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 Strage! Ragni predati e paralizzati da Sceliphron sp.
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marcocrusca
Moderatore

Città: Castiglione della Pescaia
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


1339 Messaggi
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Inserito il - 02 febbraio 2009 : 22:50:49 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Non so se può interessare, ma l'estate scorsa ho distrutto per sbaglio un nido tubulare di "vespa terraiola", aprendo un tavolo pieghevole sul terrazzo (Castiglione della Pescaia). Dentro era pieno di ragni "paralizzati! Aggiungo che purtroppo non conosco molto i ragni, se aveste qualche guida fotografica (a parte questo forum dove si trovano molte belle foto!) da consigliarmi per i ragni italiani o al massimo europei......
Ciao e grazie
Immagine:
Strage!  Ragni predati e paralizzati da Sceliphron sp.
282,9 KB

Modificato da - PiErGy in Data 05 febbraio 2009 21:04:52

Regaleco
Utente Senior


Città: Gela
Prov.: Caltanisetta

Regione: Sicilia


1870 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 02 febbraio 2009 : 22:56:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
è capitato anche a me . . . stessa quantità e stessi generi . . . non è nulla di eccezionale . . . quanto ai ragni mi pare di vedere Araniella, Araneus e Thomisidae vari
P.S. anche i salticidae a volte fanno questa fine




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Henry
Moderatore

Città: Cervignano del Friuli
Prov.: Udine

Regione: Friuli-Venezia Giulia


1269 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 02 febbraio 2009 : 23:14:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Due guide fotografiche molto buone sono queste:

Link

Link

Per sapere quali specie sono presenti in territorio italiano puoi scaricare da una discussione creata da Piergy, il file pdf della società entomologica italiana; E' un lavoro dell'aracnologo Alessio Trotta con chiavi dicotomiche e Checklist.


ps: dalla foto posso riconiscere: Araniella sp., Agalenatea redii, Xysticus sp. e Runcinia grammica

Ciao

Mandi..!
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32990 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 febbraio 2009 : 08:29:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io ci vedrei anche un Argiope sp., probabilmente maschio, all'estrema sinistra.
A volersi buttare, mi sembra di intravedere anche Gibbaranea sp..
Interessantissimo come documento ecologico/etologico: mi sembra di capire che lo Sceliphron sp. cerca i suoi ragni soprattutto sulla vegetazione.
I Thomisidae li trova in campo aperto e vari Araneidae li trova al centro della loro ragnatela, ma l'Araniella sp. deve andare a cercarla nel suo rifugio laterale e non è tanto facile.
Io, quest'estate, ho osservato una femmina che riforniva il nido che aveva costruito in casa mia e, in media, tornava con un ragnetto ogni 10 minuti.
Quante erano le celle rotte? A occhio, dalla quantità dei ragni, direi almeno due.
luigi



Modificato da - elleelle in data 03 febbraio 2009 08:33:52
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StagBeetle
Moderatore


Città: Ancona
Prov.: Ancona

Regione: Marche


6321 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 03 febbraio 2009 : 09:06:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Visto l'argomento vi collego a questa mia vecchia discussione, dove anche io mi ero imbattuto nel nido di uno Sceliphron.

Potete dirmi due parole sui miei ragni??

Ciao

Giacomo
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32990 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 03 febbraio 2009 : 10:40:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Molto interessanti quelli del tuo reportage, in particolare le uova e la larva.
Io ci vedrei 4 Philodromidae, 3 Salticidae, un paio di Araneidae; probabilmente, la presenza di ragni dalle tue parti è diversa, ma non escluderei che ogni individuo sviluppi una particolare abilità ad avvistare e catturare certe specie piuttosto che altre.
Sarebbe interessante sapere se qualcuno ha mai fatto studi su questa materia; mi ricordano gli studi sulle borre dei rapaci notturni.
luigi


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marcocrusca
Moderatore

Città: Castiglione della Pescaia
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


1339 Messaggi
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Inserito il - 03 febbraio 2009 : 11:45:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

Io ci vedrei anche un Argiope sp., probabilmente maschio, all'estrema sinistra.
A volersi buttare, mi sembra di intravedere anche Gibbaranea sp..
Interessantissimo come documento ecologico/etologico: mi sembra di capire che lo Sceliphron sp. cerca i suoi ragni soprattutto sulla vegetazione.
I Thomisidae li trova in campo aperto e vari Araneidae li trova al centro della loro ragnatela, ma l'Araniella sp. deve andare a cercarla nel suo rifugio laterale e non è tanto facile.
Io, quest'estate, ho osservato una femmina che riforniva il nido che aveva costruito in casa mia e, in media, tornava con un ragnetto ogni 10 minuti.
Quante erano le celle rotte? A occhio, dalla quantità dei ragni, direi almeno due.
luigi





A me sembrava una sola cella, ma non ci potrei giurare, visto che è andato tutto in frantumi. Grazie mille per le interessantissime informazioni. Solo la conoscenza fa apprezzare appieno ciò che ci circonda!
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andreaEanto
Utente Senior


Città: Parma
Prov.: Parma


1404 Messaggi
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Inserito il - 03 febbraio 2009 : 12:47:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao, ti posto la tua foto con alcuni riconoscimenti, poi se hai conservato i ragni puoi verificare se la corrispondenza tra i nomi suggeriti e i corpi sono esatti (magari con l'aiuto di una guida o internet).

