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ATTENZIONE! Questo forum è un luogo di discussione su tradizioni, nomi, leggende, filastrocche, feste, raffigurazioni, musiche, rituali, calendari, miti, fonti letterarie e simili riguardanti la natura e NON un luogo di scambio di ricette o istruzioni su come "utilizzare" piante, funghi o animali a scopo medico, culinario o altro. Informazioni dettagliate in tal senso potranno essere rimosse dai moderatori. Il prelievo in natura di piante, funghi ed animali può causare gravi danni all'ambiente ed essere legalmente sanzionabile. Il loro utilizzo inappropriato, a maggior ragione se non correttamente identificati, può avere conseguenze anche estremamente gravi, talvolta letali.


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Forest
Moderatore Tutor


Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


10115 Messaggi
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Inserito il - 14 ottobre 2009 : 18:33:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
AGGIORNAMENTO DATABASE 0004

Siamo a 262 versioni.
Ho postato un aggiornamento del database, giunto ora alla versione 0004.
Novità: versioni da Slovacchia, Paesi Baschi, Francia, Valtellina.
Inoltre, alcune interessanti versioni dal mondo celtico: Galles ed Irlanda.

Correzione di alcuni errori, revisione di alcune Note.

Sto riprendendo a lavorare a questa ricerca, dopo una pausa forzata a causa di un impegno di lavoro di altro genere!

Ecco il link:
----------

DATABASE vers. 0004, 14 ottobre 2009, 262 documenti
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Acipenser
Utente Senior


Città: Francoforte sul Meno
Prov.: Estero

Regione: Germany


1668 Messaggi
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Inserito il - 14 ottobre 2009 : 18:50:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sempre più interessante, Forest!

Tautò tèni zon kài
tethnekós kai egregoròs
kai kathèudon kai nèon kai
gheraiòn tade gàr
metapésonta ekéina ésti
kakèina pàlin táuta.

Eraclito, Frammenti, 88; Di passaggio, Franco Battiato.
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gigi58
Moderatore Trasversale


Città: Trapani
Prov.: Trapani

Regione: Sicilia


17657 Messaggi
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Inserito il - 14 ottobre 2009 : 20:57:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bravo, veramente interessante

Gigi
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ospitone
Utente Senior

Città: Cagliari
Prov.: Cagliari

Regione: Sardegna


1518 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 ottobre 2009 : 20:58:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho dato una lettura svelta al database (versione 4), che migliora sempre più in un sacco di aspetti! Per ora mi sono venute in mente queste considerazioni:

Nella versione 205 proveniente dal nuorese, si ipotizza – a proposito della presenza dei sette corni – l’influsso di un possibile substrato riferibile ai Vandali. Valuterei con sospetto o eliminerei questa ipotesi in quanto in Sardegna i Vandali occuparono l’isola per circa 80 anni, un periodo quindi piuttosto breve per una influenza duratura nella lingua (a tutt’oggi infatti in sardo non annovera imprestiti sicuri da riferirsi alla lingua parlata dai Vandali) e nella cultura. La data esatta della conquista vandalica non è conosciuta, ma deve avere avuto luogo dopo il 455; nel 476 la corte bizantina ci dà conferma del fatto. Ma i Vandali non potettero resistere a lungo nell’isola; già nel 534 dovettero cedere ai Bizantini.
Il numero sette relativo alle corna della lumaca che caratterizza le versione 122 e 205, potrebbe quindi essere una coincidenza fortuita.

Nella versione 6 si ipotizza nel nome della lumaca bavagnol, l’influsso di bava. L’ipotesi trova l’appoggio nel sardo, poiché è attestato baózu , letteralm. 'bavoso' che designa l’ Helix aspersa e che proviene da bába ‘bava’.

