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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11322 Messaggi Tutti i Forum |
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Paoloerre
Utente Senior
Città: Venezia
Prov.: Venezia
Regione: Veneto
1541 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 20 gennaio 2009 : 21:25:53
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Ciao Angelo a me è arrivato Iberus e non il notiziario! Paolo |
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 gennaio 2009 : 21:36:16
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facciamo a cambio...? |
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Italo
Utente Senior
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3803 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 gennaio 2009 : 21:42:39
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A me è arrivato oggi il solo bollettino. Un fascicolo bellissimo, con molte fotografie e specie interessanti, ma... alcune presunte specie nuove descritte senza confronti adeguati... sembra incredibile, ma è così: Alvania garrafensis n. sp. sembra "precisa uguale" ad A. peloritana... forse sbaglio, la foto non è chiarissima, ma comunque tale specie non è presa in considerazione nei confronti. Chrysallida dantarti n. sp. ricorda moltissimo una C. juliae, ma anche in questo caso il confronto non c'è... E così via.
Ciao, Italo
La matematica è l'alfabeto nel quale Dio ha scritto l'universo (G. Galilei) |
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Paoloerre
Utente Senior
Città: Venezia
Prov.: Venezia
Regione: Veneto
1541 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 20 gennaio 2009 : 21:42:49
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Vedrai che domani ti arriva ! Paolo |
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mitra
Utente Senior
Città: copertino
Prov.: Lecce
Regione: Puglia
1458 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 20 gennaio 2009 : 22:45:49
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Anche a me è arrivato solo il Bollettino, con molte novità...ma ho dato solo uno sguardo
Daniele |
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raphitoma
Utente V.I.P.
Città: anguillara
Prov.: Roma
Regione: Lazio
450 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 20 gennaio 2009 : 23:07:59
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A me è arrivato oggi Iberus e non il bollettino. La nuova Alvania è la peloritana? La mia idea di peloritana è differente da quella mostrata in foto (e quindi alla tua o Italo) ma è probabilmente sbagliata perché basata solamente su sensazioni (anche se 2,8 mm sono davvero pochini). Per il resto sottoscrivo tutto quello che scrivi: in particolare non mi sembra che la descrizione sia sufficiente a fugare tutti i dubbi su una possibile sinonimia. Il meraviglioso mondo delle Alvanie lienate è pieno di tagliole. Devo ancora vedermi la Bela con cura ma anche li.... Bella invece e convincente l'ennesima specie classificata da un rappresentante del Forum: GRANDE PAOLO (e grande anche Jakov) buona notte stefano
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Paoloerre
Utente Senior
Città: Venezia
Prov.: Venezia
Regione: Veneto
1541 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 20 gennaio 2009 : 23:23:21
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Grazie Stefano. Paolo |
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Fabiolino pecora nera
Moderatore
Città: Napoli
Prov.: Napoli
Regione: Campania
5000 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 21 gennaio 2009 : 02:07:47
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Posso dirvi che mi viene il vomito...e soprattutto mi chiedo come mai, specie se tutte queste sono davvero "specie buone senza alcun dubbio", gli articoli vengono pubblicati su riviste di basso livello internazionale e non su riviste importanti con impact factor e referee che fanno il mazzo. Tra l'altro essendo pubblicate da universitari non devono neanche stare a spiegare come mai un semplice appassionato ne sa così tanto da mettere le mani nella tassonomia marina...mi viene da piangere per come vengono trattati questi argomenti, poca passione per il mare e poca reale curiosità di conoscenza, solo la voglia di mettere il proprio cognome vicino ad una forma di vita "diversa", ipotetica o reale che sia, "noi intanto ne facciamo una specie nuova, poi prima o poi qualcuno verificherà se è vera o no"...
