|
|
|
Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
|
|
|
Autore |
Discussione |
|
Accipiter gentilis
Moderatore
Città: Olevano Romano
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1964 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 marzo 2009 : 12:55:29
|
Con questo topic cerco di dare delle "basi" sulla struttura delle penne, in modo che possano essere chiari alcuni concetti, come la distinzione tra Penna e Piuma. Cercherò di aggiungere in seguito un altro breve resoconto sulla distribuzione delle penne sul corpo di un uccello. Non so se da questo si possa ricavare una scheda per l'archivio.
Struttura e tipi di penne
Il numero delle penne possedute da un uccello varia molto, alcuni scienziati hanno avuto la pazienza di contare tutte le penne di un uccello. Nel caso del Passer domesticus gli uccelli in inverno avevano 3546-3615 penne, in luglio 3183-3197. In estate dunque erano disponibili meno penne di quelle indossate nella muta completa autunnale. Uccelli di grande mole hanno ovviamente più penne del passero, nel Cigno minore (Cygnus bewickii) ne sono state contate più di 26.000. Esempio di leggerezza, le c.ca 3600 penne del passero hanno un peso di 1,9 g; costituiscono il 6,6% del peso corporeo di un uccello di 29 g. Il peso del piumaggio diminuisce dall’inverno all’estate; lentamente per l’usura e la perdita delle penne raggiunge in agosto, che precede l’inizio della muta, 1,4 g (il 4,8% del peso corporeo). Il piumaggio ha perso quindi più del 30% del suo peso iniziale. Il corpo di un uccello non è completamente ed uniformemente coperto di penne, esistono regioni cutanee con una fitta copertura di penne e altre che ne sono prive. Una penna è morfologicamente distinta in diverse parti, ad esempio in una remigante (Fig. 1): La base è costituita da uno stelo cavo detto calamo (da cui calamaio). La cavità del calamo presenta verso il basso un’apertura detta ombelico inferiore, mentre verso l’alto comunica con un fusto solido detto rachide, attraverso un ombelico superiore. Calamo e rachide costituiscono lo scapo della penna. La penna è asimmetrica: si distinguono un vessillo esterno più stretto e resistente ed un vessillo interno più largo e morbido.
Figura 1. : Link
Sia le penne remiganti, situate al fondo delle ali che quelle timoniere, inserite nella zona caudale, che le restanti penne copritrici sono costituite secondo lo stesso principio. Le consideriamo tutte insieme come penne di contorno. La coesione del vessillo è resa possibile dalla complessa e precisa struttura delle barbe, che sono i filamenti principali. Infatti, come la rachide è occupata su entrambi i lati dalle barbe, ogni barba mostra su entrambi i lati una fila di piccole diramazioni chiamate barbule (Fig. 2.)
Figura 2. :Link
A seconda della loro struttura le barbule possono essere di due tipi: le barbule ad arco e le barbule ad uncino. Nelle prime gli archi sono disposti parallelamente all’asse longitudinale della barbula, con una parte libera verso la base della penna. Le barbule ad uncino sono più sottili ed ai margini portano una serie di piccolissimi uncini (amuli o radioli). Le barbule ad arco sono rivolte verso la base della penna, mentre le barbule ad uncino sono rivolte verso l’apice. In questo modo tra barbe adiacenti c’è sempre un contatto tra un campo di barbule ad arco ed uno simile di barbule ad uncino. Poiché la distanza tra gli amuli corrisponde all’intervallo tra gli archi, i due tipi di barbule si agganciano perfettamente. Se questo sistema (simile al velcro) si “sgancia” non succede nulla di irreparabile, basta accarezzare le penne e viene ripristinata la struttura originale. Nelle piume il vessillo è costituito da singole barbe disgiunte, questo accade anche alla base (iporachide) del vessillo delle penne di contorno in quanto in questo caso alle barbe mancano gli amuli. Le penne del Piumino hanno un piccolo calamo e la rachide è gracile o assente. Le barbe sono separate e possiedono ramificazioni laterali filamentose: l’insieme è molto leggero e lanuginoso. Le penne che si sviluppano per prime comprendono il piumino del pulcino. Questo differisce da quello dell’adulto ma svolge la medesima funzione di trattenere aria calda aderente al corpo. Il piumino dell’adulto di alcune specie si disgrega e da origine ad una polvere bianca che cosparge tutto il piumaggio. Il piumaggio di rapaci diurni e notturni è particolarmente fornito di questo piumino, non è raro per un rapace notturno urtare contro un vetro e lasciare una sua impronta, una cosa simile si osserva anche nei Columbidi. In casi eccezionali si è evoluto un piumino polveroso a crescita continua, gli Aironi utilizzano questa polvere (le cosiddette penne “da cipria”) simile al talco come aiuto per rimuovere dal piumaggio il muco dei pesci e come toletta per il piumaggio stesso. Le semipiume hanno la rachide ben sviluppata, ma non un vessillo tenace, giacché sono di aspetto interamente piumoso. In ultimo abbiamo le Vibrisse composte di calamo e di fusto sotto forma di setole rigide presso la radice del becco di moltissime specie di uccelli.
