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 [Acanthaclisis occitanica larva] Tagliole nella sabbia
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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 28 settembre 2009 : 12:54:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


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[Acanthaclisis occitanica larva] Tagliole nella sabbia
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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 28 settembre 2009 : 13:00:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Aggiungo anche due foto che non capisco. Dal vivo non lo avevo notato, ma un geotrupe e una pimelia avevano il pronoto tagliato trasversalmente, come da un morso.
Entrambi stavano bene, e quindi non potevano essere stato morsi al momento; d'altra parte, se la larva fosse già riuscita a mordere al corpo, non avrebbe avuto senso tenere il coleottero per una zampa.

Secondo me quelle ferite erano guarite ed erano esiti di un attacco precedente - fallito - da parte di un'altra larva o magari da parte di uno Scarites buparius (di cui però non ho mai visto traccia).
luigi


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[Acanthaclisis occitanica larva] Tagliole nella sabbia
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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 28 settembre 2009 : 13:00:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


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[Acanthaclisis occitanica larva] Tagliole nella sabbia
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

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Inserito il - 28 settembre 2009 : 13:10:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Entro solo ora in questa discussione in quanto mi era semisfuggita poichè il titolo, pur stuzzicandomi, non mi aveva molto convinto.
Ottimo lavoro Luigi, come al solito. Sai che io adoro servizi del genere e quindi puoi comprendere con quanto entusiasmo me lo sia letto e gustato.
Pochi fronzoli allora e giungiamo subito al sodo: secondo me le pimelia e gli altri coleotteri che passano in prossimità dell'imbuto vengono catturate e trattenute per i piedi fintantochè non si cuociono letteralmente al sole. Un oggetto nero che non può spostarsi e rimane bloccato penso che raggiunga nell'arco di breve tempo delle temperature proibitive fino a condurre ad una specie di svenimento o mancanza delle forze. A quel punto la larva trova le energie sufficienti per vincere la resistenza del grande coleottero che con la sua mole sferica e le sue forti zampe era riuscito a "galleggiare" all'esterno sulla sabbia, sottraendosi alla cattura diretta. Se la larva lasciasse anche per un solo istante la zampetta per attaccare la preda in un luogo più consono, la perderebbe immediatamente in quanto non potrebbe godere di movimenti rapidi essendo infilata nella sabbia dove crea un attrito enorme. Quindi a mio avviso usa la tattica dello sfiancamento.
A quel punto, quando la preda non è più in grado di reagire se la rigira come vuole e cerca un punto d'introduzione per le proprie mandibole che forse sono scanalate alla maniera delle larve dei ditiscidi (come è stato detto) e se la succhia con comodità. Le zone migliori d'introduzione potrebbero essere sul collo o sotto le elitre nella zona perianale.
Questa la mia idea. Che ne pensate?
Beppe


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Dilar
Utente V.I.P.

Città: Arma di Taggia
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Flora e Fauna

Inserito il - 28 settembre 2009 : 13:37:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Purtroppo Beppe la tua teoria fa un pò acqua , le larve di formicaleoni che cacciano all'agguato sono soprattutto notturne ed in quelle ore sono più attive. Durante il giorno (cacciando appunto alla posta) afferranno quello che per caso gli capita a tiro. Durante le ore più calde comunque trovano rifugio negli stradi più profondi rifuggendo il calore proprio come i coleotteri con cui coabitano. Poi la tendenza è sempre di trascinare la preda sotto la sabbia, certo con un tenebrionide è difficile, ma per molti altri insetti significa impossibilità di reagire.
Insomma tutto il discorso per dire che è sì una lotta allo sfiancamento ma il calore che indebolirebbe un tenebrionide, stanca facilmente anche il formicaleone che si trova nello strato più caldo della sabbia.

Il forcipe dei formicaleoni è diverso da quello delle larve dei ditiscidi, composto solo dalle mandibole, nei neurotteri è formato dalla mandibola e dalla mascella giustapposte e tra esse scorre il composto salivare.

Quanto alle cicatrici non so dire così al momento, tieni conto che i formicaleoni perforano più che lacerare.

Ciao

Modificato da - Dilar in data 28 settembre 2009 13:38:46
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


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Inserito il - 28 settembre 2009 : 13:44:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Dilar:

Purtroppo Beppe la tua teoria fa un pò acqua ........ Durante le ore più calde comunque trovano rifugio negli stradi più profondi rifuggendo il calore proprio come i coleotteri con cui coabitano.