Fabiolino pecora nera ...il vero, l'unico, l'originale... |
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myzar
Utente Senior
Città: Livorno
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
3886 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 21 gennaio 2009 : 08:48:03
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Sono d'accordo con Fabio che spesso c'è poca cura nel descrivere nuove specie. Dissento invece e fortemente dalla seconda parte della sua affermazione. dove sembra voler suiggerire che le riviste con impact factor siano serie, mentree quelle che ne son prive no. Questa è una vera mistificazione, vista la giungla che regna nel mondo dell'impact factor. L'affermazione di Fabio è un po' come dire che solo i films valutati dalla commissione per l'Oscar sian validi. Di impact facors ne esistono svariati ed il più usato e famoso è legato al numero di abbonamenti sottoscritti per la rivista. E, almeno per la mia disciplina, c'è il fondato sospetto che le major editrici paghino indirettamente tali factors in vario modo. myzar |
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siciliaria
Utente Senior
Città: Catania
Prov.: Catania
Regione: Sicilia
2017 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 gennaio 2009 : 09:12:42
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Certo, il discorso è complesso ma penso pure che: - dare un nome ad un entità "particolare", nonostante mancati confronti, sia comunque utile per mettere in risalto la biodiversità di una data zona, sia e soprattutto ad opera di "appassionati" magari sprovveduti, rispetto alla letteratura passata, sia ad opera di universitari, spesso sprovveduti di passione; - c'è sempre il tempo di scrivere contro, per mettere in evidenza la somiglianza a specie già descritte anche allo stato fossile, ad esempio; - impact o no, se una specie è valida, poichè l'autore è stato "acuto", lo è a prescindere.
Il problema del Mediterraneo credo che sia, non solo la sterminata quantità di nomi dati a bestiole viventi, ma soprattutto l'immensa mole di nomi dati a fossili, che coincidono straordinariamente con le specie attuali. Chi si prende ad esempio la briga di guardarsi il fossile? Pochissimi, e questo la dice lunga.
PS: a proposito di universitari...ho le prove che per certe determinazioni passate alla scienza come tali, un "semplice appassionato" avrebbe fatto meglio!!!
Baciamo le mani!
Link Link |
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PS
Utente Senior
Regione: Friuli-Venezia Giulia
4462 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 21 gennaio 2009 : 09:33:48
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Questi sono pensieri già espressi sul forum, in ogni caso sempre attuali, quindi dico nuovamente la mia.
L’invenzione di un nuovo taxa è molto redditizio. I commercianti incrementano le vendite, mentre le pubblicazioni hanno un numero di vendite/abbonamenti maggiore. Un fatto un po’ insolito è che troppo raramente una rivista pubblica articoli che eliminano o mettono in discussione sp. nuove pubblicate su altre riviste. Spero di sbagliarmi, ma a volte ho la sensazione che il pensiero sia “vivi è lascia vivere”, della serie se io oggi non contesto questo articolo a te, tu domani non contesterai l’altro a me. In aggiunta a questo si continuano a sfornare specie nuove, mentre alcuni generi che andrebbero rivisti rimangono in totale confusione. La ragione potrebbe essere sempre la vanità umana. Creare una sp. nuova porta all’autore molto più prestigio che la revisione di un genere senza la creazione di nuovi taxa. Ovviamente questo non è vero per tutti i nuovi taxa che vengono pubblicati.
Io da semplice appassionato, mi accontenterei di capire quello che gli altri scrivono e metterlo in pratica sulle “mie” conchiglie. Se quello che vedo scritto non lo vedo chiaramente anche sulla conchiglia significa che c’è qualcosa che non và. Le ipotesi sono due; o sono io che non capisco e quindi qualcuno più bravo dovrà spiegarmelo, oppure l’articolo è fatto male o peggio ancora l’eventuale nuovo taxa non esiste.