Nella versione 181 viene offerto alla chiocciola il pane d’orzo senza che ciò sia considerato un premio: credo che ciò sia connesso al fatto che il pane d’orzo non era considerato assolutamente un pane di pregio, tutt’altro! L’orzo era usato come alimento per i maiali e in Sardegna veniva panificato durante le carestie. Quando non si era in periodo di povertà, il pane d’orzo veniva dato addirittura ai cani. Ai bambini, per invogliarlo a mangiarlo, gli si diceva che faceva diventare i capelli biondi. Insomma, non era una pane particolarmente buono!!!
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Forest
Moderatore Tutor


Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


10115 Messaggi
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Inserito il - 14 ottobre 2009 : 21:38:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie, ad Acipenser ed a Gigi.
(Ma la ricerca non è solo mia, è di tutti noi, e poi siamo ancora all'inizio dei preliminari, ricordate…).

Credo che ospitone abbia ragione sui Vandali in Sardegna: non sembrano essere stati significativi nella cultura sarda, ed infatti non ho mai visto una sola documentazione di una qualsiasi loro influenza nelle tradizioni sarde, finora.

Sul termine "bavagnöl" della versione 6 c'è un metodo semplice: chiedere agli amici di Moena, il paese da cui proviene e che per vicende familiari conosco e mi è estremamente familiare fin dall'infanzia. Lo farò.

Sul pane d'orzo di cui si parla in nota alla versione 181, la mia voleva essere un'allusione al fatto di… far spurgare le lumache prima di mangiarsele! Perché questo è un fatto di cui tener conto, amici: in tante versioni, questi se le pappano

In questo caso, "ti darò del pane d'orzo" ed espressioni simili (181, 107 e forse 9) sarebbero una minaccia di preparare l'animale per essere cotto e mangiato.

C'è però una spiegazione più semplice, tra l'altro non in contraddizione con quest'ultima che avanzavo ora (e non la esclude), la quale coincide con quanto accennato da ospitone: una semplice ricerca nel database col termine "orzo" (181,107, 13, 157, 112, e forse 9, dove però non si tratta di "pane d'orzo", ma di chicchi) mostra che il suo uso è riferito sempre a situazioni di carestia. Ecco, abbiamo secondo me detto la parola magica… una delle parole chiave a cui sto pensando fin dall'inizio per avanzare una possibile ipotesi sull'origine di questa filastrocca. Ora ve l'ho detto: ve lo volevo comunicare nel testo principale della ricerca che sto preparando e che unirò al database, ma intanto ve l'ho anticipato.



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Forest
Moderatore Tutor


Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 18 ottobre 2009 : 17:58:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Conferma trovata: secondo un collega ed amico di Moena, che ringrazio, il termine ladino moenese "bavagnöl" della versione 6 non deriva da "bava", ma viene dal latino "bos, bovis" (bue), così come molti altri termini con cui si indicano le lumache, come abbiamo già visto.
Ho trovato anche una conferma indipendente dell'etimologia di questo termine, qui:
C. Salvioni, "Etimologie", in "Romania, recueil trimestriel consacré a l'étude des langues et des littératures romanes", ed. Paul Meyer et Gaston, Paris, 31e année, 1902, pagg. 274-295.

Ho poi eliminato nel database ogni riferimento ai Vandali in Sardegna, come suggerito.

Nel frattempo, grazie al nostro amico ospitone (i cui contributi a questa ricerca sono davvero molto importanti), ho appena inserito altre versioni italiane (siamo in questo momento a 270 documenti) ed altre ancora ne arriveranno; ed ho appena terminato di leggere degli interessanti e significativi studi (di David Lubell) sul consumo umano di lumache nella preistoria europea, che presentano non pochi collegamenti significativi con le questioni legate alla nostra ricerca.

Grazie invece ad amici italiani residenti in Catalogna, mi è appena arrivato il famoso articolo di Schneider sulle filastrocche del tipo della nostra, quello stesso articolo "introvabile" del 1949 che citavo proprio nel primo post di questa discussione a pag. 1.
Sarà la mia prossima lettura (e, tra l'altro, contiene alcune versioni, una trascrizione musicale e soprattutto diversi approfondimenti e collegamenti).

Presto… farò anche una mappa di distribuzione della nostra filastrocca in Europa, che poi metteremo in relazione ad altri dati.

A proposito, anche dai dati attuali, persiste l'assenza della filastrocca dal Sud-Est italiano e dal Sud-Est europeo.

