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 succiacapre parte seconda !
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flammeus
Utente V.I.P.


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Flora e Fauna

Inserito il - 03 novembre 2005 : 11:18:24 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Aves Ordine: Caprimulgiformes Famiglia: Caprimulgidae Genere: Caprimulgus Specie:Caprimulgus europaeus
un aiuto per identificarlo!

Il Succiacapre è uno degli uccelli più strani e particolari ma riconoscerlo non è difficile. I suoi comportamenti ed il canto sono peculiari ed agevolano la discriminazione, anche in condizioni di osservazione difficile.
Le dimensioni sono affini a quelle di un Merlo con peso che oscilla tra i 45 ed i 95 grammi. La postura su posatoio ed il volo sono inconfondibili: quando è posato un succiacapre che ha zampe corte resta “accovacciato” sul terreno con un baricentro centrale che permette una facile identificazione di un individuo posato in ombra o al crepuscolo.
Il piumaggio ha una colorazione criptica ma il dimorfismo sessuale è evidente. E’ caratterizzato nei maschi dalla presenza su alcune remiganti e sulle timoniere più esterne di vistose macchie bianche, visibili anche in volo.
Il becco è piccolo e corto ma quando apre la bocca il Succiacapre mostra un apertura boccale davvero impressionante. In prossimità del becco sono presenti piccole piume modificate, simili a barbigli induriti che sono utilizzati dal succiacapre per catturare piccoli insetti in volo.
L’utilità di questa apertura boccale così ampia è legata alla necessità di dover catturare in volo il maggior numero di insetti.. Il palato è molto morbido ed umido, quasi appiccicoso, ed una volta ingerito l’insetto è inghiottito con movimenti interni del palato.
Gli occhi, infine, sono simili per posizione a quelli della Beccaccia che infatti sfrutta anch’essa un piumaggio mimetico e la medesima strategia difensiva. I succiacapre, quindi, hanno gli occhi disposti ai lati della testa avendo così una visione panoramica molto estesa che permette loro di vedere alle spalle eventuali predatori.



Immagine:
succiacapre parte seconda !
4,7 KB

remiganti e timoniere di Succiacapre! (femmina)

dove vive il nostro Succiacapre?!
Il Succiacapre gode di un’ampia distribuzione in Europa ma colonizza esclusivamente i siti che rispondo a requisiti ben definiti. L’associazione inglese RSPB ha redatto un documento che propone i modelli ideali per l’habitat del Succiacapre evidenziando l’importanza degli spazi aperti con alberi radi, la presenza di arbusti e l’importanza dei prati sfalciati. In questo documento si evidenziava il problema delle basse temperature (e la presenza del vento) che certamente è più rilevante in aree non Mediterranee ma costituisce comunque una condizione che minaccia l’espansione di questo uccello crepuscolare.

qui vi presento una foto di un pullo nato da meno di 24 ore!




Immagine:
succiacapre parte seconda !
35,84 KB

Durante la stagione riproduttiva nel nostro Paese si riproduce in pianura, collina e si spinge sino a nidificare su versanti ben esposti e secchi dei rilievi prealpini ed appenninici superando persino i 1.000 m. s.l.m.. In alcune occasioni, le zone suburbane possono essere colonizzate da qualche coppia isolata (nidi a Crema, Bergamo, Milano, Napoli, Roma,…). La gariga, gli incolti, le pinete dei litorali, calanchi e i greti dei fiumi sono habitat ideali per la riproduzione. I succiacapre non amano gli spazi forestali chiusi ed in Europa (Gran Bretagna, Austria, Scozia) sono in grande aumento le popolazioni che si insediano negli impianti giovani di conifere. in Austria, ha saputo dimostrare che possono sussistere relazioni tra le dimensioni e l’altezza dei tronchi (quindi l’età delle piante) e la densità di coppie di succiacapre, con una preferenza per le aree forestali giovani. Le zone investite da forti incendi originano una vegetazione che per diversi anni può ospitare il succiacapre, almeno sino a quando i boschi non diventano troppo maturi e asfittici.

cosa mangia?

Il Succiacapre è un uccello insettivoro che si alimenta in volo catturando insetti (maggiolini, falene, zanzare e moscerini), come fanno i Chirotteri, ma la sua dieta è varia e gli insetti li può prelevare anche sul terreno, sulle rocce e persino sui tronchi,specie quando la cura dei nidiacei lo induce a cercare prede più grandi.
Nella sua dieta si ritrovano una gran varietà di insetti: Ortotteri, Lepidotteri, Ditteri, Imenotteri e talvolta sconfina persino predando Aracnidi.
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Marco Mastrorilli
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lynkos
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Città: Sant'Eufemia a Maiella
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Inserito il - 03 novembre 2005 : 11:22:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
C'è da dire che è molto più facile sentirlo che vederlo e direi soprattutto fotografarlo! Sarah (in piena nostalgia)

L'uomo non ha tessuto la trama della vita, è solo un filo. Qualunque cosa faccia alla trama, lo fa a se stesso. (Ted Perry, 1972). Lynkos - attraverso altri occhi.
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flammeus
Utente V.I.P.


