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 La fascia costiera a nord della foce dell'Ombrone
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vespa90ss
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Inserito il - 07 giugno 2010 : 19:39:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


Parallelomorphus laevigatus
La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone

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vespa90ss
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Inserito il - 07 giugno 2010 : 19:40:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Si tratta delle principali specie di coleotteri, estremamente specializzate nella caccia sul bagnasciuga, che sono a rischio di scomparsa per la poca protezione dell'habitat di loro pertinenza, proprio all'interno di un Parco Nazionale.
Purtroppo la pressione antropica estiva (tali predatori sono presenti per l’appunto in estate), li sta spingendo dalla linea di battigia sempre più all'interno costringendoli a cacciare lungo i bordi delle pozze dunali dove sono poco infastiditi dalla presenza dei bagnanti che percorrono il bagnasciuga come se fosse il corso della propria cittadina.
A mio giudizio, un Parco andrebbe tutelato anche sotto questo profilo, vietando la pesca sportiva e l'ingresso ai bagnanti oltre un certo limite.

L'ecosistema che riguarda le pozze retrodunali è stato a mio avviso un po' trascurato e meriterebbe un approfondimento di studio maggiore, in considerazione della particolarità di un ambiente molto dinamico che varia rapidamente di salinità, temperatura, livello e di conseguenza di sostanze organiche in decomposizione portate dalle mareggiate.
Un ambiente del genere è in grado di modificare le sue caratteristiche chimiche e fisiche in modo estremamente rapido, tanto da selezionare in maniera atipica le forme viventi che lo abitano, creando delle popolazioni dotate di capacità di adattamento e di ritmi vitali fuori dall'ordinario.
Le pozze retrodunali interessano oltretutto superfici davvero estese, lunghe talvolta molte decine di metri con profondità superiori ai 50 cm, tali da rimanere in essere per tutto l'anno, ricche di notevoli quantitativi d'acqua, alimentate dalle piogge o dalle periodiche mareggiate: ciò consente lo stabilirsi perenne sia di popolazioni di invertebrati che di vertebrati.

Modificato da - vespa90ss in data 07 giugno 2010 20:08:10
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vespa90ss
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Inserito il - 07 giugno 2010 : 19:40:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


Nell'ambito di questo singolare habitat credo di aver individuato il sistema di caccia dell'Arctosa che normalmente frequenta la fascia di battigia.


La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone

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vespa90ss
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Inserito il - 07 giugno 2010 : 19:41:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


L'ho scoperto proprio qualche giorno fa per caso, favorito da una pioggia notturna che mi ha fatto notare alcune piccolissime ragnatele, ricoperte di minuscole gocce d'acqua, costruite su delle buchette scavate nella sabbia bagnata (l'orma di un mammifero) o lungo i bordi scoscesi delle pozze retrodunali che delimitano i livelli raggiunti durante le mareggiate.


La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone

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vespa90ss
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Inserito il - 07 giugno 2010 : 19:41:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


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vespa90ss
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Inserito il - 07 giugno 2010 : 19:42:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia





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vespa90ss
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Inserito il - 07 giugno 2010 : 19:42:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ero convinto che l'Arctosa sfruttasse l'accentuato mimetismo per tendere agguati alle sue prede senza bisogno di altro ausilio: debbo invece ricredermi e propendere più per l'ipotesi dell'utilizzo di una piccola ragnatela in grado di intrappolare un giovane esemplare di Talitrus saltator o uno dei tanti ditteri frequentatori dei bordi delle pozze dove si accumulano sostanze organiche in marcescenza.
A presto, Beppe

chiediamo all'ONU la DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI ANIMALI

Bottled beetles - salviamo le spiagge, i litorali, le dune dai barbari
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Carlmor
Moderatore Trasversale


Città: Varese
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 07 giugno 2010 : 20:39:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
molto interessante questo nuovo "capitolo", Beppe
corredato da belle foto come sempre

Carlo
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vespa90ss
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Inserito il - 07 giugno 2010 : 21:14:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Carlo. Spero che queste mie parole possano giungere a colpire l'attenzione di chi ha l'autorità e le competenze necessarie per prendere provvedimenti adeguati alla gravità della situazione.
Un segnale estremamente positivo giunge comunque dalla stagione invernale-primaverile particolarmente piovosa che ha favorito una letterale esplosione della flora dunale. E' grazie a queste annate straordinarie che Madre Natura riesce a far tirare una boccata d'ossigeno ad un ambiente devastato da una quantità impensabile di sollecitazioni innaturali. Appena ho tempo posterò la relativa documentazione che testimonia il nuovo rigoglio della vegetazione, particolarmente del Pancratium maritimum....
Beppe

