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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 settembre 2009 : 09:13:40
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| Messaggio originario di FOX: Funghi ce ne erano?
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Sì, qualcuno di loro ha anche insistito per venire con noi, a scopo di studio naturalmente
Ciao, Andrea |
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FOX
Moderatore
Città: BAGNO A RIPOLI
Regione: Toscana
21536 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 settembre 2009 : 09:51:55
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Buona questa...
simo
Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan |
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 settembre 2009 : 10:57:58
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Cronaca semiseria (e malamente illustrata) di una bella giornata.
Arrivo alle 9.00 al prato barenicolo dedicato al grande maestro Zangheri, un'area protetta e in buona forma, anche se ben presto troviamo tracce dei 'bigatellari'. La bigattella è un polichete del genere Nereis (vedi qui Link) che vive infossata nel fango. Esca molto costosa e molto ricercata dai pescatori, ha finito per creare un mestiere che consiste nel zappettare la melma del fondo alla sua ricerca... fino a che ce ne sarà
Per avere un'idea generale del luogo questo è il panorama girandosi a destra:
221,48 KB
a sinistra invece è così:
194,26 KB
davanti siamo messi così (dei puntini neri parlerò dopo):
151,67 KB
Ciao, Andrea |
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 settembre 2009 : 12:51:18
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Cominciamo a gironzolare e a vedere le classiche pianticelle di queste zone: ingrassate dal sale e calcinate dal sole... ma floride.
Per i particolari diagnostici guardate la discussione linkata da Sergio nel primo post di questa discussione, io mi limito a inserire qualche foto. Correggimi, Sergio, se ne ho scambiata qualcuna...
Sono piante a prima vista molto simili tra loro, ma dopo una mattinata a guardarle sarete in grado di distinguerle anche da lontano.
Arthrocnemum fruticosum 128,26 KB
Arthrocnemum glaucum 151,73 KB
Salsola soda 215,43 KB
Inula chrithmoides 101,76 KB
Limonium bellidifolium 112,86 KB assai meno frequente del consimile Limonium serotinum
Salicornia veneta 263,84 KB
Salicornia veneta 90,15 KB La Salicornia veneta è specie protetta, si tratta di un endemismo (credo l'unico) dell'ambiente litoraneo nord-adriatico... anche se qui è comunissima
Salicornia europaea 176,82 KB
Salicornia europaea 101,76 KB La Salicornia europaea è invece specie non protetta, dall'ampio areale, ma qui decisamente più rara di S.veneta.
Aster tripolium 102,68 KB Il nostro Astro locale, ma diffidate delle imitazioni, basta allontanarsi di qualche decimetro dalle zone di massima salinità e troverete interi prati viola, formati dall'affine e molto simile Aster novi-belgii, che però è un infiltrato alieno
Ciao, Andrea |
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 settembre 2009 : 13:13:05
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E così tra il berciate stizzito dei gabbiani e il profumo dell'Artemisia arriviamo all'acqua:
153,19 KB notare il crostaceo sulla sinistra e il riflesso sull'acqua dei due ominidi che ne seguono le attività, ma non è finita con i crostacei...
147,17 KB questo è attivissimo, corre come un razzo nella zona asciutta intertidale, senza mai allontanarsi troppo dall'acqua
99,23 KB questi invece vivono sotto a...
... questi altri Anellidi serpulidi 120,58 KB
e poi i miei cari molluschi: Cardiidae 123,19 KB
Haminoea sp. 126,58 KB
Mytilidae 124,34 KB
Pulmonata (credo) 81,65 KB
Purtroppo l'immagine seguente non rende bene l'idea, ma quella zona sfuocata al centro è una ragnatela, se così si può dire. Per darvi un'idea della dimensione, l'alberello è una tamerice alta un paio di metri; la ragnatela fasciava tutta la cintura di arbusti, senza soluzione di continuità: alta circa un paio di metri, lunga almeno una ventina di metri e spessa non meno di 20 cm. Una cosa mai vista
208,36 KB
a seguire...
