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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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Giggetto
Utente V.I.P.
Città: Manfredonia
Prov.: Foggia
Regione: Puglia
461 Messaggi Tutti i Forum |
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Melanitta
Moderatore
Città: Manfredonia
Prov.: Foggia
Regione: Puglia
7889 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 luglio 2009 : 14:17:21
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In effetti è proprio così! A me è capitata la stessa cosa con le Tortore selvatiche a Marina di Ravenna, che scendevano a bere ai bordi di una piscina di un locale dove la musica suonava a tutto volume,oppure lungo la Val d'Arno dove i merli si lasciavano avvicinare fino a pochi metri, per non parlare dei Paesi nordici come hai detto tu. Ma non solo nel nord del mondo. Guarda quello che accade nel Sudamerica. In Colombia i Colibrì mi facevano compagnia tutti i giorni, per non parlare degli Avvoltoi neri, praticamente paragonabili alle nostre cornacchie ma molto più confidenti. E poi piccoli aironi, fringillidi coloratissimi che si posavano lanciando curiose occhiate posati a meno di un metro, senza il minimo timore. Quello che io chiamo il Paradiso.... Credo che la cosiddetta distanza di fuga e di conseguenza la diffidenza degli uccelli nei confronti dell'uomo, sia direttamente proporzionale al grado di persecuzione e disturbo che viene perpetrato nei loro confronti. A supportare questa ipotesi, ti faccio un esempio concreto che è avvenuto proprio nella nostra "città". A metà degli anni Ottanta, quando le Tortore dal collare iniziarono la loro lenta colonizzazione delle nostre pinete, erano talmente confidenti che addirittura si facevano avvicinare talmente tanto da poterle, se si fosse voluto, catturare con le mani. Oggi, la situazione è totalmente cambiata. La continua, sconsiderata e violenta persecuzione venatoria effettuata nei loro confronti (tra l'altro è specie protetta) le ha rese terribilmente diffidenti, tanto da sentirsi minacciate già a 40-50 mt di distanza ( guarda caso la distanza di tiro di una doppietta). Ma lo stesso dicasi dei tanti migratori che giungono da noi, in primavera ed autunno. Inizialmente sono confidentissimi ma subito dopo modificano il proprio comportamento. Comunque i fattori che determinano tali comportamenti variano tanto da zona a zona, periodo e specie. Ci sono specie molto più diffidenti che altre e località nelle quali gli uccelli si sentono più o meno protetti. Si veda ad esempio il comportamento di un qualsiasi animale al di fuori di un parco o di una riserva e lo si confronti con quello di uno che ci vive all'interno di queste. Ultimo ma importante, credo che l'educazione per il rispetto degli Uccelli, degli animali e della Natura intera sia più radicalmente presente in quei popoli di origine pagana che ritenevano divinità tutte le creature che facevano parte del loro mondo naturale, foreste, laghi e fiumi compresi.
Saluti
Massimo |
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Fabribor
Utente Senior
Città: Savarna
Prov.: Ravenna
Regione: Emilia Romagna
1547 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 luglio 2009 : 14:58:10
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| Messaggio originario di Melanitta:
A metà degli anni Ottanta, quando le Tortore dal collare iniziarono la loro lenta colonizzazione delle nostre pinete, erano talmente confidenti che addirittura si facevano avvicinare talmente tanto da poterle, se si fosse voluto, catturare con le mani. Oggi, la situazione è totalmente cambiata. La continua, sconsiderata e violenta persecuzione venatoria effettuata nei loro confronti (tra l'altro è specie protetta)...
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Certamente il grado di persecuzione da parte dell'uomo è il principale fattore che determina la distanza di fuga... dall'uomo. Qui nel ravennate, le anatre fuggono a 1km di distanza. I fenicotteri, solitamente abbastanza confidenti, se sentono il rumore di un velivolo (da tre anni molti aeroclub vendono giri turistici per fare foto ai fenicotteri dall'alto, fatti involare dai sorvoli a bassa quota, illegali, dell'aereo stesso), fuggono in preda al panico anche se l'aereo è a 2km e non ha intenzione di sorvolare la zona. Il fenomeno può essere localissimo: le tortore selvatiche in un campeggio atterrano fra i turisti. In pineta, dove vengono cacciate in settembre prima della migrazione, non si fanno assolutamente vedere.