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224 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 novembre 2005 : 12:05:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Sarah quello che hai scritto è vero solo in parte....invero vedere il Succiacapre è molto molto facile (nel periodo giusto nel luogo giusto...ma soprattutto con l'approccio metodologico giusto)

saluti
marco

Marco Mastrorilli
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
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17647 Messaggi
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Inserito il - 03 novembre 2005 : 12:21:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quando ero ragazzina, gli "parlavo" e rispondevano! Meno male che non c'era gente nella vicinanza! Peccato che non avevo la macchina digitale allora . Sarah

L'uomo non ha tessuto la trama della vita, è solo un filo. Qualunque cosa faccia alla trama, lo fa a se stesso. (Ted Perry, 1972). Lynkos - attraverso altri occhi.
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EffeCi
Utente Senior


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 03 novembre 2005 : 13:24:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi è capitato diverse volte, andando a pescare di notte nella lanca "dell'Adda Morta" a Ca' del Conte, vicino a Lodi, di vedere una sagoma nera procedere veloce contro il cielo... il battito d'ala era molto veloce e il volo ricordava quello di un rondone, se pur mantenuto su un piano orizzontale più marcato...
Debbo dedurne che potesse trattarsi di esemplari di succiacapre?

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Dubito, ergo sum.
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flammeus
Utente V.I.P.


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224 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 novembre 2005 : 14:37:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao Franco e ciao a tutti....

allora...quelli che hai visto possono essere certamente (se le dimensioni erano maggiori a quelle di un Rondone) dei succiacapre...

a Rivolta d'Adda (Parco Adda Sud) proprio sul fiume (quindi forse non lontanissimo da dove vai tu a pescare) c'è una colonia di succiacapre....
vederli credete è molto semplice.... certo bisogna muoversi al crepuscolo...

il volo però è veramente esclusivo....io sto mettendo insieme molto materiale, osservazioni, poichè nel prosismo futuro intendo realizzare una pubblicazione su questa specie....(eh eh se qualcuno me la pubblicherà! ma questo non è impossibile eh eh)

Come vola un succiacapre?!

Chi ha visto volare un succiacapre (Sarah ne è un fulgido esempio!) conosce la magia di queste acrobazie aeree; questo uccello, spesso, esce all’improvviso dalla boscaglia o dagli arbusti per incantarci con evoluzioni che esprimono pattern territoriali ben definiti.
Nell’ambito delle nostre uscite e valutando i riferimenti bibliografici esistenti abbiamo selezionato alcune tipologie di volo tipici della specie.

- Volo territoriale del maschio
- Volo per foraggiamento
- Volo di spostamento diurno
- Volo per spostamento notturno


-Volo territoriale del maschio
Nel periodo riproduttivo è facile distinguere il maschio durante il volo nuziale: i brevi battiti d’ala sono intervellati dal classico “churring” e dall’applauso. Il maschio, durante questi voli esibisce le macchie bianche presenti sulle ali e sulla coda e nondimeno mantiene un volo caratteristico, con le ali a V.
In questo periodo una delle peculiarità di questo volo è che il Succiacapre, soprattutto dove le densità sono elevate, manifesta una forte territorialità e difende il territorio girando intorno all’intruso (altro succiacapre o ornitologo con richiami registrati) in senso circolare.

apertura alare femmina Succiacapre

Immagine:
succiacapre parte seconda !
41,48 KB

-Volo per foraggiamento
Per alimentarsi il Succiacapre, se non è disturbato si alza in volo dal posatoio e si muove compiendo evoluzioni molto irregolari con un volo sfarfallante costituito da virate, planate e cambi improvvisi di direzione.

Questi movimenti molto irregolari sono affini per certi aspetti al volo dei chirotteri, molto efficaci poiché permettono la caccia al volo degli insetti. Il foraggiamento trova il suo momento di massima efficacia al crepuscolo con un calo in alcune serate durante la notte. In presenza della luna piena, i succiacapre sono più attivi sia come foraggiamento sia come attività vocale e di volo.

-Volo di spostamento diurno
Durante il giorno frequentando gli ecosistemi frequentati dai succiacapre è possibile imbattersi con questo volatile, il quale fino all’ultimo confida nel mimetismo prima di involarsi. Questo genere di movimenti sono brevi, talvolta brevissimi comunque caratterizzati da voli battuti, lenti e brevi planate che portano al posatoio, spesso posto a poche decine di metri dal precedente punto d’involo. Comunque la preferenza è sempre orientata a posatoi in zona d’ombra, poiché il metabolismo dei succiacapre (Ingels et.al., 1984) è molto particolare e soffrono molto le condizioni estreme di calore e freddo. Nel primo caso, l’esposizione troppo prolungata ai raggi solari può produrre un deficit nell’evapotraspirazione e per questo motivo gli adulti cercano zone ombrose e proteggono i piccoli dai raggi solari diretti con le proprie ali.
In presenza di pioggia, se i nidiacei sono molto piccoli, i succiacapre femmine possono “covare” i pulli per evitare che disperdano calore.

-Volo di spostamento notturno
I succiacapre possono fare spostamenti di 1000 – 1.500 m. all’interno di un ecosistema come ha rilevato un ornitologo nel Cuneese, talvolta per raggiungere uno spazio ricco di prede ed in alcune occasioni sono stati documentati movimenti migratori di soggetti singoli o piccoli gruppi.

saluti ai naturalisti e bacioni alle dame di questo forum!


Marco




Marco Mastrorilli
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