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Discussione |
giorsb
Utente Senior
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
629 Messaggi Tutti i Forum |
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giorsb
Utente Senior
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
629 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 marzo 2009 : 20:15:06
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quindi questi girini, ormai con pochissimo spazio, verranno ricoperti inesorabilmente nel giro di pochi giorni! Immagine: 262,37 KB
si potrebbe cercare di portarne via un pò con barattoli come si faceva quando ero bambino? Dove rilasciarli poi?
Giors |
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perfect
Utente Senior
Città: Roma
1790 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 18 marzo 2009 : 20:35:30
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Quanti erano? All'incirca ovviamente...questo per capire se si è trattata di una coppia erratica che ha deposto o c'è una popolazione più o meno numerosa che utilizza lo stagno come sito riproduttivo.
Dario |
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Daleo
Moderatore
Città: Reggio Calabria
Regione: Calabria
2028 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 marzo 2009 : 20:36:10
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...mi sembra siano girini di Rospo comune o smeraldino... ...io penso che potresti anche portarli via, ma a che scopo? di salvarli? ... ...magari verranno predati o moriranno poco dopo nella pozza o stagno nel quale li vuoi mettere. ...purtroppo anche se dura ma in questi casi c'è ben poca cosa da fare!
Ciao, Francesco |
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Marmoratus
Utente Senior
Città: Ferrara
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
570 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 18 marzo 2009 : 23:08:53
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Beh, che dire... una morte probabile è sempre meglio di una morte certa... Io ne salvo tutti gli anni diverse centinaia. E sono già contento se ne sopravvivono dieci. I nostri anfibi sono un patrimonio da tutelare, tutto ciò che li allontana dal baratro dell'estinzione, a mio avviso, è ben accetto. Chiaramente in modo compatibile alle leggi, anche se spesso e volentieri si mordono la coda in modo assurdo...
Gazzotti Roberto |
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Riccardo Banchi
Utente Super
Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
5312 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 marzo 2009 : 08:32:38
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Se puoi toglili per salvarli e mettili altrove. Come dice "Marmoratus", meglio una morte probabile che una morte certa. Qunado mi capita, io faccio così.
Ric |
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Roberto Cobianchi
Utente Senior
Città: Bologna
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
4227 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 marzo 2009 : 08:51:23
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"una morte probabile è sempre meglio di una morte certa" come non essere daccordo? buon lavoro
Ciao Roberto Link |
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Coluber
Utente Senior
Città: S. Alessio Siculo
Prov.: Messina
Regione: Sicilia
3708 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 marzo 2009 : 13:22:07
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Sono d'accordo anche io.
Melo |
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thebest
Utente Senior
Città: cusago
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
1679 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 marzo 2009 : 14:40:19
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concordo
andrea |
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StagBeetle
Moderatore
Città: Ancona
Prov.: Ancona
Regione: Marche
6321 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 marzo 2009 : 17:16:26
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Siamo tutti con te!!!
Fai quello che puoi!
Ciao
Giacomo |
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Chris Tower
Utente Senior
Città: trento
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
947 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 marzo 2009 : 19:52:31
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Vai così! Se tutti pensassero come noi il mondo sarebbe sicuramente migliore... L'Iitalia poi... non parliamone che è meglio. |
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Carlmor
Moderatore Trasversale
Città: Varese
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
8940 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 20 marzo 2009 : 20:59:58
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cercare di salvare degli anfibi dal rischio di morte è sicuramente un atto condivisibile in teoria, nella pratica però, come è già stato detto in passato, ci sono due fattori sui quali riflettere prima di intervenire:
- le legislazioni nazionale e regionali spesso e giustamente non permettono di catturare e trasportare uova, larve e adulti di anfibi - l'introduzione di una specie o di una popolazione in un ambiente nel quale non era presente può causare gravi danni, difficilmente prevedibili
quindi i reali vantaggi e svantaggi di questi interventi vanno valutati in modo corretto e bisogna operare nel rispetto della legge
Carlo
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vertragus79
Utente Junior
Città: Massa Carrara
Prov.: Massa Carrara
Regione: Italy
39 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 marzo 2009 : 12:14:06
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ciao prelevali e portali altrove,un biotopo nell'arco di qualche km da li' ci sara' senz'altro... Sono piu' utili gli interventi d'un privato appassionato che non quelli inesistenti (spesso e volentieri) di wwf e Forestale,che anziche' protestare ed opporsi alla distruzione di stagni e laghetti,se ne infischiano totalmente (almeno qui nella mia zona i pochi interventi fatti dal wwf sono riusltati inutili e perniciosi) Prendili quei girini e spostali ciao e in bocca al lupo!