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Italo
Utente Senior
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3803 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 gennaio 2009 : 09:46:23
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Gli autori delle due specie che io ho citato certamente non hanno bisogno di "gloria malacologica" facendo nuove specie, né sono commercianti. Credo invece che, in buona fede, quando si sfornano articoli a getto continuo, peraltro molto apprezzabili, si finisca fatalmente per trascurare qualche punto importante. Sarebbe compito del referee verificare quanto scritto e valutare se non è stato trascurato qualche aspetto; ma questi molte volte sono esperti solo di alcuni gruppi sistematici e su altri poco sanno, oppure non si vogliono assumere responsabilità di ritardare la stampa di un lavoro.
Ricordo inoltre che l'ICZN prescrive tassativamente che le nuove specie vadano confrontate con le esistenti; però certo non può entrare nel merito. Ad esempio se qualcuno descrive una nuova Tellina e la va a confrontare con Spondylus gussoni e Venus verrucosa, certamente ha rispettato il codice, ma a chi legge sorgerà qualche dubbio esistenziale.
Ciao, Italo
La matematica è l'alfabeto nel quale Dio ha scritto l'universo (G. Galilei) |
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paolinoB
Moderatore
Città: Favignana
Prov.: Trapani
1165 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 gennaio 2009 : 10:06:52
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Non sono un abbonato..ma mi interessa la cosa.. Mi potreste dar qualche info riguardo questa rivista? Cortesemente..Grazie! Ciao! |
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PS
Utente Senior
Regione: Friuli-Venezia Giulia
4462 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 21 gennaio 2009 : 11:58:15
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| Messaggio originario di Italo:
Gli autori delle due specie che io ho citato certamente non hanno bisogno di "gloria malacologica" facendo nuove specie, né sono commercianti. Credo invece che, in buona fede, quando si sfornano articoli a getto continuo, peraltro molto apprezzabili, si finisca fatalmente per trascurare qualche punto importante. Sarebbe compito del referee verificare quanto scritto e valutare se non è stato trascurato qualche aspetto; ma questi molte volte sono esperti solo di alcuni gruppi sistematici e su altri poco sanno, oppure non si vogliono assumere responsabilità di ritardare la stampa di un lavoro.
Ricordo inoltre che l'ICZN prescrive tassativamente che le nuove specie vadano confrontate con le esistenti; però certo non può entrare nel merito. Ad esempio se qualcuno descrive una nuova Tellina e la va a confrontare con Spondylus gussoni e Venus verrucosa, certamente ha rispettato il codice, ma a chi legge sorgerà qualche dubbio esistenziale.
Ciao, Italo
La matematica è l'alfabeto nel quale Dio ha scritto l'universo (G. Galilei)
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Sicuramente mi sarò espresso male. I miei concetti, espressi sopra, sono del tutto soggettivi e non erano riferiti a questo articolo in particolare, (almeno per ora…) anche perché devo ancora studiarmelo, ma erano riferiti ad un discorso più generale. Forse sbaglio, ma in linea generale mi aspetto sempre molto da un articolo, libro ecc. Penso che ogni lavoro dovrebbe essere fatto con la massima cura, per primo dall’autore e in seconda battuta anche dal referee. Detto in modo molto diretto, mi interessa poco se quest’ultimo è esperto di altro o meno, o peggio ancora non se la sente di assumersi le responsabilità del proprio incarico. Questo non dovrebbe essere una scusa per permettere l’uscita di articoli carenti. Se le cose stanno così l’autore, anche se esperto, dovrebbe essere ancora più scrupoloso.
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Italo
Utente Senior
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3803 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 gennaio 2009 : 12:52:38
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Assolutamente condivisibile.
