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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
 PALEONTOLOGIA DEL MEDITERRANEO
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emilio fossili
Utente Senior

Città: Pistoia
Prov.: Pistoia

Regione: Toscana


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Inserito il - 30 maggio 2009 : 17:09:29 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

22 maggio 2009

Operazione dei Carabinieri nel Vibonese. Tre le persone denunciate. Recuperati 7000 reperti archeologici. Sequestrato il Museo di Nicotera



VIBO VALENTIA. Sono tre le persone denunciate in stato di libertà dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale della Calabria, in provincia di Vibo Valentia, per impossessamento illecito di beni archeologici a seguito dell’operazione che ha portato al sequestro di 7.300 reperti e al sequestro dell’ex Museo civico di Nicotera attualmente denominato “Museo provinciale di mineralogia e petrografia”. L’indagine, coordinata dalla procura della Repubblica di Vibo Valentia, dallo scorso mese di novembre ad oggi si è articolata in tre scaglioni e ha portato al recupero di beni archeologici e paleontologici illecitamente detenuti. Già a novembre i militari avevano perquisito la struttura museale di Nicotera dove avevano sequestrato 123 reperti archeologici e 593 paleontologici dopo avere rilevato la mancanza di atti autorizzativi da parte della struttura. Ad aprile, in seguito a perquisizioni domiciliari, erano stati sequestrati altri 6.600 di reperti provenienti da siti di Cessaniti, Nicotera, Ionadi, Capo Vaticano, Briatico, Tropea. I risultati dell’operazione sono stati illustrati ai giornalisti dal Procuratore della Repubblica di Vibo, Mario Spagnuolo, dal sostituto procuratore Enrica Medori, dal comandante del Nucleo tutela culturale Raffaele Giovinazzo e dalla Soprintendente archeologa della Calabria, Caterina Greco. “Il territorio della provincia di Vibo Valentia racchiude un patrimonio storico culturale che bisogna preservare e tutelare per le future generazioni”. Lo ha detto il Procuratore della Repubblica Mario Spagnuolo incontrando i giornalisti per illustrare i risultati dell’operazione condotta dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale. “Questa terra - ha aggiunto Spagnuolo - non è solo luogo di illegalità diffusa ma anche luogo di cultura millenaria dove esiste un patrimonio forte che crea un ponte con il passato. Nostro obiettivo è quello di preservare questa grande ricchezza di cui la città deve essere orgogliosa”. Per la Soprintendente archeologa della Calabria, Caterina Greco “il sequestro operato è straordinario sia sotto il profilo quantitativo che sotto quello qualitativo”. Secondo il comandante del nucleo carabinieri per tutela patrimonio culturale della Calabria, Raffaele Giovinazzo, “si tratta del più grande sequestro di reperti archeologici compiuto in Calabria e di uno dei più consistenti per quanto riguarda la paleontologia a livello europeo”. L’ex Museo Civico di Nicotera, sequestrato dai carabinieri nell’ambito di un’operazione che ha portato al recupero di 7000 reperti archeologici, è un piccolo gioiello espositivo allestito nelle sale del Castello Ruffo. Dal 2002, dopo la chiusura, il museo ha riaperto con il nome “Museo provinciale di mineralogia e petrografia”. Al suo interno sono custoditi materiali di provenienza locale relativi ad un arco di tempo cronologico molto ampio che va dalla preistoria fino all’età medievale, coprendo un periodo dall’800 avanti Cristo al 400 dopo Cristo, tra cui i reperti relativi all’epoca arcaica in cui nella marina di Nicotera doveva trovarsi l’Emporion della colonia di Medma. Presente nel museo anche una raccolta numismatica e frammenti di ceramica medievale oltre a varie ceramiche romane del quarto secolo avanti Cristo. Esposti i resti fossili di mammiferi preistorici e un frammento di osso parietale di un bambino del tipo Neanderthal, ma anche corredi dell’Età del bronzo finale della necropoli di Torre Galli e quelli dell’Età del ferro. Dalle tombe a fossa delle zone vicine provengono coppelle, fusaiole, pendagli bronzei, fibule e armi come lance e grandi pettorali. Raccolto in una delle sale anche materiale del sesto e quinto secolo avanti Cristo, proveniente dagli scavi della zona marina. Custodite nel piccolo museo anche statuette con soggetti mitologici, prodotte dalla scuola artigiana di Medma e di cui i pezzi più pregiati sono conservati nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.


