|
|
|
Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
|
Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
|
|
Autore |
Discussione |
|
ospitone
Utente Senior
Città: Cagliari
Prov.: Cagliari
Regione: Sardegna
1518 Messaggi Flora e Fauna |
|
elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
33000 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 ottobre 2008 : 00:04:43
|
La sovrapposizione anno dopo anno mi fa pensare a Sceliphron. Ci saranno nidi di 10 generazioni! Mi lascia un po' perplesso la rozzezza delle celle; forse, in quella zona non riescono a trovare fango di grana fine.
Però, non sono un esperto di imenotteri; ci potrebbero essere anche altre spiegazioni.
|
|
|
elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
33000 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 ottobre 2008 : 11:12:27
|
L'ho guardato di nuovo e sono sempre più perplesso. Le celle di Sceliphron che ho visto io erano fatte a regola d'arte: si vedeva che erano cilindriche dentro. Queste sembrano quasi informi, come se fossero rinforzi applicati ad un unico grande nido, magari di un Apidae, tipo Chalicodoma. Potrebbe essere utile sapere che dimensioni ha questo nido e, in particolare, che dimensioni hanno singolarmente quelle che sembrano nuove celle?
Luigi
|
Modificato da - elleelle in data 21 ottobre 2008 11:17:53 |
|
|
Mei
Utente Senior
Città: Roma
823 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 ottobre 2008 : 17:02:24
|
Ci sono alcune cose strane nel nido (sempre che sia un solo nido) della foto. Le celle disposte apparentemente a caso e di fattura molto rozza (come notato da Luigi) e il fatto che tra quelle che sembrano vecchie non ce n'è però nemmeno una aperta, dalla quale cioè è sfarfallato l'adulto. Nei vecchi nidi di fango di imenotteri i fori di uscita di solito si vedono bene. Sono davvero vecchie celle? Sono state riutilizzate e richiuse? Io escluderei comunque che si tratti di un nido di Sceliphron: i nidi di tutte le specie presenti in Italia, compreso S. curvatum, mi sembrano troppo diversi per forma, fattura e disposizione. Sarei anche propenso a pensare che si tratti di un ammasso di celle fatte tutte (almeno quelle visibili) nella stessa stagione, magari da femmine diverse. Chi potrebbe essere il costruttore? Al momento proprio non saprei; proverò a documentarmi un po' e nel caso vi faccio sapere. Come suggerito da Luigi, sarebbe utile, comunque, avere un'idea delle dimensioni e della località. Ciao! Maurizio |
|
|
elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
33000 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 ottobre 2008 : 17:40:43
|
Per confronto, il nido che ho visto costruire quest'estate. E' stato fatto in 3 o 4 generazioni.
Immagine: 253,98 KB
|
|
|
lucrezia
Utente Senior
Città: Treviglio
Prov.: Bergamo
Regione: Lombardia
2087 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 23 ottobre 2008 : 20:55:09
|
Ho fotografato anch'io un nido del genere. Almeno mi pare. Si trova all'esterno,in alto,tra la parete e la base di un balcone. E' grande, penso,5 o 6 cm.circa. Credo sia una costruzione recente, dell'anno, perchè mi sembra molto strano non averlo mai notato prima. Personalmente avrei detto, per lo stesso motivo, che è stata una costruzione veloce e non stratificata nel tempo, però non ne ho l'assoluta certezza. Anche questo comunque sembra fatto con due impasti diversi. Lucrezia Immagine: 106,13 KB
PS la foto è dell'11 ottobre e il nido mi sembra sia rimasto uguale. |
Modificato da - lucrezia in data 23 ottobre 2008 20:59:53 |
|
|
elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
33000 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 23 ottobre 2008 : 22:49:14
|
Un nido relativamente piccolo come questo può essere opera di un Chalicodoma; probabilmente, una sola femmina, o di un'altra specie di "ape muratrice". Bisognerebbe sapere quali sono le dimensioni dell'altro.
luigi
|
|
|
ospitone
Utente Senior
Città: Cagliari
Prov.: Cagliari
Regione: Sardegna
1518 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 25 ottobre 2008 : 21:05:14
|
L'ampiezza del nido che ho fotografato è di 6 cm, ed è stato costruito in una singola generazione, il diverso colore del fango è dato dal fatto che il costruttore ha usato a un certo punto un fango diverso: ho messo una rete di tulle sopra il nido, attendo uno sfarfallamento l'anno prossimo.... |
|
|
Mei
Utente Senior
Città: Roma
823 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 novembre 2008 : 15:50:46
|
Ritorno sulla discussione con un certo ritardo. Viste le piccole dimensioni del nido, mi viene in mente che potrebbe trattarsi di un Pompilide, Auplopus o Pseudagenia (non so qual'è il nome attualmente valido). Ne sono state postate delle foto tempo fa su questo forum. Anche questo pompilide approvvigiona le celle con ragni e, di solito, costruisce questi piccoli ammassi di celle sotto i sassi (almeno a me è capitato di trovarne soltanto in queste condizioni e sempre con un minor numero di celle). E' un'ipotesi. Il tulle intorno al nido è una buona idea per il prossimo anno. Io intanto aprirei anche una cella per vedere che cibo c'è dentro (volendo si può poi conservare il contenuto, larva + cibo, in una scatolina per seguirne lo sviluppo...). Ciao! Maurizio |
|
|
elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
33000 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 05 novembre 2008 : 19:13:35
|
Una curiosità. Osservando il mio nido di Sceliphron quest'estate, ho notato che, dopo un mese dalla chiusura dell'ultima cella, gli adulti non erano ancora sfarfallati. Ho pensato che i ragni, a quel punto, dovevano essere già stati mangiati; non credo che si sarebbero mantenuti vivi a lungo. Quindi, ho ipotizzato che la larva mangi subito i ragni e cresca; si trasformi in pupa, e rimanga in questa fase fino alla primavera/estate successiva, quando si trasformerà in adulto e romperà il diaframma della cella. Oppure, che sia l'adulto a svernare dentro la cella.
Come stanno le cose?
luigi
|
|
|
uloin
Moderatore
Città: Alghero
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
7301 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 06 novembre 2008 : 10:26:14
|
Non ho idea dei proprietari di questi nidi ma escluderei il Challicodoma, ho osservato sia nidi di C. siculum che di C. parietina ed hanno una superficie liscia e regolare, le celle sono murate all'interno e non visibili. L'unico nido di pompilidae che ho osservato ed allevato era di Priocnemis ed era costituito da celle individuali ma affiancate e saldate fra di loro a formare una tavoletta, non ho esperienza di nidi di altri pomilidi. Confidiamo su Ospitone.
Saluti
Pietro |
|
|
|
Discussione |
|
|
|
Natura Mediterraneo |
© 2003-2024 Natura Mediterraneo |
|
|
Leps.it | Herp.it | Lynkos.net
|