Andrea


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Strage!  Ragni predati e paralizzati da Sceliphron sp.
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marcocrusca
Moderatore

Città: Castiglione della Pescaia
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


1339 Messaggi
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Inserito il - 04 febbraio 2009 : 13:53:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di andreaEanto:

Ciao, ti posto la tua foto con alcuni riconoscimenti, poi se hai conservato i ragni puoi verificare se la corrispondenza tra i nomi suggeriti e i corpi sono esatti (magari con l'aiuto di una guida o internet).

Andrea


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Strage!  Ragni predati e paralizzati da Sceliphron sp.
276,45 KB

Grazie per l'aiuto, purtroppo i ragni non li ho conservati. Dopo l'immobilizzazione che avviene con la puntura della vespa, in casi in cui viene rotta la cella, i ragni hanno possibilità di recuperare la mobilità o sono spacciati comunque? Eventualmente qual è il modo migliore per conservarli?
Grazie ancora.
Marco
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ugandensis
Utente Senior

Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


1263 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 febbraio 2009 : 14:02:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi aggancio qua per postare un ritrovamento della scorsa primavera, Valdarno fiorentino.


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StagBeetle
Moderatore


Città: Ancona
Prov.: Ancona

Regione: Marche


6321 Messaggi
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Inserito il - 04 febbraio 2009 : 14:03:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Penso siano spacciati.
Quelli che avevo trovato io erano rimasti immobili, ma non si erano decomposti, finche la larva non se li è pappati.

Mi pare che siano vivi e immobilizzati, non credo che siano morti e farciti di conservanti...

Ciao

Giacomo
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32990 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 04 febbraio 2009 : 16:16:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono d'accordo con Giacomo.

Sarebbe interessante che intervenisse un imenotterologo per cercare di determinare il costruttore, dalla forma della cella e dal fatto che è isolata e non "a schiera" come quelle di vari Sceliphron.
Nel caso, si potrebbe taxare il nido e il suo contenuto.

Provo a postare un link nella sezione apposita.
luigi



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gomphus
Moderatore


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


10487 Messaggi
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Inserito il - 04 febbraio 2009 : 16:48:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

... Sarebbe interessante che intervenisse un imenotterologo per cercare di determinare il costruttore, dalla forma della cella e dal fatto che è isolata e non "a schiera" come quelle di vari Sceliphron.
Nel caso, si potrebbe taxare il nido e il suo contenuto.

detto e fatto

le cellette come quella, cioè di quella forma e costruite "a schiera", vicine ma non fuse le une alle altre come negli altri Sceliphron, sono caratteristiche dello Sceliphron curvatum

si tratta di una specie originaria dell'asia meridionale, introdotta e acclimatata, ma in apparenza non disastrosamente invasiva come l'americano Sceliphron caementarium, apparentemente rimasta più o meno confinata alle aree circostanti gli abitati, dato che probabilmente per passare senza inconvenienti l'inverno ha bisogno di costruire il nido a ridosso di ambienti almeno parzialmente riscaldati, come muri esterni di edifici, sottotetti e simili

ovviamente, come vediamo, questo modo di fare presenta alcuni possibili effetti collaterali indesiderati

maurizio

quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato,
allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare

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marcocrusca
Moderatore

Città: Castiglione della Pescaia
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


1339 Messaggi
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Inserito il - 04 febbraio 2009 : 17:11:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di gomphus:

Messaggio originario di elleelle:

... Sarebbe interessante che intervenisse un imenotterologo per cercare di determinare il costruttore, dalla forma della cella e dal fatto che è isolata e non "a schiera" come quelle di vari Sceliphron.
Nel caso, si potrebbe taxare il nido e il suo contenuto.

detto e fatto

le cellette come quella, cioè di quella forma e costruite "a schiera", vicine ma non fuse le une alle altre come negli altri Sceliphron, sono caratteristiche dello Sceliphron curvatum

si tratta di una specie originaria dell'asia meridionale, introdotta e acclimatata, ma in apparenza non disastrosamente invasiva come l'americano Sceliphron caementarium, apparentemente rimasta più o meno confinata alle aree circostanti gli abitati, dato che probabilmente per passare senza inconvenienti l'inverno ha bisogno di costruire il nido a ridosso di ambienti almeno parzialmente riscaldati, come muri esterni di edifici, sottotetti e simili

ovviamente, come vediamo, questo modo di fare presenta alcuni possibili effetti collaterali indesiderati

maurizio

quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato,
allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare





Ti ringrazio per il messaggio, non sono riuscito a risponderti in pvt!
Marco
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