BIBLIOGRAFIA:
-H.H. Bergmann, 1994. Biologia degli uccelli. Edagricole. 31-38. -R. Brown, J. Ferguson, M. Lawrence, D. Lees, 1989. Tracce e segni degli uccelli d’Europa. Franco Muzzio Editore. 95-107.
WEBGRAFIA:
-Link -Link
E' un errore supporre che il corpo degli uccelli sia completamente ed uniformemente ricoperto di penne. In quasi tutti gli uccelli (Struzzi e Pinguini costituiscono un'eccezione) esistono regioni con una fitta copertura di penne e altre che ne sono prive (Fig.3).
Figura 3. :Link
Le Remiganti sono penne robuste, lunghe e resistenti impiantate sulla mano e sull'avambraccio, variano molto di numero da sedici, come negli Uccelli mosca, sino a quaranta (Diomedea). Sono diversissime nelle diverse specie degli uccelli: per lo più molto sviluppate, alle volte rudimentali (Apterix), altre volte molli e piumose inadatte al volo (Strutio). Le remiganti si dividono in Primarie, Secondarie e Terziarie; le prime sono le più esterne inserite sulla mano e sulle dita (indice, medio); sono le più resistenti e in numero di nove a dieci. Solamente lo Struzzo ne ha sedici.
Le remiganti secondarie sono flessibili, deboli ed inserite sull'avambraccio. Le terziarie o secondarie interne s’attaccano all'omero e non esistono in tutti gli uccelli: talora si confondono con le Scapolari. Nell’allodola le remiganti terziarie, si mostrano molto lunghe. In generale tutte le remiganti servono per la classificazione degli uccelli.
Le Copritrici sono le penne destinate a ricoprire la faccia superiore ed inferiore dell’ala e si dividono in grandi, medie e piccole copritrici. Le grandi copritrici ricoprono la base delle remiganti; le medie sono quelle che coprono parte delle grandi copritrici; le piccole formano diverse serie di penne destinate a coprire le copritrici medie e la porzione più anteriore dell'ala. Le penne della faccia inferiore dell'ala si chiamano Copritrici inferiori. Penne scapolari sono quelle che nascono sull'omero e sono destinate a ricoprire l'ala quando è chiusa. Specchio è una serie di penne sopra e sotto l'ala colorite in modo diverso dalle altre (Anatre)(Fig. 4).
Figura 4. :Link
Figura 5. :Link
Nella coda poi troviamo due specie di penne: le Copritrici e le Timoniere. Le Copritrici della coda, come quelle delle ali, servono a coprire e rinforzare la base della coda. Si dividono anch'esse in superiori e inferiori: possono anche chiamarsi rispettivamente sopraccoda e sottocoda. Alle volte le copritrici della coda si sviluppano moltissimo come si osserva nel Pavone (Pavo cristatus). Timoniere sono chiamate le penne lunghe della coda per lo più rigide, robuste, col vessillo esterno più stretto dell'interno ad eccezione delle due penne mediane nelle quali spesso i due vessilli sono eguali.