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luci5
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Città: roma


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Inserito il - 17 giugno 2012 : 11:08:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
CIAO SONO LUCIANO BERNARDO UN BIOLOGO DI ROMA, COMPLIMENTI PER FOTO E TESTO. PER UN LIBRICINO SUL MARE PER BAMBINI MI DAI IL PERMESSO DI INSERIRE QUALCHE FOTO? LA MIA MAIL E' SEAEMOTION@VIRGILIO.IT
Messaggio originario di vespa90ss:


La fascia costiera a nord della foce dell'Ombrone


Come avevo promesso in precedenza desidero condividere con voi l’esperienza che ho maturato in agosto quando ho compiuto questo percorso situato in prossimità della foce del fiume Ombrone (GR). Nonostante il periodo d’alta stagione sconsigliasse qualsiasi tipo di esplorazione ho dovuto verificare che la presenza dell’uomo non interferisce eccessivamente sull’ambiente, anzi, in taluni sporadici casi l’aiuta.
Questo tratto di costa interessa la parte costiera a nord della foce e si estende fino all’abitato di Principina a Mare. Una cittadina ad aspirazione balneare che penetra con gentile e morigerata presenza fino all’interno della pineta del Tombolo, senza aggredirla né offenderla pesantemente.

Link



termine della Pineta

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



nel Parco della Maremma

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone


Le abitazioni in effetti non superano la chioma dei pini marittimi, ultime propaggini di questa splendida pineta..
Gli stabilimenti balneari si interrompono all’improvviso proprio al confine con la Riserva Naturale: la spiaggia prosegue quindi
senza soluzione di continuità per qualche chilometro fino allo sbocco dell’Ombrone sul mare.



termine degli stabilimenti balneari

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



Il tratto sabbioso si estende molto in profondità in alcuni punti anche per un centinaio di metri, tanto da consentire alla fauna ed alla flora ampia possibilità di sopravvivenza e di tolleranza a qualsiasi tipo di pressione antropica. Le guardie forestali, percorrendo le piste del Parco Naturale della Maremma con la jeep, esercitano una buona azione di controllo: armati di binocolo, tengono d’occhio dai punti più sopraelevati delle dune il comportamento dei visitatori.
Un ottimo esempio di esercizio delle proprie funzioni così come spesso ho potuto anche verificare all’Isola d’Eba. Una sensazione di vigilanza che lascia ben a sperare.
D’agosto la presenza umana è fortissima in quanto, nonostante gli stabilimenti balneari cessino d’essere presenti sul limitare dell’abitato di Principina, è invalsa la consuetudine di passeggiare per chilometri lungo la battigia in direzione sud, quindi penetrando all’interno del Parco fino alla foce dell’Ombrone per poi tornare indietro.


la battigia contesa tra bagnanti e cicindele

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



Questo comportamento purtroppo infastidisce la nutritissima presenza delle cicindele ( Calomera littoralis nemoralis ) che sono costrette a cedere il passo agli umani che percorrono a frotte lo stesso tratto di spiaggia bagnata, più compatto, lungo il quale questi rari coleotteri esercitano la propria attività predatoria e riproduttiva .



una cicindela Calomera littoralis nemoralis che ha catturato una coccinella spiaggiata dal mare

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




Calomera littoralis nemoralis alle prime luci del mattino

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone
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le potenti mandibole

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



Questi piccoli cicindelidi si nutrono di tutti quegli insetti spiaggiati dalle onde o dei microcrostacei e dei ditteri che frequentano la battigia dove le alghe ed altri organismi entrano in putrefazione.
I moscerini rappresentano il loro pasto preferito. Spesso capita di vederle affollate intorno a pezzi di lombrico abbandonati dai tantissimi pescatori di fondo.



cicindele aggrediscono un lombrico

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



Quasi tutta la lunghezza della spiaggia è popolata da suggestive capanne costruite sfruttando rami e tronchi arenati sulla sabbia dopo le piene dell’Ombrone. Vengono utilizzate per trascorrervi all’interno la notte e per ripararsi dal sole nelle ore più calde.



i pescatori

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




l'interno di una capanna

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



il villaggio di capanne abbandonate

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




chi ha preferito farlo all'addiaccio....