Posterò poi anche un file contenente tutte le "richieste di aiuto" relative a questa nostra ricerca, ovvero le cose che chi può e vuole potrebbe fare per aiutare a portarla avanti più velocemente (ad esempio, traduzioni da dialetti o lingue, se le conosce, relative alle versioni che indicherò e che ancora non sono ben tradotte).

Ah… per caso, qualcuno di voi ha documentazione o studi molto seri ed affidabili sulla nascita dell'agricoltura in Europa (in tempi preistorici) e la sua diffusione nel nostro continente (che descrivano secondo quali tempi e quali percorsi è avvenuta)?
Potrebbe essere molto pertinente alla nostra ricerca…
Se ne avete, me lo potete segnalare? Può essere molto importante.

Un saluto a tutti!


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fern
Utente Senior

Città: Vicenza


2348 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 20 ottobre 2009 : 18:07:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mio nonno (Almisano (VI)) ripeteva talvolta la versione 42 riportata da Ermanno, limitatamente alle prime due righe, come indovinello.

Aggiungo una versione veronese ricevuta da mia madre (Alberedo d'Adige (VR)), che anch'io ho sentito recitare da bambino. Qui abbiamo una minaccia "gastronomica", tipo 44 (ma forse e' solo questione di rima).

Bogon, bogonela,
tira fora i corni
se no te meto in padela.


La prima riga si traduce "lumacone, lumachina" o meglio "chiocciolone, chiocciolina" dal momento che il dialetto distingue le chiocciole (bogoni le grandi, bogonele le piccole) dalle lumache (lumaghe).

fern
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Forest
Moderatore Tutor


Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 20 ottobre 2009 : 18:18:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie, fern, per le indicazioni precisissime! Inserisco subito nel database la versione nuova di Alberedo d'Adige ed integro anche le indicazioni sulla 42.

La mia idea è poi che le minacce di cucinare l'animale non siano casuali, ma anzi siano proprio una delle più importanti costanti nei testi di molte varianti. Poi magari mi sbaglierò, ma attualmente sto proprio lavorando su una ipotesi che prevede che tali minacce non siano dovute al caso.
Grazie mille per l'intervento!

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dadopimpi
Utente Senior


Città: modena


1670 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 ottobre 2009 : 18:55:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ne aggiungo una veneta della zona di Scaltenigo, Venezia, di mio nonno materno:
TESTO ORIGINALE
bovoea, bovoea,
co tre corni,
uno par mi,
uno par ti,
e uno pa ea vecia del muin

LINGUA E LUOGO
dialetto veneto, Scaltenigo, venezia

TRADUZIONE ITALIANA
chiocciola, chiocciola,
con tre corna,
uno per me,
uno per te,
e uno per la vecchia del mulino

FONTE
mio nonno

spero vada bene, Forest, queste ricerche mi sono sempre piaciute


Modificato da - dadopimpi in data 25 ottobre 2009 18:56:30
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Forest
Moderatore Tutor


Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


10115 Messaggi
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Inserito il - 25 ottobre 2009 : 19:07:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie!
Molto affine alle versioni 34 e 45 del nostro database (entrambe versioni ladine della Val Badia), per la presenza della formula di distribuzione delle corna ("uno per me, uno per te…") e per la menzione del personaggio della "vecchia del mulino".

È insolito che manchi della richiesta fatta alla lumaca (richiesta di tirare fuori le corna o di uscire fuori): di solito questa appare sempre, in genere nel secondo verso.
Questo potrebbe indicare che si tratta di una versione un po' più recente, in cui tale richiesta è andata perduta.

spero vada bene


Naturalmente! Va benissimo e l'aggiungo subito al database, insieme ad un'altra che mi è arrivata per via privata ed ad altre che ho trovato in un vecchio e lungo articolo che sto studiando. E siamo a 273 versioni!

queste ricerche mi sono sempre piaciute

Anche a me!
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Forest
Moderatore Tutor


Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 23 novembre 2009 : 18:04:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
AGGIORNAMENTO DATABASE, versione 0005

Siamo a 292 versioni!
Il database è scaricabile qui.