Ciao, Andrea
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 settembre 2009 : 14:52:55
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Dopo avere rotto a sufficienza le scatole ai cacciatori appostati in botte abbiamo deciso di cambiare zona, diretti ad una stazione di alaterno che Sergio ha individuato in Pialassa. Da qualche anno assistiamo ad un'evoluzione insolita, da queste parti, di specie della macchia mediterranea: il riscaldamento climatico globale è in azione anche qui.
Anche questi me li ricordavo meno frequenti...
126,87 KB
di questa qua invece non sospettavamo proprio l'esistenza
179,44 KB
169,9 KB
Che saranno mai questi strani accumuli sabbiosi dai quali si ergono bianchi scheletri di alberi? Vi assicuro che la visione è piuttosto impressionante, fa davvero l'effetto 'day after' e ci abbiamo messo un po' a capire di cosa si tratta.
Vi siete mai chiesti perchè il mare spiaggia quei bellissimi tronchi torniti solo sulle spiagge libere e mai tra gli stabilimenti balneari? Perchè lì qualcuno li ruspa via all'alba, li carica su un camion e poi va ad aprire il bar. Ed ecco qua che fine fanno i 'rifiuti' della pulizia dell'arenile: una spiaggia un po' particolare.
Si potrebbe discutere a lungo di questa curiosa discarica, tutto o quasi potrebbe essere recuperato: quel legname è probabilmente un fantastico combustibile e la sabbia poi, la sabbia che tutti gli anni si va a cercare in giro per opere di ripascimento del litorale, con enormi costi finanziari ed ambientali, eccola lì... basterebbe filtrarla.
Ma la cosa più curiosa è che la natura come al solito se ne frega di queste baggianate umane e prosegue il suo cammino: gli accumuli più vecchi hanno la conformazione morfologica di dune e sono già stati fissati dalla vegetazione arbustiva; gli accumuli più giovani sono in attesa di essere lavorati dal vento, ma già stanno propagando i semi che portavano con sè e ci sono, per esempio, piante di Cakile maritima, ad oltre un chilometro di distanza dal mare e con un bosco nel mezzo
Con Sergio abbiamo anche ipotizzato che questa nascosta discarica possa essere il centro di propagazione nell'interno di alcune specie litorali, che troviamo ai margini della pineta storica, insolitamente lontane dal loro ambiente, ma separate solo da uno specchio d'acqua rispetto a questa discarica.
Appena fuori dalla recinzione è tutto un proliferare di Yucca spontanea, che colonizza le radure tra i rovi e la vegetazione nitrofilo-alofila: le palmette in vaso degli stabilimento balneari, che danno ai bagnanti l'impressione i trovarsi ai tropici sono arrivate così in Pialassa...
Sergio che fotografa le sue amate Chenopodiaceae con una bella Yucca dietro...
129,65 KB
Ciao, Andrea
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FOX
Moderatore
Città: BAGNO A RIPOLI
Regione: Toscana
21536 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 settembre 2009 : 15:07:07
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Grazie Andrea,
mi piacerebbe molto un giorno visitare questa zona, molto interessante, a parte i misfatti fatti dagli umani...
Proprio in questo ultimo periodo con l'Associazione ci stiamo doumentando sulle piante dei litorali marini.
simo
Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan |
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 settembre 2009 : 15:15:06
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Quando vuoi Simo, molto volentieri, tra l'altro Sergio, a differenza di me, conosce anche i funghi.
Ciao, Andrea |
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Hemerobius
Moderatore
Città: Alghero
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
4877 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 settembre 2009 : 18:56:48
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| Messaggio originario di theco: e poi i miei cari molluschi: ...
Haminoea sp.... |
Questa specie è comune nelle acque salmastre (ma non più nelle Valli di Comacchio) dove nuota usando il mantello (un po' come qualche nudibranco)
Che strano. Cos'é?
Ovatella myosotis, comunissima sui dossi di Valle dove ha comportamento terrestre. La trovavo in attività anche in pieno giorno sotto l'intrico degli Arthrocnemi insieme a Truncatella subcylindrica.
| Purtroppo l'immagine seguente non rende bene l'idea, ma quella zona sfuocata al centro è una ragnatela, se così si può dire. Per darvi un'idea della dimensione, l'alberello è una tamerice alta un paio di metri; la ragnatela fasciava tutta la cintura di arbusti, senza soluzione di continuità: alta circa un paio di metri, lunga almeno una ventina di metri e spessa non meno di 20 cm. Una cosa mai vista |
Ho visto un caso simile allo stagno di Pilo nel nord Sardegna, si trattava di una Tetragnatha non identificata.
