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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
gomphus
Moderatore
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
10487 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 settembre 2009 : 18:43:24
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bene, con un po (senza apostrofo, perché si intende nel senso del fiume ) di ritardo, eccomi
allora: a parte che gli stadi preimmaginali delle Calopteryx richiedono acque fresche e molto ben ossigenate, e le uova suppongo siano almeno altrettanto sensibili; io inizialmente avevo provato, per farle sfarfallare in casa, a mettere le larve ormai mature in un acquario con aeratore, senza risultato (morivano senza riuscire a schiudere); poi ho trovato il modo, ma non chiedetemi di illustrarlo qui , cmq temo che una cosa sia ottenere la schiusa di una larva ormai a termine, e altra cosa del tutto diversa sia ottenere lo sviluppo di un uovo fino alla schiusa, o di una larva partendo dai primi stadi (a parte che ci vorrebbero due anni)
anche ammesso di riuscirci, prima però bisognerebbe:
1) procurarsi un po' di esemplari delle due specie immaturi, perché bisogna avere la garanzia che non si siano già accoppiati, altrimenti abbiamo perso il nostro tempo
2) porli in una voliera (anzi in 2 voliere, maschi virgo con femmine haemorrhoidalis e viceversa, non è detto a) che le due combinazioni abbiano uguali probabilità di verificarsi e b) nel caso si verifichino, che diano lo stesso risultato) abbastanza grande, esposta al sole e con un rivolo all'interno, in modo di avere condizioni simili a quelle naturali che inducano il maschio ad accoppiarsi (cosa che nelle Calopteryx è preceduta da una complessa parata di corteggiamento) e la femmina a deporre le uova (che vengono inserite una ad una in fusti di vegetazione sommersa, e in mancanza del substrato e delle condizioni adatte non vengono emesse, non è come ad es. in un Sympetrum, in cui basta acchiappare una femmina in ovideposizione, o anche solo in copula, per vederle emettere uova in quantità)... il tutto avendo preventivamente incrociato le dita e sperando che la mancanza di partner appropriati induca alla fine le femmine, prese per... fame, ad accettare le avances di maschi chiaramente non conspecifici, il che sappiamo che dovrebbe verificarsi, data la presenza di rarissimi ibridi, ma non sappiamo con quale frequenza
p.s. qualcuno probabilmente ricorderà una vecchia discussione sulle "coppie impossibili", in cui segnalavo che gli accoppiamenti interspecifici non sono rari fra le libellule... sì, ma in molti odonati all'infuori delle Calopteryx, non vi è alcun tipo di corteggiamento, e per il maschio che crede di aver individuato una femmina della sua specie il riconoscimento e l'accettazione da parte di quest'ultima sono del tutto irrilevanti, quindi è probabile che il meccanismo di riconoscimento fra i sessi mostri delle crepe con molta maggior frequenza che nel caso delle Calopteryx
maurizio
quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare
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Juventino
Utente Super
Città: Nizza
Regione: France
10135 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 settembre 2009 : 19:50:58
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Non sapevo che facevanno hibridi... Stupendo!!! Grazie!!! Ciao!!!
Link L’école buissonnière |
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Acipenser
Utente Senior
Città: Francoforte sul Meno
Prov.: Estero
Regione: Germany
1668 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 settembre 2009 : 20:39:29
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Molto interessante, Maurizio, grazie della disponibilità. A me verrebbero in mente altri metodi , ma applicandoli l'unico obiettivo diverrebbe l'ottenimento dell'ibrido (magari per lo studio della sua fertilità). In ogni caso si tratterebbe di esperimenti della durata di qualche anno .
Tautò tèni zon kài tethnekós kai egregoròs kai kathèudon kai nèon kai gheraiòn tade gàr metapésonta ekéina ésti kakèina pàlin táuta. Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato. |
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Albisn
Utente Senior
Città: Seregno
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
4284 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 settembre 2009 : 21:26:25
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Che bella stora ci raccontano Maurizio e soci di FNM.
Attendo con ansia la conclusione... che forse non c'è!
Ciao Alberto |
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gomphus
Moderatore
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
10487 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 settembre 2009 : 00:06:26
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| Messaggio originario di Albisn:
... Attendo con ansia la conclusione... che forse non c'è! |
per il momento temo che non si possa andare molto più avanti di così, se dovesse capitarmi personalmente di incontrare un esemplare del genere... forse qualche progresso in più si riuscirebbe a farlo
maurizio
quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare
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