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aspis
Moderatore
Città: Bari
Prov.: Bari
Regione: Puglia
2622 Messaggi Tutti i Forum |
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Roberto Cobianchi
Utente Senior
Città: Bologna
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
4227 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 novembre 2008 : 07:44:06
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stupenda
Ciao Roberto Link |
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Mauro Grano
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3855 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 novembre 2008 : 08:12:41
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Sarebbe interessante capire come un essere talmente legato alle radiazioni solari come una testugine mediterranea, possa convivere con questa particolare anomalia.
Mauro |
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Roberto Cobianchi
Utente Senior
Città: Bologna
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
4227 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 novembre 2008 : 09:16:22
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io non avevo scritto niente ma pur capendo che sia un caso raro, mi piacerebbe sapere "quanto"
Ciao Roberto Link |
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bernardo borri
Utente Senior
Città: Firenze
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
3002 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 novembre 2008 : 12:31:15
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Merita decisamente le migliori attenzioni dell'allevatore!!! Ma spiegami aspis piuttosto: è più raro riscontrare l'albinismo nelle testuggini che in altri rettili? Perchè da come ne parli sembrerebbe così.. Il dubbio di Mauro è interessante... perchè in effetti il particolare disegno sul carapace delle hermanni normali potrebbe sicuramente avere una sua utilità nella termoregolazione, oltre che nel mimetismo... Penso che si debba ricorrere ad un certo tipo di integrazione alimentare con questi esemplari, e sicuramente serviranno raggi UV per molte ore al giorno. Ricordiamo che comunque, in linea di massima, gli albini difficilmente sopravvivono in natura.
Bernardo Borri |
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Coluber
Utente Senior
Città: S. Alessio Siculo
Prov.: Messina
Regione: Sicilia
3708 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 novembre 2008 : 12:36:55
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Splendida ...Secondo me si,ha ragione Aspis, è "molto" più facile riscontrare casi di albinismo in altri rettili come Serpenti che hanno già di proprio livree dai colori brillanti,per esempio l'Elaphe guttata, che la variabilità di questa specie è incredibilmente vasta e allo stesso tempo incredibile notando colori come il rosso,l'arancio,il bianco intrecciarsi per formare una colorazione anche albina..ansicchè in testuggini..
Melo |
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Carlmor
Moderatore Trasversale
Città: Varese
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
8940 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 novembre 2008 : 13:01:38
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bell'esemplare Aspis la faccenda mi ha incuriosito e ho cercato un po' di notizie in rete, a quanto pare l'albinismo nelle tartarughe non è un evento così raro (ho trovato pure un sito che vende solo T. marginata albine ) e fra le specie nostrane in T. marginata è abbastanza frequente, soprattutto per quanto riguarda la popolazione presente in Sardegna. Qui qualche dettaglio e qui qualche altra foto.
Carlo
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aspis
Moderatore
Città: Bari
Prov.: Bari
Regione: Puglia
2622 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 novembre 2008 : 22:12:30
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L’Albinismo è un gruppo eterogeneo di anomalie ereditarie della sintesi della melanina, caratterizzate da una riduzione o assenza congenita del pigmento melanico nella cute, negli occhi (Albinismo Oculocutaneo) o quasi esclusivamente negli occhi (Albinismo Oculare). L'albinismo è inoltre una mutazione recessiva: si manifesta quando entrambe le copie del gene che codifica per una proteina della catena enzimatica per la produzione di melanina sono mutate: quindi gli esemplari albini sono omozigoti recessivi. All’ipopigmentazione cutanea ed oculare sono associate specifiche anomalie del sistema ottico, quali trasparenza dell’iride e fotofobia, depigmentazione della retina, ipoplasia della fovea e riduzione dell’acuità visiva, riduzione della componente ipsolaterale del tratto ottico e assenza o riduzione della visione stereoscopica: cheilite attinica, cheratosi attinica, cancro alla pelle completano il quadro, portando spesso l'individuo a morte. Anche se sinceramente mi fà molta pena, sarà interessante osservare il comportamento di questo esemplare: nei testudinati il basking, cioè l'esposizione ai raggi ultravioletti, soprattutto UV-B (dannosissimi se non filtrati dalla melanina) è indispensabile nel metabolismo del calcio.... In teoria,quindi se il povero animale si esporrà al sole si potrà ustionare e riportare altri seri danni, se non si esporrà resterà vittima della MOM, Malattia Ossea Metabolica.... |
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u / c
Utente Cancellato
Città: .