Ciao Roberto
verum stabile cetera fumus |
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 settembre 2009 : 19:37:54
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Chiudo il capitolo sulle cose poco piacevoli con un paio di immagini
186,36 KB
193,92 KB
Le lagune che mantengono un contatto diretto con il mare sono inevitabilmente sporche. Pulire qui rappresenta un doppio problema supplementare rispetto alla pulizia di una spiaggia:
- nessuno viene qui a passare una giornata di relax, i residui non hanno un'origine in loco e a nulla servirebbe posizionare cassonetti per la raccolta. Qui i rifiuti arrivano direttamente dal mare con la marea crescente, poi si fermano da qualche parte e affiorano con la marea decrescente. E' all'incirca lo stesso meccanismo che deposita i rifiuti galleggianti sulla spiaggia, solo che qui l'agente di trasporto non sono le onde, ma le maree.
- raggiungere quella sedia di plastica rosa è praticamente impossibile. Non ci arrivereste via acqua per via del fondale troppo basso, nemmeno una canoa riuscirebbe ad arrivare lì e non ci arrivereste via terra perchè il fondo è un argilla non consolidata nella quale affondereste fino alla vita e potreste uscirne, rinunciando ai vostri stivali, solo se qualcuno viene a tirarvi fuori... credeteci, ho provato in gioventù. L'unico modo di arrivarci è volando...
Per fortuna questo genere di rifiuti non sono evidenti al punto da compromettere la bellezza del paesaggio, ma sono piuttosto fastidiosi quando li incontrate: bottiglie in pvc, taniche, scarpe, polistirolo... tutte le cose che di solito si trovano in spiaggia.
Ciao, Andrea |
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pan_48020
Utente Senior
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
2334 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 settembre 2009 : 21:52:20
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| Messaggio originario di FOX: Funghi ce ne erano?
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Trovato qualche Piopparello... e in pineta alcuni Boleti che avevo già fotografato la settimana scorsa; quando ho un po' di tempo li posto per determinarli.
| Ho visto un caso simile allo stagno di Pilo nel nord Sardegna, si trattava di una Tetragnatha non identificata |
Credo proprio siano loro.. Andrea ti ricordi anche i "pallini bianchi" sulle salicornie...(ooteche) sempre loro... Per la barriera di ragnatele ho fatto qualche foto, ma devo ancora preparare... + avanti li posto
Conoscere gli altri, è saggezza; ma conoscere se stessi è saggezza superiore.
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 settembre 2009 : 22:21:29
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Davvero un muro di ragnatela
Con il resoconto non sono ancora arrivato alla pausa pranzo... continuo domani.
Ciao, Andrea |
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pan_48020
Utente Senior
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
2334 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 settembre 2009 : 22:33:30
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Prendi Andrea.... Mettilo sotto il sole in Pialassa fra piadine, salicornie e Pignatti
Immagine: 102,09 KB
fallo vagare fra paesaggi alieni seguendo il miraggio di un gatto sulle colline di ostriche
Immagine: 70,77 KB
Poi stressalo con piante "assurde" sul ciglio di una strada trafficata in zona industriale
(non è quello che sembra): 95,09 KB
Portalo in giro x 8 ore ed alla fine saranno gli animali della zona a venire ad osservarlo...
Conoscere gli altri, è saggezza; ma conoscere se stessi è saggezza superiore.
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Albisn
Utente Senior
Città: Seregno
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
4284 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 settembre 2009 : 22:35:38
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Leggo con interesse e attendo il seguito.
Ciao Alberto |
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pan_48020
Utente Senior
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
2334 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 settembre 2009 : 05:46:30
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Fra le specie del mattino che ho fatto aggiungerei
Suaeda maritima: 64,33 KB
Tamarix gallica: 111,79 KB
Inula viscosa: 112,02 KB
Tragopogon pratensis: 53,03 KB
Atriplex tatarica: 41,45 KB
Atriplex latifolia: 84,87 KB
Sorvolo sulle foto di Artemisia caerulescens e Juncus maritimus perchè pessime
Conoscere gli altri, è saggezza; ma conoscere se stessi è saggezza superiore.
