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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
 MALACOLOGIA FOSSILE DEL MEDITERRANEO
 Afrocardium hirsutum (Bronn, 1831)
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oxon
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Inserito il - 29 ottobre 2009 : 21:31:39 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Vi presento ora un cardiidae che per la sua eleganza e la sua peculiarità per me rappresenta un piccolo gioiello, si tratta di Afrocardium hirsutum, l'esemplare figurato proviene dal Pliocene della Liguria occidentale e l'ambiente è riferibile al circalitorale.
Le dimensioni massime, solitamente, sono comprese entro cm. 1.
E'caratterizzato dalla presenza delle numerose piccole ispide formazioni spinoso-lamellari che ricoprono quasi tutta la superfice delle due valve e si reperisce con non eccessiva frequenza.
Afrocardium hirsutum:
Afrocardium hirsutum (Bronn, 1831)
36,42 KB

Oxon

Give me the fruitful error any time, full of seeds, bursting with its own corrections. You can keep your sterile truth for yourself.
Vilfredo Pareto

oxon
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Inserito il - 29 ottobre 2009 : 21:33:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ed ecco un particolare della cerniera.
sup: valva destra, inf: valva sinistra:
Afrocardium hirsutum (Bronn, 1831)
39,45 KB
Ciao.

Oxon

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Vilfredo Pareto
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Lucabio
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Inserito il - 30 ottobre 2009 : 16:49:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Maurizio per la presentazione di questo esemplare!

Secondo JAY A. SCHNEIDER, 2002 - Phylogeny of cardiid bivalves (cockles and giant clams): revision of the Cardiinae and the importance of fossils in explaining disjunct biogeographical distributions alcune specie fossili europee attribuite a diversi generi, tra cui anche Plagiocardium, sembra siano in realtà da considerare come appartenenti al genere Afrocardium, per cui quello da te presentato dovrebbe essere Afrocardium hirsutum (Bronn 1831), in accordo anche con Popov, 1977 - Mikrostruktura rakovnii i sistematika kardiid. Akademiia Nauk SSSR. Trudy Paleontologicheskogo Instituta 153: 1–124, secondo cui Afrocardium (= Plagiocardium).


Riporto quanto scritto in SCHNEIDER, 2002 : European palaeontologists may simply have classified Laevicardium (Plagiocardium) infinum, Cardium hirsutum and C. defrancii as species of Plagiocardium because Plagiocardium was a small, heavily ornamented cardiid already known from the Palaeocene through Miocene of Europe. Species of Afrocardium had more often been placed in whatever genus of small, heavily ornamented cardiid was already known from the regional fauna being examined: either Fragum (for Recent Indo-Pacific species) or Plagiocardium (fossil European species).





Luca

<<Non c'è niente come la paleontologia. Il piacere del primo giorno di caccia alla pernice o dell'apertura della stagione della caccia non si può paragonare a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo>>. Charles Darwin

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oxon
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Città: genova
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Inserito il - 30 ottobre 2009 : 18:02:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La rivista è autorevole,
le ragioni del cambio di genere giustificate,
io non conoscevo il lavoro:
ergo ringrazio Luca per avermelo fatto conoscere e cambio il genere alla mia presentazione.
Ciao.

Oxon

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Vilfredo Pareto
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Lucabio
Utente Senior


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Inserito il - 30 ottobre 2009 : 18:28:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sempre secondo il lavoro di Schneider, 2002, mi sono accorto che lo stesso discorso vale anche per il genere Trachycardium, che sarebbe un genere polifiletico, per cui il Trachycardium multicostatum (Brocchi, 1814) sarebbe invece da classificare come Euripicardium multicostatum.


Luca

<<Non c'è niente come la paleontologia. Il piacere del primo giorno di caccia alla pernice o dell'apertura della stagione della caccia non si può paragonare a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo>>. Charles Darwin

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