Beh ...mi era parsa la più plausibile considerando che una cosa è stare dentro una corazza nera sotto l'incudine del sole e ben altra cosa sotto la sabbia anche se quasi in superficie.
Beppe

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Dilar
Utente V.I.P.

Città: Arma di Taggia
Prov.: Imperia


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Flora e Fauna

Inserito il - 28 settembre 2009 : 22:55:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In verità prima di disquisire (incluso il sottoscritto) occorrerrebbe attentamente studiare con che frequenza coleotteri di questo tipo vengono afferrati e qual'è la percentuale di successo da parte del formicaleone.

Poi si va in Sud Africa e si prova con le larve degli "elicotteri" che si trovano da quelle parti...

Ciao!
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 28 settembre 2009 : 23:17:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anch'io non credo che il sole "cuocia" quei coleotteri. Sono due specie diurne abituate a vivere sotto il sole e a interrarsi la sera per sfuggire ai predatori notturni (Scarites, rospi, civette ecc...).

E' più probabile, secondo me, che si stanchino nel tentativo di liberarsi e che si "scoraggino" per il fatto che non ci riescano; così, magari, si intorpidiscono quel tanto che basta alla larva per afferrarli meglio.

Come ipotizzava Beppe, entrambi i Geotrupidae morti o moribondi che ho trovato erano stati afferrati per l'estremità dell'addome.

Non ho capito se le larve sono delle vere tagliole che scattano al passaggio del coleottero oppure se li sentono camminare e si avvicinano a loro in maniera attiva.....

In un caso, ho avuto la sensazione che sotto la sabbia si muovesse una seconda larva che si avvicinava per contendere la preda alla prima, ma non sono riuscito a trovarla.

luigi


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Hemerobius
Moderatore


Città: Alghero
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


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Flora e Fauna

Inserito il - 29 settembre 2009 : 07:16:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Allora ...

le larve di formicaleoni iniettano saliva velenosa (oltre che citolitica) nelle vittime, il veleno non è potentissimo (come quello degli Ascalafidi) ma se la cava, certamente che un Geotrupe o una Pimelia sono piuttosto grossi ed il veleno ha più che altro il compito di indebolirli

tutte le prede vengono uccise con una combinazione di veleno e sfinimento (oltre alla ferita inferte col forcipe, a volte alle ferite) quindi l'ipotesi di Beppe, pur non essendo del tutto vera, rappresenta comunque una componente

le Pimelie forse sfuggono, sfuggono certamente a Synclisis baetica, non so ad Acanthaclisis occitanica (e speravo che le osservazioni di Luigi me lo dicessero), la difesa delle Pimelie è la corazza imperforabile, non la loro forza o resistenza, anche altri Tenebrionidi riescono a sfuggire a queste larve per gli stessi motivi

Acanthaclisis occitanica dovrebbe cacciare esclusivamente alla posta, aspettando la vittima, anche se sono in grado di avanzare in avanti (cosa che non riescono a fare le larve di Myrmeleon scavatrici di imbuti), la robustezza del forcipe starebbe a dimostrare che questa è la tecnica di caccia adottata

Synclisis baetica invece caccia sia alla posta che attivamente uscendo dalla sabbia, il forcipe è però più lungo e meno robusto, ancora una volta adatto alla tecnica

Inserisco una foto della larva di Synclisis baetica (che comunque non è una novità per il forum) per confronto (notare anche il diverso mimetismo)

Larva di III età (foto Carlo Cesaroni):
[Acanthaclisis occitanica larva] Tagliole nella sabbia


Ciao Roberto

verum stabile cetera fumus
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vespa90ss
Utente Super


Città: Firenze

Regione: Toscana


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Inserito il - 29 settembre 2009 : 08:20:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

Anch'io non credo che il sole "cuocia" quei coleotteri. Sono due specie diurne abituate a vivere sotto il sole e a interrarsi la sera per sfuggire ai predatori notturni (Scarites, rospi, civette ecc...).