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pan_48020
Utente Senior
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
2334 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 settembre 2009 : 06:11:32
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Altre piante del mattino
eleagnos angustifolia (spontaneo): 144,06 KB
Rhamnus alaternus: 104,8 KB
Berberis vulgaris: 107,72 KB
Rubia peregrina: 75,57 KB
e poi basta x ora continuo prossimamente
Conoscere gli altri, è saggezza; ma conoscere se stessi è saggezza superiore.
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 settembre 2009 : 09:18:24
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| Haminoea sp.... Questa specie è comune nelle acque salmastre (ma non più nelle Valli di Comacchio) dove nuota usando il mantello (un po' come qualche nudibranco)
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Si tratta di Haminoea navicula, qui ancora molto comune, in effetti è un gasteropode un po' particolare, la conchiglia accoglie solo una piccola parte dell'animale.
| Mytilidae ... Che strano. Cos'é?
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Si tratta di Musculista senhousia, un mitilo importato dall'oriente
Il primo Cardiidae è invece un esemplare di Cerastoderma glaucum.
Ciao, Andrea |
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 settembre 2009 : 09:35:09
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| Messaggio originario di pan_48020:
Prendi Andrea.... Mettilo sotto il sole in Pialassa fra piadine, salicornie e Pignatti
Immagine: 102,09 KB
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In ogni occasione, per quanto bucolica, il vero gentiluomo si vede dal portamento: prego notare la lattina di birra signorilmente portata nel taschino.
Ciao, Andrea |
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theco
Utente Super
6117 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 settembre 2009 : 10:44:59
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A questo punto pappa...
Al leggendario baracchino della piada di Porto Corsini, quello che espone un cartello nel quale invita i clienti a non dare briciole ai passeri, perchè devono guadagnarsi la vita mangiando le zanzare...
Pare però che i passeri preferiscano la dieta tradizionale e, pur di campare a sbafo, siano disposti a posare in gruppo per una foto ricordo, in cambio di una briciolina.
Le piadine, dal ripieno inconfessabile, ce le siamo mangiate all'ombra d'un padlò, che per spiegare cos'è ci vuole una discussione dedicata... la facciamo un'altra volta.
Però ci siamo trovati tra i piedi una delle nostre bestie nere: la temibile Spergularia, il cui discernimento in specie è impresa infame. Con una mano al Pignatti da viaggio di Sergio e l'altra alla piada abbiamo affrontato la sfida a fronte alta e ne siamo usciti vincenti: Spergularia media.
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Poi siamo ripartiti e abbiamo abbandonato il sentiero, addentrandoci nel salicornieto sulle orme di un gattone nero.
231,06 KB vi faccio notare la magnificenza dell'impiantito: argille a frattura poligonale con nuance fulve da ossidazione.
Però in questa piana totale si ergeva una collinetta, illogica prominenza in tanta spianata, e il gatto ci ha condotto proprio lì. Quale accidente geomorfologico poteva mai essere accaduto lì? Ostriche.
Era una collina di Crassostrea gigas con contorno di Tapes philippinarum. Abbiamo immaginato che potesse essere il risultato di un'operazione di pulizia o di dragaggio del fondo del canale principale della Pialassa. Gli agenti atmosferici hanno poi dilavato dall'accumulo le sabbie e le argille dell'impasto e hanno lasciato sul posto solo le valve: una collina scricchiolante che ha già sviluppato la propria vegetazione.
E' risaputo che il botanico, nel momento in cui ha soddisfatto l'appetito e un caldo tepore settembrino lo avvolge di profumi, tende a rallentare la marcia, nota subito una pianta mai vista prima e si siede in terra, determinato a dare a quella pianta il posto che le compete nell'universo. Ed è proprio in quel momento che il botanico fa la sua maronata
Nel caso nostro la mission impossible era costituita da una graminacea abbondantemente sfiorita, con le spighette secche e vuote, qualcosa per cui ogni persona di buon senso si sarebbe girata dall'altra parte.