Da quanto ho sentito pare che questo museo fosse molto bello e ben gestito e che ora i reperti che custodiva verranno scaraventati nei polverosi depositi del museo della magna grecia a reggio Calabria.

NO COMMENT

Lucabio
Utente Senior


Città: Mongardino
Prov.: Asti

Regione: Piemonte


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Inserito il - 30 maggio 2009 : 18:28:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
“Il territorio della provincia di Vibo Valentia racchiude un patrimonio storico culturale che bisogna preservare e tutelare per le future generazioni”. Lo ha detto il Procuratore della Repubblica Mario Spagnuolo.

In genere è lo stesso obiettivo che si prefigge anche chi gestisce un museo..
che senso ha dunque sequestrare un museo?? Non so nulla della vicenda e non conosco minimamente il contesto in cui il museo si trovava, ma credo che le alternative siano due: O effettivamente c'era qualcosa di "sporco" nel museo, oppure come in molte altre reatà si tende a fare tutto di nascosto, allestire mostre e musei senza voler interpellare chi ha il dovere legale di conservare tali reperti (mi riferisco alle Soprintendenze) con chissà poi quale paura.. forse che tali reperti vengano destinati a qualcun'altro... ad ogni modo i risultati alla fine si vedono! Se si collaborasse davvero tutti insieme certe cose non accadrebbero!



Luca

<<Non c'è niente come la paleontologia. Il piacere del primo giorno di caccia alla pernice o dell'apertura della stagione della caccia non si può paragonare a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo>>. Charles Darwin

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emilio fossili
Utente Senior

Città: Pistoia
Prov.: Pistoia

Regione: Toscana


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Inserito il - 30 maggio 2009 : 20:31:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ripete che questo museo era, a quanto pare, molto ben gestito e tenuto e non c'era niente di 'sporco' .
Può essere più plausibile il fatto che operasse allo scuro della sovrintendenza, ma questa secondo me non è certo una buona ragione per sequestrare un buon museo.

Luca, sono completamente d'accordo con te ma purtroppo collaborare con le autorità non sempre può essere producente, anzi, dipende da chi hai davanti che rischi anche parecchio.

La cosa più triste è che quei reperti, che fino ad oggi erano visibili a tutti, sono destinati a venire stipati un un polveroso magazzino del museo di Reggio calabria dove non potranno essere visti più da nessuno o quasi.
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ninocasola43
Utente Super

Città: s.agnello
Prov.: Napoli

Regione: Campania


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Inserito il - 30 maggio 2009 : 22:25:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di emilio fossili:

Ripete che questo museo era, a quanto pare, molto ben gestito e tenuto e non c'era niente di 'sporco' .
Può essere più plausibile il fatto che operasse allo scuro della sovrintendenza, ma questa secondo me non è certo una buona ragione per sequestrare un buon museo.

Luca, sono completamente d'accordo con te ma purtroppo collaborare con le autorità non sempre può essere producente, anzi, dipende da chi hai davanti che rischi anche parecchio.

