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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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 Acanthocinus xanthoneurus
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Marcellus
Utente Junior


Città: Ravenna
Prov.: Ravenna

Regione: Emilia Romagna


33 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 luglio 2009 : 23:34:39 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Hexapoda Ordine: Coleoptera Famiglia: Cerambycidae Genere: Acanthocinus Specie:Acanthocinus xanthoneurus
Questo bellissimo endemismo italiano scorrazzava su un vecchio faggio abbattuto dalle intemperie, a circa 1500 metri di altitudine, nel parco nazionale delle foreste casentinesi...
Nello specifico si tratta di un esemplare femmina..!

Acanthocinus xanthoneurus
253,05 KB

Modificato da - Vitalfranz in Data 20 agosto 2009 09:11:34

Vitalfranz
Utente Senior


Città: Luxembourg

Regione: Luxembourg


2500 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 luglio 2009 : 08:48:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vedo che sei specializzato in insetti rari complimenti!
È proprio un magnifico esemplare!



Francesco Vitali
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Marcellus
Utente Junior


Città: Ravenna
Prov.: Ravenna

Regione: Emilia Romagna


33 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 luglio 2009 : 17:55:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Se posso dare un contributo alla biologia di questo insetto, per osservazioni personali, ti dico che il mito della sua rarità è da sfatare. Nelle foreste del casentino, sebbene localizzato, ho osservato che i grossi faggi abbattuti di recente ospitano attacchi da parte dello xanthoneurus di centinaia di larve, con sfarfallamenti di adulti piuttosto numerosi come testimoniato dai fori di uscita che ritrovo periodicamente sui vecchi tronchi.
In generale ritengo che non esistano specie davvero rare, piuttosto è la fenologia che li può far sembrare tali, anche perchè se no penso che si sarebbero già estinte se il perpetuarsi delle specie fosse dovuto a pochi esemplari e al fortuito incontro di essi, considerata la fragilità di insetti che, da adulti, vivono pochi giorni, in genere sono piuttosto lessi (ho osservato banchetti a base di cerambicidi sulle cataste da parte di lucertole e uccelli vari...) e le cui larve sono anch'esse preda di picchi, funghi, predatori vari!
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Vitalfranz
Utente Senior


Città: Luxembourg

Regione: Luxembourg


2500 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 luglio 2009 : 19:00:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Marcellus:
In generale ritengo che non esistano specie davvero rare, piuttosto è la fenologia che li può far sembrare tali, anche perchè se no penso che si sarebbero già estinte


Beh.. ehehe la prova che esistono specie rare é proprio il fatto che la maggioranza di esse si sono già estinte o corrono il rischio di farlo... magari non questa, ma altre sì.

Il fatto che certi animali, tipo il ghepardo, abbiano una bassa variabilità genetica é già un preludio... ma questo capita anche negli insetti: nella foresta di Aitone, in Corsica, ho trovato 3 Rosalia alpina su un unico faggio.
Bene, due di queste presentavano della anomalie e una scarsissima variabilità, dovute probabilmente al ridotto numero di esemplari rimasti.
Se consideri la Rosalia su tutta la Corsica, magari non su quell'albero, si può senz'altro definire rara, dato il ridotto di numero di stazioni favorevoli, e di conseguenza prevederne la sua prossima estinzione.


Francesco Vitali
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Marcellus
Utente Junior


Città: Ravenna
Prov.: Ravenna

Regione: Emilia Romagna


33 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 luglio 2009 : 19:38:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In realta' condivido appieno il tuo pensiero, il mio discorso sulla rarità deve essere inteso in senso lato: cioè in partenza, senza considerare l'impatto antropico devastante, gli insetti sono sicuramente diffusi moltissimo, riducendosi gli habitat si riducono di conseguenza, e, alla fine, si estinguono. Ma si tratta di un fenomeno accelerato da fattori esterni, che alterano una diffusione naturale.
E sono convinto che prima o poi troverò un albero pieno di necydalis...
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Vitalfranz
Utente Senior


Città: Luxembourg

Regione: Luxembourg


2500 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 09 luglio 2009 : 20:08:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Marcellus:
E sono convinto che prima o poi troverò un albero pieno di necydalis...


Non ti dico da quand'è che lo cerco...

Francesco Vitali
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dadopimpi
Utente Senior


Città: modena


1670 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 13 agosto 2009 : 19:11:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ma non vi accontentate mai eh voi entomologi esperti, a parte gli scherzi, molto spesso degli insetti, come diceva Marcello, sono rari non perchè sono poco diffusi ma perchè hanno una fenologia o una biologia strana, per esempio, molti buprestidi tropicali sono rari non perchè ce ne sono pochi ma perchè vivono in cima a degli alberi alti anche più di quaranta metri, e quindi se ne trovano pochi
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Marcellus
Utente Junior


Città: Ravenna
Prov.: Ravenna

Regione: Emilia Romagna


33 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 agosto 2009 : 17:51:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
e gia'! per esempio ho sperimentato questo fatto con la saperda carcharias, che è considerata, a livello di diffusione, comune e banale.
Spesso gli adulti, di abitudini notturne, frequentano la parte più alta dei pioppi su cui si sviluppano, e solo in minimo numero si ritrovano a livello di entomologo... tant'è che si potrebbe quasi dire che siamo in presenza di un insetto raro visto che al massimo ne ho osservata una vagando un intera notte per un pioppeto come un maniaco...
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