Fab |
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Marmoratus
Utente Senior
Città: Ferrara
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
570 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 marzo 2009 : 19:07:00
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| Messaggio originario di Carlmor:
cercare di salvare degli anfibi dal rischio di morte è sicuramente un atto condivisibile in teoria, nella pratica però, come è già stato detto in passato, ci sono due fattori sui quali riflettere prima di intervenire:
- le legislazioni nazionale e regionali spesso e giustamente non permettono di catturare e trasportare uova, larve e adulti di anfibi - l'introduzione di una specie o di una popolazione in un ambiente nel quale non era presente può causare gravi danni, difficilmente prevedibili
quindi i reali vantaggi e svantaggi di questi interventi vanno valutati in modo corretto e bisogna operare nel rispetto della legge
Carlo
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E' vero. Peccato che molte leggi siano limitanti, spesso senza un capo ed una coda e senza nessuno di realmente esperto sulla questione che possa mettere ordine e buon senso... Cmq per i girini in questione sarebbe sufficente un fossato stagionale a poca distanza. Del resto quest'anno l'acqua non dovrebbe mancare
Gazzotti Roberto |
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u / c
Utente Cancellato
Città: .
0 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 marzo 2009 : 19:15:08
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| Messaggio originario di Carlmor:
cercare di salvare degli anfibi dal rischio di morte è sicuramente un atto condivisibile in teoria, nella pratica però, come è già stato detto in passato, ci sono due fattori sui quali riflettere prima di intervenire:
- le legislazioni nazionale e regionali spesso e giustamente non permettono di catturare e trasportare uova, larve e adulti di anfibi - l'introduzione di una specie o di una popolazione in un ambiente nel quale non era presente può causare gravi danni, difficilmente prevedibili
quindi i reali vantaggi e svantaggi di questi interventi vanno valutati in modo corretto e bisogna operare nel rispetto della legge
Carlo
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Nel caso dei Bufo, sono talmente erratici, diffusi nei dintorni di Roma e depongono talmente dappertutto che non c'è certo il rischio di introdurre una specie o sottospecie differente o perniciosa.
| Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto. |
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Carlmor
Moderatore Trasversale
Città: Varese
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
8940 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 marzo 2009 : 19:52:29
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Il problema non è solo legato alla specie e sottospecie Massimo, ma alla possibile diffusione di patologie da un luogo all'altro, prima fra tutte le chitridiomicosi
Vi invito a tal proposito a leggere questo documento informativo redatto dal "Centro di coordinamento per la protezione degli anfibi e dei rettili in Svizzera" e soprattutto le misure per evitare la propagazione della patologia.
Ripeto: le conseguenze di un intervento di "salvataggio", anche fatto con le migliori intenzioni, possono essere deleterie se non vengono attentamente valutati tutti fattori che entrano in gioco.
Carlo
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Riccardo Banchi
Utente Super
Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
5312 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 23 marzo 2009 : 09:09:18
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"Carlmor" non mette assolutamente in dubbio le buone intenzioni di noi "salvatori", ma in qualità di moderatore ha il dovere di far presente la legislazione vigente. Anch'io so benissimo che spesso WWF e forestale, epr certe cose lasciano il tempo che trovano; diciamo, come in tutte le cose, i fatti concreti sono legati alle persone, che possono o no far parte di istituzioni. Il rischio delle patologie è quello efettivamente più subdolo...
Nel caso specifico dei girini di rospo, penso che spostarli in un'altra pozza non comporti alcunché.
Ric
Ho letto il pdf ci "Carlmor" e purtroppo le sue osservazioni sono giuste. Dunque ci vuole davvero attenzione e consapevolezza. |
Modificato da - Riccardo Banchi in data 23 marzo 2009 09:26:50 |
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mazzeip
Moderatore
Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma
Regione: Lazio
13572 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 23 marzo 2009 : 09:50:36
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Carlo, oltre a puntualizzare, doverosamente, gli aspetti normativi (e già ho letto più volte in questa sezione discussioni in cui si parla apertamente di tritoni crestati in cattività, quando la cosa è vietata e sanzionata dalla normativa vigente, che più volte ho ricordato), si preoccupa, giustamente, degli interventi "fai da te" che, anche se animati dalla migliore buona volontà e ottimi propositi, spesso non tengono conto dei possibili problemi tra i quali, primi fra tutti, l'inquinamento genetico e quelli "sanitari" dovuti alla messa in contatto di individui appartenenti a popolazioni precedentemente separate.