NUOVE VERSIONI:
Aggiunte, tradotte ed annotate 29 versioni da Italia, Spagna e Svizzera (tutte quelle dalla versione 263, compresa, in poi).
Alcuni dei nuovi documenti aggiunti sono di estremo interesse.
Per queste ultime versioni, quando sono giunte dal Forum (ciò viene ogni volta citato nell'annotazione delle fonti), grazie soprattutto ad ospitone (che ha procurato il materiale dell'AIS svolgendo un
importantissimo lavoro), fern, Hirundo, dadopimpi.

MODIFICHE:
Modificata la versione 21, campana.
Aggiunta la musica alla versione 51, triestina, online all'indirizzo indicato nel database.
Aggiunta la musica alla versione 52, spagnola, online all'indirizzo indicato nel database.
Nella stessa versione 52, aggiunta l'interessantissima descrizione di una danza ad essa collegata (di possibile interesse anche relativamente alla versione 193).
Cambiate le note alle versioni 52 e 193.
Cambiata la nota alla versione 53.
Modificata la versione 42, veneta.
Trovato ed incluso il testo originale spagnolo della versione 3.
Migliorata la traduzione della versione 3 e citata la relativa fonte.
Modificata la versione 26, che si è scoperto essere veneta. Aggiunto quindi il testo originale, eliminato il testo in traduzione letteraria italiana, e migliorata la traduzione, cambiando pure la relativa nota.
Rilevata ed evidenziata l'affinità tra questa e la versione 271.
Rilevata la particolare bellezza artistica del documento spagnolo 274.
Rilevata la grande importanza etnologica e scientifica del documento spagnolo 276, che è stata valorizzata commentandolo con un'ampia nota.
Cambiate le traduzioni delle interessanti versioni celtiche 252, 253 e 254 e le relative note, in seguito ad approfondimenti sulle tradizioni gallesi, irlandesi e scozzesi.
Inserite nel modo più preciso possibile tutte le località delle versioni provenienti dall'Archivio Italo-Svizzero (AIS), nell'intero database.
Cambiate le note alla versione 192, anche in relazione alla 269.
Cambiate le note alla versione 269, anche in relazione alla 192.
Migliorate le traduzioni delle versioni 267 e 269 e cambiate le relative note.
Cambiate le note alle versioni 24, 27, 258.
Inseriti i dati della versione 183.

____________

LINKS:

DATABASE

MAPPA DI DISTRIBUZIONE
Guida alla lettura della mappa

RICHIESTE DI AIUTO

TUTTI I LINKS RELATIVI ALLA RICERCA

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Forest
Moderatore Tutor


Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


10115 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 23 novembre 2009 : 18:13:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
PUBBLICATA ONLINE LA MAPPA DI DISTRIBUZIONE

Dopo il DATABASE profondamente ampliato, modificato ed aggiornato, c'è un'altra novità. Si tratta di una mappa di distribuzione delle località in cui è presente la formuletta della lumache che è oggetto della nostra ricerca.

È scaricabile ad alta risoluzione QUI.
È disponibile anche una Guida alla lettura della mappa.
Ho inoltre approntato una lista delle cose su cui è davvero molto desiderabile un aiuto da parte di chi può darlo, al fine di migliorare il più possibile questa nostra ricerca.
Si tratta del file di RICHIESTE DI AIUTO.

PER LEGGERE LA MAPPA:
Il primo numero, arancione, indica il numero di versioni trovate nel territorio interessato.

Il secondo numero, viola, è un indice di densità. Si è reso interessante elaborarlo per correggere il fatto che, dopotutto, è normale che
su un territorio più ampio si ritrovino più varianti che su uno più ristretto.

L'indice di densità si ricava con la semplice formula:
indice = (N x 10) / (kmq/100000)
dove N è il numero di versioni ritrovate nel territorio considerato e kmq è la sua area approssimativa espressa in chilometri quadrati.

Il colore di fondo, verde, delle aree in cui si ritrova la formuletta sulle chiocciole è tanto più scuro quanto più alto è l'indice di densità.

Le linee grigie indicano i moderni confini politici. Le linee rosse indicano alcuni confini etnico-linguistici significativi, quando non coincidono con quelli politici.