La cosa più triste è che quei reperti, che fino ad oggi erano visibili a tutti, sono destinati a venire stipati un un polveroso magazzino del museo di Reggio calabria dove non potranno essere visti più da nessuno o quasi.

molto spesso nel mondo della cultura si registrano spropositate e ingiustificate azioni (o reazioni) di gelosia: questo perché la tutela dei beni culturali e ambientali viene assegnata per raccomandazioni a personaggi di poca o nulla cultura ai quali, però, è demandato un potere direttamente proporzionale alla loro ignoranza
succede che, pur di togliere dei beni dalle mani di persone competenti ma non autorizzate, vengono commesse azioni velatamente legali ma sostanzialmente criminali impedendo di fatto lo studio degli stessi reperti
nin
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Lucabio
Utente Senior


Città: Mongardino
Prov.: Asti

Regione: Piemonte


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Inserito il - 30 maggio 2009 : 23:15:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono d'accordo con voi, ribadisco che io conosco il mio contesto, e non so come sia poi effettivamente la situazione nelle altre regioni d'Italia!
Posso però immaginarlo.. perchè se davvero come dite una simile azione è stata esclusivamente dettata da gelosie o mancanza di permessi sarebbe veramente esagerata, quanto triste... tanto più se i reperti erano già musealizzati e fruibili al pubblico! Possibile che in questo paese, in certi contesti, sia l'ignoranza a sopperire al dialogo e alla collaborazione tra istituzioni?



Luca

<<Non c'è niente come la paleontologia. Il piacere del primo giorno di caccia alla pernice o dell'apertura della stagione della caccia non si può paragonare a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo>>. Charles Darwin

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ninocasola43
Utente Super

Città: s.agnello
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Inserito il - 31 maggio 2009 : 00:18:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Lucabio:

Sono d'accordo con voi, ribadisco che io conosco il mio contesto, e non so come sia poi effettivamente la situazione nelle altre regioni d'Italia!
Posso però immaginarlo.. perchè se davvero come dite una simile azione è stata esclusivamente dettata da gelosie o mancanza di permessi sarebbe veramente esagerata, quanto triste... tanto più se i reperti erano già musealizzati e fruibili al pubblico! Possibile che in questo paese, in certi contesti, sia l'ignoranza a sopperire al dialogo e alla collaborazione tra istituzioni?



Luca

<<Non c'è niente come la paleontologia. Il piacere del primo giorno di caccia alla pernice o dell'apertura della stagione della caccia non si può paragonare a ciò che si prova nel trovare un gruppo di ossa fossili in buono stato, che raccontano la loro antica storia in un linguaggio quasi vivo>>. Charles Darwin

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purtroppo si! l'ho constatato in prima persona e, pare, qui a Sorrento si profila un altro dramma che purtroppo non riguarda la natura e quindi evito di postare a meno che non mi si dia la necessaria autorizzazione
nin
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eulimimde
Utente V.I.P.

Città: reggio calabria
Prov.: Reggio Calabria

Regione: Calabria


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Biologia Marina

Inserito il - 31 maggio 2009 : 01:15:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
x lucabio, hai indovinato subito il motivo o almeno uo dei motivi principali che sicuramente hanno aimentato la situazione uno dei peccati capitali,L'INVIDIA infatti secondo il mio modesto parere dato che abito in calabria so he quando qualcuno della sovritendenza sa che in giro(in questo caso in un museo) ci sono dei reperti specialmente quelli che risalgono al periodo dalla magna grecia al periodo romano(in zona c'è il resto di MEDMA)una florida colonia romana di età imperiale, insomma la storia è questa, i tizi che sono stati denunciati non avevano solo la passione per la paleontologia ma evidentemente avevano rinvenuto anche eccezzionali reprti archeologici in quell' area ma li avevano esposti TUTTI!!, la sovrintendenza reggina che vuole tutto per se ha creato tutto questo per avere per se quei reperti, poi la roba paleontologica è venuta appresso perchè i suddetti a casa avevano tanta,tanta roba ma erano echinidi,calchi di gasteropodi e denti olre a qualche osso di mammifero acquatico rotto ed in ogni caso roba che se non avessero raccolt le macchine delle cave avrebbero fatto polvere per mischiare al cemento
questo è tutto................per ora

Modificato da - eulimimde in data 31 maggio 2009 01:17:10
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