0 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 novembre 2008 : 22:22:40
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Ma è quella che è nata a Marco R.? E' vero che tra le Marginata sarde si presenta con una relativa certa frequenza. Sicuramente dovuta al ''effetto del fondatore''. I fattori di isolameto accrescono la possibilità che si presenti. Nel caso umano, in un paese della Marsica ho conosciuto ben tre persone in una stessa famiglia che presentavano la classica forma di albinismo e addirittura un quarto affetto da quel tipo di albinismo che si manifesta con una frezza bianca e sordità..questo ultimo addirittura si è sposato con una affetta dalla stessa variante conosciuta in un centro per sordomuti... Non lo vedo da 20 anni...chissà se hanno avuto figli e cosa ne è uscito fuori...
| Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto. |
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limbarae
Moderatore
Città: Berchidda
Prov.: Olbia - Tempio
Regione: Sardegna
12842 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 novembre 2008 : 23:52:38
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| Messaggio originario di Carlmor:
bell'esemplare Aspis la faccenda mi ha incuriosito e ho cercato un po' di notizie in rete, a quanto pare l'albinismo nelle tartarughe non è un evento così raro (ho trovato pure un sito che vende solo T. marginata albine ) e fra le specie nostrane in T. marginata è abbastanza frequente, soprattutto per quanto riguarda la popolazione presente in Sardegna. Qui qualche dettaglio e qui qualche altra foto.
Carlo
Posso assicurare che, e ne ho viste tante di marginate sarde in vita mia, una anche la settimana scorsa, io non avevo mai visto una testuggine albina e con gli occhietti rossi. Sarò sfortunato anche in questo...
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"strada diritta e core in fronte" Michel Fabrikant (1912-1989) |
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aspis
Moderatore
Città: Bari
Prov.: Bari
Regione: Puglia
2622 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 novembre 2008 : 07:52:47
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Come bene ha detto Massimo Tartagnan, nelle Testudo marginata sarde questa anomalia ereditaria si presenta abbastanza frequentemente a causa dell'"effetto fondatore": nell'isola la sua presenza è da attribuire all'immissione da parte dell'uomo in tempi storici risalenti prima dell'avvento dell'Impero Romano, probabilmente a scambi commerciali con la Grecia Classica. Quindi la specie è alloctona, e come anche dimostrato da una pubblicazione nel 2002, le relazioni filogenetiche relative al genere Testudo indicano l'unicità della specie Testudo marginata. Le varianti geografiche si spiegano con quello che in biologia evolutiva viene definito "effetto fondatore": cioè chi ha introdotto la Testudo marginata in Sardegna ha utilizzato animali di dimensioni maggiori rispetto alla media della popolazione originale, che naturalmente ha una variabilità genetica molto ampia. La popolazione che si è costituita non avrà più questa ricchezza, ma amplificherà le caratteristiche possedute dai pochi esemplari introdotti, che in questo caso erano più grandi ed evidentemente portatori del gene recessivo dell'albinismo. Sono state poi descritte Testudo hermanni boettgeri, testudo grecae etc, ma della tartaruga "italiana" per eccellenza, la Testudo hermanni hermanni, pura ed albina, credo che questo sia l'unico esemplare descritto e fotografato sul web: è davvero come una "mosca bianca"
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Modificato da - aspis in data 29 novembre 2008 07:56:02 |
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aspis
Moderatore
Città: Bari
Prov.: Bari
Regione: Puglia
2622 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 novembre 2008 : 08:06:15
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In natura questo esemplare avrebbe avuto ben poche chances di sopravvivenza. Le piccole "tartine", con il loro guscio morbido, sono infatti molto appetite da predatori di ogni tipo e sino al compimento di quattro, cinque anni vivono una esistenza criptica, quasi sempre al riparo della vegetazione, contando, per la loro sopravvivenza, sulla colorazione mimetica: guardate ora la differenza tra questo esemplare e le sorelline e ditemi quale sarà individuata per prima da una gazza!
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Modificato da - aspis in data 29 novembre 2008 08:07:09 |
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aspis
Moderatore
Città: Bari
Prov.: Bari
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2622 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 novembre 2008 : 08:14:10
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L'effetto mimetico delle tartarughe normali può essere maggiormente apprezzato nella stessa foto "polarizzata", che evidenzia invece in maniera drammatica il pericolo di essere individuata della piccola albina da predatori che potrebbero utilizzare anche questa modalità di visione!
