diversa dalle vere foglie delle piante superiori, ma rischia di ingenerare più confusione che chiarezza. Gli zoologi chiamano tranquillamente 'ali' cose così diverse come le ali delle farfalle, degli uccelli e dei pipistrelli. I botanici invece si accaniscono a distinguere 'fronde' da 'foglie'...mah... 3) Uso tradizionale di termini diversi per cose simili. Ad esempio, nelle Poaceae è invalso l'uso del termine 'culmo' per il fusto, anche se ciò non è giustificato da null'altro che dalla tradizione. Un “linguaggio tecnico” è indispensabile nelle discipline scientifiche. C’è però da chiedersi se i botanici non potessero tradurre un po’ del loro 'jargon' in una lingua più comprensibile al di fuori dalla cerchia dei pochi iniziati. Non ci vorrebbe molto, sarebbe molto salutare... ciao a tutti PL
|
|
|
|
Discussione |
|