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




...perchè questo è il loro paradiso...:

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




...che può cullarti per una notte intera...:

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone






...senza chiedere pegno d'amore

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone






.........

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




..........

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone





.........

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



Passando dalla fascia di battigia, bagnata dall’onda che è ricca di organismi viventi, si attraversa un tratto piuttosto breve ma desertico e senza forma di vita.
Si ritrova presenza di organismi viventi sull’inizio della duna dove la vegetazione comincia ad essere presente. Le ammophila costituiscono uno dei primi sabarramenti all’azione del vento e del salso. Immediatamente accanto a fare da contrafforte le Echinophora spinosa.



duna ad Ammophila

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




Ammophila littoralis

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




Alle loro spalle si forma un retroduna piuttosto interessante perché popolato da tutta una schiera di varie essenze vegetali quali la Calystegia soldanella il Pancratium maritimum, l’ Eryngium maritimum, l’ Euphorbia paralias e l’Euphorbia peplis, lo Xanthium italicum e la Medicago marina, la Typha latifolia e l’Agropyron junceum. E ancora piante di Ammphila littoralis sparse un po’ ovunque.



Pancratium maritimum

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




frutti di Pancratium maritimum

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone





Echinophora spinosa

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone





Euphorbia peplis

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




Eryngium maritimum

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone





Euphorbia paralias

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




Euphorbia paralias - fiore

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone





Calystegia soldanella

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone







Medicago marina

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




Questa ricca vegetazione diventa ottimo nutrimento e nascondiglio per tutta una serie di piccoli vertebrati ed insetti. A fare la parte del leone sono le Pimelia bipunctata che tra i coleotteri sono coloro che riescono a sfruttare meglio di tutti il magro cibo che può offrire una duna, non da ultimo…gli escrementi umani che chiaramente, “dietro la duna” abbondano.





Pimelia bipunctata che mangia un frutto di Pancratium maritimum

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




coppia di Pimelia bipunctata che divora un fiore di
Pancratium maritimum


La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



La fame è tanta e la sete pure. Il caldo è terribile nel retroduna e solo adattandosi ad un comportamento aggressivo si riesce a sopravvivere.



Pimelia bipunctata che divora una chiocciola

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone





formiche che divorano una farfalla notturna

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



Ma poi esiste una certa quantità di ditteri, imenotteri e lepideotteri, che nonostante la stagione avanzata, ancora sopravvivono allo schianto del sole.





dittero su Echinophora spinosa

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




un ortottero

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone





una Mutilla scava in cerca di prede

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone


Terminata questa fascia di bassa vegetazione erborea inizia quella arbustiva composta per lo più da ginepro che va a ad insinuarsi con progressione nella parte boschiva retrostante.




Juniperus oxicedrus ?

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



Continuando a percorrere la lunghezza delle spiaggia in direzione sud verso la foce dell’Ombrone si incontrano delle pozze d’acqua salmastra dunali. Non sarebbe corretto definirle retrodunali in quanto tra loro ed il mare non esiste alcunchè se non un leggero avvallamento che consente questo formarsi di ristagno praticamente perenne.


si intravedono le prime pozze dunali

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




ci stanno salutando ...

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone






qui si cammina chiedendo letteralmente permesso alle cicindele

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



Le loro rive sono popolatissime di Calomera littoralis nemoralis. In quel punto siamo già abbondantemente dentro il Parco.
Al contrario, procedendo verso l’interno, a circa duecento metro dalla linea di battigia, esistono delle formazioni acquitrinose , le Paludi della Trappola, di cui ho scoperto la presenza – al ritorno dalle ferie – curiosando su Gooogle Maps.

Link


Si troverebbero immediatamente alle spalle del boschetto che appare dalla spiaggia. Ma se non ci si inoltra non è possibile notarle.
Il mio percorso per il momento si arresta qui in attesa di una escursione per visitare la foce vera e propria dell’Ombrone e le paludi circostanti.

Tutte le foto sono state eseguite con la mia Pentax K10D. Per le immagini in macro ho utilizzato un obiettivo Sigma 105mm Macro.

Un ringraziamento particolare lo devo a Margherita (Ametista) che mi ha.... praticamente determinato le piante e mi ha dato l'input col suo bellissimo lavoro.


Chiedo una cortesia ai moderatori: correggete senza problemi gli eventuali errori di determinazione. Molte specie non ho avuto il tempo di determinarle con esattezza. Datemi gentilmente una mano. Qualsiasi critica o suggerimento sarà ben accetto.