Giusto una puntualizzazione a quanto ho quotato di Melanitta. Per la L.157 tutti gli uccelli sono protetti (distruzione uova e nidi, cattura, ...). Alcune specie sono cacciabili. Altre possono essere oggetto di caccia per particolari motivi. Effettivamente la Tortora dal collare non è fra le cacciabili (ma è stata inserita fra le cacciabili in alcuni paesi europei, mentre l'Italia per fattori casuali non ne ha chiesto la cacciabilità). In Emilia Romagna, però, è fra le specie "in deroga", ovvero viene cacciata legalmente da alcuni anni come specie che determina danni all'agricoltura (del tutto opinabili, ma questa è un'altra storia).
Fabribor. Gli uccellini nel vento non si fanno mai male, hanno ali più grandi di me... [F.De Gregori] |
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GioFon
Utente Senior
Città: Reggio Emilia
Prov.: Reggio Emilia
Regione: Emilia Romagna
581 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 luglio 2009 : 15:48:05
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| Messaggio originario di Melanitta:
Ultimo ma importante, credo che l'educazione per il rispetto degli Uccelli, degli animali e della Natura intera sia più radicalmente presente in quei popoli di origine pagana che ritenevano divinità tutte le creature che facevano parte del loro mondo naturale, foreste, laghi e fiumi compresi.
Saluti
Massimo
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E quali sarebbero questi popoli di origine pagana? Non lo siamo anche noi?
Giofon |
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Melanitta
Moderatore
Città: Manfredonia
Prov.: Foggia
Regione: Puglia
7889 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 luglio 2009 : 16:36:08
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Scusa mi sono espresso male!Giustamente anche noi italici siamo di origine pagana. La mia era una riflessione su quei paesi, soprattutto di origine celtica, la cui gente è discendenza di popoli che riconoscevano come proprie divinità molte delle creature animali e vegetali e che vivevano in grande simbiosi con il mondo della natura. A differenza nostra, che abbiamo ricevuto l'educazione cristiana già molti secoli prima e che poneva al di sopra di tutte le creature un dio e l'uomo stesso fatto a sua immagine e somglianza.... Ma non credo proprio che questa sia la sede adatta a disquisizioni di questo tipo.
Saluti
Massimo |
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GioFon
Utente Senior
Città: Reggio Emilia
Prov.: Reggio Emilia
Regione: Emilia Romagna
581 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 09 luglio 2009 : 22:39:42
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Mmmmmh... Non credo sia colpa del Cristianesimo se in alcune zone d'Europa o del mondo gli animali siano più o meno rispettati che in altri. Mai sentito parlare di un tale Francesco d'Assisi? Non era forse cristiano e non predicava la fratellanza e la pace con tutte le creature? E non è certo un caso isolato nella storia della Chiesa... Per venire ai nostri giorni, mi sembra che sia appena uscita un'enciclica del papa in cui si ribadisce che l'uomo ha il dovere di custodire la natura e non il diritto di saccheggiarla! Forse però, come dici tu, non è questa a sede per disquisire di certi argomenti.
Saluti GioFon |
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Giggetto
Utente V.I.P.
Città: Manfredonia
Prov.: Foggia
Regione: Puglia
461 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 10 luglio 2009 : 21:22:14
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Ciao Massimo e grazie per la risposta. Che tristezza vivere nella stessa città e doversi incontrare su internet . Mi hai fatto innamorare della Colombia, se ci vai di nuovo mi potrei aggregare?
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Melanitta
Moderatore
Città: Manfredonia
Prov.: Foggia
Regione: Puglia
7889 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 11 luglio 2009 : 10:45:09
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| Messaggio originario di Giggetto:
Ciao Massimo e grazie per la risposta. Che tristezza vivere nella stessa città e doversi incontrare su internet . Mi hai fatto innamorare della Colombia, se ci vai di nuovo mi potrei aggregare?
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Guerriglia permettendo direi di sì!
Ciao |
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