non concordo in questo tuo convincimento: ho visto decine e decine di pimelia scavarsi la loro mezzaluna nella sabbia proprio nelle ore centrali del giorno quando l'incudine del sole è tremenda. Non penso per farsi una pennichella (però chi ce lo assicura che non sia per necessità di riposo?).
Ritengo altresì che siano estremamente abituate a vivere al sole, ma come può accadere a tutti gli esseri viventi, uno stesso lato del corpo esposto sempre al sole, senza possibilità di spostarsi e di cambiare l'incidenza dei raggi solari è destinata a subire gravi menomazioni per via del sole (mi sembra anche di aver visto dei tenebrionidi africani che poggiano i piedi sulla sabbia alternando le zampette per non bruciarsi). Quindi ritengo che non ci siano molte possibilità di dubbio. (ipse dixit )
Beppe

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Modificato da - vespa90ss in data 29 settembre 2009 08:21:50
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

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Flora e Fauna

Inserito il - 29 settembre 2009 : 11:18:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di neurottero:

Sarei felice se potessi sia postare foto alla migliore qualità possibile, oppure postarle su Flickr e poi mettere il link, oppure metterle a disposizione in altro modo che tu preferisci, sia avere indicazioni geografiche più precise e pure, se puoi, postare il frammento video che hai fatto.



Aggiungo un paio di foto pesanti.
Il video pesa ma non dice praticamente niente...

luigi

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[Acanthaclisis occitanica larva] Tagliole nella sabbia
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

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Flora e Fauna

Inserito il - 29 settembre 2009 : 11:19:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


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[Acanthaclisis occitanica larva] Tagliole nella sabbia
293,68 KB
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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 29 settembre 2009 : 11:26:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A proposito...
Mi stavo documentando nella Galleria e ho trovato questa:
Link

E' messa tra i Mirmeleontidae, ma, dopo le discussioni che sono seguite su quest'argomento, direi che sono certamente Vermileo.

luigi




Modificato da - elleelle in data 29 settembre 2009 11:28:41
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vespa90ss
Utente Super


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Inserito il - 29 settembre 2009 : 11:38:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Continuo a complimentarmi, Luigi: davvero una bella pagina per Natura Mediterraneo....
Beppe

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neurottero
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Flora e Fauna

Inserito il - 29 settembre 2009 : 17:07:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


Il video pesa ma non dice praticamente niente...

luigi



Lungi da me mettere in dubbio le tue valutazioni... ciò non di meno io il video lo posterei egualmente...

Io ho postato qualche secondo di immagini, non certo di buona fattura, dell'Ascalaphus sardo preso nel retino di Hemerobius....

Le tue foto sono veramente bellissime!

Buone cose

Agostino Letardi
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gigi58
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Prov.: Trapani

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Inserito il - 29 settembre 2009 : 17:18:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di vespa90ss:

Continuo a complimentarmi, Luigi: davvero una bella pagina per Natura Mediterraneo....

Verissimo, foto/documento veramente eccezionali

Gigi
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Dilar
Utente V.I.P.

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Flora e Fauna

Inserito il - 29 settembre 2009 : 23:22:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Posta! Posta! Così è completo!

Ma non hai una foto dell'ambiente in toto?

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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

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Flora e Fauna

Inserito il - 05 ottobre 2009 : 00:10:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Se può essere utile, le foto sono state fatte verso le due del pomeriggio.
La mia impressione è che almeno alcuni dei coleotteri fossero stati catturati da poco; quindi, nelle ore calde della giornata.
Allego un'immagine di Google earth che indica il tipo di ambiente.
A ridosso della spiaggia c'è una zona paludosa alimentata dal delta del fiume Liscia che, già all'inizio dell'estate, si interra come si vede nella foto e non scarica più nel mare. L'area in cui ho trovato le larve è, all'interno dell'ellisse rossa, la fascia grigia che va dalla spiaggia bianca fino all'inizio della vegetazione palustre verde.
In effetti, non so se se ne trovino anche in altre aree vicine, perché, dopo visti questi e dopo che avevo imparato a vederli, sono partito e non ho avuto altre occasioni di cercare.
luigi


Immagine:
[Acanthaclisis occitanica larva] Tagliole nella sabbia
108,35 KB




Modificato da - elleelle in data 05 ottobre 2009 00:12:18
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vespa90ss
Utente Super


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Inserito il - 05 ottobre 2009 : 06:10:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nel mese di maggio tutto quel luogo inquadrato dalla foto deve essere una miniera d'oro...
Beppe

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elleelle
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Flora e Fauna

Inserito il - 05 ottobre 2009 : 12:45:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non ci avevo pensato, ma somiglia abbastanza (in formato ridotto) alla zona degli stagni vicino alla foce dell'Ombrone.
luigi


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