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aspisatra
Moderatore
Città: Svizzera
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2170 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 29 novembre 2008 : 10:17:10
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Concordo con Aspis sul fatto che farà un po' pena osservare il comportamento di questa tartarughina, però la cosa potrà sicuramente fornire delle informazioni preziose. Sarà sicuramente interessante capire se la tartaruga si rende conto del suo difetto o se si comporterà come gli altri. Onestamente non credo che la tartarughina si renderà conto che non è mimetizzata, come é già stato osservato con animali melanici, che mantengono un comportamento identico ad esemplari della loro medesima specie con colorazioni mimetiche.
Greg Meier
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bernardo borri
Utente Senior
Città: Firenze
Prov.: Firenze
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3002 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 29 novembre 2008 : 13:33:36
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io opterei per frutta infarinata nel calcio una o due volte alla settimana e lampada apposita con emissioni UV-A piuttosto alte e UV-B molto basse. Se ne trovano in commercio di lampade così (2 in 1). In queste condizioni l'animale se la dovrebbe cavare alla grande... ah...scusate se ho parlato di allevamento Complimenti ad aspis per l'idea di spiegare la visibilità della tartarughina da parte di alcuni predatori con la foto polarizzata! davvero esplicativa!
Bernardo Borri |
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u / c
Utente Cancellato
Città: .
0 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 novembre 2008 : 15:54:08
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In condizioni di cattività il problema più grosso è legato alla vista, questa è una Trachemys e. e. albina che mi fu affidata tempo fa, per nutrirsi si affidava solo all'olfatto.
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| Quanto riportato nei miei post ha solo fine di scambio informazioni ed è espressione di opinioni e conoscenze soggettive prive di valore assoluto. |
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u / c
Utente Cancellato
Città: .
0 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 30 novembre 2008 : 17:51:14
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Mi riaggancio al post di Aspis riguardo la diffusione della Testudo marginata in Sardegna. Vari studi genetici, su resti fossili e sub fossili indicano che in Sardegna e Corsica ogni Specie appartenente al Genere Testudo è probabilmente alloctona e diffusa dall'uomo. E probabilmente stessa storia per la Emys dato che è della sottospecie presente sulla lina di costa tirrenica continentale. La T.graeca sarda conta due presenze in due zone ben definite e sono una differente dall'altra con caratteristiche peculiari vicine ma con differenze con la T.g.graeca del nord Tunisia. Ipotizzo, senza avere nessuna prova se non la conoscenza delle passate vicende storiche, che i Fenici possano da una parte portato dall'attuale Libano degli esemplari della sottospecie Floweri (sin. Terrestris Link) e dall'altra o per motivi commerciali o alimentari (stessi motivi che hanno portato le Marginata) siano pervenuti esemplari sia dalla Turchia sia dal Nord Africa, e che questa variabilità sia da imputare dalla differente origine dei progenitori.
Le Graeca sarde hanno una livrea molto mutevole con elementi che a volte ricordano una sottospecie, a volte un'altra Anche i neonati di una stessa nidiata sono molto differenti uno dall'altro, come mi è capitato di vedere con i piccoli nati da incroci. Cosa che non avviene con i piccoli di sottospecie pure, i quali sono abbastanza omogeni.
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Paolo Martinelli
Utente Senior
Città: San Giovanni in Persiceto
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
1104 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 dicembre 2008 : 22:07:34
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Interessantissima discussione. Paolo. |
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u / c
Utente Cancellato
Città: .
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Inserito il - 09 dicembre 2008 : 20:30:29
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Mi sono informato con chi ha della Marginata albine in Sardegna, più diffuse di quanto pensassi. Con il tempo gli occhi diventano marroni e appare del pigmento, alla fine somigliano a delle grosse T. kleinmanni.
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Mauro Grano
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
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3855 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 dicembre 2008 : 14:29:53
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Mi stavo rileggendo con gusto questa discussione e mi sorge spontaneo un doveroso ringraziamento: Francesco (Aspis) e Massimo (Tartagnan), grazie per i vostri interventi. Con questo livello di discussione, il nostro forum non può che crescere !
Mauro |
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Stiaccino
Utente Senior
Città: Follonica
Prov.: Grosseto
Regione: Toscana
547 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 22 dicembre 2008 : 17:11:36
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Bellissima!!!!! Io ho incontrato solo un anfibio albino: una Salamandrina perspicillata rosa....STUPENDA!!!!!
Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi - Proust |
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