Le remiganti e le timoniere sono quelle che danno rispettivamente la forma alle ali e alla coda, così abbiamo per le ali la forma larga, stretta, appuntita, rotondata, pinniforme, convessa, concava, breve, se l'ala giunge ai lati del groppone, mediocre se arriva alla base della coda, lunga se sorpassa detta base, lunghissima se oltrepassa la coda. Riguardo alla coda abbiamo la forma rudimentale, larga, stretta, eguale, o troncata, forcuta, biforcuta, rotondata, quadrata, graduata, cuneata, compressa, naviculare, smarginata ecc.
Le timoniere come le remiganti sono considerate nella classificazione degli uccelli.
BIBLIOGRAFIA:
-H.H. Bergmann, 1994. Biologia degli uccelli. Edagricole. 31-38. -R. Brown, J. Ferguson, M. Lawrence, D. Lees, 1989. Tracce e segni degli uccelli d’Europa. Franco Muzzio Editore. 95-107.
WEBGRAFIA:
-Link -Link -Link
|
|
clido
Moderatore
Città: Portici
Prov.: Napoli
Regione: Campania
8948 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 20 marzo 2009 : 13:21:05
|
Ciao Giuliano, grazie per questo magnifico post
Credo sia opportuno metterlo in rilievo, Carlo dove sei?
___________________________ Buona Vita!!! |
|
|
thebest
Utente Senior
Città: cusago
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
1679 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 marzo 2009 : 13:56:56
|
ottimo...molto interessante!!bravo Giuliano......anche secondo me va messo in rilievo ciao
andrea |
|
|
menta
Utente V.I.P.
Città: Neviano degli Arduini
Prov.: Parma
Regione: Emilia Romagna
191 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 20 marzo 2009 : 14:02:54
|
Chapeau....
menta |
|
|
mukusluba
Utente Senior
Città: Lugano
2036 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 20 marzo 2009 : 17:14:25
|
Che bel post! |
|
|
Accipiter gentilis
Moderatore
Città: Olevano Romano
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1964 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 maggio 2009 : 15:13:53
|
Ho aggiunto un'altra parte alla discussione, spero sia utile .
|
|
|
mukusluba
Utente Senior
Città: Lugano
2036 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 03 maggio 2009 : 15:14:34
|
si si, e' utile
grazie dell' utile post |
|
|
menta
Utente V.I.P.
Città: Neviano degli Arduini
Prov.: Parma
Regione: Emilia Romagna
191 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 03 maggio 2009 : 19:39:10
|
Le penne del polso, che nel grafico sopra vengono chiamate penne spurie(vedi legenda) io le ho sempre chiamate penne dell'ALULA (dipende dai testi penso)...lo dico solo x coloro che seguono abitualmente i miei interventi e qualche volta è capitato che io le abbia citate....x evitare confusioni...ok? ciao a tutti!
menta |
|
|
Accipiter gentilis
Moderatore
Città: Olevano Romano
Prov.: Roma
Regione: Lazio
1964 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 03 maggio 2009 : 19:55:45
|
| Messaggio originario di menta:
Le penne del polso, che nel grafico sopra vengono chiamate penne spurie(vedi legenda) io le ho sempre chiamate penne dell'ALULA (dipende dai testi penso)...lo dico solo x coloro che seguono abitualmente i miei interventi e qualche volta è capitato che io le abbia citate....x evitare confusioni...ok? ciao a tutti!
menta
|
Credo che il Termine ALULA sia il più usato, purtroppo queste sono le uniche immagini decenti che ho trovato; hai fatto bene a chiarire;
Grazie!
|
|
|
menta
Utente V.I.P.
Città: Neviano degli Arduini
Prov.: Parma
Regione: Emilia Romagna
191 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 08 maggio 2009 : 20:15:38
|
Lo pensavo anche io!!!Ma non oserei mai andare contro di te Giuliano!!!!a meno che non sia sicuro almeno al 90 %!!!!e finche non lo sono vado piano... ciao!!
menta |
|
|
GiuliaGin
Utente nuovo
Città: Fondi
Prov.: Latina
Regione: Lazio
1 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 settembre 2012 : 16:20:26
|
Davvero complimenti, un'ottima spiegazione anche per una alle prime armi come me! |
|
|
|
Discussione |
|
|
|
Natura Mediterraneo |
© 2003-2024 Natura Mediterraneo |
|
|
Leps.it | Herp.it | Lynkos.net
|