Ciao, Italo
La matematica è l'alfabeto nel quale Dio ha scritto l'universo (G. Galilei) |
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 gennaio 2009 : 14:31:20
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discussione molto interessante, anch'io voglio dire la mia sono d'accordo con agatino sul principio che se una specie è buona, o più in generale il lavoro è valido, conta poco l'impact factor o la rivista su cui si pubblica; questo però va bene solo in un mondo ideale in cui l'intento di ciascuno è esclusivamente quello di contribuire alla conoscenza trovo che il sistema degli impact factor e dei referee sia al momento la soluzione migliore, seppur lontana dalla perfezione, per valutare riviste e lavori mi spiego: non conoscevo il sistema di costruzione dell'impact factor come descritto da enzo sulla base del numero di abbonati, per quanto ne so, almeno per le riviste di fisica applicata e scienza dei materiali, l'impact factor di una rivista si costruisce principalmente in base al numero di articoli pubblicati in un anno e al numero di citazioni (esterne) che questi articoli hanno ricevuto; in soldoni, se la tal rivista pubblica articoli importanti che vengono citati da altri lavori, guadagna punti, se tali articoli vengono ignorati dalla comunità scientifica ha pochi punti; poi ci sono altri fattori che contribuiscono quali l'indice di immediatezza che tiene conto di quanto la rivista riesce a pubblicare rapidamente gli articoli (fatto fondamentale per tutti gli autori che vogliono evitare di vedere vanificato il proprio lavoro per un ritardo di un mese) e altri il discorso dei referee, che si preoccupano di valutare la bontà di un lavoro, è spesso collegata all'impact factor: se voglio pubblicare su una rivista prestigiosa mi devo aspettare un referaggio duro (insomma che fanno il mazzo come dice fabiolino), ma questa è secondo me un bene e una garanzia che il mio lavoro ha valore; purtroppo però questo è un argomento dolente in quanto i referee, che altro non sono che esperti del settore, si trovano spesso in conflitto di interessi nei confronti del lavoro che sono chiamati a valutare: il buon senso e l'onestà suggerirebbero che in queste situazioni il referee dovrebbe rifiutare l'incarico dato che difficilmente potrebbe essere obiettivo; però a volte accade esattamente il contrario per cui "operando opportunamente" e sfruttando l'anonimato si può di fatto ritardare il lavoro concorrente e avvantaggiarsene; e dico questo con cognizione di causa (altro che vomito)
ciao
ang
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myzar
Utente Senior
Città: Livorno
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
3886 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 21 gennaio 2009 : 16:21:02
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Il metodo di calcolo dello IF citato da ang è sicuramente il più serio, ma soffre anch'esso di gravi anomalie, una delle quali è il suo favorire riviste "generaliste" rispetto a riviste "di nicchia". Nel caso che ci interessa, la malacologia, tutti gli esperti del settore a me noti sono unanimi nel riferire Journal of Molluscan Studies come la rivista più prestigiosa del settore. Essa ha un IF di 1,032, meno della metà ad esempio di Marine Biology, rivista anch'essa di prestigio ma generalista, il cui IF è 2,215. Senza parlare di Malacologia, che non ha IF perchè non esce a date fisse. Il problema dei referees poi esiste, ma non vedo come evitarlo. myzar |
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PS
Utente Senior
Regione: Friuli-Venezia Giulia
4462 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 21 gennaio 2009 : 16:26:51
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| Messaggio originario di myzar:
..... Il problema dei referees poi esiste, ma non vedo come evitarlo. myzar
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Pubblicando direttamente sul web, e dando la possibilità a tutti di dire la propria sul lavoro che hai pubblicato. Della serie che sei hai scritto delle fesserie ci saranno 1000.... persone che ti scriveranno "scemo".
Scherzo naturalmente
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paolinoB
Moderatore
Città: Favignana
Prov.: Trapani
1165 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 gennaio 2009 : 16:46:40
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Qualcuno mi da informazioni cortesemente di questa rivista? Scusa se interrompo la vostra discussione Ciao..ciao
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 gennaio 2009 : 17:32:55
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condivido in pieno tutte le perplessità, ma attualmente è il sistema migliore che esiste, sta all'autore scegliere se pubblicare su una rivista più prestigiosa o avere una maggiore visibilità; e comunque alla fine è l'editore che sceglie i referee scusa paolino hai ragione, inserisco il sito della società spagnola di malacologia Link
ciao
ang |
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