Grazie per l'attenzione,
Beppe Miceli





....... , ......


La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



A volte Madre Natura decide di lanciare una palla ad effetto. (Charles Bronson)

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jeanne
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Città: salammbo

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Inserito il - 08 aprile 2013 : 11:05:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
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La fascia costiera a nord della foce dell'Ombrone


Come avevo promesso in precedenza desidero condividere con voi l’esperienza che ho maturato in agosto quando ho compiuto questo percorso situato in prossimità della foce del fiume Ombrone (GR). Nonostante il periodo d’alta stagione sconsigliasse qualsiasi tipo di esplorazione ho dovuto verificare che la presenza dell’uomo non interferisce eccessivamente sull’ambiente, anzi, in taluni sporadici casi l’aiuta.
Questo tratto di costa interessa la parte costiera a nord della foce e si estende fino all’abitato di Principina a Mare. Una cittadina ad aspirazione balneare che penetra con gentile e morigerata presenza fino all’interno della pineta del Tombolo, senza aggredirla né offenderla pesantemente.

Link



termine della Pineta

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



nel Parco della Maremma

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone


Le abitazioni in effetti non superano la chioma dei pini marittimi, ultime propaggini di questa splendida pineta..
Gli stabilimenti balneari si interrompono all’improvviso proprio al confine con la Riserva Naturale: la spiaggia prosegue quindi
senza soluzione di continuità per qualche chilometro fino allo sbocco dell’Ombrone sul mare.



termine degli stabilimenti balneari

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



Il tratto sabbioso si estende molto in profondità in alcuni punti anche per un centinaio di metri, tanto da consentire alla fauna ed alla flora ampia possibilità di sopravvivenza e di tolleranza a qualsiasi tipo di pressione antropica. Le guardie forestali, percorrendo le piste del Parco Naturale della Maremma con la jeep, esercitano una buona azione di controllo: armati di binocolo, tengono d’occhio dai punti più sopraelevati delle dune il comportamento dei visitatori.
Un ottimo esempio di esercizio delle proprie funzioni così come spesso ho potuto anche verificare all’Isola d’Eba. Una sensazione di vigilanza che lascia ben a sperare.
D’agosto la presenza umana è fortissima in quanto, nonostante gli stabilimenti balneari cessino d’essere presenti sul limitare dell’abitato di Principina, è invalsa la consuetudine di passeggiare per chilometri lungo la battigia in direzione sud, quindi penetrando all’interno del Parco fino alla foce dell’Ombrone per poi tornare indietro.


la battigia contesa tra bagnanti e cicindele

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



Questo comportamento purtroppo infastidisce la nutritissima presenza delle cicindele ( Calomera littoralis nemoralis ) che sono costrette a cedere il passo agli umani che percorrono a frotte lo stesso tratto di spiaggia bagnata, più compatto, lungo il quale questi rari coleotteri esercitano la propria attività predatoria e riproduttiva .



una cicindela Calomera littoralis nemoralis che ha catturato una coccinella spiaggiata dal mare

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




Calomera littoralis nemoralis alle prime luci del mattino

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone
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le potenti mandibole

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



Questi piccoli cicindelidi si nutrono di tutti quegli insetti spiaggiati dalle onde o dei microcrostacei e dei ditteri che frequentano la battigia dove le alghe ed altri organismi entrano in putrefazione.
I moscerini rappresentano il loro pasto preferito. Spesso capita di vederle affollate intorno a pezzi di lombrico abbandonati dai tantissimi pescatori di fondo.



cicindele aggrediscono un lombrico

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



Quasi tutta la lunghezza della spiaggia è popolata da suggestive capanne costruite sfruttando rami e tronchi arenati sulla sabbia dopo le piene dell’Ombrone. Vengono utilizzate per trascorrervi all’interno la notte e per ripararsi dal sole nelle ore più calde.



i pescatori

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




l'interno di una capanna

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



il villaggio di capanne abbandonate

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




chi ha preferito farlo all'addiaccio....