Paolo Mazzei Link Moths and Butterflies of Europe and North Africa Link Amphibians and Reptiles of Europe |
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vespa90ss
Utente Super
Città: Firenze
Regione: Toscana
6434 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 marzo 2009 : 10:25:52
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Il problema mi sembra appena un po' più esteso della semplice moria di qualche migliaio di girini di rospo. A mio avviso quello stagno che si è venuto a formare rappresenta un biotopo particolarissimo che poteva essere in qualche modo protetto e recuperato. Sono andato a rivedere le foto di Aldo e Sarah e con mio sommo dispiacere scopro che non è una semplice pozza dove vanno a deporre i rospi ma qualcosa di ben più consolidato, dove addirittura la canna palustre prospera. Mi domando se qualcosa di più del semplice salvataggio di qualche girino (seppure ammirevole come intenzionalità del gesto del singolo anche se rappresentante alcuni rischi) si poteva fare a livello di ente locale. Nella città dove vivo, Firenze, molti luoghi simili a questo, utilizzati dai renai fino a metà novecento e poi dismessi per scavare la ghiaia e la rena portata dall'Arno, sono stati recuperati per creare il Parco fluviale dei renai. Si tratta di una zona che era diventata palustre e che poteva essere destinata alla cementificazione o salvaguardata per offrire spunti di sopravvivenza alle popolazioni animali e vegetali che nel corso dei decenni vi si erano ambientate e moltiplicate. Ma anche parco sfruttabile dalla popolazione ed usufruibile in parte. Evidentemente Roma desidera fagocitare nella sua grande caldera anche quel luogo di zanzare e signorine. Al peggio non c'è mai fine....
Beppe
I gatti vengono a sedersi al tavolo dello scrittore tenendo compagnia al suo pensiero e guardandolo dal fondo delle loro pupille spruzzate d’oro
Théophile Gautier
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Marmoratus
Utente Senior
Città: Ferrara
Prov.: Ferrara
Regione: Emilia Romagna
570 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 marzo 2009 : 18:47:54
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Calmor ha ragione su tutto. Il problema è che c'è molta ignoranza (nel senso buono del termine, cioè NON CONOSCENZA) sulle varie patologie e come affrontarle. Io conosco il problema chitidriomicosi, ma moltissimi altri no. Secondo me sarebbe utile pubblicare una discussione con foto di animali ammalati, misure preventive ed eventuali prodotti sterilizzanti. Il questo modo sarebbe possibile segnalare i nuovi focolai, magari eliminare gli animali morti, e sterilizzare i possibili vettori di contagio (scarpe, stivali, attrezzature varie, ecc). Ho visto già un link interessante pubblicato, ma sarebbe meglio ampliarlo e documentarlo meglio. In un sito visitato come questo si potrebbe già ''infarinare'' molte persone e renderle consapevoli dei problemi. Me compreso, chiaramente
Gazzotti Roberto |
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albill
Utente Senior
Città: Poncarale
Prov.: Brescia
Regione: Lombardia
640 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 24 marzo 2009 : 18:55:07
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| Messaggio originario di Marmoratus:
Calmor ha ragione su tutto. Il problema è che c'è molta ignoranza (nel senso buono del termine, cioè NON CONOSCENZA) sulle varie patologie e come affrontarle. Io conosco il problema chitidriomicosi, ma moltissimi altri no. Secondo me sarebbe utile pubblicare una discussione con foto di animali ammalati, misure preventive ed eventuali prodotti sterilizzanti. Il questo modo sarebbe possibile segnalare i nuovi focolai, magari eliminare gli animali morti, e sterilizzare i possibili vettori di contagio (scarpe, stivali, attrezzature varie, ecc). Ho visto già un link interessante pubblicato, ma sarebbe meglio ampliarlo e documentarlo meglio. In un sito visitato come questo si potrebbe già ''infarinare'' molte persone e renderle consapevoli dei problemi. Me compreso, chiaramente
Gazzotti Roberto
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Sarebbe veramente un ottima cosa, visto che in effetti nn so quasi nulla di questa patologia, nn sò ad es. dove è presente e chi colpisce .
Alberto |
Modificato da - albill in data 24 marzo 2009 18:55:44 |
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