Noi no, Pignatti alla mano ci siamo persi in un mare di scelte per le quali non avevamo materialmente gli elementi per scegliere, facendo un passo avanti e tre indietro, ipotizzando, supponendo, ammettendo, postulando, valutando e altro ancora. Però alla fine, dopo molto tempo e molto sudore, l'abbiamo spuntata: Aeluropus litoralis.
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131,85 KB
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gli stoloni 209,53 KB
Un'ultima nota devo spenderla per il Pignatti da viaggio di Sergio, ho dimenticato di fotografarlo, ma vi prometto che lo farò alla prossima occasione... ne vale la pena. Sta insieme con giri sovrapposti di nastro adesivo da pacchi, il bel colore bordeaux è diventato una tinta ignobile di rosa, è farcito di campioni messi ad essiccare direttamente nella pagina che li riguarda, contiene gli appunti di Sergio vergati direttamente sulle sacre pagine ed è impreziosito da buchi, tagli e accidenti assortiti.
Ed io pensavo con vergogna al mio Pignatti, a casa, imborghesito in libreria.
Non so cosa farà Sergio quando uscirà la nuova Flora, ma questi volumi meriterebbero davvero di riposare in un museo della botanica, rappresentano fedelmente l'essenza di questa passione.
133,57 KB
Eccoli qua, Sergio e il suo Pignatti da viaggio... non so mai quanti chili di peso fanno nello zaino.
Ciao, Andrea |
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pan_48020
Utente Senior
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
2334 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 settembre 2009 : 20:13:15
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| Messaggio originario di theco:
A questo punto pappa...
Al leggendario baracchino della piada di Porto Corsini, quello che espone un cartello nel quale invita i clienti a non dare briciole ai passeri, perchè devono guadagnarsi la vita mangiando le zanzare...
Pare però che i passeri preferiscano la dieta tradizionale e, pur di campare a sbafo, siano disposti a posare in gruppo per una foto ricordo, in cambio di una briciolina.
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Riprendo l'immagine dalla pagina del forum dove è già presente, per capire di cosa si parla... Immagine: 63,86 KB
| Però in questa piana totale si ergeva una collinetta, illogica prominenza in tanta spianata, e il gatto ci ha condotto proprio lì. Quale accidente geomorfologico poteva mai essere accaduto lì? Ostriche.
Era una collina di Crassostrea gigas con contorno di Tapes philippinarum. Abbiamo immaginato che potesse essere il risultato di un'operazione di pulizia o di dragaggio del fondo del canale principale della Pialassa. Gli agenti atmosferici hanno poi dilavato dall'accumulo le sabbie e le argille dell'impasto e hanno lasciato sul posto solo le valve: una collina scricchiolante che ha già sviluppato la propria vegetazione.
E' risaputo che il botanico, nel momento in cui ha soddisfatto l'appetito e un caldo tepore settembrino lo avvolge di profumi, tende a rallentare la marcia, nota subito una pianta mai vista prima e si siede in terra, determinato a dare a quella pianta il posto che le compete nell'universo. Ed è proprio in quel momento che il botanico fa la sua maronata
Nel caso nostro la mission impossible era costituita da una graminacea abbondantemente sfiorita, con le spighette secche e vuote, qualcosa per cui ogni persona di buon senso si sarebbe girata dall'altra parte.
Noi no, Pignatti alla mano ci siamo persi in un mare di scelte per le quali non avevamo materialmente gli elementi per scegliere, facendo un passo avanti e tre indietro, ipotizzando, supponendo, ammettendo, postulando, valutando e altro ancora. Però alla fine, dopo molto tempo e molto sudore, l'abbiamo spuntata: Aeluropus litoralis.
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Seguire il gatto, alla fine si è rivelato positivo, dopotutto è grazie a lui se se abbiamo trovato Aeluropus litoralis, l'unica specie nuova della giornata. Tra l'altro è segnata anche al Bardello, va da se che ora ho una missione... trovarla anche in pineta!
Conoscere gli altri, è saggezza; ma conoscere se stessi è saggezza superiore.
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Discussione |
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