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




...perchè questo è il loro paradiso...:

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




...che può cullarti per una notte intera...:

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone






...senza chiedere pegno d'amore

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone






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La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




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La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone





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La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



Passando dalla fascia di battigia, bagnata dall’onda che è ricca di organismi viventi, si attraversa un tratto piuttosto breve ma desertico e senza forma di vita.
Si ritrova presenza di organismi viventi sull’inizio della duna dove la vegetazione comincia ad essere presente. Le ammophila costituiscono uno dei primi sabarramenti all’azione del vento e del salso. Immediatamente accanto a fare da contrafforte le Echinophora spinosa.



duna ad Ammophila

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




Ammophila littoralis

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




Alle loro spalle si forma un retroduna piuttosto interessante perché popolato da tutta una schiera di varie essenze vegetali quali la Calystegia soldanella il Pancratium maritimum, l’ Eryngium maritimum, l’ Euphorbia paralias e l’Euphorbia peplis, lo Xanthium italicum e la Medicago marina, la Typha latifolia e l’Agropyron junceum. E ancora piante di Ammphila littoralis sparse un po’ ovunque.



Pancratium maritimum

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frutti di Pancratium maritimum

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Echinophora spinosa

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Euphorbia peplis

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Eryngium maritimum

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Euphorbia paralias

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Euphorbia paralias - fiore

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Calystegia soldanella

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Medicago marina

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




Questa ricca vegetazione diventa ottimo nutrimento e nascondiglio per tutta una serie di piccoli vertebrati ed insetti. A fare la parte del leone sono le Pimelia bipunctata che tra i coleotteri sono coloro che riescono a sfruttare meglio di tutti il magro cibo che può offrire una duna, non da ultimo…gli escrementi umani che chiaramente, “dietro la duna” abbondano.





Pimelia bipunctata che mangia un frutto di Pancratium maritimum

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




coppia di Pimelia bipunctata che divora un fiore di
Pancratium maritimum


La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



La fame è tanta e la sete pure. Il caldo è terribile nel retroduna e solo adattandosi ad un comportamento aggressivo si riesce a sopravvivere.



Pimelia bipunctata che divora una chiocciola

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone





formiche che divorano una farfalla notturna

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



Ma poi esiste una certa quantità di ditteri, imenotteri e lepideotteri, che nonostante la stagione avanzata, ancora sopravvivono allo schianto del sole.





dittero su Echinophora spinosa

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




un ortottero

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone





una Mutilla scava in cerca di prede

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone


Terminata questa fascia di bassa vegetazione erborea inizia quella arbustiva composta per lo più da ginepro che va a ad insinuarsi con progressione nella parte boschiva retrostante.




Juniperus oxicedrus ?

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



Continuando a percorrere la lunghezza delle spiaggia in direzione sud verso la foce dell’Ombrone si incontrano delle pozze d’acqua salmastra dunali. Non sarebbe corretto definirle retrodunali in quanto tra loro ed il mare non esiste alcunchè se non un leggero avvallamento che consente questo formarsi di ristagno praticamente perenne.


si intravedono le prime pozze dunali

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone




ci stanno salutando ...

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone






qui si cammina chiedendo letteralmente permesso alle cicindele

La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



Le loro rive sono popolatissime di Calomera littoralis nemoralis. In quel punto siamo già abbondantemente dentro il Parco.
Al contrario, procedendo verso l’interno, a circa duecento metro dalla linea di battigia, esistono delle formazioni acquitrinose , le Paludi della Trappola, di cui ho scoperto la presenza – al ritorno dalle ferie – curiosando su Gooogle Maps.

Link


Si troverebbero immediatamente alle spalle del boschetto che appare dalla spiaggia. Ma se non ci si inoltra non è possibile notarle.
Il mio percorso per il momento si arresta qui in attesa di una escursione per visitare la foce vera e propria dell’Ombrone e le paludi circostanti.

Tutte le foto sono state eseguite con la mia Pentax K10D. Per le immagini in macro ho utilizzato un obiettivo Sigma 105mm Macro.

Un ringraziamento particolare lo devo a Margherita (Ametista) che mi ha.... praticamente determinato le piante e mi ha dato l'input col suo bellissimo lavoro.


Chiedo una cortesia ai moderatori: correggete senza problemi gli eventuali errori di determinazione. Molte specie non ho avuto il tempo di determinarle con esattezza. Datemi gentilmente una mano. Qualsiasi critica o suggerimento sarà ben accetto.

Grazie per l'attenzione,
Beppe Miceli





....... , ......


La fascia costiera a nord della  foce dell''Ombrone



A volte Madre Natura decide di lanciare una palla ad effetto. (Charles Bronson)

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féliciations pour cette merveilleuse découverte d'un "milieu" humide" avec toute sa biodiversité

jeanne zaouali
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