I dati sulla mappa sono da considerare del tutto provvisori ed approssimativi. Essi dipendono anche da molti fattori non desiderabili, ad esempio:
- una certa scelta soggettiva sulle aree considerate;
- il fatto che nel caso di aree piccole l'indice di densità sale subito a valori elevatissimi, anche in modo improprio (ciò andrebbe corretto con metodi statistici o procedure diverse);
- i migliori contatti avuti con studiosi di certe zone e non di altre;
- la consultazione di studi approfonditi fatti solo per determinate aree (Francia, Spagna, Olanda, zona Ladina dolomitica) con il risultato di avere più versioni da quelle zone rispetto a quante ne siano state rintracciate dalle altre.

È comunque ipotizzabile che i dati abbiano già un valore tale da poter rivestire un sufficiente interesse.

OSSERVAZIONI:
Persiste l'assenza da Puglia, Molise costiero, Umbria, Marche, Val d'Aosta, Friuli (inteso senza la Venezia Giulia), Alto Adige.

In Italia, l'assenza dalla Val d'Aosta sembrerebbe dovuta ad una mancanza di dati del tutto casuale (la regione è infatti circondata da zone in cui la formuletta sulle chiocciole è ben presente, e con le quali condivide molti tratti culturali); colpisce invece l'assenza dalla Puglia, regione confinante con il sud-est europeo, da cui pure la formuletta da noi studiata parrebbe assente.

In Europa è infatti degna di nota la persistente assenza da Albania, Grecia, Macedonia, Bulgaria, Turchia europea, Cipro, Malta.
Non pare invece rilevante l'assenza dalla Repubblica Ceca, per le stesse ragioni sopra esposte per la Val d'Aosta.

In definitiva, ad una prima impressione, sembrano avere una certa importanza:

A) alcune grandi valli fluviali adatte all'agricoltura, soprattutto la valle del Reno e quella del Po;

B) le zone occidentali di più antica presenza gallica (Francia, Italia settentrionale, Galles, in parte Spagna ed Inghilterra);

C) le zone di incontro tra il mondo gallico e quello germanico (Francia in generale, Svizzera francese, Alsazia, Lorena, Belgio, Olanda, Germania settentrionale, Lombardia, Trentino, Veneto, ed anche la stessa Inghilterra);

D) l'Italia centro-meridionale dal lato tirrenico, in particolare la Campania.

Dove alcune delle suddette condizioni si verificano simultaneamente e si sovrappongono, la presenza della filastrocca in esame è particolarmente elevata (Lombardia, Olanda, Fiandre belghe).

In Europa dell'est sembrerebbe particolare la situazione della Romania.

Resta da fare la mappatura completa e dettagliata regione per regione (o meglio, Dipartimento per Dipartimento) dell'intero territorio francese sulla base delle informazioni contenute nel database (e sul modello di quanto già fatto per l'Italia). Per varie ragioni, ciò sarebbe potenzialmente importante.

Immagine:
SONDAGGIO ETNOLOGICO: CONOSCI IL
296,95 KB
____________

LINKS:

DATABASE

MAPPA DI DISTRIBUZIONE (ad alta risoluzione)
Guida alla lettura della mappa

RICHIESTE DI AIUTO

TUTTI I LINKS RELATIVI ALLA RICERCA


Modificato da - Forest in data 23 novembre 2009 18:20:52
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Caterina Azara
Utente Senior

Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


688 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 30 novembre 2009 : 18:56:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao Forest, il sondaggio che hai promosso è davvero interessante, spero di dare anch'io un piccolo contributo con questa testimonianza raccolta da una ultrasessantacinquenne di Austis (NU, proprio ieri mattina, la signora Giuseppina, conosciuta durante una delle mie 'sortite', la quale mi ha raccontato di averla appresa dai nonni materni, anch'essi di Austis. Non sono riuscita a risalire alla specie, mi ha detto solo che andavano a cercare...' le chiocciole più grosse' perchè avevano le corna più lunghe. Anche sulla lingua ti so dire poco, io parlo il dialetto gallurese della Sardegna Nord-Orientale e la zona di riferimento è al centro esatto della nostra Isola, quindi legato alle varie parlate 'barbaricine'. perciò per scrivere la filastrocca, che mi ha riferito cantilenava, ma senza una melodia particolare, ho seguito scrupolosamente le indicazioni della signora...e così te la riporto:

'Zinzigorru Zinzigorru
oga corru
ca ghi no ti kintro
a intr'e su forru.
Ti scuzzo tiremazu.
Tiche fulio in su muntonarzu'


traduzione
chiocciola chiocciola
tira fuori le corna
se no ti metto nel forno
ti picchio con il martello per spaccare la legna
ti butto nell'immondezzaio'

spero di essere stata utile
a presto
Caterina




caterina azara
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Forest
Moderatore Tutor


Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


10115 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 30 novembre 2009 : 19:18:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie, Caterina. Utilissima!
E così la Sardegna aumenta le versioni (e la signora Giuseppina va ringraziata anche lei): questa versione di Austis avrà il numero 293 nel prossimo database!

A me verrebbe da pensare a qualche piccola correzione grafica per rendere l'idea delle lettere sottintese dalle parole complete, ad esempio (se capisco bene):

Zinzigorru Zinzigorru
'oga corru,
ca ghi no ti kintro
a intr'e su forru.
Ti scuzzo ' tir''e mazzu.
Ti che fulio in su muntonarzu.

…però meglio controllare con qualche sardo del centro!

A si biri, e Deus ti lu paghet!
A presto, e grazie!


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Cmb
Moderatore


Città: Buers
Prov.: Estero

Regione: Austria


12844 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 dicembre 2009 : 20:37:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non ho letto tutto ancora - ma perchè non produci una CD ?



"La distinction des espèces de limaces est extrêmement difficile,
et aucun zoologiste n’est encore parvenu à quelque chose
d’un peu satisfaisant sous ce rapport."
H. M. DUCROTAY DE BLAINVILLE 1823

Riassunto del Forum Natura Mediterraneo degli Limax dell'Italia
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Forest
Moderatore Tutor


Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


10115 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 10 dicembre 2009 : 20:50:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Un CD-ROM, intendi? In futuro ci si potrebbe anche pensare, anche se forse la cosa migliore sarebbe provare a scrivere un articolo.
Grazie dell'idea.
Il fatto è che per me siamo appena all'inizio della ricerca!
Per farvi comprendere cosa ho in mente, la ricerca (che ho già bene in mente, anche in molti dettagli) prevede:

1) database,
2) mappa (attualmente fatta in una prima versione, ora da migliorare soprattutto per la Francia),
3) bibliografia con riassunto delle ricerche passate fatte da altri (come punto di partenza),
4) alcune osservazioni preliminari,
5) esposizione di un modello strutturale e la sua applicazione a tutte le versioni,
6) l'individuazione dei motivi (= soggetti ricorrenti) e la loro analisi (e cartografia di alcuni motivi),
7) qualche altra osservazione introduttiva ad un'ipotesi eziologica (cioè sull'origine della filastrocca),
8) e, finalmente, un'ipotesi eziologica (cioè sull'origine) e
9) qualche osservazione sulle musiche.
10) Traduzione in inglese di tutto, divulgazione, contatti con specialisti di etnologia per ulteriori prosecuzioni della ricerca.

Per ora siamo solo alla fase 2 (incompleta) su 10, è ancora presto per pensare di fare qualcosa di troppo serio! Un articolo, oppure un CD-ROM, secondo me, si dovrà fare quando la ricerca sarà alla fase 10, presentandosi così in modo più professionale.

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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


4284 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 30 dicembre 2009 : 18:08:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho letto per la prima volta questa discussione tutta di seguito e sono piacevolmente sorpreso.

Premetto che non ho contributi da dare sull'argomento.

Quello che mi colpisce è l'uso alto, direi proprio, che state facendo di Internet e dell'informatica. E per di più da parte di molti non professionisti, credo.

Riepilogo degli strumenti usati
- Internet: forum diversi in lingue diverse, chat, mail, motori di ricerca, siti specialistici...
- Informatica: videoscrittura (banale, ma con lingue e dialetti diversi molto meno), convertitori di caratteri, traduttori, database...

In pochi mesi avete scovato, raccolto e classificato materiale che giaceva sepolto nelle tradizioni familiari più intime di tutta Europa, risvegliando la memoria dei più anziani o riscoprendo testi semisconosciuti e quasi irreperibili. E mi sembra solo l'inizio.

Da una parte la velocità e l'ubiquità della comunicazione in Internet, dall'altra la lentezza e l'isolamento della tradizione orale, della memoria umana, ma anche di certa scrittura: un bel contrasto!

Un esempio di come il computer può essere una protesi della mente (idea di Karl Popper) o delle menti... (Internet non esisteva)

Rischio di scrivere stupidaggini e avrei bisogno di rifletterci, ma, lo dico a caldo, un uso così disinvolto ed efficace delle nuove tecnologie, mi sembra un aspetto rilevante di questa ricerca: un esempio da seguire, anche in FNM.
Forse in futuro diventerà una cosa normale, ma io, che non sono proprio un nativo digitale, non ci sono affatto abituato.

Se poi guardo a come vengono usati certi mezzi di comunicazione di massa... mi assale la tristezza. Per fortuna ci siete anche voi e... FNM!

Complimenti a tutti e in particolare a Giovanni (Forest).

Saluti e visto la data: BUON ANNO, anzi BUON LAVORO!
Alberto

Modificato da - Albisn in data 30 dicembre 2009 18:42:35
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Forest
Moderatore Tutor


Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


10115 Messaggi
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Inserito il - 30 dicembre 2009 : 18:52:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ringrazio Alberto (Albisn) per le belle e significative parole. Ha ragione: Internet può essere un gran bello strumento, se usato bene. Agli aspetti da lui elencati aggiungo una sola cosa: la collaborazione intelligente e cordiale tra persone che molto spesso non si conoscono nemmeno direttamente tra loro, per fare una cosa bella e ben fatta: ed ecco che l'attenzione da parte di ciascuno, sommata a quella degli altri tramite strumenti potenti come Internet ed il nostro Forum, può dare dei risultati notevoli. Appena possibile, si continua…!

Link
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Albisn
Utente Senior


Città: Seregno
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


4284 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 30 dicembre 2009 : 20:09:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Forest:

Ringrazio Alberto (Albisn) per le belle e significative parole.

Il mio voleva essere l'inizio di un ragionamento... freddo e neutrale. Sull'argomento Internet si fa un sacco di retorica: non vorrei aggiungerne altra.
Comunque: Prego!

Agli aspetti elencati aggiungo una sola cosa: la collaborazione intelligente e cordiale tra persone che molto spesso non si conoscono nemmeno direttamente tra loro.

Questo è implicito nello spirito di FNM. Giusto comunque ribadirlo.

Saluti e... alla faccia della freddezza: Avanti così!
Alberto

Modificato da - Albisn in data 30 dicembre 2009 20:10:34
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ross46
Utente Super

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Flora e Fauna

Inserito il - 01 gennaio 2010 : 13:17:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao e Buon Anno a tutti
a causa della vastità degli argomenti trattati in FNM (ma non è un difetto) arrivo solo oggi in questa sezione.
Anche nella mia infanzia esiteva un filastrocca insegnata dai nonni e che noi bambini recitavamo per "convincere" le lumache a mostrare le corna.
Non aveva musica, solo un pò cantilenata. Proviene dalla provincia di Pavia, al confine con il Piemonte, una zona dove i dialetti erano molto diversi in paesi pur vicini tra loro. Cercherò di scriverla al meglio. Il dittongo eu si legge alla francese.

recita:
Lumaga, lumaghin
tira fora i tò curnin
jun par mi e jun par ti
jun par la vegia
ch'là veu murì.
S'la veu murì
ca la meura
'gh faruma n'a casa neuva
neuva neuventa
e 'gh cagaruma denta

traduzione:
Lumaca, lumachina
tira fuori i tuoi cornini
uno per me e uno per te
uno per la vecchia
che vuole morire.
Se vuole morire
che muoia
gli faremo una cassa nuova
nuova, più che nuova
e ci faremo la cacca dentro

Ho però il sentore che la seconda strofa sia un'aggiunta ed ho sempre trovato fuori luogo la frase finale, che giustifico come un modo per esorcizzare l'uso reale della "cassa".

Ross
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